1900 miliardi contro il Covid
Sì al piano Biden per superare crisi economica e sanitaria. Aiuti per famiglie, disoccupati e ospedali. I Repubblicani: "Sostegni eccessivi e indiscriminati"
Andrea Crisanti vs Claudio Borghi. E' una serie di botta e risposta quella andata in onda ieri sera a Piazzapulita su La7. Battibecchi ripetuti che hanno riguardato in particolare lockdown e riaperture, con i due protagonisti su posizioni completamente opposte. Per il microbiologo dell'Università di Padova, infatti, "non ci sono le condizioni per riaprire". Ma il deputato del Carroccio insiste: "Assolutamente sì", dice, "i ristoranti vanno aperti anche al chiuso" mentre "i lockdown non servono e non bisognava farli". Alle rimostranze di Crisanti, ecco quindi la prima stoccata: "Preferisco sentire i massimi esperti al mondo di epidemiologia, Crisanti non è un esperto", attacca Borghi. Replica il microbiologo: "Contrariamente a lei, che è stato in Parlamento, io ho visto come si combatte un'epidemia". All'ennesimo 'attacco al lockdown' di Borghi, Crisanti sbotta e chiede: "La quarantena funziona?", e al "credo proprio di sì" del parlamentare, ecco la replica: "E allora mi spiega perché un lockdown a livello sociale non dovrebbe funzionare? Lei non ha capito nulla di epidemiologia". Scontro finito? Neanche per sogno. "Io vi porto uno studio, voi cosa mi portate? I dogmi?", replica Borghi nel sostenere le sue teorie sul lockdown. Ed ecco pronta la nuova risposta di Crisanti: "L'università di Stanford ha cancellato lo studio ed eliminato tutti i video del professor Ioannidis e lui si è pure scusato...".
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Sì al pass verde per spostarsi da una regione all'altra, anche in zona rossa e zona arancione, a partire dal 26 aprile. Secondo quanto reso noto da Palazzo Chigi al termine del Cdm da lunedì prossimo "chi è munito di certificazione verde potrà spostarsi da una Regione all’altra anche se si tratta di zone rosse o arancioni. Sempre dal 26 aprile e fino al 15 giugno, in zona gialla e arancione, è possibile andare a trovare amici o parenti in una abitazione privata (diversa dalla propria) in 4 persone al posto di 2". "Può avere il certificato verde chi ha completato il ciclo di vaccinazione (dura sei mesi dal termine del ciclo prescritto), chi si è ammalato di covid ed è guarito (dura sei mesi dal certificato di guarigione), chi ha effettuato test molecolare o test rapido con esito negativo (dura 48 ore dalla data del test). Le certificazioni verdi rilasciate dagli Stati membri dell’Unione sono riconosciute valide in Italia. Quelle di uno Stato terzo se la vaccinazione è riconosciuta come equivalente a quella valida sul territorio nazionale", rendono noto fonti di palazzo Chigi. "Dal 26 aprile al 15 giugno 2021, nella zona gialla, è consentito lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata una volta al giorno, dalle 5 alle 22, a quattro persone oltre a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione. Le persone che si spostano potranno portare con sé i minorenni sui quali esercitino la responsabilità genitoriale e le persone con disabilità o non autosufficienti conviventi. Lo stesso spostamento, con uguali limiti orari e nel numero di persone, è consentito in zona arancione all’interno dello stesso comune. Non sono invece consentiti spostamenti verso altre abitazioni private abitate nella zona rossa", si legge ancora nella nota.
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Riaperture del 26 aprile, zona gialla, pass e coprifuoco: nel giorno del nuovo decreto Covid, con regole e misure, dalle Regioni arrivano ulteriori osservazioni. Consentire, nel rispetto dei protocolli di sicurezza, i servizi di ristorazione sia al chiuso che all'aperto, senza distinzione di trattamento in base agli orari di somministrazione e prorogare il coprifuoco dalle 22 alle 23: sono due delle ulteriori osservazioni e modifiche alla bozza del decreto sulle riaperture che, secondo quanto si apprende, la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha trasmesso al ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Mariastella Gelmini e al ministro della Salute, Roberto Speranza, nel pomeriggio. Le Regioni chiedono inoltre la ripresa delle attività individuali in palestra al chiuso e nelle piscine all'aperto, già a partire dal 26 aprile, la riapertura del settori wedding e l'avvio anticipato, rispetto a quanto disposto in bozza, dei mercati e l'uniformazione delle date di riapertura degli spettacoli all'aperto e degli eventi sportivi all'aperto. Fedriga: "Aggiornate 'Linee guida' per turismo, congressi e grandi eventi fieristici" “Prosegue l’attività di collaborazione istituzionale fra le Regioni e il Governo: oggi abbiamo aggiornato le ‘Linee Guida per la riapertura delle attività economiche, produttive e ricreative’, inserendo le previsioni e i protocolli che riguarderanno le attività turistiche, i congressi e i grandi eventi fieristici” ha annunciato il Presidente della Conferenza delle Regioni e delle province autonome, Massimiliano Fedriga. Il testo che aggiorna e integra il documento approvato il 15 aprile scorso è stato trasmesso ai ministri Speranza e Gelmini. Nel ribadire che le decisioni relative al calendario delle possibili riaperture sono di competenza del Governo, Fedriga auspica che, “qualora la situazione epidemiologica lo consenta e nel rispetto di tutte le regole necessarie alla prevenzione, anche i settori previsti in questo aggiornamento delle Linee Guida possano gradualmente riprendere le loro attività permettendo loro anche la necessaria programmazione”. Linee guida: 10 metri quadri per ogni ombrellone in spiaggia "Assicurare un distanziamento tra gli ombrelloni (o altri sistemi di ombreggio) in modo da garantire una superficie di almeno 10 m2 per ogni ombrellone, indipendentemente dalla modalità di allestimento della spiaggia (per file orizzontali o a rombo)" prevedono ancora le linee guida delle Regioni in merito ai protocolli che riguarderanno le attività turistiche, i congressi e i grandi eventi fieristici. Linee guida: informazioni in più lingue e steward di spiaggia E ancora: "Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione da rispettare, comprensibile anche per i clienti di altra nazionalità. Si promuove, a tal proposito, l’accompagnamento all’ombrellone da parte di personale dello stabilimento adeguatamente preparato (steward di spiaggia) che illustri ai clienti le misure di prevenzione da rispettare". Linee guida: addetto a sorveglianza in spiagge libere "Per quanto riguarda le spiagge libere, si ribadisce l’importanza dell’informazione e della responsabilizzazione individuale da parte degli avventori nell’adozione di comportamenti rispettosi delle misure di prevenzione. Al fine di assicurare il rispetto della distanza di sicurezza di almeno 1 metro tra le persone e gli interventi di pulizia e disinfezione dei servizi eventualmente presenti, si suggerisce la presenza di un addetto alla sorveglianza. Anche il posizionamento degli ombrelloni dovrà rispettare le indicazioni sopra riportate". Linee guida: no a sport di gruppo in spiaggia, sì ai racchettoni "È da vietare la pratica di attività ludico-sportive di gruppo che possono dar luogo ad assembramenti" prevedono ancora le linee guida delle Regioni sui protocolli che riguarderanno le attività turistiche, i congressi e i grandi eventi fieristici. "Gli sport individuali che si svolgono abitualmente in spiaggia (es. racchettoni) o in acqua (es. nuoto, surf, windsurf, kitesurf) possono essere regolarmente praticati, nel rispetto delle misure di distanziamento interpersonale - spiega il documento -. Diversamente, per gli sport di squadra (es. beach-volley, beach-soccer) sarà necessario rispettare le disposizioni delle istituzioni competenti". Linee guida: evitare assembramenti in fiere e congressi "Riorganizzare gli spazi, per garantire l’accesso in modo ordinato, al fine di evitare assembramenti di persone e di assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra gli utenti, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale. Se possibile organizzare percorsi separati per l’entrata e per l’uscita". E' necessario poi "predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione, comprensibile anche per i clienti di altra nazionalità, sia mediante l’ausilio di apposita segnaletica e cartellonistica e/o sistemi audio-video, sia ricorrendo a eventuale personale addetto, incaricato di monitorare e promuovere il rispetto delle misure di prevenzione facendo anche riferimento al senso di responsabilità del visitatore stesso". Opportuno anche "promuovere l’utilizzo di tecnologie digitali al fine di automatizzare i processi organizzativi e partecipativi (es. sistema di prenotazione, pagamento tickets, compilazione di modulistica, stampa di sistemi di riconoscimento, sistema di registrazione degli ingressi, effettuazione di test valutativi e di gradimento, consegna attestati di partecipazione) al fine di evitare prevedibili assembramenti, e nel rispetto della privacy mantenere un registro delle presenze per una durata di 14 giorni". Il numero massimo dei partecipanti all’evento "dovrà essere valutato dagli organizzatori in base alla capienza degli spazi individuati, per poter ridurre l’affollamento e assicurare il distanziamento interpersonale. Nel caso in cui l’evento fieristico sia frazionato su più sedi/padiglioni, fisicamente separati tra loro, è necessario individuare il numero massimo dei partecipanti per ogni sede/padiglione dell’evento. Conseguentemente devono essere utilizzati sistemi di misurazione degli accessi nonché di limitazione e scaglionamento degli accessi anche attraverso sistemi di prenotazione del giorno e dell’orario di ingresso, finalizzati a evitare assembramenti".