Alberto Cairo: garanzia salute in contesti di guerra è sogno amaro
Milano, 4 mag. (askanews) - "La garanzia alla salute in contesti di guerra resta un sogno amaro. Si vede sempre di più come questo diritto non sia rispettato. Occorre però ricordare alle fazioni in lotta che il diritto alla salute è un diritto irrinunciabile. Sempre. Di conseguenza dobbiamo impegnarci e compiere ogni passo necessario affinché questo diritto venga rispettato. La guerra è diversa da posto a posto ma in ogni conflitto una larga fetta della popolazione, compresi i combattenti, perde l'accesso alle cure mediche. L'ho notato di recente con i talebani arrivati al potere in Afghanistan lo scorso agosto. Soltanto ora possono essere seguiti da noi per le protesi e ricevere la fisioterapia necessaria. Negli ultimi 15 - 20 anni non hanno potuto contare su terapie di nessun genere o hanno avuto un accesso limitatissimo alle cure. Occorre insistere affinché tutta la società civile faccia presente ai combattenti e alle fazioni che il diritto alla salute va sempre rispettato". Lo ha detto Alberto Cairo, delegato della Croce Rossa internazionale in Afghanistan (dove gestisce sette centri di riabilitazione) alla settima edizione del Festival dei Diritti Umani.