Amlo positivo al coronavirus
Il presidente messicano Andrés Manuel Lopez Obrador ha comunicato sulle reti sociali di avere il covid
Ilaria Capua, virologa e direttrice dell'One Health Center of Excellence, ha fatto il punto della situazione, 365 giorni dopo il primo lockdown, per il Corriere della Sera
Cecilia Rodriguez e Ignazio Moser sono stati beccati a sciare sulle Dolomiti.
Il british si consolida a palazzo Chigi. Archiviate slides, pochette e plastici. Niente "contratti" e social
Agli agenti che entravano nel locale, gli avventori in coda davanti alla porta hanno detto: "Noi non andiamo via, abbiamo prenotato". Ma il capannello di gente all'esterno di un ristorante sushi di Padova non è certo passato inosservato. Tanto più che all'interno c'erano già trecento persone, a fronte di soli 140 posti.
AGI - Le ultime parole di rabbia affidate ai social network: “Caro marito, vai a denunciarmi ancora per calunnia e diffamazione. Denunciami ancora per sequestro di minore. Edith è la mia bambina". Poi nella notte la chiamata all'ex compagno: “Nostra figlia non esiste più”. Così Patrizia Coluzzi, 41enne, ha avvisato della morte di sua figlia Edith, 2 anni, il padre della bambina, che ha poi attivato la macchina dei soccorsi. Il dramma nella notte, intorno all'una, quando a Cisliano, un paese del Milanese, in via Mameli sono arrivati i sanitari del 118. Sul letto dell'appartamento hanno trovato la piccola ormai esanime, e la madre incosciente: quasi priva di sensi anche a causa dei tagli che si era procurata sulle braccia in un ultimo gesto di autolesionismo. Immediato il trasporto all'ospedale di Magenta, dove è rimasta piantonata e dove è ancora sedata. Nel frattempo si è attivata la macchina investigativa: i carabinieri di Abbiategrasso sono arrivati sul posto insieme ai colleghi del Nucleo investigativo di Milano. E sul posto è arrivato anche un medico legale che ha eseguito l'ispezione sul corpicino, ma non ha trovato - per quello che si sa - segni di violenza. La donna è risultata negativa agli esami tossicologici. Sul luogo dei fatti anche il pm di Pavia, Roberto Vincenzo Oreste Valli, che coordina le indagini insieme al procuratore capo Mario Venditti. Dopo i primi rilievi è scattato il fermo. Anche perché l'ipotesi principale per la morte della bambina è - al momento - quella di soffocamento; e domani sarà uno specialista dell'ospedale di Pavia ad eseguire l'autopsia che potrà confermare le cause. Il grido di rabbia della 41enne contro l'ex compagno era stato affidato ad uno status Facebook: “Una bella persona non percuote e picchia nessuno. Una bella persona non insulta moglie e bambini, non tradisce la sua compagna, non si sposta durante le ore di lavoro per comodi personali (tradimenti e compagnia bella) ed invece non è mai presente con la sua famiglia. Una bella persona non sminuisce la moglie chiamandola stupida, ignorante, str*** e p*****. Non vali nulla, stai zitta e non rompermi. Questo continuo a sentire". Poi, rivolgendosi a chi la leggeva: "Avete un concetto assai strano di brava persona. Sono disgustata". Un j'accuse il suo anche nei confronti degli uomini in divisa: "Grazie alle forze dell'ordine e alla procura di Pavia per aver ridicolizzato una storia di abusi e violenze in maniera errata". Risulta che Patrizia si sia più volte consultata con i carabinieri per la fine turbolenta della relazione con il 45enne. E che lo avesse denunciato tre volte per maltrattamenti. Una sola di queste denunce tuttavia si era trasformata in un'indagine. Mentre una serie di querele incrociate anche da parte dell'uomo avevano dato avvio ad una battaglia legale su cui ora i magistrati stanno indagando. Madre anche di altri due bambini (avuti da una precedente relazione), sui social aveva manifestato il suo disagio, e aveva inviato un messaggio alle altre donne, che proprio l'8 marzo, stride particolarmente con lo spirito della giornata internazionale che mette al centro il ruolo femminile: “Denunciate donne. Siete comunque giudicate da un mondo omertoso a coprire gli orrori. Solo da morte verrete chiamate vittime. Altrimenti siete solo delle povere pazze". In attesa degli accertamenti, l'ipotesi su cui si muovono gli inquirenti è di omicidio volontario. Mentre gli investigatori hanno posto sotto sequestro la casa di via Mameli: al vaglio ci sarebbero dei bigliettini con messaggi vergati dalla donna nelle ore o giorni precedenti.
Con la solita autoironia, Orietta Berti ha dichiarato di aver quasi perso i pantaloni sul palco di Sanremo: la gaffe sfiorata della cantante
Tra le piste da seguire per limitare i contagi c'è anche quella dell'istituzione di una super zona rossa: cos'è e di che cosa si tratta?
Benno Neumair ha confessato l'omicidio dei genitori Peter Neumair e Laura Perselli, i due coniugi di Bolzano scomparsi lo scorso 4 gennaio.
"Meghan Markle potrebbe non tornare mai più in Gran Bretagna dopo aver fatto arrabbiare la famiglia reale" con l'intervista rilasciata a Oprah Winfrey insieme al marito Harry. Lo scrive The Sun, citando "fonti ben informate, le quali temono che lei e il principe Harry abbiano bruciato i ponti" con la famiglia reale. Il tabloid ha già coniato il termine Megxile, una sorta di crasi fra Meghan ed esilio. "Qualsiasi cosa la famiglia reale si aspettasse dall'intervista, è stato peggio". Così, con understatement tipicamente britannico, il Times riassume lo choc provocato nel Regno Unito dall'intervista "bomba" di Harry e Meghan. Sui media non si parla d'altro, senza tralasciare nulla di quanto detto. I tabloid non sono molto teneri con di duchi di Sussex e qualcuno ha scelto di sottolineare la differenza con il resto dei reali. "La regina: dovere e famiglia ci uniscono -si legge in uno dei titoli del Daily Express - questo è servizio pubblico, Harry e Meghan. NON una chiacchierata egoista in Tv con Oprah". Il Daily Mirror ha sottolineato "l'immensa tristezza" del principe Carlo e William di fronte all'intervista di Harry e Meghan. Non sono mancate le rivelazioni nell'intervista fiume concessa a Oprah Winfrey, a partire da quella sui gravi pensieri depressivi avuti ad un certo punto da Meghan: "Semplicemente non volevo più vivere. Ed erano pensieri costanti, terrificanti, reali e molto chiari", ha dichiarato la Duchessa di Sussex. Quando Meghan attendeva il suo primo figlio, qualcuno a Corte avrebbe inoltre sollevato con Harry il problema del colore della pelle del nascituro. "E' stato nei mesi in cui ero incinta - ha risposto Meghan quando le è stato chiesto perché non volessero dare ad Archie un titolo - tutto nello stesso periodo, abbiamo avuto in tandem conversazioni come 'non avrete la sicurezza, non avrà un titolo' e preoccupazioni e conversazioni su quanto scura potesse essere la sua pelle alla nascita". Meghan non ha voluto riferire chi fossero le persone che avevano espresso tali pensieri: "Credo che questo potrebbe danneggiarli molto". Anche Harry si è rifiutato di fare il nome delle persone con cui aveva parlato, limitandosi a spiegare che il colloquio era stato incentrato su questioni quali 'Che aspetto avranno i bambini?'. Meghan ha poi negato di aver causato una crisi di pianto alla cognata, Kate, spiegando che la verità era tutt'altra. Tornando su un episodio riportato dalla stampa, secondo cui Meghan avrebbe avuto un comportamento odioso con Kate, al punto da ridurla in lacrime, la duchessa di Sussex ha raccontato che pochi giorni prima del suo matrimonio, Kate "era arrabbiata per qualcosa relativo agli abiti delle damigelle e mi ha fatto piangere, ha veramente ferito i miei sentimenti". Meghan si è rifiutata nell'intervista di entrare nei dettagli dell'episodio, perché Kate "si era scusata e io l'ho perdonata". E poi ha aggiunto: "Non sto raccontando quei fatti per denigrarla. Credo che sia molto importante che la gente sappia la verità". Per Meghan "Kate è una brava persona". "In definitiva, se ami me non è necessario odiare lei e se ami lei non è necessario odiare me". Meghan e Harry hanno anche rivelato di attendere una bimba, la cui nascita è attesa per l'estate.
Dopo l’indagine sul televoto da parte di Codacons, Fedez difende la moglie Chiara Ferragni: “Cosa vi aspettavate?”.
Ambra Angiolini ha preso le difese di Francesco Renga dopo che Willie Peyote si è scagliato contro di lui.
Forza Italia sembra accelerare sulla scelta del nuovo capogruppo alla Camera, al posto di Mariastella Gelmini, diventata ministro degli Affari regionali nel governo Draghi. Domani sera, alle 19, apprende l'Adnkronos, sarebbe stata convocata infatti l'assemblea dei deputati azzurri con all'ordine del giorno la nomina del capogruppo e dei suoi vice, compreso il vicario. Allo stato il 'facente funzioni' è Roberto Occhiuto, indicato come favorito come successore di Gelmini per le sue qualità di mediatore ma dato in pole pure come candidato governatore della Calabria per il centrodestra alle elezioni rinviate ad ottobre. All'ultima riunione del gruppo Renato Brunetta e Paolo Russo avevano proposto di eleggere per acclamazione Occhiuto ma lo stesso deputato calabrese aveva detto di no, spiegando di essere in corsa per la Calabria, poi lo slittamento di sei mesi del voto ha cambiato di nuove le carte in tavola. E chissà che domani non possa spuntarla proprio Occhiuto. In campo, raccontano, ci sarebbero altri contendenti, come Valentino Valentini, consigliere di politica estera di Silvio Berlusconi. Oggi ad Arcore ci sarebbe stato un vertice convocato dal Cav, presente il coordinatore nazionale Antonio Tajani e lo stato maggiore forzista. Nel corso del summit, oltre a dare il via a una nuova infornata di nomine, ben sei (dal coordinatore regionale della Calabria, il senatore Giuseppe Mangiavalori, al neo responsabile nazionale dei Dipartimenti, l'ex sindaco di Pavia Alessandro Cattaneo) si sarebbe parlato anche della questione dei 'vice' dopo la promozione ministeriale di Gelmini: ancora non è chiaro se ai cinque attuali se ne aggiungeranno altri 4, compreso il 'vicario'. Fino all'ultimo momento tutto è possibile. Molto dipenderà dai veti incrociati e, ancora una volta, dalla guerra sotterranea tra le correnti interne, ovvero l'ala moderata e quella cosiddetta sovranista. A Villa San Martino si sarebbe discusso pure del successore di Mara Carfagna alla vicepresidenza della Camera, casella rivendicata da Forza Italia ma contesa anche dall'alleato Lega e dal Pd, che non hanno né un 'vice' né un questore nell'attuale ufficio di presidenza di Montecitorio. Allo stato, non ci sarebbe ancora un accordo nella maggioranza, ma i tempi sono strettissimi, perché mercoledì scade il termine fissato per l'elezione in Aula del sostituto del neo ministro del Sud. Secondo gli ultimi rumors alla fine potrebbe avere la meglio il partito di Berlusconi, che schiererebbe in campo Simone Baldelli e Annagrazia Calabria.
Maglia dei Nirvana, tacchi rossi poggiati sulla scrivania. Anche la ministra Fabiana Dadone pubblica un post sull'8 marzo. "Ho 37 anni e sono una 'ragazzina' (per questo Paese) ma faccio il Ministro, non sono sposata - scrive - ma scelgo ogni giorno di stare col mio compagno, ho due figli bellissimi che portano il mio cognome pur non essendo ragazza madre, amo la musica rock pesante ma non mi vesto in maniera "alternativa", guardo film strappalacrime ma sono emotivamente fredda come il ghiaccio. Sono un ammasso di stereotipi e nel corso della vita mi è stato fatto notare molte volte", scrive ancora la ministra per le politiche giovanili correlando il post a una foto che la ritrae alla scrivania. "Cara Fabiana, sei così giovane come puoi essere un Ministro? La politica non si addice di più agli uomini? Chi si occupa dei tuoi figli quando sei a Roma? Non sei troppo bassa rispetto a come la TV ti fa apparire? Non sei troppo graziosa per essere presa seriamente? Non sei troppo trascurata nell'abbigliamento per ricoprire ruoli istituzionali? In questa giornata tanto evocativa e tanto attenta al politically correct, vorrei dire con molta onestà che sul fronte della parità di genere c'è ancora molta strada da fare. Una strada in salita e piena di ostacoli culturali che dobbiamo avere la forza di affrontare con tutta la tenacia che abbiamo nel cuore. Buon 8 marzo a tutte!", conclude.
Arisa è in crisi col fidanzato? La sua risposta a Mara Venier lascia temere il peggio.
Pierpaolo Pretelli ha chiesto a Caterina Collovati di porgere le sue scuse alla fidanzata Giulia Salemi.
L’Emilia-Romagna a seguito dell’emergenza covid in atto ha sospeso fino al prossimo 31 luglio il pagamento del bollo auto.
Fra le protagoniste della quinta edizione del Gf Vip, Guenda Goria ha messo in allarme i fan con una dichiarazione alquanto inaspettata
Il vaccino Sputnik contro il Covid in Italia? “Se ci sono dei vaccini che funzionano non vedo perché non possiamo utilizzarli. In Argentina, dove viene somministrato ormai da settimane, lo Sputnik V ha confermato la produzione di anticorpi neutralizzanti nel 100% dei casi”. Lo dice a Libero il direttore dello Spallanzani di Roma Francesco Vaia, secondo cui “in Europa l’autorizzazione dell’Ema è necessaria, e in Italia spetta all’Aifa, ed è giusto così, anche perché i cittadini hanno il diritto di sentirsi tranquilli. Il punto è che non si può più perdere tempo: bisogna correre, correre e correre”. “Ci siamo resi disponibili a facilitare la produzione del farmaco - prosegue il virologo - dobbiamo attendere il nulla osta delle Agenzie di controllo, ma ci sarebbero tutti gli elementi per cominciare subito: d’altronde il Lazio rappresenta il 70% dell’attività produttiva farmaceutica italiana. Alcune aziende hanno i bioreattori per produrlo, hanno dato la disponibilità immediata. Si potrebbe partire subito, ma mi perdoni: i nomi non li posso fare. Il Fondo russo di investimento, che ha finanziato la creazione di Sputnik, ci ha assicurato che metterebbe a disposizione le tecnologie necessarie come ha fatto in India, Brasile, Cina e Corea del Sud”. Come Spallanzani, spiega Vaia, “noi analizzeremo la qualità del prodotto. Faremo un lavoro tecnico. Dopodiché ci metteremo a disposizione. Vogliamo dare un’accelerata alla vaccinazione. In Italia saremmo in grado di farne centinaia di migliaia al giorno, ma senza le dosi dalla pandemia non si esce. La nostra proposta di collaborazione scientifica con l’Istituto Gamaleya è importante perché loro non hanno potuto isolare le varianti, soprattutto quella brasiliana e sudafricana, che praticamente non esistevano da loro. Ci siamo impegnati a scambiarci informazioni. Ormai siamo oltre l’apprezzamento per il loro vaccino, soprattutto dopo lo studio pubblicato sulla rivista Lancet, che ne ha dimostrato l’efficacia e la sicurezza. La scienza dev’essere sempre neutra, impermeabile agli interessi industriali e politici. Deve lavorare con un unico scopo: il bene comune”. Quanto alle varianti, Vaia afferma che "non vanno rincorse, la gente non va terrorizzata. Le varianti vanno studiate ed è necessario adeguare il più in fretta possibile le nostre armi: vaccini e anticorpi monoclonali. Oltretutto oggi in Italia la variante inglese incide sul 53% delle infezioni: a questo punto è anche inutile chiamarla ‘variante’. Si tratta del virus prevalente. Non c’è da girarci attorno, il contagio si combatte solo col vaccino. Nei Paesi avanti con l’immunizzazione, i contagi degli anziani e degli operatori sanitari sono crollati. Ci sono tanti vaccini validi sul mercato: vanno presi. E’ fondamentale andare oltre i burocratismi e le ideologie. Non si può prescindere da una vaccinazione rapida e di massa”.
Ermal Meta contro Willie Peyote. Sanremo 2021, tra le code polemiche, 'regala' il tweet al vetriolo del cantante che ha chiuso al terzo posto, alle spalle dei Maneskin e della coppia Fedez-Francesca Michielin. "Caro Willie Peyote -twitta Meta- voglio farti un dispetto e dirti quello che penso. Penso che tu sia bravo. Ieri eravamo a due metri di distanza nei camerini e se mi avessi detto di persona queste parole, saresti stato il coraggioso che appari sul palco. Buona fortuna e buona musica". A cosa si riferisce Meta? Nel mirino, le dichiarazioni che Willie Peyote ha rilasciato ironicamente sul collega in una delle sue dirette Twitch della serie 'Le brutte intenzioni': "Cantare Caruso nella sera del compleanno di Lucio Dalla è una scelta molto ruffiana".
Il Principe Harry ha attaccato la monarchia britannica dopo il suo addio con la moglie Meghan ai titoli nobiliari.