Appalti pilotati, arrestato: dividiamoci il 2%, sono soldi
Milano, 3 mag. (askanews) - "Lì c'è il 2% da dividere. Sono soldi, e cazzo ragazzi". A parlare è Carmelo Sparacino, uno dei tre finiti in carcere (per altri 8 sono scattati i domiciliari) nell'inchiesta milanese sul presunto giro tangenti e appalti pilotati nelle gare per l'affidamento dei servizi di mense in scuole e in istituti per anziani, oltre che di servizi di pulizia in uffici pubblici nelle provincie di Milano, Bergamo e Brescia .
L'intecettazione ambientale risale al 9 dicembre dello scorso anno, giorno in cui Sparacino (dipendente della Fabbro Food) si incontrò con Massimo Cosimo Manco (Responsabile Area Servizi Generali e Sociali del Comune di Cornaredo, ora in carcere) al supermercato Bennet di Pregana Milanese. Al centro del colloquio, contenuto nell'ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip, una gara d'appalto lanciata dal Comune di Flero, nella Bassa Bresciana. Come annota il giudice milanese, i due parlando del "prezzo della tangente pari a 50 mila euro".
Lo stesso argomento è al centro di un'altra intercettazione, del 23 novembre scorso, con Sparacino che precisa a Manco: "Se ci danno il 2% sono 50 mila euro però da dividere. Potremmo fare 20 tu e 20 Antonella (Monteleone, pure lei arrestata) che siete là dentro e 10 io".