Berlusconi "benedice" il governo Draghi
Il patron del Monza Calcio e leader di Forza Italia sulla composizione del nuovo governo Draghi.
L'operatore ha subito capito che la donna aveva bisogno di aiuto
Triste storia quella che viene da San Bellino, in provincia di Rovigo, dove un giovane ragazzo di 29 anni muore sulla moto appena ricevuta in regalo.
La preoccupazione dell'infettivologo: "Non mi aspettavo di arrivare a marzo con sole 4 milioni di dosi vaccino somministrate".
Per la finalissima del GF Vip Elisabetta Gregoraci ha deciso di sfoggiare un abito a dir poco scintillante.
La Lombardia rischia di finire nuovamente in zona rossa: perché si teme un nuovo lockdown in regione?
Il nuovo dpcm, il primo del premier Mario Draghi, entrerà in vigore il 6 marzo con nuove regole e misure per contrastare la diffusione del coronavirus. In attesa del provvedimento -relativo a spostamenti, scuola, bar, ristoranti, visite ai congiunti- sul sito del governo la sezione delle Faq è stata aggiornata dopo le ultime ordinanze del ministro della Salute sulla collocazione delle regioni in zona rossa, arancione, gialla e bianca. Il capitolo 'spostamenti' è stato ridefinito dal recente decreto covid varato dal governo. In zona rossa, "fino al 27 marzo, non sono consentiti gli spostamenti verso abitazioni private abitate diverse dalla propria, salvo che siano dovuti a motivi di lavoro, necessità o salute". In attesa che entrino in vigore i nuovi provvedimenti, è utile ricordare che "dal 16 gennaio al 5 marzo 2021, in area rossa sono consentiti esclusivamente i seguenti spostamenti: - per comprovati motivi di lavoro, salute o necessità (anche verso un’altra Regione o Provincia autonoma); - è sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Dal 16 gennaio 2021 è venuta meno l’esclusione delle cd. seconde case ubicate dentro e fuori regione dal novero delle proprie abitazioni cui è sempre consentito il rientro. Lo spostamento dalla seconda casa al luogo di lavoro nel periodo successivo al 15 gennaio può essere quindi indicato come nuovo rientro nella seconda casa, in un’altra Regione o Provincia autonoma. - tra le 5.00 e le 22.00, una volta al giorno, verso una sola abitazione privata abitata situata nello stesso Comune, a un massimo di due persone, oltre a quelle già conviventi nell'abitazione di destinazione. La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che convivono con loro. A chi vive in un Comune fino a 5.000 abitanti, tale spostamento è consentito anche entro i 30 km dal confine del proprio Comune (quindi eventualmente anche in un’altra Regione o Provincia autonoma), con il divieto però di spostarsi verso i capoluoghi di Provincia". Dal 16 gennaio al 5 marzo, in zona arancione, è consentito spostarsi all'interno del proprio Comune, tra le ore 5.00 e le 22.00. Gli spostamenti verso altri Comuni sono consentiti esclusivamente per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. È sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Dal 16 gennaio lo spostamento dalla seconda casa al luogo di lavoro nel periodo successivo al 15 gennaio può essere quindi indicato come nuovo rientro nella seconda casa, in un’altra Regione o Provincia autonoma. Coprifuoco sempre in vigore tra le 22 e le 5: sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. Merita attenzione il capitolo visite ad amici o parenti: in zona arancione è consentito, una sola volta al giorno, spostarsi verso un'altra abitazione privata abitata dello stesso Comune, tra le ore 5.00 e le 22.00, a un massimo di due persone, oltre a quelle già conviventi nell'abitazione di destinazione. La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che convivono con loro. A chi vive in un Comune che ha fino a 5.000 abitanti è comunque consentito spostarsi, tra le 5.00 e le 22.00, entro i 30 km al di fuori del Comune (anche in un’altra Regione o Provincia autonoma) con il divieto però di spostarsi verso i capoluoghi di Provincia. Dal 26 febbraio al 5 marzo consentiti gli spostamenti tra le regioni in zona gialla (in assenza di nuove disposizioni limitative). Gli spostamenti verso altre Regioni o Province autonome sono consentiti esclusivamente per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. È sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Anche per la zona gialla è ammesso il rientro nella seconda casa. Fino al 5 marzo, coprifuoco dalle ore 22.00 alle 5.00: serve l'autocertifIcazione per spostamenti legati a esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. Le visite a parenti e amici, in altre abitazioni private, sono regolate dalla misura già adottata in zona arancione.
Walter Zenga ha finalmente avuto un incontro con i figli Andrea e Nicolò: il chiarimento è finalmente avvenuto?
AGI - Il governo lima il nuovo Dpcm con le misure restrittive per limitare la diffusione del Covid. Ieri si è tenuta una riunione interlocutoria a palazzo Chigi sul nuovo provvedimento. Ci sono ancora dei punti da chiarire, tra questi il nodo della scuola che ha diviso i presenti. "Saranno chiuse nelle zone rosse", ha spiegato il coordinatore del Cts Agostino Miozzo ma si discute se introdurre una stretta nelle zone arancioni e se apportare nuove restrizioni. Nell'incontro alla presenza del presidente del Consiglio Draghi, dei membri del Cts e dei ministri interessati, sì è ribadito inoltre - dopo il cambio di guardia che ha visto la sostituzione del commissario all'emergenza Arcuri - la necessità di accelerare sul piano vaccini, con le forze politiche che sostengono il governo (da Lega a FI) che insistono sulla necessità che ci siano impianti anche in Italia e che si arrivi all'ok anche di Sputnik. Il Dpcm sarà firmato oggi, dopo una nuova riunione della cabina di regia e l'interlocuzione con le Regioni che nei giorni scorsi, in via informale, hanno inviato delle osservazioni al governo. La lettera inviata dalle Regioni La lettera inviata dal presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, in rappresentanza di tutti i governatori, è datata 27 febbraio. Nella missiva, visionata dall'AGI, come premessa si sottolinea che “è già in corso una discussione sui contenuti del prossimo provvedimento di legge urgente in materia di ristori” e si prende atto con favore che alcune delle richieste sono state accolte quali “l'istituzione del tavolo tecnico di confronto per la revisione e l'aggiornamento dei parametri”. E si evidenzia “la necessità di rivedere le regole che disciplinano la gestione e il contrasto della pandemia nonché la rapida accelerazione della campagna vaccinale”. Ogni regione ha inviato in via informale dei pareri riguardo al prossimo Dpcm. E così il Friuli Venezia Giulia chiede che "le lezioni individuali in palestre e piscine" siano consentite. “Devono avvenire su prenotazione effettuata almeno 24 prima. Le attività potranno svolgersi a condizione che siano approvati nuovi protocolli o linee guida idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio”. Riguardo l'art. 20 “si chiede di eliminare dal comma 1: 'L'attività didattica ed educativa per i servizi educativi per l'infanzia, per la scuola dell'infanzia e per il primo ciclo di istruzione continua a svolgersi integralmente in presenza', mentre a proposito del comma 2 dell'articolo 25 “si ritiene necessario, viste le diverse normative regionali adottate in materia, che venga chiarito che le chiusure prefestive e festive non riguardino quelle strutture che presentino ingressi direttamente accessibili da parcheggi esterni”. All'art. 26 “si chiede di aggiungere il seguente comma ‘È consentita dalle ore 11.00 fino a chiusura l'attività di somministrazione di alimenti e bevande esclusivamente con consumazione da seduti sia all'interno che all'esterno dei locali, su posti regolarmente collocati e in ogni caso nel rispetto delle Linee Guida approvate dalla Conferenza delle Regioni relativamente alla distanza minima interpersonale di un metro”. La provincia autonoma di Trento chiede, invece, di “prevedere l'apertura dei servizi alla persona (parrucchieri, estetisti, toelettatura animali) in zona rossa”. Stessa richiesta del Molise affinché “ai parrucchieri, barbieri ed estetisti possa essere concesso di lavorare anche in zona arancione e rossa previo appuntamento senza che in sala di attesa esitino clienti non opportunamente distanziati”. “Un divieto in tal senso, oltre ai prevedibili danni economici, sarebbe in totale contrasto con le scelte di carattere di lotta epidemiologica, assunte sin dall'inizio della pandemia”, sottolinea l'Abruzzo. Le regioni Piemonte e Molise chiedono di “autorizzare esplicitamente gli alberghi a servire i pasti ai propri clienti anche nelle zone arancioni e rosse”. Da qui la proposta di emendare il Dpcm. Inserendo che “i clienti delle strutture ricettive prive del servizio di ristorazione possono consumare i pasti (colazione, pranzo e cena) presso altre strutture ricettive con le stesse convenzionate”. E che resti "consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti, che siano ivi alloggiati”. L'Abruzzo chiede che non ci siano limitazioni agli allenamenti dei maestri di sci. “Dal combinato disposto delle disposizioni di cui all'art.2 co.3 Dpcm 14.01.2021 e dell'art.23 Decreto Ristori-quater emerge – sottolinea ancora l'Abruzzo - una incongruenza: infatti, da un lato, il Dpcm prevede che 'Le ordinanze – ossia quelle con le quali sono individuate le Regioni che si collocano in uno scenario di tipo 4 e con un livello di rischio alto – sono efficaci per un periodo minimo di 15 giorni' e, dall'altro, richiede, ai fini di una nuova classificazione, 'la permanenza per 14 giorni in un livello di rischio o scenario inferiore a quello che ha determinato le misure restrittive comporta la nuova classificazione' (art. 23 Decreto “Ristori-quater”)”. Le Marche propongono, invece, il prolungamento dell'orario di apertura fino alle ore 21:30” dei servizi di ristorazione “con rigidi protocolli di sicurezza, il rispetto delle regole anti-assembramento e controlli efficaci” e per alcune categorie “l'asporto dovrebbe essere consentito fino alle ore 21.30”. Altra richiesta è quella di proporre di autorizzare l'attività di somministrazione di alimenti e bevande nei circoli in territori montani ed in frazioni di comuni “nel rispetto dei protocolli di sicurezza e limitatamente agli associati”. Per quanto riguarda le cerimonie civili e religiose le Marche propongono di "definire criteri oggettivi e rigorosi che consentano ad ogni singola regione, in base alla situazione pandemica, di fissare regole e protocolli di sicurezza per permetterne la realizzazione”. Inoltre: “In molti Comuni soprattutto di piccole dimensioni i mercati ma soprattutto le fiere a carattere mensile sono da considerare quale un servizio essenziale. Si ritiene di prevedere che le fiere all'aperto non debbano essere vietate qualora si applichino le disposizioni di cui ai protocolli di sicurezza e alle normative anti-assembramento”. Infine si propone “nel rispetto di rigidi protocolli di sicurezza e al fine di evitare anche disparità di trattamento, di permettere” nei centri commerciali alle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi ed edicole e delle librerie” di rimanere aperte “anche nei giorni festivi e prefestivi non essendo esercizi commerciali”. E “si rinnova la richiesta di riprendere in considerazione le riaperture delle palestre (presso locali al chiuso) e delle piscine, anche per lo sport di base ed amatoriale”. Il Veneto, invece, punta sulla possibilità in presenza degli esami di qualifica dei percorsi di IeFP, nonché la formazione in azienda solo ed esclusivamente per i dipendenti dell'azienda stessa”. La Campania chiede, invece, di ripristinare il seguente periodo nel prossimo Dpcm: “Con riguardo alle abitazioni private, è fortemente raccomandato di non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza”. Ed ancora occorre ripristinare “la sospensione delle attività presso i centri culturali, i centri sociali e i centri ricreativi”. “Entrambe le modifiche – si aggiunge - si giustificano con il fatto che le varianti del virus COVID-19, soprattutto quella inglese, sono caratterizzate da una particolare diffusività; il che impone di ridurre il più possibile le occasioni di contatto sociale e, a maggior ragione, sconsiglia, vivamente, di mitigare il regime attualmente vigente”. Ed ecco le osservazioni della Lombardia: “prevedere che si svolgano in presenza i corsi di formazione individuali o quelli che necessitano di attività di laboratorio; prevedere l'apertura dei servizi di ristorazione fino alle ore 22.00; ampliare le tipologie di attività che possono restare aperte nei centri commerciali nei fine settimana (tra cui tintolavanderie); prevedere per le Regioni la possibilità di adottare misure relative alla chiusura delle scuole e dei servizi per l'infanzia e delle scuole primarie e secondarie di primo grado” e di “reinserire in zona rossa i ‘Servizi dei saloni di barbiere e parrucchiere', nonché degli ‘estetisti'”. La discussione sulla Dad Nella riunione si è discusso sulla possibilità di inserire la Dad anche in zona arancione, prevedendo una stretta in quelle regioni dove si presentano 250 casi positivi a settimana ogni centomila abitanti. Ma alcuni partecipanti all'incontro hanno sottolineato che nelle zona arancioni allora andrebbero chiusi i centri commerciali e i negozi. In questa direzione sarebbero i ministri Speranza, Franceschini, Bianchi e Patuanelli ma non i ministri Giorgetti e Gelmini. La riunione è stata aggiornata a oggi. Intanto sul fronte dei vaccini il cambio in corsa riguardo il commissario all'emergenza Arcuri ha trovato il consenso soprattutto di Lega e FI. La nomina del capo della logistica dell'Esercito a Commissario per l'emergenza accentrerà il ruolo della Difesa e della protezione civile. Si va verso, secondo quanto viene riferito, un sistema di prenotazioni e somministrazioni unico e uguale per tutte le regioni. Tutte le regioni in ogni caso hanno chiesto che ci sia un'accelerazione del piano vaccinale.
Un post su Dayane Mello di Gaia Zorzi, sorella di Tommaso, pubblicato dopo la finale del Gf Vip ha acceso la polemica sui social
"Rivelazioni? Non ce ne saranno. Anche se conosco più il principe Carlo, ne sono certo per il rispetto che Harry ha per la nonna, che gli ha aperto le braccia a tutte le volontà e capricci. Queste affermazioni fanno gioco ai media. Da Oprah, Harry e Meghan racconteranno come vivevano, quali erano i loro doveri e libertà ma niente altro che questo". Lo dice all'Adnkronos Emanuele Filiberto di Savoia commentando le anticipazioni dell'intervista al principe Harry e Meghan Markle di Oprah Winfrey che andrà in onda il 7 marzo prossimo su una emittente statunitense. "E' una giovane coppia che vuole vivere la sua vita in libertà e togliersi dalla ragnatela della corona inglese - aggiunge -, tanto più che è lontana dalla linea di successione. E so che il duca di Sussex, come era un tempo, è ancora oggi molto legato alla Regina. E' triste assistere a tutto questo. Penso che Harry abbia bisogno della famiglia e del fratello che gli è sempre stato vicino".
Danimarca e Austria non vogliono più fare affidamento solo sull'Unione europea nella lotta contro il Coronavirus e si propongono di lavorare insieme a Israele per fare ricerca e produrre vaccini. Per questo, il cancelliere austriaco Sebastian Kurz e il primo ministro danese Mette Frederiksen prevedono di incontrare il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu giovedì prossimo. Lo riferisce il quotidiano austriaco Merkur. "Dobbiamo prepararci a nuove mutazioni e non dobbiamo essere dipendenti solo dall'Ue nella produzione di vaccini di seconda generazione", ha detto Kurz alla Bild sulla scelta di lavorare con Israele su ricerca e produzione dei vaccini, scelta condivisa dalla Danimarca. In estate, spiega, con le vaccinazioni saremo in grado di tornare alla normalità, ma la pandemia è tutt'altro che finita. Soprattutto a causa delle mutazioni emergenti, ci terrà occupati a lungo. "In estate ci siamo accordati perché i vaccini venissero approvati e forniti agli stati membri per tempo", ricorda Kurz. Un approccio giusto in linea di massima, se non fosse per il fatto che l'approvazione da parte dell'Ema è stata troppo lenta e che la fornitura dei vaccini ha subito da parte delle case farmaceutiche delle strozzature.
Milly Carlucci ha confessato di soffrire di diverse intolleranze alimentari scatenatesi dopo una disavventura alimentare.
AGI - Per lui, malato di sla da oltre un anno, quello di oggi dalla Sardegna alla Svizzera è il "viaggio della salvezza", così lo chiama. Ma sarà, in realtà, l'ultimo. Nella clinica alla quale Roberto S., 34 anni, si è rivolto per il suicidio assistito, lo accompagnano la madre, la fidanzata, il fratello e uno zio, affranti. Il padre ha deciso di non seguirlo: non avrebbe mai voluto assecondare l'ultimo desiderio di un figlio determinato a porre fine ai suoi giorni trasformati in un incubo da una malattia che lo sta spegnendo, ormai irreversibile, come certificato dai documenti clinici inviati nel centro svizzero che l'ha accolto. Stamattina, prima della partenza da Pula, la cittadina sul mare a 40 minuti da Cagliari dove Roberto viveva con la famiglia, la sua comunità gli ha tributato un ultimo, straziante saluto. L'appuntamento via social Ieri suo cugino e gli amici, con un tam tam via social, hanno radunato le tante persone che gli vogliono bene. E lui, attorno alle 8, ha potuto abbracciarli con lo sguardo, dall'auto che da casa sua lo portava via, un ultimo sorriso per ringraziare dell'applauso sentito e composto i tanti che si sono fatti trovare alla rotonda di via Montesanto, davanti alla caserma del Corpo forestale regionale. Con loro anche la sindaca Carla Medau, amica di famiglia, che non riesce a trattenere commozione e turbamento. "Per me è un momento di grande dolore per un fatto così privato e intimo", racconta all'AGI, "di fronte al quale bisogna porsi con rispetto, senza pregiudizi né giudizi che non servono a nessuno. Penso solo che sia bene stare vicini alla famiglia con amore, pregare, comunque s'intenda la preghiera: è un momento molto difficile". La diagnosi per Roberto è arrivata all'improvviso, quando la sindrome laterale amiotrofica aveva già cominciato a minarne la mobilità. Lavorava alla raffineria della vicina Sarroch. I suoi amici hanno cominciato a rendersi conto che qualcosa nel suo modo di camminare non andava. Poi è arrivato il momento in cui le forze sono venute meno e gli accertamenti hanno subito confermato le peggiori paure. In un anno la malattia è progredita inesorabilmente e Roberto ha sentito che non voleva proseguire una vita che non considerava più dignitosa. Consapevole che non avrebbe potuto scegliere il suicidio assistito in Italia, per l'assenza di una legge sul fine vita, il giovane ha preso contatti, in autonomia, con un centro svizzero e anche con un'agenzia funebre della sua città, una volta che gli è apparsa chiara l'irreversibilità della sua condizione. La sua scelta non è stata condivisa dai genitori, ma la madre l'ha comunque seguito e sarà con lui fino all'ultimo.
Aveva 59 anni e lottava da un anno contro una malattia.
La storica azienda bolognese saluta la sua imprenditrice, morta ieri all'età di 85 anni.
Vincitore pressoché annunciato, Tommaso Zorzi ha trionfato al Grande Fratello Vip e dopo la puntata ha ideato uno show in albergo
Gli aggiornamenti in tempo reale sull'emergenza coronavirus in Italia.
Arma: l'altra sera in un'abitazione di via Salma a Corsico
Consiglieri Astuti e Bocci criticano anche assenza Moratti in Aula
Andrea Zelletta è stato protagonista di una sorpresa particolarmente emozionante. Ecco cosa è successo.