Biden ospite al Consiglio Europeo: collaboriamo contro il Covid
Usa e Ue uniti sulle sanzioni. Ma è polemica sui vaccini
La showgirl Belen Rodriguez ha postato una foto sui social che ha suscitato critiche e polemiche, scatenato l’ostilità dei numerosissimi followers.
Gaia Lucariello, moglie dell’allenatore della Lazio Simone Inzaghi, è stata ricoverata d’urgenza allo Spallanzani dopo aver contratto il Covid.
Matrimonio a prima vista Italia: una coppia storica si è lasciata
Il passante che ha salvato la giovane lupa, chiamata Colombina, ha subito postato la foto sui social per ritrovare il proprietario.
AGI - I militari della Compagnia Carabinieri di Sesto San Giovanni hanno arrestato per violenza sessuale uno straniero ventottenne di origini egiziane, regolare sul territorio italiano. I militi di pattuglia sono intervenuti ieri notte nei pressi della stazione della metropolitana milanese di Sesto Rondò, dove hanno notato una persona, che, d'improvviso, iniziava a correre in direzione opposta. Iniziato l'inseguimento e sorpassate le scale del sottopasso pedonale udivano delle urla di una donna, che incitava i Carabinieri a bloccare l'uomo. I militari sono riusciti a bloccare l'uomo prima che riuscisse a dileguarsi definitivamente tra i condomini della zona, riuscendo, poi, a ricostruire l'accaduto. Il fuggitivo aveva aggredito una ragazza diciannovenne, che stava rientrando presso la propria abitazione a Milano. La vittima era stata bloccata e costretta contro il muro del sottopasso, nonostante, conscia di essere seguita e pensando di subire una rapina, avesse lasciato cadere appositamente il proprio portafoglio. L'aggressore aveva fermato la donna e palpeggiata in varie parti del corpo, venendo interrotto nella sua azione dal passaggio dei militari. L'uomo è stato arrestato per violenza sessuale e accompagnato presso la casa circondariale di Monza, a disposizione della Procura di Monza per la richiesta di convalida dell'arresto; mentre, la vittima, fortunatamente grazie all'intervento dei Carabinieri, non ha riportato lesioni.
Il principe Filippo "è stato la mia forza ed è rimasto per tutti questi anni. Io, tutta la sua famiglia, questo Paese e molti altri Paesi abbiamo con lui un debito più grande di quanto lui abbia mai rivendicato o di quanto mai sapremo". Lo si legge in un tweet pubblicato sull'account della famiglia reale britannica.
Emilio Fede ricoverato al San Raffaele di Milano. Il giornalista di 89 anni non è grave. "E' stata solo una brutta caduta, il Covid non c'entra nulla" dice all'Adnknronos. "Ho un problema alle gambe per una scivolata rovinosa". "Sono in un letto al San Raffaele di Milano e sono curato dagli amici. L'ho vista brutta, sono in piedi per miracolo". "E' stata un'esperienza drammatica", ha detto Fede. "Considerando che sono tutto piegato, la testa, le braccia, tutto sommato sto bene", spiega l'ex direttore del Tg4. "Mio padre è un combattente, ce la siamo vista brutta" dice all'Adnkronos la figlia di Fede, Sveva. "Stiamo finalmente vedendo la luce. L'ho sentito per telefono, sta meglio, mi ha detto che vuole andare a Napoli, dalla mamma, e mangiare insieme un piatto di spaghetti con le vongole, possibilmente al mare". Sveva Fede ha precisato ancora che "non si tratta di una ricaduta del Covid, come è stato scritto, da cui si è ripreso, ma di un problema di deambulazione legato a una brutta caduta, da cui sta uscendo. Ora sta recuperando dal punto di vista fisico e neurologico. Mio padre - ha proseguito Sveva Fede - lo ripeto, è un combattente e le sue battaglie le ha sempre vinte. Vincerà anche questa".
Si contano i danni, Giansanti: serve intervento straordinario
(Reuters) - L'Agenzia europea del farmaco ha reso noto che sta investigando su alcuni episodi di malattie emorragiche riscontrati in pazienti che hanno ricevuto il vaccino anti-Covid di Astrazeneca e che sta esaminando il vaccino Johnson & Johnson dopo alcuni casi di trombosi. Se la casa farmaceutica svedese AstraZeneca è già nell'occhio del ciclone per un possibile legame con una forma rara di trombosi al cervello e all'addome e l'utilizzo del composto ha subito delle limitazioni, nel caso di J&J; si tratta della comunicazione formale dell'indagine in merito al vaccino della casa farmaceutica statunitense.
Angela da Mondello si è scagliata contro Barbara D'Urso, rivolgendole accuse ben precise.
"Sono lo scopritore di targhe con maggiore esperienza al mondo". La battuta, pronunciata durante l'ennesima cerimonia ufficiale, descrive appieno il principe Filippo, l'ironico e un po' gaffeur consorte della regina Elisabetta. Dopo aver superato nel 2009 il traguardo del più longevo consorte di un regnante, nell'autunno del 2017 aveva lasciato la vita pubblica, limitando le sue apparizioni a rarissime occasioni. E anche se la sua è stata una vita di privilegi, i suoi impegni non sono stati da poco: 143 paesi visitati, 2.291 eventi a cui ha partecipato da solo oltre a quelli in coppia con la sovrana, patrono di 780 organizzazioni. Sportivo, appassionato di scienza e tecnologia, ex ufficiale di marina, Filippo era nato a Corfù il 10 giugno del 1921. Suo padre era il principe Andrea, del casato Schleswig-Holstein-Sonderburg-Gluecksburg, fratello dell'allora re di Grecia, Costantino I, e sua madre la principessa Alice Battenberg, discendente della regina Vittoria d'Inghilterra. Quando Costantino, che discendeva dai re di Danimarca, fu costretto ad abdicare nel 1922, la sua famiglia fu espulsa dalla Grecia e condotta in Francia su un incrociatore britannico. Le cronache raccontano che il piccolo Filippo fu portato a bordo in una cassetta d'arance. Filippo rimase in Francia fino al 1928, quando fu inviato bambino in una scuola privata in Gran Bretagna, affidato alla nonna Vittoria Alberta d'Assia e agli zii Louis e Giorgio Mountbatten. Il padre viveva a Montecarlo, mentre la madre fu ricoverata in una casa di cura per schizofrenia. Al fianco della regina Elisabetta II d'Inghilterra nelle apparizioni in pubblico e suo "sostegno e forza" nella vita privata, il principe consorte Filippo, duca di Edimburgo, è stato legato alla sovrana dal lontano 20 novembre 1947 in cui la coppia reale si unì in matrimonio. Il primo incontro tra il principe ed Elisabetta avvenne nel 1939, durante una visita al collegio navale di Dartmouth, dove Filippo era un giovane cadetto. Filippo ed Elisabetta iniziarono a scriversi e continuarono a farlo per tutta la durata della Seconda guerra mondiale, mentre il principe conduceva una brillante carriera militare, partecipando anche allo sbarco in Sicilia degli Alleati. Poco dopo il suo ritorno in Inghilterra nel 1946, fu annunciato il fidanzamento. Prima del matrimonio, Filippo diventò cittadino britannico e adottò il cognome dello zio britannico Lord Louis Mountbatten. Dalle nozze, celebrate alla presenza di 2mila invitati nell'abbazia di Westminster, nacquero l'erede al trono, Carlo, e altri tre figli: Anna, Andrea ed Edoardo. Sempre al fianco della Regina, salvo una volta nel 1974 quando Elisabetta lo lasciò durante un viaggio in Australia richiamata in patria da elezioni anticipate, Filippo divenne noto anche per le numerose gaffe. Dai giovani inglesi descritti come "una massa di ignoranti", alle cerimonie per le Olimpiadi "da abolire", Filippo riuscì anche a consigliare ad uno studente britannico incontrato a Pechino, di non allungare la sua permanenza in Cina "per non rischiare di prendere gli stessi occhi a mandorla" e domandò a degli aborigeni australiani se tra loro si scagliassero ancora le frecce. In occasione dei suoi 90 anni, Filippo confessò con franchezza "di non ricordare nomi e fatti". Nella stessa occasione, dichiarò di voler uscire di scena "prima di arrivare alla data di scadenza", spiegando in questo modo la decisione di abbandonare molte cariche onorifiche delle 800 a lui affidate, per "divertirmi un po', senza pensare più a qualcosa da dire". Negli ultimi anni subì diversi ricoveri in ospedale, prima nel 2011 per un intervento ad un'arteria ostruita, poi nel 2012 per un'infezione urinaria che gli impedì di prendere parte ai festeggiamenti del Giubileo di Diamante della Regina. Nel giugno 2013 fu sottoposto a un intervento di chirurgia esplorativa all'addome che tenne ricoverato durante il suo compleanno. Più recentemente, nel 2019, mentre era alla guida rimase coinvolto in un incidente stradale nei pressi della tenuta reale di Sandringham. Con suo grande rammarico, fu costretto all'età di 97 anni a rinunciare alla patente. Poi, nel 2020, complice anche il lockdown dovuto alla pandemia di coronavirus, trascorso insieme alla regina Elisabetta nel castello di Windsor, si diffusero voci sulla sua morte. Così non era, naturalmente, e a giugno, in occasione dei suoi 99 anni, Buckingham Palace diffuse una nuova foto ufficiale che ritraeva Elisabetta e Filippo, in uno dei cortili di Windsor, ancora una volta insieme. Filippo era comparso in pubblico l'ultima volta lo scorso 16 marzo, mentre lasciava il King Edward VII Hspital di Londra, dove era stato ricoverato per riprendersi dall'intervento al cuore al quale si era sottoposto nel St Bartholomew’s Hospital. Il Duca di Edimburgo era stato ricoverato al King Edward VII Hospital il 16 febbraio per un periodo di "riposo e osservazione", dopo avere sofferto un malore, riferì Buckingham Palace. Ma la degenza era stata prolungata e il Palazzo Reale aveva in seguito comunicato che Filippo era in cura per un'infezione. Dopo 13 notti, era stato trasferito all'unità cardiaca del St Bartholomew’s per un trattamento specialistico. Il Palazzo aveva riferito che il 3 marzo Filippo si era sottoposto "con successo a una procedura per una condizione cardiaca pre-esistente". All'uscita dal King Edward VII Hospital di Londra, Filippo era stato fotografato su una sedia a rotelle, prima di salire sull'auto che lo avrebbe portato al Castello di Windsor, per riunirsi alla regina Elisabetta, dopo aver trascorso 28 notti in ospedale, la sua degenza più lunga. In precedenza, era stato visto l'ultima volta in pubblico nel luglio dello scorso anno, quando, nonostante l'età avanzata, aveva partecipato alla cerimonia del passaggio di consegne del suo ruolo di colonnello in capo del reggimento dei Rifles, dopo 67 anni di servizio. Lo stesso mese, era anche stato fotografato al matrimonio della principessa Beatrice, mentre a giugno era stato fotografato al fianco della regina per il suo 99esimo compleanno. Lo scorso novembre era stata diffusa la sua ultima foto ufficiale, che lo ritraeva accanto alla regina al Castello di Windsor, mentre insieme ammiravano una cartolina fatta dai loro pronipoti, i principi George e Louis e la principessa Charlotte, per il loro 73esimo anniversario di matrimonio.
L’ex direttore del Tg4 Emilio Fede è stato ricoverato d’urgenza all’ospedale San Raffaele di Milano: le sue condizioni di salute sono critiche.
Verni: depositata interrogazione che sarà discussa il 13 aprile
AGI - Il Prac, il comitato per la sicurezza dell'Agenzia europea per i medicinali (Ema), ha avviato una revisione per valutare segnalazioni di eventi tromboembolici (formazione di coaguli di sangue, con conseguente ostruzione di un vaso) in persone che hanno ricevuto il vaccino contro il Covid-19 Janssen di Johnson&Johnson. "Dopo la vaccinazione con il Janssen sono stati segnalati quattro casi gravi di coaguli di sangue insoliti con piastrine basse. Un caso si è verificato in uno studio clinico e tre casi durante la campagna vaccinale negli Stati Uniti. Uno di questi è stato fatale", spiega l'Ema in una nota. Questi alert "indicano un 'segnale di sicurezza', ma al momento non è chiaro se esista un'associazione causale tra la vaccinazione con il Janssen e queste condizioni. Il Prac sta indagando su questi casi e deciderà se potrà essere necessaria un'azione normativa, che di solito consiste in un aggiornamento delle informazioni sul prodotto", spiega l'Agenzia europea. Il vaccino di J&J è attualmente utilizzato solo negli Stati Uniti, con un'autorizzazione all'uso di emergenza. È stato autorizzato nell'Ue l'11 marzo 2021. La somministrazione non è ancora iniziata in nessuno Stato membro dell'Ue, ma è prevista nelle prossime settimane.
PARIGI (Reuters) - Secondo il principale ente sanitario francese, i cittadini che hanno ricevuto la prima dose del vaccino contro il Covid-19 di AstraZeneca e hanno meno di 55 anni, dovrebbero ricevere la seconda dose di un vaccino a RNA messaggero (mRNA). La notizia conferma una anticipazione esclusiva di Reuters.
Miss Mondo aveva strappato la corona a Miss Sri Lanka perché lo status di donna divorziata non la rendeva meritevole del titolo. É stata arrestata.
Ci sono appelli in tutto il mondo e in tutte le lingue per riuscire a trovare Denise Pipitone, bambina scomparsa nel 2004.
AGI - Il Governo del Pakistan avrebbe deciso di abbattere almeno 25 mila cani randagi nei prossimi due mesi per contenerne il numero. Lo denuncia l'Oipa, l'organizzazione internazionale protezione animali presente in 61 nazioni di cinque continenti. Le uccisioni - denuncia l'associazione in una nota - sono già iniziate nelle amministrazioni del Lodhran, Kehror Pakka e Dunyapur, ma si estenderanno in molte altre città. In Pakistan, l'Oipa è presente con due rappresentanti nel Nord e nel Sud Punjab, Hashir Khan e Iqra Ali, e con un volontario nella regione del Sindh, Sarfaraz Abbasi. Oipa International ha scritto al premier Imran Khan, chiedendo che venga fermato questo massacro legalizzato e che il Governo affronti il problema del sovrannumero di randagi sul territorio e della diffusione della rabbia con "un approccio etico, sostituendo questa pratica atroce con un programma di cattura, sterilizzazione, vaccinazione e rilascio sul territorio". Attività che in esiguo numero vengono messe in atto da volontari in proprio: una goccia nell'oceano della tragedia dei randagi pachistani. "Non è la prima volta che le autorità pakistane ricorrono a questi metodi estremi per contenere in randagi sul territorio: più di 50 mila cani muoiono ogni anno sulle strade del Pakistan per mano del Governo. I randagi vengono uccisi con armi da fuoco o avvelenati tra sofferenze atroci. I loro corpi senza vita vengono poi raccolti da operatori comunali, che li caricano e li ammassano per poi essere smaltiti". "Spiega Valentina Bagnato, responsabile delle Relazioni internazionali di Oipa International: "Soltanto a Karachi e Lahor vi è il tasso più alto di uccisioni con oltre 20 mila cani uccisi ogni anno. Nelle città più piccole si va dai tremila ai seimila cani uccisi. I cittadini sono convinti che questo metodo inumano e crudele sia l'unica soluzione per risolvere il problema a tal punto che alcuni di loro prendono parte alle uccisioni impiccando o avvelenando i cani, anche su commissione. Le persone hanno molta paura dei cani, poiché alcuni sono aggressivi per la mancanza di cibo ma soprattutto per la diffusione della rabbia dovuta alla mancanza di vaccinazioni". Quello delle sterilizzazioni e delle vaccinazioni sarebbe un approccio che utile non solo a ridurre il numero di cani sul territorio, ma anche a evitare la diffusione di malattie, attraverso le vaccinazioni. "Si garantirebbe così anche la sicurezza e la protezione delle comunità locali", continua Valentina Bagnato. "Riteniamo inoltre fondamentale che le autorità sensibilizzino la cittadinanza e lavorino per una gestione più appropriata dei rifiuti. Infine, stabilire un contatto stabile con associazioni animaliste, locali e non, che possano mettere a disposizione la propria conoscenza e capacità nella gestione dei randagi".
E' morto il principe Filippo, aveva 99 anni. "E' con profondo dolore che Sua Maestà la Regina annuncia la morte del suo amato marito, Sua Altezza Reale, il Principe Filippo, Duca di Edimburgo. Sua Altezza Reale si è spento in pace questa mattina al Castello di Windsor", recita il comunicato di Buckingham Palace. Filippo, che avrebbe compiuto 100 anni il 10 giugno prossimo, era comparso in pubblico l'ultima volta lo scorso 16 marzo, mentre lasciava il King Edward VII Hspital di Londra, dove era stato ricoverato per riprendersi dall'intervento al cuore al quale si era sottoposto nel St Bartholomew’s Hospital. Il Duca di Edimburgo era stato ricoverato al King Edward VII Hospital il 16 febbraio per un periodo di "riposo e osservazione", dopo avere sofferto un malore. Ma la degenza era stata prolungata e Buckingham Palace aveva in seguito riferito che Filippo era in cura per un'infezione. Dopo 13 notti, era stato trasferito all'unità cardiaca del St Bartholomew’s per un trattamento specialistico. Il Palazzo aveva riferito che il 3 marzo Filippo si era sottoposto "con successo a una procedura per una condizione cardiaca pre-esistente". All'uscita dal King Edward VII Hospital di Londra, Filippo era stato fotografato su una sedia a rotelle, prima di salire sull'auto che lo avrebbe portato al Castello di Windsor, per riunirsi alla regina Elisabetta, dopo aver trascorso 28 notti in ospedale, la sua degenza più lunga. In precedenza, ricorda il Telegraph, Filippo era stato visto l'ultima volta in pubblico nel luglio dello scorso anno, quando, nonostante l'età avanzata, aveva partecipato alla cerimonia del passaggio di consegne del suo ruolo di colonnello in capo del reggimento dei Rifles, dopo 67 anni di servizio. Lo stesso mese, era anche stato fotografato al matrimonio della principessa Beatrice, mentre a giugno era stato fotografato al fianco della regina per il suo 99esimo compleanno. Lo scorso novembre era stata diffusa la sua ultima foto ufficiale, che lo ritraeva accanto alla regina al Castello di Windsor, mentre insieme ammiravano una cartolina fatta dai loro pronipoti, i principi George e Louis e la principessa Charlotte, per il loro 73esimo anniversario di matrimonio. Dallo scorso marzo, Filippo aveva trascorso gran parte del suo tempo in isolamento al Castello di Windsor, come precauzione contro il Covid-19. L'annuncio, incorniciato, della morte del principe Filippo è stato appeso sul cancello di Buckingham Palace, a Londra. Nel testo si legge che "Sua altezza reale è morto in pace questa mattina al castello di Windsor". Bandiere a mezz'asta sventolano sul palazzo, decretati 8 giorni di lutto in tutto il Regno Unito. "Ricordiamo il duca per il suo continuo sostegno alla sovrana, non solo come regina, ma come marito". E' un passaggio della dichiarazione fatta dal premier Boris Johnson, dopo avere appreso la notizia della scomparsa del principe Filippo. "E' a sua maestà e alla sua famiglia che i nostri pensieri si ricolgono oggi - ha detto ancora Johnson parlando a Downing Street - oggi piangiamo con sua maestà e le nostre condoglianze vanno a lei e alla sua famiglia, che ringraziamo come nazione e regno", ha concluso il premier.
Eccezionale scoperta in Egitto: una spedizione di archeologi egiziani ha riportato alla luce una "città perduta" di 3000 anni nei pressi dell'attuale Luxor, a sud del Cairo. Si tratta della scoperta più importante dal ritrovamento, nel 1922, della tomba di Tutankhamon. L'antica città, all'epoca conosciuta come Aten, risale all'epoca del re della XVIII dinastia Amenhotep III, che governò il paese dal 1391 al 1353 a.C. "Molte missioni straniere hanno cercato questa città e non l'hanno mai trovata - ha spiegato l'archeologo egiziano Zahi Hawass, che ha guidato il team di ricerca - La spedizione egiziana è stata sorpresa di scoprire la più grande città mai trovata in Egitto". La città era, all'epoca, il più grande insediamento amministrativo e industriale dell'impero egiziano sulla parte occidentale di Luxor e un gran numero di reperti archeologici, inclusi anelli, scarabei, vasi di ceramica colorata e mattoni di fango recanti i sigilli del re Amenhotep III hanno confermato la sua datazione. Sempre secondo Hawass, "con grande sorpresa del team, formazioni di mattoni di fango hanno cominciato ad apparire in ogni direzione. Quello che hanno portato alla luce è stato il sito di una grande città in buone condizioni di conservazione, con muri quasi completi e con stanze piene di strumenti di vita quotidiana". All'interno di una delle stanze sono state rinvenute due insolite sepolture di mucche o, forse, tori. Sono iniziate delle ricerche per determinare la natura di questa pratica. Il professore di egittologia presso la John Hopkins University degli Stati Uniti, Betsy Brian, ha affermato: "La scoperta di questa città perduta è la seconda scoperta archeologica più importante dalla tomba di Tutankhamon". L'Egitto, negli ultimi anni, ha annunciato una serie di scoperte archeologiche nel tentativo di rilanciare l'industria del turismo, una delle principali fonti di reddito nazionale. La scorsa settimana, hanno sfilato per le strade del Cairo 22 antiche mummie reali, in una processione solenne che ha segnato il loro trasferimento dalla loro residenza al Museo Egizio, nell'iconica piazza Tahrir, a un nuovo museo del Cairo.