Biden vuole un "cambio di approccio" con l'Arabia Saudita
Ridurre al minimo contatti con il principe ereditario Mohammed
Massimo Galli, virologo dell'ospedale Sacco di Milano, sta cambiando idea sulla strategia adottata da Israele e dal Regno Unito.
L'ex garante dell'Antitrust è stato trovato morto sul terrazzo di casa a Roma: non ha lasciato nessun biglietto di addio
Marica Pellegrinelli ha confessato per la prima volta i retroscena del suo divorzio da Eros Ramazzotti.
Gf VIP, Dayane Mello si dichiara ufficialmente a Rosalinda: “Io ti ho amato”.
AGI - Inusuale rientro in patria per un gruppo di diplomatici russi di stanza in Corea del Nord: hanno lasciato il Paese a bordo di un carrello a spinta su rotaia, a causa delle rigide misure di prevenzione contro il Covid-19 messe in atto dal regime di Kim Jong-un. Il gruppo di otto persone, che comprende anche una bambina di tre anni, è arrivato al confine con la Russia dopo un viaggio di 32 ore in treno da Pyongyang, cui ne sono seguite altre due in autobus, e non ha avuto altra scelta che percorrere l'ultimo tratto in territorio nord-coreano a bordo del veicolo su rotaia a spinta manuale. "Siccome i confini sono chiusi da più di un anno e il traffico di passeggeri è stato sospeso, il viaggio di ritorno a casa è stato lungo e difficile", ha commentato il ministero degli Esteri russo in un post su Facebook, dove ha postato le immagini del rientro dei diplomatici, ripresi con i propri bagagli a bordo del mezzo, mentre attraversano il paesaggio invernale nord-coreano ed entrano in territorio russo. All'ingresso nella Federazione, i funzionari dell'ambasciata sono stati accolti da un gruppo di colleghi e trasferiti all'aeroporto di Vladivostok a bordo di un bus e da qui sono volati a Mosca. La Corea del Nord ha imposto rigide misure anti-epidemiche, e ha chiuso i confini dopo lo scoppio dell'epidemia in Cina. Pyongyang afferma di non avere avuto contagi, alimentando i dubbi degli osservatori internazionali, e ha sottoposto il personale straniero in Corea del Nord a rigide misure di quarantena.
Misure, regole e restrizioni a Pasqua con il nuovo Dpcm in arrivo il 6 marzo - il primo firmato dal premier Mario Draghi - e in vigore per un mese fino al 6 aprile. Norme e divieti dovranno arginare la diffusione del coronavirus in Italia e contrastare le varianti del covid, mentre l'indice Rt si avvia a superare 1 e si attende domani l'analisi dei dati del Monitoraggio Regionale della Cabina di Regia. Le restrizioni riguarderanno anche Pasqua e Pasquetta, domenica 4 aprile e lunedì 5 aprile. A delineare il provvedimento è stato il ministro della Salute, Roberto Speranza, al Senato e alla Camera: "Non possiamo allentare le misure, non ci sono le condizioni epidemiologiche", ha detto in una giornata caratterizzata da 16.424 contagi e 318 morti, con un tasso di positività del 4,8%. Le parole di Speranza fanno ipotizzare il mantenimento delle chiusure per cinema, teatri, palestre e piscine, in un quadro caratterizzato da 25 zone rosse distribuite in 5 regioni e dall'introduzione della zona arancione 'rafforzata'. Alle regole tipiche della zona arancione si aggiungono, ad esempio nella provincia di Brescia, ulteriori misure: la chiusura di scuole elementari, infanzia e nidi, il divieto di recarsi nelle seconde case, l'utilizzo obbligatorio dello smart working e la chiusura delle attività universitarie in presenza. Il quadro delineato da Speranza è chiaro. "La cabina di regia evidenzia che per la terza settimana consecutiva si confermano segnali di tendenza ad un graduale incremento dell'evoluzione epidemiologica. L'incidenza settimanale supera la soglia di 200 casi per 100mila abitanti in 3 regioni. E' lontana dal livello che consentirebbe l'identificazione e il tracciamento dei contatti sul territorio nazionale. Abbiamo le terapie intensive in 5 regioni sopra la soglia critica del 30%, mediamente a livello nazionale sono occupate al 24%. Negli ultimi giorni si consolida l'aumento complessivo del numero delle persone ricoverate", ha detto il ministro. "L'indice Rt medio calcolato sui casi sintomatici nell'ultimo rilevamento è a 0,99, in crescita rispetto alla settimana precedente e con un limite superiore che va oltre 1. Dieci regioni hanno un Rt puntuale maggiore di 1, in aumento rispetto alla settimana precedente. Questo significa che l'Rt con le misure in vigore si avvia a superare la soglia di 1", ha aggiunto. Tra le regioni, spicca l'allarme del Molise. "La situazione è grave e gli ospedali sono in forte affanno. Le terapie intensive sono piene e credo che si attiveranno altre richieste di Cross, il trasferimento di pazienti in altre Regioni", ha detto all'Adnkronos Salute da David Di Lello, presidente del sindacato degli anestesisti-rianimatori Aaori-Emac della regione facendo il punto sull'emergenza covid Covid. "Temiamo che questa seconda ondata si possa diffondere dalla zona costiera a quella interna della provincia di Isernia. Quindi - ha affermato Di Lello - non è il caso di allentare le misure, anzi dobbiamo prepararci ad affrontare una situazione peggiore con un aumento dei casi legati alla diffusione delle varianti".
“Sì, sarà lei e la cosa mi piace". Patrizia Reggiani è soddisfatta del fatto che sarà Lady Gaga a interpretarla sullo schermo: "Fa effetto, è davvero un karma”. E parlando del regista del film 'Gucci', Ridley Scott, nell'intervista a 'Libero' dice: "E' pazzesco. Sono venuti a casa mia" insieme alla moglie Giannina Facio nel periodo in cui Reggiani era agli arresti domiciliari "per chiedere, ma allora c'era ancora mia madre Silvana, lei fu irremovibile, fu un no su tutta la linea Dopo la morte della madre, “ho fatto 'LadyGucci - La storia di Patrizia Reggiani', per la piattaforma Discovery +, mi fermo lì. Mi sembra che basti". Quanto a Lady Gaga, dice "mi piace immensamente. A chi non piace? È un genio, a 4 anni già suonava il piano come Mozart ed è stata la più giovane studentessa ammessa alla Columbia University”. Di sé, del proprio distacco dalla vicenda dell’omicidio del marito Maurizio Gucci, per la quale la Reggiani ha passato 17 anni in carcere, afferma che “la vita di oggi è distaccata, i negozi chiusi, una città chiusa su se stessa, il Covid, le storie individuali sembrano altrove. Vivo bene, in questa casa, nella camera di mia madre ora dorme Loredana, la mia assistente”. Le figlie Allegra e Alessandra? “Non le vedo, non le sento. A certe cose pensa l'avvocato Daniele Pizzi. Mi dispiace solo non vedere i miei nipoti. Peccato, ci terrei".
AGI - Una pecora inselvatichita che viveva in una foresta australiana è stata tosata per la prima volta dopo anni e liberata dai 35 chili di vello che le erano cresciuti addosso, un peso pari alla metà di quello di un canguro adulto. Il vello delle pecore, se non viene tosato almeno una volta all'anno, continua a crescere in modo incontrollato, causando sofferenze all'animale. Baarack, così è stato chiamato l'ovino dai soccorritori, era stato segnalato ai volontari di un rifugio per animali di Lancefield, nello Stato di Victoria, da un cittadino che lo aveva visto vagare nel bosco. "Baarack doveva essere un tempo un ovino domestico", ha spiegato alla Reuters Kyle Behrend, un membro dello staff del rifugio, "una volta aveva etichette alle orecchie, che sembrano però essere state strappate dal fitto vello cresciuto intorno alla sua faccia". "Per quanto i suoi zoccoli fossero in ottime condizioni grazie alle corse sulle rocce della foresta, Baarack era messo un po' male", ha proseguito Behrend, "era sottopeso e, a causa di tutto il vello intorno alla sua faccia, riusciva a malapena a vedere". La vicenda di Baarack, che ora si sta ambientando con gli altri ovini ospitati dalla struttura, "dimostra che animali incredibimente resistenti e coraggiosi siano le pecore", ha concluso Behrend, "non si potrebbe amarle di più". A wild sheep found in a forest in Australia, named Baarack by rescuers, yielded fleece weighing more than 35 kilograms, nearly half the weight of an adult kangaroo https://t.co/kpJB9ixiCT pic.twitter.com/8QyzUo1BNx — Reuters (@Reuters) February 25, 2021
Aurora Tropea rompe il silenzio dopo lo scandalo dei filmati osé: l'ex dama ricorrerà alle vie legali.
AGI - I sandali Birkenstock entrano nella galassia del colosso francese del lusso Lvmh. Il produttore dei celebri sandali con il plantare in sughero che ha registrato milioni di aficionados in tutto il mondo (e anche critiche) ha accettato di vendere una quota di maggioranza alla società di private equity L Catterton, di proprietà di Lvmh, con una transazione stimata in circa 4 miliardi di euro. L'azienda tedesca a conduzione familiare, che affonda le sue radici nel lontano 1774 e vende sandali in 100 Paesi, non ha rivelato i dettagli finanziari dell'accordo che punta, secondo le dichiarazioni rilasciate dai fratelli Christian e Alex Birkenstock, a farla crescere sui mercati di Cina e India, nonché a espandere il suo business online. Il finanziere Agache della famiglia Arnault partecipa all'acquisto insieme a L Catterton, che ha recentemente investito in Ba&sh, Pepe Jeans ed El Gansoi. "Birkenstock è stata fondata quasi 250 anni fa ed è cresciuta fino a diventare uno dei pochi marchi iconici nel settore delle calzature - ha commentato Bernard Arnault, il miliardario francese proprietario di Lvmh - apprezziamo veramente i marchi che hanno una lunga eredità". Birkenstock ha affermato che il 2020 è stato un "anno record" nonostante la pandemia di Covid-19 e sta espandendo la sua capacità produttiva in Germania. La società, che deve ancora pubblicare i risultati per il 2020, ha registrato un fatturato di 721,5 milioni di euro nell'esercizio al 30 settembre 2019. L'azienda tedesca ha già conosciuto diverse vite: da produttore di suolette ortopediche è diventato il marchio degli inconfondibili sandali dall'aspetto rustico e basico oramai calzati anche nelle sfilate di moda. Negli anni 2000, il sandalo che strizzava gli occhi agli hippie, con il suo plantare di sughero e le cinghie spesse, ha perso la sua immagine kitsch e si è guadagnato un posto in prima fila nelle vie della moda. Il gruppo ha rinnovato le collezioni, lanciando modelli dai colori vivaci e sgargianti e ha collaborato con griffe come Paco Rabanne, Valentino o Ce'line, che hanno recentemente rivisitato la Birkenstock in una versione in pelliccia (il "Furkenstock"). L Catterton è stata creata nel 2016 come joint venture tra la società di private equity Catterton, Lvmh e il Gruppo Arnault, la holding della famiglia di Arnault. Ora gestisce 23 miliardi di dollari di asset. La Moët Hennessy Louis Vuitton (Lvmh), il più grande gruppo di beni di lusso del mondo proprietario di oltre 70 marchi tra cui Christian Dior, Bulgari, Fendi, Louis Vuitton ma anche di alberghi di lusso e marchi di editoria, corteggiato da anni i clienti più giovani attraverso svariate collaborazioni con etichette di streetwear e legami con star della moda e dello spettacolo. Lvmh questa settimana ha acquistato un partecipazione del 50% nel marchio di champagne Armand de Brignac della star del rap Jay-Z, e sebbene il mese scorso abbia sospeso la sua avventura nel campo della moda Fenty con la pop star Rihanna, L Catterton ha preso una quota nella linea di lingerie del cantante R&B.
AGI - Fincantieri, uno dei primi gruppi cantieristici al mondo e operatore di riferimento nella navalmeccanica militare, oggi firmerà in qualità di prime contractor con Occar (Organisation Conjointe de Cooperation en matiere d'Armement, l'Organizzazione internazionale di cooperazione per gli armamenti), il contratto per la costruzione di 2 sottomarini di nuova generazione con l'opzione per ulteriori 2 unità, nell'ambito del programma di acquisizione U212nfs (Near Future Submarine) della Marina Militare italiana. Il valore complessivo del contratto per i primi due battelli, comprensivo del relativo supporto logistico, e' di 1,35 miliardi di euro. Il progetto - spiega una nota - è un'evoluzione del programma U212A, condotto in collaborazione con i tedeschi di thyssenkrupp Marine Systems, che ha portato alla realizzazione di 4 sottomarini per l'Italia - 'Todaro', 'Scire'', 'Venuti' e 'Romei', consegnati da Fincantieri tra il 2006 e il 2017 - e di 6 per la Germania. Secondo le analisi più accreditate, questi battelli a propulsione air independent, per il loro contenuto tecnologico, hanno spostato gli equilibri dal dopoguerra tra unità nucleari e convenzionali. Il programma U212nfs, che prevede le prime due consegne nel 2027 e nel 2029, risponde alla necessità di garantire adeguate capacità di sorveglianza e di controllo degli spazi subacquei, considerati i complessi scenari operativi che caratterizzeranno il futuro delle operazioni nel settore underwater e l'approssimarsi del termine della vita operativa delle 4 unità della classe 'Sauro' attualmente in servizio. Servirà inoltre a preservare e incrementare lo strategico e innovativo know-how industriale maturato da Fincantieri e a consolidare il vantaggio tecnologico conseguito dall'azienda e dalla filiera, perche' sarà potenziata la presenza a bordo di componentistica sviluppata dall'industria nazionale. I compiti che i nostri sottomarini svolgono quotidianamente a favore della collettività sono molteplici - prosegue la nota - soddisfacendo le istanze del Governo e delle più importanti alleanze alle quali il Paese partecipa, Nato e Ue: alle missioni prettamente militari, si vanno ad aggiungere quelle inerenti la libertà di navigazione, l'antipirateria, la sicurezza delle vie di approvvigionamento energetico (in virtù delle risorse dei fondali e delle infrastrutture subacquee presenti), il rispetto del diritto internazionale, la lotta al terrorismo, la tutela delle frontiere esterne, la salvaguardia delle infrastrutture marittime, incluse quelle vitali off-shore e subacquee, e non ultimo il controllo della presenza di cetacei. Giuseppe Bono, amministratore delegato di Fincantieri, ha commentato: "Siamo orgogliosi che il riconoscimento delle nostre capacità da parte della Marina e del partner tedesco abbia portato a un'evoluzione dei rapporti tale da garantirci da un lato il ruolo di design authority, dall'altro quello di prime contractor. Rispetto ai sottomarini della classe precedente - ha spiegato - compiremo un autentico salto tecnologico, a partire dalla progettazione e dal sistema di combattimento, sviluppato insieme a Leonardo e del quale abbiamo in carico l'integrazione a bordo. Ciò consentirà all'Italia di restare nella ristrettissima cerchia dei Paesi capaci di costruire unità cosi' sofisticate". Bono ha continuato: "Ancora una volta un qualificato indotto, composto da piccole e medie imprese del settore, sarà trainato dalle nostre attività, concorrendo a generare un notevole contributo in termini di Pil, occupazione e progresso nel campo della ricerca e sviluppo".
Orietta Berti si è scagliata contro Marcella Bella: le sue parole sono l'anticamera di una nuova faida?
"Di ciò di cui non si può parlare si deve tacere". Beppe Grillo su Twitter pubblica una citazione di Ludwig Wittgenstein per manifestare il suo malumore per la fuga di notizie sul vertice di domenica a Marina di Bibbona con lo stato maggiore 5 Stelle. Riunione che ora, secondo fonti pentastellate, rischia di saltare. Doveva essere un summit per decidere il futuro del Movimento, a cui avrebbe preso parte, con ogni probabilità, anche il premier Giuseppe Conte oltre allo stato maggiore dei 5 Stelle, da Luigi Di Maio a Roberto Fico, passando per il capo politico reggente Vito Crimi e altri volti noti del Movimento. Ma il vertice grillino a Marina di Bibbona, nella casa di Grillo, a quanto apprende l'Adnkronos rischia ora di saltare, a causa della rabbia del fondatore del Movimento, che alcuni beninformati descrivono su tutte le furie per la fuga di notizie. L'idea dei cronisti assiepati fuori dai cancelli, le telecamere e i fotografi su mezzi di fortuna per avere qualche scatto lo stanno facendo desistere. Il vertice potrebbe essere rinviato e, soprattutto, tenersi qualche giorno più in là per essere 'silenziato'.
Come si legge sul Daily Mail, l’attrice avrebbe preso questa decisione per trascorrere più tempo con il fidanzato Leo Robinton
Nelle prossime 48 ore l'anticiclone di origine sub-tropicale sarà alla massima potenza e darà il meglio di sé sotto il profilo termico. Saranno due giorni con temperature decisamente primaverili con picchi che a volte potranno superare i 20°C. La situazione muterà domenica con l'ingresso di aria più fresca dalla Penisola Balcanica. Il team del sito www.iLMeteo.it comunica che fino a sabato i valori massimi potranno superare di poco i 20°C sulle valli del Trentino e delle Alpi settentrionali del Piemonte, in Toscana (21°C a Firenze), in Puglia (21-22°C a Taranto), sulla costa ionica della Basilicata e nelle zone interne della Sicilia. Sul resto delle città di pianura le temperature massime saranno comprese tra 16 e 19 gradi, mentre qualche grado in meno si registrerà lungo le città costiere, maggiormente interessate tra l’altro da foschie o nebbie mattutine. Come detto da domenica faranno il loro ingresso venti più freschi dai Balcani di conseguenza è previsto un calo termico generale, ma più marcato al Nord e su tutte le regioni adriatiche dove i valori massimi non supereranno gli 11-13°C come previsti ad esempio a Milano, Venezia, Ancona, Pescara e Bari. Nel dettaglio: Venerdì 26 - Al nord: locali nebbie sulle coste liguri, soleggiato altrove. Al centro: locali foschie o nebbie sulle coste tirreniche e su quelle sarde, sole altrove. Al sud: possibili foschie o nebbie sulle coste, soleggiato sul resto dei settori. Sabato 27 - Al nord: molto nuvoloso al Nordest e in Liguria, nubi sparse altrove. Al centro: locali nebbie sulle coste laziali, poco nuvoloso altrove. Al sud: molte nubi sulle coste tirreniche, poco nuvoloso sul resto delle zone. Domenica 28 - Al nord: cielo coperto al Nordovest, sereno altrove. Al centro: bel tempo prevalente. Al sud: molte nubi sugli Appennini, più sole altrove. Prossima settimana con bel tempo fino a giovedì, poi tornerà a piovere.
AGI - Gli Stati Uniti bombardano la Siria, nella zona orientale, al confine con l'Iraq, prendendo di mira infrastrutture delle milizie appoggiate dall'Iran. Il Pentagono spiega che il raid, ordinato da Joe Biden e sferrato dopo aver consultato gli alleati, è in risposta all'attacco missilistico in Iraq dello scorso 15 febbraio nel quale ha perso la vita un contractor civile mentre militari statunitensi e di altre forze della coalizione sono rimasti feriti. E' la prima operazione militare dell'amministrazione Biden, a 37 giorni dal suo insediamento. "I raid hanno distrutto diverse strutture al confine, utilizzate da una serie di milizie filo iraniane", precisa il portavoce del Pentagono John Kirby. "Invia un messaggio inequivocabile: il presidente Biden agirà per proteggere il personale della coalizione americana. Allo stesso tempo - rimarca Kirby - abbiamo agito in modo deliberato puntando a calmare la situazione sia nella Siria orientale e sia in Iraq". Secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani, sono 17 i combattenti filo iraniani morti nel raid americano. Washington aveva condannato l'attacco dello scorso 15 febbraio contro la base statunitense nella regione del Kurdistan iracheno, ma senza accusare nessuno e affidandosi all'Iraq per l'inchiesta. "Aspettiamo che l'indagine venga completata - dichiaro' Kirby - e allora avremo più dire, e lo faremo". Lo scorso 15 febbraio i missili erano stati lanciati da un'area a sud di Erbil, vicino al confine con la provincia di Kirkuk. L'attacco è stato rivendicato da un gruppo sciita che si fa chiamare Awliyaa al-Dam, o Guardiani del Sangue. L'Iran nega di avere legami con queste milizie. Poi la scorsa settimana un missile è stato lanciato nella Zona Verde di Baghdad, che ospita le ambasciate, compresa quella americana. Non ci sono state vittime. La Casa Bianca non ha accusato alcun gruppo specifico ma ha fatto sapere di ritenere l'Iran responsabile delle azioni dei suoi 'delegati'. Molti di questi attacchi, "sono stati portati avanti con armi prodotte o fornite dall'Iran", le ha fatto eco il portavoce del dipartimento di Stato, Ned Price. Teheran sta facendo pressioni su Washington affinchè ritorni nell'intesa sul nucleare iraniano del 2015. Biden ha aperto al negoziato. La strada appare in salita.
Ci sarà anche Elisa Isoardi all'Isola dei Famosi al via il 15 marzo su Canale 5.
La 52enne si mostra in intimo e i fan si scatenano. Ecco il segreto del suo fisico perfetto.
Roberta Di Padua e Riccardo Guarnieri hanno fatto la loro scelta a Uomini e Donne.
"Una battaglia di civiltà" contro il termine "terrone" usato solo come dispregiativo: è quella che ha ingaggiato Francesco Terrone, 59 anni, ingegnere salernitano di Mercato San Severino, con l'hobby di scrivere poesie, che non ha esitato per questo a portare in tribunale l'Accademia della Crusca, la secolare istituzione fiorentina incaricata di custodire il 'tesoro' della lingua italiana di Dante Alighieri, Francesco Petrarca e Giovanni Boccaccio. Con la sua azione legale Francesco Terrone, "orgoglioso del cognome" che porta da secoli la sua famiglia campana, riferisce il "Corriere Fiorentino", chiede alla Crusca di cambiare la definizione di "terrone" contemplando anche la sua accezione "positiva", ovvero alla ricchezza terriera del Sud Italia. Attraverso tre lettere inviate per posta certificata nei mesi scorsi l'ingegnere Terrone ha provato a chiedere di integrare sul sito internet dell'Accademia la storia del termine lessicale che connota negativamente i meridionali. Dopo aver ricevuto "solo risposte evasive", e dopo l'ultima telefonata, Terrone ha detto "ci vediamo in tribunale". Il consesso degli illustri linguisti pensava forse ad uno scherzo ed invece nei giorni scorsi l'Accademia della Crusca si è vista recapitare un atto di citazione dell'avvocato Antonio Cammarota che rappresenta la Fondazione Francesco Terrone. La prima udienza si terrà al tribunale civile di Nocera Inferiore (Salerno) a settembre. La richiesta al giudice è quella di aggiungere alla definizione attuale, un riferimento "alla terra dei latifondisti, dei feudatari, dunque alla ricchezza, oltre a riconoscere un cognome i cui discendenti diedero lustro all'Italia intera". Sul sito della Crusca c'è una lunga pagina in cui si fa la cronistoria del termine "terrone" usato solo in senso dispregiativo, lamenta l'ingegnere salernitano. Il vocabolo viene registrato per la prima volta da Bruno Migliorini nel 1950, spiega la Crusca, "così gli italiani del settentrione chiamano gli abitanti delle regioni meridionali". La voce nasce nei grandi centri urbani dell'Italia settentrionale con valore di "contadino" (come villano, burino e cafone) e "usata, in senso spregiativo o scherzoso, per indicare gli abitanti del Meridione in quanto il Sud era una regione caratterizzata da un'agricoltura arretrata". "Abbiamo esaminato dal punto di vista etimologico e storico la questione - afferma Francesco Terrone al 'Corriere Fiorentino - Abbiamo molto materiale da presentare in tribunale". Appena laureato, decise di andare nel Nord Italia per cercare un lavoro e ben presto fu vittima di discriminazioni: "All'inizio degli anni Novanta, arrivato in Brianza per una supplenza in una scuola, ho resistito due mesi. Mi sono sentito dire che con quel cognome potevo fare l'operaio, non certo l'ingegnere. Sa quante volte a Milano sono rimasto a piedi quando chiamavo un taxi e dicevo il mio nome? Sa quanti giovani presentano i curriculum nelle aziende vergognandosi di essere meridionali?". Ha mai avuto voglia di cambiare quel cognome? "Mai e poi mai. Lì ci sono le mie radici e la mia identità".