California: cominciano i lavori di costruzione delle prime case in 3D
Il progetto prevede la costruzione in California di edifici a consumo netto di energia nullo.
AGI - È morta all'età di 52 anni, "dopo un'eroica battaglia contro il cancro", Helen McCrory, attrice britannica nota per i suoi ruoli nella serie televisiva 'Peaky Blinders' e nella saga di Harry Potter, dove ha interpretato Narcissa Malfoy. A darne l'annuncio sui social è stato il marito, l'attore Damian Lewis, riferendo che la moglie "è morta pacificamente a casa circondata da un'ondata di amore da parte di amici e parenti". Lewis, noto tra le altre cose per la serie 'Homeland', ricordandola come "forte e bellissima". McCrory aveva interpretato due volte Cherie Blair, la consorte dell'ex primo ministro britannico Tony Blair: in 'The Queen' (2006) e in 'The Special Relationship' (2010); era stata anche la ministra dell'Interno Clair Dowar nel film di James Bond 'Skyfall' (2012). Nata a Paddington, Londra, nel 1968 da madre gallese e padre scozzese, McCrory aveva studiato nel Sud-Est dell'Inghilterra e vissuto un anno in Italia, prima di entrare al London's Drama Centre per studiare recitazione. Con il marito Lewis, sposato nel 2007, aveva recitato nella celebre serie americana Homeland. I due si erano incontrati recitando Shakespeare.
"Le riaperture sono un rischio calcolato? Calcolato male. Mi sembra scontato che invece di vedere la flessione" della curva dei contagi "che è appena accennata, finiremo per avere il processo opposto. A meno che non si riesca a vaccinare a tamburo battente tanta gente, ma non mi pare il caso". Il professor Massimo Galli, responsabile di malattie infettive dell'ospedale Sacco di Milano, è "in allerta e in grande preoccupazione" davanti alle notizie relative alle imminenti riaperture che scatteranno dal 26 aprile con il ripristino della zona gialla, seppur rafforzata. Il premier Mario Draghi in conferenza stampa ha parlato di ''rischio ragionato". Galli, evidentemente, non condivide. "Abbia pazienza, abbiamo ancora più di 500.000 casi ufficiali di infezione in atto", dice a Otto e mezzo rispondendo a Lilli Gruber. "Questo significa averne il doppio, quelle che ci sono sfuggite sono sicuramente molte. Alla fine del lockdown dell'anno scorso ce n'erano 100.000 ufficiali, anche se non erano meno di 400-500.000. Abbiamo fatto 23,5 dosi di vaccino per 100 abitanti, abbiamo ancora una parte rilevante di 70enni, 80enni e 90enni che non sono vaccinati", aggiunge. "La Gran Bretagna ha chiuso in maniera dura per un periodo lungo, ha circa 41 milioni di dosi somministrate, sono 60 dosi per 100 abitanti: è una situazione diversa eppure il premier Boris Johnson ha detto in modo chiaro che si riapre per motivi economici ma prevede già casi, morti e difficoltà. Il sistema delle zone a colori non ha funzionato, è evidente. Guardate cosa è successo alla Sardegna, passata in un mese dalla zona bianca al rosso profondo", dice ancora.
Inizia il percorso dell'Italia verso la normalità. Dal 26 aprile torna la zona gialla, quanto alle riaperture è stata delineata una road map, sempre nel rispetto delle misure di contenimento per ridurre la diffusione del coronavirus. Tra le novità che potrebbero caratterizzare questo periodo c'è un pass che darebbe la possibilità di muoversi liberamente su tutto il territorio nazionale e avere l'accesso a determinati eventi, sia culturali che sportivi. Per ora si tratta di un work in progress, un'ipotesi. Durante la cabina di regia, il premier Mario Draghi su impulso della Ue avrebbe proposto l'introduzione di un pass che certifichi l'avvenuta vaccinazione e un test covid negativo in un lasso di tempo da definire o la guarigione dal covid. La proposta avrebbe avuto l'ok dei ministri presenti. Chi è in possesso del pass, riferiscono, avrebbe la possibilità di muoversi liberamente su tutto il territorio nazionale e avere l'accesso a determinati eventi, sia culturali che sportivi. Il pass attesterà la sussistenza di una delle seguenti condizioni: avvenuta vaccinazione, esecuzione di un test covid negativo in un arco temporale da definire, avvenuta guarigione dal Covid.
In Cdm atmosfera eccellente, consultazioni con partiti saranno regolari
Sono di San Siro, fanno parte di una gang di una 15ina di ragazzini
La Regina Elisabetta ha ordinato ai suoi due nipoti, Harry e William, di sedere "separati" durante le esequie del Principe Filippo.
Elisa Isoardi, poco prima della messa in onda de L'Isola dei Famosi, ha avuto un brutto incidente che l'ha costretta ad abbandonare il programma
Nuova pista investigativa nel caso del pizzaiolo di Termini Imerese, morto avvelenato dalla moglie. Spuntano chat compromettenti tra la moglie e l'amante
AGI - Una proteina contribuisce attivamente ai processi immunitari e iperinfiammatori che scatenano l'aggravarsi del Covid. È la scoperta dei ricercatori dell'Università di Roma "Tor Vergata", che hanno dimostrato per la prima volta la presenza di un'elevata quantità della proteina HERV-W ENV nelle cellule del sangue dei pazienti Covid-19, in particolare nei linfociti T, cellule che giocano un ruolo centrale nella risposta immunitaria verso le infezioni causate da virus e batteri. Nei pazienti la proteina è stata correlata all'infiammazione e all'alterazione ed esaurimento del funzionamento delle cellule del sistema immunitario. L'osservazione che il livello della proteina riflette l'esito respiratorio dei pazienti durante l'ospedalizzazione, suggerisce il suo ruolo nella patogenesi e nell'evoluzione della malattia. Lo studio dal titolo "Evidence of the pathogenic HERV-W envelope expression in T lymphocytes in association with the respiratory outcome of COVID-19 patients" è stato pubblicato sulla rivista "EBioMedicine" del gruppo editoriale "The Lancet". La ricerca è stata coordinata dalla dottoressa Claudia Matteucci, ricercatrice della cattedra di Microbiologia e Microbiologia Clinica presso il Dipartimento di Medicina Sperimentale dell'Università di Roma "Tor Vergata" e realizzata in collaborazione con il Policlinico Tor Vergata, in particolare con Sandro Grelli, responsabile della Unità di Virologia, e Massimo Andreoni, responsabile della Clinica di Malattie Infettive. I retrovirus endogeni umani (HERV) sono sequenze di origine virale, derivate da infezioni avvenute nell'uomo milioni di anni fa che attualmente costituiscono l'8% del genoma umano. Studi recenti hanno dimostrato che l'attivazione degli HERV, innescata da stimoli esterni tra cui anche infezioni virali, contribuisce all'insorgenza e alla progressione di diverse malattie infiammatorie e neurologiche. In particolare, la loro attivazione è stata associata a sclerosi multipla, diabete di tipo 1 e artrite reumatoide, tutte patologie che possono essere presenti nei pazienti Covid-19 che sviluppano forme gravi. "L'attivazione di HERV-W ENV indotta durante l'infezione da SARS-CoV-2 che abbiamo osservato nei linfociti dei pazienti ospedalizzati - afferma Claudia Matteucci - contribuisce ai processi di iper-infiammazione e immuno-deregolazione che sono alla base della severità della malattia Covid-19. Comprendere i meccanismi che portano dall'infezione da SARS-CoV-2 alla malattia grave è fondamentale per lo sviluppo di trattamenti efficaci. L'identificazione dell'associazione tra la presenza di HERV-W ENV e la disfunzione infiammatoria e immunitaria nella malattia apre la strada a ulteriori studi sul ruolo della proteina ENV come potenziale bersaglio terapeutico". “Per la forma grave della malattia nei pazienti COVID-19 - afferma Andreoni – attualmente sono disponibili poche opzioni terapeutiche per controllare la risposta alterata all'infezione da SARS-CoV-2 e per lo più inefficaci nel ridurre il tasso di mortalità”. “HERV-W ENV è noto per avere effetti pro-infiammatori che potrebbero contribuire sia a generare complicazioni acute sia sintomi neurologici a lungo termine. L'esistenza di un anticorpo per bloccare HERV-W ENV, già in uso per altre patologie, potrebbe essere una nuova opzione terapeutica per i pazienti COVID-19”, afferma il dott. Hervè Perron, responsabile scientifico di GeNeuro – Innovation.
AGI - Nel fronte del centrodestra la Lega perde mezzo punto e si ferma al 22,4% ma gli altri due partiti crescono dello 0,3% FdI (17,4%) e dello O,2% FI (7,7%). Nell'altro emisfero politico, sia il Pd che i 5 Stelle rosicchiano uno 0,1%, i dem sono al 18,8%, il Movimento al 17%. Sono i dati salienti della Supermedia dei sondaggi realizzata da YouTrend per AGI, che fotografa un ulteriore restringimento dello spazio che racchiude le prime 4 forze politiche in 'classifica': ora ci sono solo 5,4 punti tra il primo e il quarto partito. Tra i partiti minori, da notare una certa crescita dei Verdi, mentre cala Art.1-MDP, partito del ministro Speranza (e forse le recenti polemiche hanno contribuito a questo indebolimento). In linea con il "raffreddamento" dei giudizi degli italiani verso Mario Draghi e il suo Governo (rilevato da tutti gli istituti), inizia a calare anche il consenso complessivo ai partiti di maggioranza, che scende sotto il 77% - anche se in questa fase il calo appare ascrivibile quasi interamente alla flessione della componente di centrodestra, e della Lega in particolare. Supermedia liste Lega 22,4 (-0,5) PD 18,8 (+0,1) FDI 17,4 (+0,3) M5S 17,0 (+0,1) Forza Italia 7,7 (+0,2) Azione 3,5 (+0,2) Italia Viva 3,1 (=) Sinistra Italiana 2,3 (+0,1) Verdi 1,8 (+0,4) Art.1-MDP 1,5 (-0,4) +Europa 1,5 (=) Supermedia aree Parlamento Maggioranza Draghi 76,6 (-0,5) di cui: - giallorossi (PD-M5S-MDP) 37,4 (=) - centrodestra (Lega-FI-Toti) 31,2 (-0,5) - centro liberale 8,0 (=) Opposizione dx (FDI) 17,4 (+0,3) Opposizione sx (SI) 2,3 (+0,1) Supermedia coalizioni Politiche 2018 Centrodestra 48,7 (-0,1) Centrosinistra 26,9 (+0,2) M5S 17,0 (+0,1) LeU 3,9 (-0,1) Altri 3,5 (-0,1) NB: le variazioni tra parentesi indicano lo scostamento rispetto alla Supermedia di due settimane fa (1° aprile) NOTA: La Supermedia YouTrend/Agi è una media ponderata dei sondaggi nazionali sulle intenzioni di voto, realizzati dal 1° al 14 aprile dagli istituti EMG, Euromedia, Piepoli, SWG e Tecnè. La ponderazione è stata effettuata il giorno 15 aprile sulla base della consistenza campionaria, della data di realizzazione e del metodo di raccolta dei dati. La nota metodologica dettagliata di ciascun sondaggio considerato è disponibile sul sito ufficiale www.sondaggipoliticoelettorali.it.
E' apparso vicino alle lacrime il principe Carlo, mentre osservava i tanti omaggi floreali e tributi lasciati dai cittadini per suo padre, il principe Filippo, che si è spento la scorsa settimana all'età di 99 anni. Carlo, 72 anni, accompagnato dalla moglie Camilla, ha visitato i giardini privati di Marlborough House a St. James’s Palace, dove ogni giorno vengono portati i fiori e i messaggi deposti a Buckingham Palace e in altre residenze reali. Si è trattato della prima apparizione pubblica dell'erede al trono, dopo la scomparsa del duca di Edimburgo. Ripreso dalle telecamere, Carlo, in abito e cravatta scuri, insieme a Camilla, vestita di nero, ha letto alcuni dei messaggi dedicati al padre e in alcuni momenti è apparso sopraffatto dal dolore. A suscitare l'attenzione della coppia reale, in particolare, un modellino di Land Rover con le parole "Il Duca riposi in pace", scritte sul tettino. Sebbene la famiglia reale abbia chiesto ai cittadini di fare donazioni a cause benefiche in memoria del duca di Edimburgo invece di omaggi floreali, in molti hanno preferito ricordare Filippo in maniera tradizionale.
"Mi è stato segnalato che dall’account @Ballando_Rai è stato effettuato il retweet di un messaggio volgare e di cattivo gusto. Ho subito avvisato i miei referenti in Azienda che avevano già provveduto a far cancellare il retweet e stanno procedendo agli accertamenti del caso". Lo scrive su twitter Milly Carlucci sottolineando subito dopo: "E’ un fatto gravissimo e intollerabile. Seguirò fino in fondo gli sviluppi". Milly non si è soffermata sul contenuto del post, ma gli screenshot che circolano in rete documentano il cinguettio volgare. Un tweet che l'account di Ballando ha ritwittato, ma che la Rai ha rimosso. Ma il punto è che Ballando, come spiega Milly all'Adnkronos, "non ha le chiavi di accesso dell'account". "Gli account della Rai durante il periodo di Ballando con le Stelle sono gestiti in collaborazione fra Ballandi, la Rai, il mio team. Ma poi rimangono in consegna alla Rai una volta finito il programma. Non solo. Anche durante la trasmissione il nostro impegno è solo quello di dare dei contenuti a chi in Rai gestisce l'account. Ora la Rai, che ha subito cancellato il retweet, sta facendo indagini", ha chiarito ancora rimarcando un fatto centrale: "Noi non abbiamo le chiavi di accesso dell'account". "La Direzione RaiPlay e Digital si scusa per quanto avvenuto oggi sul profilo twitter di Ballando con le stelle. E’ in corso la ricostruzione esatta dell’accaduto che sembra al momento frutto di un accesso non autorizzato", scrive in una nota la Direzione Ditgital della Rai.
Carloni: investiamo sul binomio turismo e convivialità
Dopo la Danimarca anche la Norvegia elimina il vaccino AstraZeneca dal suo piano vaccinale contro il Covid. Lo ha annunciato l'Istituto norvegese di Sanità Pubblica affermando che "dato che poche persone muoiono di Covid-19 in Norvegia, il rischio di morire dopo il vaccino AstraZeneca sarebbe superiore al rischio di morire per la malattia, in particolare tra i giovani". Nella dichiarazione pubblicata sul sito dell'Istituto, e ripresa dalla Cnn, viene ricordato che la Norvegia aveva deciso di "mettere in pausa l'uso del vaccino AstraZeneca a marzo" in conseguenza della "maggiore conoscenza sulla relazione tra il vaccino e rari e gravi casi" di trombosi. "Sulla base di questa conoscenza - conclude la dichiarazione - siamo arrivati alla raccomandazione di rimuovere il vaccino AstraZeneca dal programma vaccinale in Norvegia". Ieri l'Autorità sanitaria danese ha confermato lo stop definitivo all'utilizzo del vaccino prodotto da AstraZeneca, spiegando in una nota che c'è "un possibile collegamento tra casi molto rari di coaguli di sangue anomali, perdita di sangue, bassa conta piastrinica e il vaccino di AstraZeneca. Questo, insieme al fatto che l'epidemia di Covid-19 in Danimarca è attualmente sotto controllo e altri vaccini sono disponibili contro il Covid-19, è stato determinante nella decisione dell'Autorità sanitaria danese di continuare il suo programma di vaccinazione contro il Covid-19 senza il vaccino di AstraZeneca".
Cosa accadrebbe se il ministro Speranza dovesse essere indagato dalla Procura di Bergamo nel caso sui documenti dell'Oms? Per alcuni dimissioni.
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L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha sanzionato per 1 milione di euro la società Poltronesofà S.p.A. in quanto nel 2020 la società avrebbe diffuso campagne pubblicitarie ingannevoli e omissive riguardo alle caratteristiche dell’offerta, soprattutto per quanto riguarda la durata temporale, l’estensione delle promozioni e l’entità degli sconti promessi. E' quanto si legge in una nota dell'Autorità garante per la concorrenza ed il mercato.
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Ricerca della Fondazione Italia in Salute
Dirigente del Miur scopre di essere indagata per corruzione e tenta il suicidio gettandosi dalla finestra: il giorno prima la perquisizione della Gf.