Caos Procure: 67 giudici scrivono a Mattarella, lo scandalo continua e ora serve sorteggio

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Caos Procure: 67 giudici scrivono a Mattarella, lo scandalo continua e ora serve sorteggio
Caos Procure: 67 giudici scrivono a Mattarella, lo scandalo continua e ora serve sorteggio

Palermo, 22 feb. (Adnkronos) โ€“ Chiedono un "intervento immediato" del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella "nel suo ruolo di garante della Costituzione", "affinchรฉ sia finalmente intrapreso il cammino per lโ€™eliminazione dei fattori distorsivi dellโ€™imparzialitร  e buon andamento della funzione di autogoverno", "ripristinando la legalitร  delle sue dinamiche". E ritengono che serva "il sorteggio per la selezione dei componenti del Csm". Sono 67 i magistrati di tutta Italia che si rivolgono direttamente al Capo dello Stato per chiedere "che siano rimosse le cause che hanno condotto alla grave delegittimazione di articolazioni essenziali dellโ€™Ordinamento Giudiziario e del Sistema di autogoverno della Magistratura" e che "sia assicurato lโ€™allontanamento da tali ruoli di coloro che non sono risultati allโ€™altezza del compito". In una lettera, di cui รจ in possesso l'Adnkronos, i 67 giudici scrivono a Mattarella, anche in qualitร  di Presidente del Csm. Tra i firmatari ci sono il gip di Palermo Giuliano Castiglia, Clementina Forleo del Tribunale di Roma, Lorenzo Matassa di Palermo, Gabriella Nuzzi di Napoli.

"Le chiediamo, signor Presidente, di tornare a intervenire con la Sua autorevolezza, per avviare finalmente lโ€™ormai non piรน differibile azione di recupero della fiducia di cui lโ€™Ordine Giudiziario e la gran parte dei Magistrati meritano di godere, e della credibilitร  della Giurisdizione, baluardo prezioso ed essenziale dello Stato di diritto delineato dai nostri Costituenti", scrivono i magistrati.

I giudici fanno poi riferimento all'intervento di Mattarella, il 19 giugno del 2019 al Csm, quando " esprimeva, con fermezza, il grave sconcerto e la riprovazione per la degenerazione del sistema correntizio e lโ€™inammissibile commistione fra politici e magistrati, evidenziando come tali fenomeni avessero pesantemente compromesso il prestigio e lโ€™autorevolezza dellโ€™Ordine Giudiziario" e al nuovo intervento, un anno dopo, il 29 maggio 2020, quando, "imperversando e intensificandosi ulteriormente lo scandalo che sta abbattendo completamente la credibilitร  delle istituzioni giudiziarie, attraverso una nota del Suo Ufficio stampa, nellโ€™evidenziare come in quel momento non potesse farsi luogo allo scioglimento del CSM, Ella ha ribadito come sia compito del Parlamento quello di predisporre e approvare una legge che preveda un Consiglio Superiore della Magistratura formato in base a criteri nuovi e diversi".