Cassano 'snobba' il Milan: "Non vincerà lo Scudetto"
L'ex giocatore non ritiene i rossoneri all'altezza di Juventus ed Inter.
AGI - Una donna peruviana che si è offerta volontaria per testare il vaccino della cinese Sinopharm è morta di Covid. Lo ha riferito l'autorità sanitaria responsabile dei test a Lima, senza precisare però se la donna avesse ricevuto l'immunizzante o un placebo. "Siamo spiacenti di informare che uno dei nostri volontari è morto a causa di una polmonite Covid-19", ha comunicato l'università 'Cayetano Heredia', responsabile della sperimentazione clinica del vaccino Sinopharm. La donna, di 54 anni e apparentemente in buona salute prima di ricevere le due dosi vaccinali in ottobre, "ha ricevuto tutte le cure indicate per questa malattia e le sue complicanze e ha lottato per la sua vita per più di una settimana, senza riuscire a sconfiggere" il virus, ha aggiunto l'università, secondo cui non è stato possibile determinare se la volontaria ha ricevuto il vaccino sperimentale o un placebo perché si tratta di una "sperimentazione in doppio cieco, cioè né il partecipante né noi possiamo determinare quale prodotto di ricerca ha ricevuto". L'esito fatale è stato comunicato alle autorità sanitarie peruviane e al comitato di sicurezza dello studio, per indagare sulle cause della morte. Il governo peruviano ha annunciato questo mese di aver acquistato 38 milioni di dosi del vaccino Sinopharm. Gli studi clinici erano stati temporaneamente sospesi il 12 dicembre per alcune settimane dopo che uno in uno dei volontari, un maschio, erano comparsi sintomi della sindrome di Guillain-Barre', una malattia neurologica consistente nella degenerazione delle guaine mieliniche che rivestono le fibre nervose. La sperimentazione, che si è svolta tra settembre e dicembre, ha coinvolto 12.000 volontari di età compresa tra i 18 ei 75 anni.
La testimonianza di un'amica della ragazza trovata morta in un burrone a Caccano
Gli aggiornamenti in tempo reale sull'emergenza coronavirus in Italia.
La produzione del Grande Fratello Vip ha pubblicato una nota sui canali social del reality. Ecco cosa è successo.
Una serie di ombre sull’operato della Polizia Giudiziaria che hanno spinto la Procura ad aprire un altro fascicolo, questa volta per omicidio
Studio italiano su Journal of the American Academy of Dermatology
La cantautrice americana si confessa a Vanity Fair Usa
AGI - L'Inter di Conte è la prima semifinalista di Coppa Italia. Battuto il Milan nel derby della Madonnina per 2-1 grazie ad un capolavoro in pieno recupero di Eriksen, autore di una meraviglia su calcio di punizione. Puniti i rossoneri dopo il vantaggio di Ibrahimovic, protagonista anche e soprattutto in negativo per un'espulsione che ha ribaltato completamente le sorti del match. Di Lukaku il momentaneo 1-1 su rigore. Ora la formazione nerazzurra se la vedrà con la vincente di Juve-Spal. Una grande occasione per parte nella prima metà del primo tempo, con Ibra che ci prova di testa mettendo a lato di un soffio, mentre Lukaku sull'altro fronte viene respinto molto bene con il piede da Tatarusanu. L'equilibrio poi si rompe al 31', quando lo stesso Ibrahimovic indovina una rasoiata in diagonale che lascia di sasso Handanovic, terminando in rete per il vantaggio rossonero dopo aver colpito il palo. I nerazzurri vanno sotto ma una manciata di minuti più tardi avrebbero subito la chance del pareggio, con Sanchez che colpisce di testa sul cross di Perisic, trovando la doppia deviazione quasi sulla linea di Theo Hernandez e Tomori. L'avvio di ripresa è praticamente tutto di marca Inter, con lo stesso Sanchez e poi Lukaku che spaventano il Milan, costretto poi all'inferiorità numerica per una sciocchezza di Ibrahimovic. Lo svedese al 58' commette un fallo inutile a metà campo su Kolarov, rimediando il secondo giallo di serata (il primo a ridosso dell'intervallo per un duro scontro verbale e fisico con Lukaku). La squadra di Conte prende ancora più coraggio e al 71' la rimette in equilibrio con il rigore trasformato proprio da Lukaku, dopo un intervento falloso di Leao su Barella punito dal Var. È un dominio nerazzurro nel finale di gara e nel lunghissimo recupero di dieci minuti, dovuto ad un infortunio dell'arbitro (sostituito dal quarto uomo), ci pensa il neo entrato Eriksen a spedire l'Inter in semifinale, inventandosi un calcio di punizione meraviglioso che vale il 2-1 finale.
La testimonianza del medico è stata raccolta dalla Bbc in un documentario che ricostruisce i 54 giorni dal primo caso noto al blocco di Wuhan
Tiziana Gentile, la donna di 48 anni di Orta Nova in provincia di Foggia potrebbe essere stata accoltellata.
Le autorità hanno arrestato quattro teenager di età compresa tra i 12 e i 14 anni. “Tutto il caso si è svolto in diretta davanti a noi attraverso Facebook e Instagram"
AGI - Un'altra tegola potrebbe abbattersi su AstraZeneca: il suo vaccino, atteso da milioni di europei già infuriati per i ritardi annunciati venerdì scorso, potrebbe ricevere l'autorizzazione dell'Ema limitata ad alcune fasce d'età, escludendo in particolare gli over 65. La decisione è attesa per venerdì, ma sul tavolo degli esperti del comitato dell'Agenzia europea per i medicinali sono arrivati dall'azienda dati che hanno un campione molto ridotto di persone anziane. Lo ha confermato la direttrice dell'Ema, Emer Cooke, in audizione alla commissione Salute dell'Europarlamento. "Per quanto riguarda AstraZeneca, gli studi compiuti sono stati fatti confluire nei dossier finora messi insieme e hanno una quantità molto ridotta di soggetti in età avanzata, quindi anziani. Cosa che è stata ripresa al momento dai media", ha spiegato. "Ma il nostro comitato scientifico sta esaminando i dati nel loro insieme per comprendere quali siano le ripercussioni relativamente alla popolazione che abbiamo studiato e quindi cosa possiamo aspettarci anche in quelle fasce di popolazione che ancora non sono state analizzate". L'azienda minimizza "Questo è un iter normale relativamente a qualsiasi vaccino, dobbiamo considerare i dati disponibili, dobbiamo prendere in esame la scienza alla base di questi dati e l'aspetto scientifico e cercare di comprende cosa questi dati possano implicare", ha cercato di rassicurare Cooke. Ma è inevitabile chiedersi quali siano le opzioni. "Il comitato può approvare questo vaccino sulla base delle valutazioni circa il valore probatorio dei dati scientifici. Non voglio pregiudicare alcuna decisione perché questa è una discussione scientifica tra esperti, ma è possibile concludere un'autorizzazione che si concentrerà per esempio soltanto su un determinato gruppo di età oppure su una fascia di eta più ampia", è la risposta di Cooke. "Per noi l'importante è essere trasparenti sui dati che abbiamo vagliato e le valutazioni che abbiamo compiuto per giungere alla conclusione. Siamo fiduciosi che la decisione sarà quella giusta ed è proprio su questo versante che il comitato si sta adoperando", ha garantito. Il precedente tedesco Il caso era già scoppiato in Germania dove alcune fonti anonime citate dai media hanno messo in dubbio l'efficacia del siero sugli anziani e avanzato l'ipotesi di una bocciatura da parte dell'Ema. L'azienda, ma anche il ministero della Salute tedesco, ha immediatamente smentito. Il quotidiano economico Handelsblatt aveva riferito ieri che Berlino ha stimato l'efficacia del siero tra gli over 65 sia solo dell'8%, citando fonti anonime. Bild - da parte sua - ha riportato che Berlino non si aspetta l'autorizzazione dal vaccino di AstraZeneca per gli anziani con un tasso di efficacia di "meno del 10%". "Circa l'8% dei volontari negli studi sull'efficacia di AstraZeneca ha tra 56 e 69 anni e il 3-4% ha più di 70 anni", ha precisato il ministero della Salute tedesco. "Tuttavia, questo non significa che sia efficace solo nell'8% delle persone anziane", ha aggiunto. L'azienda è stata molto più netta nella smentita: "Le informazioni secondo cui l'efficacia del vaccino AstraZeneca-Oxford sia dell'8% negli adulti di età superiore ai 65 anni sono completamente errate". "A novembre, abbiamo pubblicato i dati su The Lancet che dimostrano che gli anziani hanno mostrato forti risposte immunitarie al vaccino, con il 100 per cento degli anziani che generavano anticorpi specifici dopo la seconda dose".
Scontro in campo tra i due calciatori durante il derby Intern-Milan
AGI - La Guardia di Finanza di Pavia, unitamente ai Carabinieri Forestali in forza presso la Sezione di p.g. della Procura e ad un'aliquota dei Carabinieri del Comando provinciale di Pavia, dalle prime luci dell'alba, sta eseguendo 11 misure cautelari personali (6 arresti domiciliari e 5 obblighi di firma) e oltre cinquanta perquisizioni in diverse Regioni del Centro-Nord (Trentino - Alto Adige, Lombardia, Piemonte, Liguria, Emila Romagna, Sardegna, Lazio). L'operazione che vede impegnati più di 200 militari, con il supporto di unità aeree e con l'ausilio anche di cash dog della Guardia di Finanza, coordinata dal Sostituto Procuratore Paolo Mazza di Pavia, sta sradicando un'organizzazione criminale che nel corso di diversi anni ha frodato circa 143 milioni di euro di contributi pubblici. Durante queste ore le fiamme gialle stanno eseguendo perquisizioni, nonché sequestri di rapporti bancari, quote societarie, veicoli, immobili e terreni del valore di diversi milioni di euro in capo agli indagati, accusati dei reati di associazione a delinquere, truffa aggravata ai danni dello Stato, false fatturazioni e responsabilità amministrativa degli enti.
Dopo l'attrice 26enne, a distanza di poche ore trovato senza vita il connazionale di 28 anni
Il sindaco del comune di Lizzanello, in provincia di Lecce: "Non ci rappresenta
Il ceo dell'azienda farmaceutica britannica, Pascal Soriot, si difende dalle accuse dell'Europa e dell'Italia in particolare sui ritardi: "Non c’è alcun obbligo verso l’Ue"
Il dottor Mosca nega l'accusa. Lo scambio di messaggi tra infermieri: "Non ci sto ad uccidere pazienti per liberare letti"
Dall'incontro con Berlusconi ai rapporti col Quirinale, fino agli scontri per le nomine e mancate designazioni di Gratteri e Di Matteo. In un libro-intervista con Alessandro Sallusti, l'ex vertice dell'Anm illustra "Il sistema"
AGI - Il 2020 è passato alla Storia come un anno segnato da profonde crisi sociali, economiche e sanitarie. Ma allo stesso tempo è stato anche un anno in cui si e' assistito alla diffusione del fenomeno della disinformazione con nuovi e reiterati attacchi al mondo del giornalismo. Il tema è stato affrontato all'interno del World Economic Forum di Davos, nel panel "Proteggere la libertà di stampa" dove si è partiti dai dati forniti dal Comitato per la protezione dei giornalisti (Cpj) che ha documentato 207 violazioni della libertà di stampa legate alla pandemia a livello globale: dalla detenzione agli attacchi fisici e alle ritorsioni, dalle minacce legali e alle molestie. Sarah Kate Ellis, Presidente di Glaad, un'organizzazione non governativa americana per il monitoraggio dei media, ha sottolineato come il mondo si trovi oggi a combattere contro due nemici: la pandemia e il populismo. Quest'ultimo ha contribuito a diffondere fake news e disinformazione indebolendo quel processo che mira a difendere e sostenere i diritti umani. Matthew Caruana Galizia, figlio di Daphne Caruana Galizia, giornalista assassinata nell'ottobre del 2017 a causa dei suoi scoop, e presidente della fondazione che porta il suo nome, ha sottolineato come il coronavirus abbia complicato il lavoro di tutti coloro che si occupano di inchieste riguardanti temi cospirativi, dalla corruzione al crimine organizzato. Per Caruana l'impossibilità di viaggiare e di stabilire connessioni determina un più difficoltoso accesso a informazioni che possono risultare decisive per portare alla luce fenomeni importanti. La conseguenza e' che i lettori hanno meno possibilità di leggere inchieste di questo tipo, come quella che riguarda la morte di sua madre. Randall Lane, responsabile dei contenuti di Forbes, ha approfondito il tema delle piattaforme social che hanno un ruolo nel processo di diffusione delle fake news e della minacce online. Per combatterle, secondo Lane, bisogna costruire dei meccanismi per fermarle ma che, allo stesso tempo, siano in grado di proteggere il diritto alla libertà di parola.