Cina: la tv invita a boicottare grandi marchi occidentali
La decisione del governo cinese arriva dopo i giudizi dei colossi dell'abbigliamento sulla violazione dei diritti Uiguri. Nel mirino H&M e Nike
Zona gialla 'rafforzata' e riaperture di cinema, ristoranti e palestre, poi scuola in presenza, decreto sostegno e fondi per le attività colpite dalle chiusure per l'emergenza coronavirus in Italia. Tante le novità annunciate dal premier Mario Draghi oggi in conferenza stampa, che ha comunicato il prossimo 26 aprile come data d'inizio per la ripartenza del Paese. "Penso che si possa guardare al futuro con prudente ottimismo e con fiducia", ha spiegato il premier. "Dal 26 aprile si anticipa l'introduzione della zona gialla, si dà precedenza alle attività all'aperto, quindi alla ristorazione a pranzo e a cena, e alle scuole. Tutte le scuole riaprono in presenza in zona gialla e arancione. In zona rossa ci sono modalità per suddividere tra didattica in presenza e didattica a distanza", ha spiegato il presidente del Consiglio. Con l'introduzione dal 26 aprile della zona gialla rafforzata riaprono quindi "scuola, ristorazione, musei, teatri, cinema, spettacoli, eventi sportivi, piscine, palestre, attività sportive, fiere, congressi, stabilimenti termali, parchi tematici". "Con le decisioni di oggi - ha spiegato -, il governo prende un rischio ragionato sulla base dei dati, che sono in miglioramento. I provvedimenti che governano il comportamento nelle attività riaperte devono essere osservati scrupolosamente. In questo modo, il rischio ragionato diventa un'opportunità", dice Draghi. "Abbiamo preso questa decisione sulla base dei dati. Il declino delle curve è continuo ma meno marcato di quanto ci si sarebbe potuto aspettare", ha quindi detto Draghi illustrando le aperture graduali decise dal governo. "E' un passo che prendiamo col conforto dei dati, specialmente la decisione di privilegiare le attività all'aperto". "Non credo non ci sia una evidenza scientifica alla base dei provvedimenti presi. L'aver privilegiato l'attività all'aperto è fondata su dati scientifici, il numero dei contagi è molto basso; posporre il richiamo di alcuni vaccini è stata presa sulla base attività scientifiche. Mi pare si dia conto della base scientifica delle decisioni prese, come per il distanziamento, è abbastanza ovvio", ha sottolineato. "Il criterio adottato nel primo decreto sostegni" per quanto riguarda l'allocazione dei fondi "è quello del fatturato, che ha suscitato perplessità. Il Mef sta pensando di aggiungere anche un criterio che riguarda l'utile, l'imponibile fiscale in modo da vedere i soggetti che sono stati più colpiti dalla pandemia", ha aggiunto. Nell'economia "avremo un rimbalzo molto forte nei prossimi mesi e poi dovremo attestarci su un livello di crescita che ci permetta di uscire dall'alto debito. Il rimbalzo è certo, non è sicuro quanto forte sarà, quello su cui dobbiamo lavorare è di assicurare che dopo la ripresa continueremo a crescere nella misura necessaria per tornare ad essere un Paese che cresce", ha sottolineato. Per la riapertura delle scuole "sono stati stanziati 390mln per un programma di trasporti pubblici locali da attuarsi con le Regioni, ci sono dei limiti al 50% ma è stato fatto molto. C'è ancora una parte che deve essere spesa, poi passeremo alla Stato-Regioni e sentiremo le iniziative delle Regioni"., ha detto ancora. "Sulla campagna vaccinale non ho dubbi continuerà ad andare sempre meglio" e "la probabilità che si debba tornare indietro" sulla strada delle riaperture "è molto piccola, molto bassa. Quest'anno in autunno avremo la vaccinazione molto diffusa e potremo affrontare la malattia in maniera diversa", ha spiegato Draghi. "Con la decisione di oggi il governo ha preso un rischio ragionato fondato sui dati che sono in miglioramento, ma non in miglioramento drammatico. Questo rischio che il governo ha preso, che certamente incontra le aspettative dei cittadini, si fonda su una premessa: che quei comportamenti che governano le attività aperte siano osservati scrupolosamente, mascherine e distanziamenti restano". Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Mario Draghi, in conferenza stampa. "Occorrerà -ha aggiunto il premier- una sensibilizzazione particolare delle autorità", a partire dagli Enti locali, e "delle Forze dell'Ordine, perché questi comportamenti vengano osservati". Le riaperture, ha detto ancora Draghi, rappresentano "un'opportunità straordinaria per l'economia e la nostra vita sociale". "La condizione necessaria è che le norme per gli investimenti siano semplificate, questo vale per il Pnnr e per il Fondo di accompagnamento", ha detto il premier. "Il Pnnr è fatto di 191,5 mld, 69 a fondo perduto e 122 di prestiti a condizioni particolarmente favorevoli, più 30mld di fondo di accompagnamento al Pnnr per quegli investimenti che non sarebbero potuti stare nel Pnnr ma che saranno spesi con la stessa velocità, non e un canale di seria B ma di serie A", ha spiegato . "Il ministro Giovannini, che ringrazio, ed io abbiamo fatto la nomina di 57 commissari per 57 opere" infrastrutturali, ha spiegato ancora Draghi parlando in conferenza stampa. "Queste - ha spiegato il presidente del Consiglio - erano opere già finanziate e deliberate, aspettavano di essere attuate. Il ministro ha preparato un cronoprogramma dove si vede esattamente la data di apertura dei cantieri". "L'entità è della scostamento" di Bilancio è "di 40 mld e il percorso di rientro del deficit solo nel 2025 vedrà il 3%. E' una scommessa sulla crescita: se sarà quella che ci attendiamo da questi provvedimenti, questa scommessa la vinciamo senza pensare neanche a una manovra correttiva", ha detto ancora Draghi. "E' una scommessa sul debito buono. Non è più una questione di fare debito o no, noi faremo debito, punto. E' che ora deve essere investito bene, gli investimenti sono stati ben individuati e occorre siano ben progettati e attuati", ha detto il premier. "Non ho fatto nessun appello all'unità, non c'è bisogno di farlo", l'unità è "insita nella composizione della maggioranza". Così il premier sull'esecutivo in conferenza stampa. "L'atmosfera nel governo è eccellente e questo può essere confermato da qualunque ministro di questo governo", ha proseguito. Le consultazioni con i partiti "sono un'occasione straordinaria di scambio, spunti e contatto col Parlamento. Questo governo è nato circa 3 mesi fa e i provvedimenti che ha dovuto prendere sono stati moltissimi e molto significativi. In questo incalzare di provvedimenti certamente la comunicazione col Parlamento ne soffre. Oggi si intende dare una ulteriore spinta a questa comunicazione con le consultazioni che ho fatto e che farò", ha proseguito Draghi.
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(Elimina refuso) MILANO (Reuters) - In Italia sono stati registrati 11 casi di trombosi rare con quattro decessi dopo l'inoculazione del vaccino Vaxzevria, prodotto da AstraZeneca contro il Covid-19. Lo si legge nel terzo rapporto dell'Aifa sulla sorveglianza dei vaccini contro il Covid nel quale si sottolinea che sono pervenute, tra il 27 dicembre 2020 e il 26 marzo scorso, 46.
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AGI - Nel fronte del centrodestra la Lega perde mezzo punto e si ferma al 22,4% ma gli altri due partiti crescono dello 0,3% FdI (17,4%) e dello O,2% FI (7,7%). Nell'altro emisfero politico, sia il Pd che i 5 Stelle rosicchiano uno 0,1%, i dem sono al 18,8%, il Movimento al 17%. Sono i dati salienti della Supermedia dei sondaggi realizzata da YouTrend per AGI, che fotografa un ulteriore restringimento dello spazio che racchiude le prime 4 forze politiche in 'classifica': ora ci sono solo 5,4 punti tra il primo e il quarto partito. Tra i partiti minori, da notare una certa crescita dei Verdi, mentre cala Art.1-MDP, partito del ministro Speranza (e forse le recenti polemiche hanno contribuito a questo indebolimento). In linea con il "raffreddamento" dei giudizi degli italiani verso Mario Draghi e il suo Governo (rilevato da tutti gli istituti), inizia a calare anche il consenso complessivo ai partiti di maggioranza, che scende sotto il 77% - anche se in questa fase il calo appare ascrivibile quasi interamente alla flessione della componente di centrodestra, e della Lega in particolare. Supermedia liste Lega 22,4 (-0,5) PD 18,8 (+0,1) FDI 17,4 (+0,3) M5S 17,0 (+0,1) Forza Italia 7,7 (+0,2) Azione 3,5 (+0,2) Italia Viva 3,1 (=) Sinistra Italiana 2,3 (+0,1) Verdi 1,8 (+0,4) Art.1-MDP 1,5 (-0,4) +Europa 1,5 (=) Supermedia aree Parlamento Maggioranza Draghi 76,6 (-0,5) di cui: - giallorossi (PD-M5S-MDP) 37,4 (=) - centrodestra (Lega-FI-Toti) 31,2 (-0,5) - centro liberale 8,0 (=) Opposizione dx (FDI) 17,4 (+0,3) Opposizione sx (SI) 2,3 (+0,1) Supermedia coalizioni Politiche 2018 Centrodestra 48,7 (-0,1) Centrosinistra 26,9 (+0,2) M5S 17,0 (+0,1) LeU 3,9 (-0,1) Altri 3,5 (-0,1) NB: le variazioni tra parentesi indicano lo scostamento rispetto alla Supermedia di due settimane fa (1° aprile) NOTA: La Supermedia YouTrend/Agi è una media ponderata dei sondaggi nazionali sulle intenzioni di voto, realizzati dal 1° al 14 aprile dagli istituti EMG, Euromedia, Piepoli, SWG e Tecnè. La ponderazione è stata effettuata il giorno 15 aprile sulla base della consistenza campionaria, della data di realizzazione e del metodo di raccolta dei dati. La nota metodologica dettagliata di ciascun sondaggio considerato è disponibile sul sito ufficiale www.sondaggipoliticoelettorali.it.
Una proteina 'sorvegliata speciale' per le forme gravi di Covid-19. I ricercatori dell'Università di Roma Tor Vergata hanno dimostrato per la prima volta la presenza di un'elevata quantità della proteina Herv-W Env nelle cellule del sangue dei pazienti Covid-19, in particolare nei linfociti T, cellule che giocano un ruolo centrale nella risposta immunitaria verso le infezioni causate da virus e batteri. Nei pazienti Covid-19, la proteina è stata correlata all'infiammazione e all'alterazione ed esaurimento del funzionamento delle cellule del sistema immunitario. L'osservazione che il livello della proteina riflette le complicanze respiratorie dei pazienti durante l'ospedalizzazione suggerisce il suo ruolo nella patogenesi e nell'evoluzione della malattia, come emerge dallo studio appena pubblicato sulla rivista 'EbioMedicine' del gruppo editoriale 'The Lancet'. "L'attivazione di Herv-W Env indotta durante l'infezione da Sars-Cov-2 che abbiamo osservato nei linfociti dei pazienti ospedalizzati - spiega Claudia Matteucci, ricercatrice della cattedra di Microbiologia e microbiologia clinica dell'Università di Roma Tor Vergata e coordinatrice della ricerca, realizzata in collaborazione con il Policlinico Tor Vergata - contribuisce ai processi di iper-infiammazione e immuno-deregolazione che sono alla base della severità della malattia Covid-19". "Comprendere i meccanismi che portano dall'infezione da Sars-Cov-2 alla malattia grave - sottolinea - è fondamentale per lo sviluppo di trattamenti efficaci. L'identificazione dell'associazione tra la presenza della proteina e la disfunzione infiammatoria e immunitaria nella malattia apre la strada ad ulteriori studi sul ruolo della proteina Env come potenziale bersaglio terapeutico". "Per la forma grave della malattia nei pazienti Covid-19 - afferma Massimo Andreoni, responsabile della Clinica di malattie infettive del policlinico Tor Vergata - attualmente sono disponibili poche opzioni terapeutiche per controllare la risposta alterata all'infezione da Sars-CoV-2 e per lo più inefficaci nel ridurre il tasso di mortalità". "Herv-W Env è noto per avere effetti pro-infiammatori che potrebbero contribuire sia a generare complicazioni acute che sintomi neurologici a lungo termine; l'esistenza di un anticorpo per bloccare Herv-W Env, già in uso per altre patologie, potrebbe essere una nuova opzione terapeutica per i pazienti Covid-19", afferma Hervè Perron, responsabile scientifico di GeNeuro – Innovation, società Biotech dedicata alla ricerca nel campo dei retrovirus endogeni, che ha supportato la ricerca.
La Regina Elisabetta ha ordinato ai suoi due nipoti, Harry e William, di sedere "separati" durante le esequie del Principe Filippo.
Come abbronzarsi in casa aiuta ad avere un bel colorito e prepararsi all'estate in modo sano e naturale.
Brando Giorgi è stato costretto a dire addio all'Isola dei Famosi 2021 e dovrà subire un intervento.
Cosa accadrebbe se il ministro Speranza dovesse essere indagato dalla Procura di Bergamo nel caso sui documenti dell'Oms? Per alcuni dimissioni.
Come è cambiata la vita degli italiani in un anno di pandemia di coronavirus? A delineare un quadro è una ricerca della Fondazione Italia in Salute, realizzata da Sociometrica, che quantifica su scala nazionale le conseguenze dell’epidemia sul sistema sanitario impegnato nelle patologie non-Covid. Il titolo dell’indagine è "Gli italiani e il Covid-19. Impatto socio-sanitario, comportamenti e atteggiamenti della popolazione Italiana". I risultati sono stati illustrati questa mattina nel corso di una conferenza stampa. Sono intervenuti Federico Gelli, Presidente della Fondazione Italia in Salute e da Antonio Preiti, direttore Sociometrica. Si tratta di un ampio studio condotto su un campione rappresentativo della popolazione italiana adulta che affronta, oltre le patologie non-Covid, anche l’impatto sui comportamenti collettivi, lo stato psicologico del Paese e l'atteggiamento di fiducia o di diffidenza verso i vaccini. In un anno di pandemia, 35 milioni di italiani hanno avuto problemi a utilizzare servizi e prestazioni sanitarie per patologie non-Covid. In particolare, le cancellazioni e rinunce hanno coinvolto circa 10 milioni di persone. Di queste circa 400mila hanno rinunciato (o visto cancellare) interventi di ricovero; 600mila non hanno potuto fare interventi chirurgici e circa 1 milione di persone non hanno avuto le prestazioni di day hospital. Il servizio a cui hanno dovuto rinunciare maggiormente sono le visite specialistiche, cancellate o a cui hanno dovuto rinunciare circa 7 milioni di Italiani. Da segnalare che la cancellazione o rinuncia delle visite specialistiche ha riguardato in specifico l’83,9% degli over 65 anni. Molti Italiani, anche al di là delle disposizioni di legge, hanno modificato spontaneamente alcuni comportamenti quotidiani. Il 63,3% evita di prendere mezzi pubblici, oltre la metà non frequenta più negozi, bar e ristoranti; circa 7 persone su 10 hanno scelto di non vedere più amici e conoscenti dentro casa. Altre modifiche comportamentali e d’impatto sullo status psicologico messe in rilievo dalla ricerca sono il 49,1% della popolazione che avverte una crescita dello stress; il 43,9% che ha smesso, o fortemente ridotto, l’attività fisica; il 28,8% che ha difficoltà del sonno; il 27,1% che ha malesseri psicologici di tipo generale; il 25,7% che mangia di più o ha smesso di controllare la propria dieta; il 16,5% che accusa sintomi di depressione. La ricerca promossa da Fondazione Italia In Salute ha un focus anche sulle conseguenze dell’epidemia sui minori. Quasi il 60% dei genitori intervistati ritiene che la pandemia abbia avuto un impatto psicologico sui figli minorenni. Per 1 genitore su 4, i minori sono stati “colpiti molto pesantemente”, soprattutto nel caso di famiglie poco istruite. La ricerca rivela, al proposito, una “legge di proporzionalità” tra livello di istruzione dei genitori e impatto sui minori: più basso è il titolo di studio dei genitori e più grave è l’effetto dell’epidemia sui minori. Discorso tutto particolare per i vaccini. Gli italiani mostrano un atteggiamento molto differenziato: il 7,5% non intende farlo, il 9,9% attende di capire di più, mentre il 7,6% vorrebbe poter scegliere quale vaccino fare. Un italiano su quattro, però, “non vede l’ora” di fare il vaccino e il 40,5% attende tranquillamente il proprio turno. Le persone che però hanno patologie di vario tipo vogliono tutte essere vaccinate, e anche dal punto di vista sociale ci sono significative differenziazioni, perché sono le persone più istruite a essere più favorevoli ai vaccini. Il pericolo del contagio ha determinato effetti psicologici anche sull'utilizzo dei servizi sanitari, perché il 63,9% della popolazione preferisce evitare di frequentare ospedali e ambienti della sanità. Solo il 13,8% non ha timore a entrare in strutture mediche. La paura maggiore si riscontra tra la popolazione più giovane. "Abbiamo cercato di andare oltre i dati già sconvolgenti del numero dei decessi, dei ricoveri e dei contagi, per fare un'analisi a tutto campo di quel che l’epidemia sta provocando nella società italiana - commenta Federico Gelli, Presidente di Fondazione Italia in Salute - Ci siamo chiesti quale impatto abbia sui malati non-Covid, quali conseguenze ci siano sugli stili di vita che si possano trasformare in comportamenti dannosi e portare anche a nuove patologie. Siamo convinti che dalla ricerca e dalle consapevolezze che ne derivano, possa arrivare un contributo importante per il conseguimento dell'obiettivo comune: uscire dalla pandemia al meglio e al più presto". "Scopriamo un'Italia in grande sofferenza – afferma Antonio Preiti – non solo sul piano economico e sociale, ma sul piano molecolare, delle singole persone, che non salva nessuno e nessun aspetto della vita com’eravamo abituati a viverla. Avere cognizione dell'ampiezza e della profondità del ‘male oscuro’ innescato dal Covid è fondamentale, se vogliamo uscirne senza traumi sociali permanenti".