Come funziona sistema di Poste per prenotare vaccini in Lombardia
Si potrà fissare appuntamento anche con l'aiuto del postino
In una nuova intervista a "Quarto Grado", Piera Maggio, la madre della piccola Denise Pipitone, ha rivelato alcuni importanti dettagli sulla vicenda
La concorrente dell'Eredità ha indovinato la parola finale, ma purtroppo per lei non è riuscita a vincere. Che cosa è successo?
Soggetti "più anziani", con età media di 62 anni, tra i nove casi di trombosi anomala e due casi di problemi di coagulazione associati al vaccino AstraZeneca in Francia, con 4 decessi, tra il 2 e l'8 aprile. Sono le news e i dati diffusi dall'agenzia francese del farmaco (Ansm) e riportati da Le Parisien. Dall'inizio delle vaccinazioni contro il coronavirus, in Francia sono stati segnalati "23 casi" di trombosi o di problemi di coagulazione e "8 decessi" su 2.725.000 dosi del farmaco somministrate all'8 aprile. Gli ultimi 9 casi riguardano soggetti che presentano "un profilo differente" rispetto a quello di persone individuate in precedenza. L'età dei pazienti "è più alta: si tratta di 4 donne e 5 uomini più anziani (età media 62 anni)" che hanno presentato sintomi riconducibili a trombosi addominale. "I nuovi elementi saranno condivisi con l'Ema", l'agenzia europea del farmaco, "nell'ambito della valutazione europea". In Francia, "il bilancio precedente faceva riferimento a 12 casi di trombosi" successivi alla vaccinazione "e a 4 decessi". Dal 19 marzo in Francia il vaccino AstraZeneca non viene più somministrato a soggetti di età inferiore a 55 anni. Per gli under 55 che hanno ricevuto la prima dose di AstraZeneca, sottolinea Le Parisien, si raccomanda una seconda dose di Pfizer o Moderna.
Il processo nell'aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo
Anna Valle, ospite della puntata di Canzone Segreta, ha avuto una reazione incredibile durante la sua sorpresa.
Sono di San Siro, fanno parte di una gang di una 15ina di ragazzini
A Bologna un 19enne ha avvelenato la madre e il compagno della donna. L'uomo è morto, mentre la madre sarebbe in ospedale in gravissime condizioni.
AGI. - Ancora freddo e pioggia, per il caldo bisognerà pazientare fino a maggio. Anche l'imminente weekend sarà contraddistinto da una circolazione ciclonica di stampo più invernale che primaverile e se sabato sarà il giorno meno piovoso, domenica piogge e i temporali interesseranno gran parte delle Regioni. Il team del sito ilMeteo.it informa che l'Italia è inserita in una circolazione fredda che, alimentata da venti settentrionali, è la responsabile di questi giorni decisamente poco primaverili. Nella giornata di sabato il tempo risulterà più instabile sulla Sardegna e sulle regioni centro-meridionali adriatiche. Sul resto dei settori sarà più asciutto e anche più soleggiato, ma già dal pomeriggio le nubi cominceranno a coprire il cielo del Nordest. Domenica un intenso fronte perturbato, che ruoterà attorno a un vortice ciclonico in formazione sul Mediterraneo, avvolgerà un po' tutte le Regioni con piogge intermittenti e deboli al Nord, nevicate sulle Alpi (1000-1200m), rovesci e temporali via via più diffusi sul Centro (specie Lazio, Abruzzo e Molise), in Sardegna e poi pure su coste tirreniche meridionali, Calabria e Basilicata. In questo contesto le temperature, dopo un piccolo sussulto verso l'alto atteso per sabato, subiranno una nuova diminuzione di circa 3-5°C con valori massimi tra 9 e 14°C su gran parte delle regioni. La prossima settimana partirà con caratteristiche simili anche se le temperature tenteranno di risollevarsi un pochino. Ma per avere il caldo gradevole e tipico della primavera dovremo aspettare maggio. Nel dettaglio, venerdì 16. Al nord: instabile in Piemonte con neve a 500m, sole altrove. Al centro: piogge diffuse in Sardegna, si copre altrove. Al sud: piogge dalla Sicilia verso Calabria, Cilento, Basilicata e Puglia meridionale. Sabato 17. Al nord: dapprima sole, poi si copre al Nordest. Al centro: instabile in Sardegna, piovaschi su Abruzzo e Molise. Al sud: molte nubi, piogge sparse su Puglia e Basilicata. Domenica 18. Al nord: coperto, nel pomeriggio neve sulle Alpi a 1000m. Al centro: peggiora su Sardegna, Lazio, Abruzzo e Molise con piogge e temporali. Al sud: instabile su Calabria, Appennini, zone limitrofe. Da lunedì ancora tempo instabile su molte regioni.
AGI - A sessant'anni dalla proclamazione della ‘revolucion', a porte chiuse e senza la presenza di media stranieri, è cominciato l'ottavo congresso del Partito comunista cubano che proclamerà la fine dell'era Castro e l'ingresso di una classe di dirigente più giovane, guidata dall'attuale presidente Miguel Diaz-Canel. Raul Castro, fratello del 'lider maximo' Fidel, morto nel 2016, lascerà, all'età di 89 anni, l'incarico di segretario generale del partito e la guida delle forze armate, segnando ufficialmente il passaggio di mano e la svolta storica. Saranno quattro giorni di assemblea in cui tutto appare già scritto. Anche il successore di Raul, indicato tre anni fa in Diaz-Canel, 60 anni, presidente di Cuba dal 2019. La sua nomina rappresenta anche la fine della successione dinastica dei Castro, che arriva con nuove regole nel partito nel segno del ringiovanimento, in un momento di grave crisi segnata dalla pandemia e dall'embargo degli Stati Uniti. Da ora in poi per entrare a far parte del Comitato centrale del partito non si potrà avere più di sessant'anni e non più di settanta per occupare ruoli dirigenziali. Diaz-Canel rientra in questa nuova linea: compirà 61 anni il 20 aprile, il giorno dopo la fine del congresso che lo proclamerà nuovo segretario del partito. Intervenendo all'apertura del Congresso, Castro ha sollecitato un dialogo "rispettoso" tra Cuba e gli Stati Uniti. Confermando di voler cedere il timone "a una nuova generazione", ha chiesto "un nuovo tipo di rapporto con gli Stati Uniti" ma senza "rinunciare ai principi della rivoluzione e del socialismo". Castro ha inoltre sottolineato l'importanza di rafforzare l'economia del Paese in un momento segnato da crisi e carenze e ha affermato che lo "sviluppo dell'economia nazionale" è oggi, insieme alla "lotta per la pace e la fermezza ideologica", una delle "missioni principali" del partito. Nel suo discorso, Castro ha anche "esortato a difendere l'aumento della produzione nazionale, soprattutto alimentare, e a bandire l'abitudine dannosa di importare". "Il Paese - ha aggiunto - deve abituarsi a convivere con ciò che abbiamo e non aspettarsi più di ciò che siamo in grado di generare, in modo che le richieste insoddisfatte della popolazione costituiscano un incentivo per i produttori nazionali".
Il programma di Simona Ventura, Game of Games, non decolla, per questo la Rai ha preso una decisione importante.
AGI - È morta all'età di 52 anni, "dopo un'eroica battaglia contro il cancro", Helen McCrory, attrice britannica nota per i suoi ruoli nella serie televisiva 'Peaky Blinders' e nella saga di Harry Potter, dove ha interpretato Narcissa Malfoy. A darne l'annuncio sui social è stato il marito, l'attore Damian Lewis, riferendo che la moglie "è morta pacificamente a casa circondata da un'ondata di amore da parte di amici e parenti". Lewis, noto tra le altre cose per la serie 'Homeland', ricordandola come "forte e bellissima". McCrory aveva interpretato due volte Cherie Blair, la consorte dell'ex primo ministro britannico Tony Blair: in 'The Queen' (2006) e in 'The Special Relationship' (2010); era stata anche la ministra dell'Interno Clair Dowar nel film di James Bond 'Skyfall' (2012). Nata a Paddington, Londra, nel 1968 da madre gallese e padre scozzese, McCrory aveva studiato nel Sud-Est dell'Inghilterra e vissuto un anno in Italia, prima di entrare al London's Drama Centre per studiare recitazione. Con il marito Lewis, sposato nel 2007, aveva recitato nella celebre serie americana Homeland. I due si erano incontrati recitando Shakespeare.
Elisa Isoardi, poco prima della messa in onda de L'Isola dei Famosi, ha avuto un brutto incidente che l'ha costretta ad abbandonare il programma
Maria Finizio, lontana dal mondo dello spettacolo, è la moglie di Amedeo Grieco. La coppia ha avuto due figli, Federico e Alice.
Da una parte la Lega che "voleva riaprire praticamente tutto, già dal 26" aprile, come trapela da chi era presente a Palazzo Chigi, dall'altra il fronte della cautela, con in testa il ministro Roberto Speranza, il dem Dario Franceschini, il pentastellato Stefano Patuanelli. La discussione in cabina di regia, a quanto apprende Adnkronos, ha vissuto momenti di tensione ("discussione accesa") di fronte alle richieste del partito di Matteo Salvini, che ha posto sul tavolo la questione in termini netti. "Se i dati dicono che si può riaprire, perché continuare a tenere prigionieri gli italiani?", è la domanda rivolta ai partner di governo a nome del partito di Salvini. La richiesta era di aprire tutto, anche palestre, anche piscine e attività sportive. Pd, M5S e Speranza non raccolgono: a quel punto la mediazione, con l'ok alle aperture, ma lasciando - quasi a difesa della linea rigorista - la misura del coprifuoco alle 22. "E' chiaro che si arriva a discutere una decisione così importante con punti di vista che per forza di cose non sono uguali. I vari membri della cabina di regia avevano in comune una strada verso cui andare e poi differenze di vedute sui singoli aspetti. Sono contento che si sia riusciti a trovare una soluzione che contemperi tutti i punti di vista", ha poi commentato in conferenza stampa il premier Mario Draghi, spiegando che la decisione della cabina di regia sulle riaperture "è stata presa all'unanimità e non a maggioranza".
Dopo la Danimarca anche la Norvegia elimina il vaccino AstraZeneca dal suo piano vaccinale contro il Covid. Lo ha annunciato l'Istituto norvegese di Sanità Pubblica affermando che "dato che poche persone muoiono di Covid-19 in Norvegia, il rischio di morire dopo il vaccino AstraZeneca sarebbe superiore al rischio di morire per la malattia, in particolare tra i giovani". Nella dichiarazione pubblicata sul sito dell'Istituto, e ripresa dalla Cnn, viene ricordato che la Norvegia aveva deciso di "mettere in pausa l'uso del vaccino AstraZeneca a marzo" in conseguenza della "maggiore conoscenza sulla relazione tra il vaccino e rari e gravi casi" di trombosi. "Sulla base di questa conoscenza - conclude la dichiarazione - siamo arrivati alla raccomandazione di rimuovere il vaccino AstraZeneca dal programma vaccinale in Norvegia". Ieri l'Autorità sanitaria danese ha confermato lo stop definitivo all'utilizzo del vaccino prodotto da AstraZeneca, spiegando in una nota che c'è "un possibile collegamento tra casi molto rari di coaguli di sangue anomali, perdita di sangue, bassa conta piastrinica e il vaccino di AstraZeneca. Questo, insieme al fatto che l'epidemia di Covid-19 in Danimarca è attualmente sotto controllo e altri vaccini sono disponibili contro il Covid-19, è stato determinante nella decisione dell'Autorità sanitaria danese di continuare il suo programma di vaccinazione contro il Covid-19 senza il vaccino di AstraZeneca".
"Con una situazione di contagio elevato, pensare alle riaperture vuole dire che tra un mese avremo un aumento dei casi di Covid-19 e l'estate sarà a rischio e dovremmo richiudere". Così all'Adnkronos Salute Andrea Crisanti, direttore di Microbiologia e virologia dell'università di Padova, commenta le riaperture annunciate ieri dal ministro della Salute Roberto Speranza e dal premier Mario Draghi. "Riproporre le zone gialle, quelle arancioni e rosse, è continuare con un sistema infernale - avverte - ed è la dimostrazione che in un anno non si è trovata un'alternativa efficace e non si sono costruiti strumenti adeguati per contenere l'epidemia. Siamo sempre lì, con oscillazioni tra zone gialle e arancioni, nelle prime si apre e il contagio aumenta". Ieri il presidente del Consiglio ha parlato di "rischio ragionato" per la roadmap delle riaperture: "Mi auguro che abbiano delle proiezioni - osserva Crisanti - Ma i numeri non li vediamo, non c'è trasparenza. L'espressione 'rischio ragionato' è vuota e decisamente politica e non scientifica. Il rischio è dato da due componenti, la probabilità e l'intensità del rischio. Per la prima sappiamo già che i contagi aumenteranno e non è una probabilità, con le riaperture accadrà questo. Servirebbe un programma di vaccinazioni a tamburo battente per evitarlo. L'intensità - ricorda l'esperto - è la gravita del fenomeno e i nostri dati sono ancora alti, con le aperture aumenteranno e dovremmo chiudere proprio in estate, quando invece gli altri Paesi saranno fuori dal tunnel". Quello che sta accadendo in Italia è "il risultato di una mediazione tra chi è cauto e chi vuole aprire tutto - avverte Crisanti - Siamo un Paese ostaggio di un gruppo di pressione che fa prevalere gli interessi di parte alla sanità pubblica". Ma quale sarà allora lo scenario delle prossime settimane? "Non ho la sfera di cristallo, ma aumenteranno i contagi", risponde il virologo che poi riflette anche sul dato dei decessi "ancora molto alto in Italia e non si capisce il perché, forse - ipotizza - questo dato è falsato da quello dei nuovi positivi che sono sicuramente di più di quelli registrati, perché il sistema di tracciamento è da mesi che non funziona più".
La Regina Elisabetta ha ordinato ai suoi due nipoti, Harry e William, di sedere "separati" durante le esequie del Principe Filippo.
Gianni Colajemma è morto: l'attore e regista aveva il Covid-19
In Cdm atmosfera eccellente, consultazioni con partiti saranno regolari
Una proteina 'sorvegliata speciale' per le forme gravi di Covid-19. I ricercatori dell'Università di Roma Tor Vergata hanno dimostrato per la prima volta la presenza di un'elevata quantità della proteina Herv-W Env nelle cellule del sangue dei pazienti Covid-19, in particolare nei linfociti T, cellule che giocano un ruolo centrale nella risposta immunitaria verso le infezioni causate da virus e batteri. Nei pazienti Covid-19, la proteina è stata correlata all'infiammazione e all'alterazione ed esaurimento del funzionamento delle cellule del sistema immunitario. L'osservazione che il livello della proteina riflette le complicanze respiratorie dei pazienti durante l'ospedalizzazione suggerisce il suo ruolo nella patogenesi e nell'evoluzione della malattia, come emerge dallo studio appena pubblicato sulla rivista 'EbioMedicine' del gruppo editoriale 'The Lancet'. "L'attivazione di Herv-W Env indotta durante l'infezione da Sars-Cov-2 che abbiamo osservato nei linfociti dei pazienti ospedalizzati - spiega Claudia Matteucci, ricercatrice della cattedra di Microbiologia e microbiologia clinica dell'Università di Roma Tor Vergata e coordinatrice della ricerca, realizzata in collaborazione con il Policlinico Tor Vergata - contribuisce ai processi di iper-infiammazione e immuno-deregolazione che sono alla base della severità della malattia Covid-19". "Comprendere i meccanismi che portano dall'infezione da Sars-Cov-2 alla malattia grave - sottolinea - è fondamentale per lo sviluppo di trattamenti efficaci. L'identificazione dell'associazione tra la presenza della proteina e la disfunzione infiammatoria e immunitaria nella malattia apre la strada ad ulteriori studi sul ruolo della proteina Env come potenziale bersaglio terapeutico". "Per la forma grave della malattia nei pazienti Covid-19 - afferma Massimo Andreoni, responsabile della Clinica di malattie infettive del policlinico Tor Vergata - attualmente sono disponibili poche opzioni terapeutiche per controllare la risposta alterata all'infezione da Sars-CoV-2 e per lo più inefficaci nel ridurre il tasso di mortalità". "Herv-W Env è noto per avere effetti pro-infiammatori che potrebbero contribuire sia a generare complicazioni acute che sintomi neurologici a lungo termine; l'esistenza di un anticorpo per bloccare Herv-W Env, già in uso per altre patologie, potrebbe essere una nuova opzione terapeutica per i pazienti Covid-19", afferma Hervè Perron, responsabile scientifico di GeNeuro – Innovation, società Biotech dedicata alla ricerca nel campo dei retrovirus endogeni, che ha supportato la ricerca.