Commissione Europea assicura: "Da noi Facebook dovrà accettare norme sul copyright"
Una legislazione europea dev'essere recepita entro l'estate. Obbligherà Facebook a pagare i contenuti che utilizza online
Alessia Bonari, infermiera simbolo della lotta contro il Covid, ha donato il suo cachet per Sanremo in beneficenza.
Sessanta chilometri in moto per raggiungere il teatro Ariston di Sanremo: il motociclista (milanista) che ha dato il passaggio a Ibrahimovic ha raccontato la folle avventura
"E' stata approvata dalla Regione Lazio la legge che disciplina tutti gli aspetti legati alla pratica di tatuaggi e piercing". A darne notizia Marco Manzo, storico tatuatore romano famoso in Italia e nel mondo, titolare del Tribal Tattoo Studio, uno dei primi e più frequentati della capitale anche per i suoi elevatissimi standard di igiene e sicurezza e tatuatore di fiducia di personaggi noti come Asia Argento, Max Gazzè e Gabriel Garko. Inoltre Manzo è primo docente nei corsi professionali obbligatori in materia di igiene e sicurezza del lavoro e tecnica di tatuaggio e piercing sin dalla loro istituzione. "La giunta regionale del Lazio - spiega - ha trattato con competenza i vari aspetti riguardanti la nostra attività, a cominciare dall’aumento di ore dei corsi obbligatori portate ad 800 per i tatuaggi e 300 per i piercing, oltre ai corsi d'aggiornamento per i professionisti. Molto apprezzabile lo stanziamento di fondi per le donne che abbiano subito una mastectomia e vogliano coprirne gli esiti cicatriziali con un tatuaggio. D'altra parte, il tatuaggio è già frequentemente utilizzato per coprire cicatrici di varia natura: questo tipo di lavoro personalmente mi da molta soddisfazione perché oltre a realizzare un tatuaggio si aiuta una persona che a volte ha difficoltà a mostrare alcune parti del corpo. Vengono inoltre disciplinate le manifestazioni pubbliche". "Personalmente - sottolinea - auspico una futura legge nazionale , con le stesse regole su tutto il territorio, con corsi professionali di durata triennale come già avviene per gli altri servizi di cura alla persona come estetica o parrucchieri, per consentire una formazione che possa dare uno sbocco lavorativo più facile a chi aspira a questa professione con adeguata preparazione e competenza". “Avevamo bisogno di una legge - avverte - io ho aperto la mia attività ben prima delle linee guida del ministero della Sanità del 1998 , ed all'epoca tutto era molto complicato poiché non si sapeva come autorizzare l'inizio dell'attività, le regole ce le auto imponiamo per etica o competenza specifica, avevamo sempre timore di eventuali chiusure o divieti; avere regole certe consente di poter investire sulla propria attività e di condurla facilmente". "Per quanto riguarda - precisa - un altro aspetto della legge della Regione Lazio, ossia il divieto di tatuaggio e piercing ai minori di 14 anni, fatto salvo il lobo dell’orecchio, era una prassi già consolidata tra i professionisti del settore che non accontentano i minorenni, soprattutto in zone del corpo visibili che potessero costituire una limitazione per l'approccio ad alcuni ambienti di lavoro". "E’ necessario quindi ribadire - rimarca Manzo - quanto sia importante rivolgersi esclusivamente a tatuatori e piercer professionisti, cha abbiano le qualità per condurre queste pratiche in sicurezza: scegliere un tatuatore qualificato a Roma è molto facile data l'abbondanza di offerta a qualunque prezzo e per qualunque stile di tatuaggio si desideri". "La Regione Lazio - ricorda - durante l'emergenza Covid aveva già dato linee guida per l'esecuzione di tatuaggi e piercing in sicurezza che hanno permesso agli operatori di lavorare con più tranquillità e dare garanzie ai propri clienti: al Tribal Tattoo Studio e negli altri studi professionali le applichiamo scrupolosamente". "E' stato imposto - dice - di far entrare un cliente alla volta, gli accompagnatori sono consentiti solo in caso di minorenne o di persona disabile, a tutti viene misurata la temperatura, vengono igienizzate le mani e gli ambienti di lavoro, vengono forniti dispositivi di protezione individuale e si cerca di evitare assembramenti lavorando solo su appuntamento" Marco Manzo , a cui si deve l'ingresso del tatuaggio nel mondo dell'arte contemporanea, nei musei, nelle loro collezioni, nelle grandi mostre e nei monumenti pubblici, segnando così una nuova tappa nella storia dell'arte conclude: "La prima garanzia che si deve dare ad un cliente non è la capacità artistica ma la sicurezza igienico sanitaria". Nella Regione Lazio sono stimati 1350 studi di tatuaggi regolari e 30.000 abusivi. I rischi in strutture non regolari possono essere molto alti: si possono rischiare malattie infettive come epatite ed Aids; inoltre i pigmenti utilizzati potrebbero essere non a norma e quindi potenzialmente tumorali. A ciò si aggiunga che in questo momento, con il coronavirus, i rischi sono ancora maggiori. L’obiettivo è far sì che gli operatori del settore lavorino alla luce del sole e siano controllati. Un altro aspetto che viene regolamentato è quello relativo alla durata dei corsi obbligatori, che passa dalle attuali 90 ore complessive a 800 ore per i tatuaggi e 300 per i piercing. Sono esclusi dall'obbligo di frequentare i percorsi formativi coloro che abbiano frequentato e superato un corso di formazione regionale di almeno novanta ore istituito ai sensi della normativa vigente in materia ovvero che, alla data di entrata in vigore della legge , certifichi di avere esercitato l'attività di tatuaggio o piercing in modo continuativo per almeno cinque anni. Le sanzioni previste per gli abusivi in assenza della scia o dei percorsi formativi vanno dai 3.000 ai 15.000 euro, col sequestro delle attrezzature e dei materiali utilizzati; inoltre restano ferme le sanzioni amministrative e penali in tema di rifiuti previste dal decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152 (Norme in materia ambientale) e successive modifiche.
Fabrizio Pregliasco, virologo dell’università degli Studi di Milano e direttore sanitario dell’Irccs Galeazzi, ha lanciato l'allarme.
AGI - Nell'udienza del processo per l'assassinio del giornalista saudita Jamal Khashoggi, sono stati ascoltati tre testimoni, mentre i 26 imputati vengono giudicati in contumacia. L'autista del consolato, Edip Yilmaz, ha ricordato che nel giorno della sparizione del giornalista lui e altri impiegati turchi furono chiusi in una stanza del consolato e lasciati ad aspettare per l'intera giornata. "Ebbi l'impressione che qualcosa di anomalo stesse accadendo", ha ricordato Yilmaz. Un altro testimone ascoltato è stato Hikmet Cetinkaya, che accompagnò il presidente della Turkish-Arab media association Turan Kislakci, grande amico di Khashoggi, presso il consolato saudita il giorno dopo la scomparsa del giornalista. "L'addetto al parcheggio si avvicinò dicendomi che non potevo sostare. Io gli chiesi che fine avesse fatto Khashoggi, c'erano telecamere dappertutto. Quello mi rispose 'possono anche averlo fatto a pezzi e fatto sparire'. Rimasi senza parole", ha ricordato Cetinkaya. L'addetto alla sicurezza dell'ex console saudita Mohammed al-Otaibi, ha ricordato di aver avuto due giorni liberi, non richiesti, quando il giornalista è stato fatto sparire. La fidanzata del giornalista, Hatice Cengiz, ha chiesto al giudice che il rapporto Usa in cui si indica nel principe Mohammed Bin Salman (MBS) il mandante dell'omicidio venisse incluso nel fascicolo del processo. Richiesta non accolta, perché ritenuta ininfluente ai fini del giudizio. Lo scorso luglio era iniziato a Istanbul un processo in contumacia contro 20 persone, tutte accusate di far parte del team di sicari che fece sparire nel nulla il giornalista e dissidente, nemico del principe Mohamed Bin Salman. Tra gli imputati, anche l'ex consigliere di MBS, Saud al-Qahtani e l'ex numero 2 dell'intelligence Ahmed al-Assiri. A fine settembre la procura della metropoli sul Bosforo ha presentato dei capi di imputazione nei confronti di altri 6 sospetti. Tra i nomi spicca quello dell'ex vice console del Regno, per cui si chiede l'ergastolo con l'accusa di "omicidio premeditato commesso con modalità crudeli". Nella lista degli imputati altri 4 dipendenti della rappresentanza saudita in Turchia con l'accusa di occultamento delle prove. Un processo farsa per la morte di Khashoggi si è svolto a porte chiuse in Arabia Saudita, conclusosi la scorsa estate con pene tra i 7 e i 20 anni inflitte a 8 persone di cui non sono stati rivelati i nomi. Il giornalista è sparito nell'ottobre 2018 dopo aver varcato la soglia del consolato saudita a Istanbul, dove si era recato per ritirare dei documenti per sposare Hatice Cengiz.
Momenti di imbarazzo sul palco dell'Ariston durante la terza serata del festival di Sanremo. Lo showman Fiorello fa una gaffe con la co-conduttrice Vittoria Ceretti
Nel mostrare ai propri fan un messaggio ricevuto da Gemma Galgani, Tommaso Zorzi ha commesso un errore involontario: ecco di cosa si tratta
Non solo la saliva, ma anche le lacrime. Il coronavirus Sars-CoV-2 è stato identificato sulla superficie oculare del 57,1% dei pazienti Covid da un team di ricercatori italiani, autori di uno studio condotto in Lombardia, una delle regioni del Nord Italia più colpite dalla pandemia. La ricerca, firmata da scienziati e specialisti dell'Asst dei Sette Laghi e dell'università dell'Insubria a Varese, è pubblicata su 'Jama Ophthalmology'. Gli esperti si sono chiesti qual è la presenza qualitativa e quantitativa di Sars-CoV-2 sulla superficie oculare dei pazienti Covid ricoverati in terapia intensiva e hanno utilizzato per rilevarlo il saggio di reazione a catena della polimerasi-trascrizione inversa (Rt-Pcr), eseguendo un tampone congiuntivale. Su 91 pazienti esaminati, 52 avevano il virus anche nelle lacrime (57,1%). Sars-CoV-2, sottolineano gli autori del lavoro, può essere rilevato sulle superfici oculari di pazienti con Covid-19 anche quando il tampone nasofaringeo è negativo. "I risultati dello studio - ipotizzano - suggeriscono che il virus può diffondersi dalle superfici oculari all'organismo". La ricerca è stata condotta tra il 9 aprile e il 5 maggio 2020, prima ondata di Covid-19. Sono stati esaminati anche i tamponi congiuntivali di 17 volontari sani aggiuntivi senza sintomi dell'infezione per valutare l'applicabilità del test. Età media dei 108 partecipanti (55 donne e 53 uomini) arruolati: 58,7 anni. Gli autori hanno rilevato un'ampia variabilità della carica virale media da entrambi gli occhi. In un sottogruppo di 41 pazienti, è stata trovata una concordanza del 63% tra i risultati positivi del test congiuntivale e del tampone nasofaringeo se eseguiti entro 2 giorni l'uno dall'altro. In 17 pazienti i risultati del tampone nasofaringeo erano negativi e in 10 di loro il tampone congiuntivale era ugualmente positivo. Non è stato possibile determinare l'infettività delle lacrime, ma gli esperti hanno potuto constatare come il virus fosse presente sulla superficie oculare di gran parte dei pazienti. Considerato che alcuni possono risultare positivi al tampone congiuntivale e non a quello nasofaringeo il test potrebbe essere valutato come esame diagnostico supplementare, concludono i ricercatori. "Molte persone risultano positive al virus senza alcun segno di malattia", fanno notare. L'Rna di Sars-CoV-2 è stato trovato "nel tratto nasofaringeo e nel drenaggio bronchiale, nella saliva, nelle lacrime, nelle urine, nelle feci ma non nei liquidi seminali", elencano. Gli autori dello studio, nell'analizzare il contesto in cui si è cresciuta la trasmissione del virus, fanno un cenno anche al ruolo dello smog. "E' noto che i particolati atmosferici fungono da trasportatori per molti contaminanti chimici e biologici, inclusi i virus, che aderiscono alle polveri sottili, particelle che sono in grado di rimanere nell'atmosfera per ore, giorni o più a lungo, soprattutto in un clima non ventoso e a elevata presenza di inquinamento atmosferico come la Pianura Padana in Lombardia", ragionano. Quanto alla contaminazione delle lacrime, "si ipotizza che il virus possa diffondersi nel liquido lacrimale delle ghiandole lacrimali a causa della viremia sistemica, come è stato dimostrato per l'Hiv". Ma "tra le teorie qui descritte, il contagio diretto da goccioline trasportate dall'aria sembra essere la teoria più probabile", aggiungono gli studiosi. E il virus "può diffondersi nel corpo attraverso il dotto nasolacrimale. Questo contagio avviene nonostante l'uso di mascherine", ipotizzano. "Il caso clinico dell'oftalmologo di Wuhan, Li Wenliang", il medico-eroe fra i primi a perdere la vita in Cina, "può essere un esempio di tale diffusione. I risultati supportano l'uso di protezioni per gli occhi per le persone che lavorano in ambienti in cui è possibile l'infezione per via oculare".
AGI - Nella Repubblica democratica del Congo è stato ucciso William Assani, il magistrato che indagava sull'agguato del 22 febbraio in cui hanno perso la vita l'ambasciatore italiano, Luca Attanasio, il carabiniere di scorta, Vittorio Iacovacci, e l'autista congolese Mustafa Milambo. "Fonti locali dichiarano che stava tornando da una riunione a Goma, nell'ambito dell'inchiesta sulla sicurezza dell'area e in particolare sull'omicidio dell'ambasciatore italiano e dei suoi due accompagnatori", scrive l'agenzia Fides citando fonti missionarie che operano nel Nord Kivu, di cui Goma è il capoluogo. In un comunicato inviato a Fides, l'Ong locale Cepadho (Centro Studi per la Pace, la Democrazia e i Diritti Umani) afferma di "aver appreso con forte sgomento dell'assassinio del maggiore William Assani, magistrato presso il Tribunale militare di Rutshuru, rimasto vittima il 2 marzo di un agguato all'altezza di Katale, sull'asse stradale Rutshuru - Goma, da dove proveniva". "Questo crimine è stato perpetrato da uomini armati, non identificati, uno dei quali è stato neutralizzato dalla risposta avviata dalle Fadrc (l'esercito congolese)" precisa la dichiarazione.
AGI - Leggo di tutto su di me, ora mi sono rotto... È lo sfogo di Bugo attraverso un duro post in cui mette sott'accusa i giornalsti. "Ciao ragazzi, parto dalla fine dicendo che mi sono rotto. Lo dico perché è da un anno che leggo qualsiasi cosa su di me che nulla c'entra con la musica e non ho mai replicato. Capisco la libertà di parola, è un diritto sacro e la rispetto, ma quando i giornalisti musicali usano come scusa una cosa accaduta più di un anno fa per schernirmi, allora siamo oltre all'ambito delle chiacchiere da bar. Sono qui al Festival per parlare di musica. Lo so che è un anno difficile per tutti e fare un disco e' un lavoro delicato, soprattutto ora". L'artista aggiunge "mi dispiace che non si parli di questo e che invece ci si continui a chiedere dove sia Bugo" e sottolinea che invece "Bugo è qui, io sono qui, non sono mai andato via. Mi sono solo allontanato dalla pazzia e dall'opportunismo. Forse questo non fa notizia, né click, ma questo sono io. Non sono il più intonato di tutti, ma di certo sono più sincero di molti. Bugo è qui".
Valerio Scanu spara a salve contro Achille Lauro, e sui social scoppia una vera e propria bufera.
Il tempo sta per cambiare. L'alta pressione è pronta a fare le valigie e lasciare spazio a una maggior instabilità. Già da venerdì le prime piogge torneranno, dopo tanto tempo, a interessare il Nordest per poi portarsi in tarda serata anche in Lombardia e sul resto del Nord. Nel weekend una rapida irruzione di aria più fredda, oltre a far calare le temperature fino a 10°C rispetto a questi giorni, provocherà un temporaneo guasto del tempo. Il team del sito www.iLMeteo.it avvisa che sabato l’irruzione di aria più fredda in arrivo dai Balcani, favorirà l’arrivo di un rapido fronte instabile che dalle primissime ore del giorno porterà piogge veloci e possibili locali temporali che dal Nordest si porteranno verso il Nordovest dove nevicherà sulle Alpi al di sopra dei 7-900 metri. Tempo in peggioramento anche sulle regioni adriatiche, sugli Appennini (neve a 1600 metri), zone interne del Lazio e infine sulla Sardegna. Domenica il fronte instabile avrà perso tutta la sua forza anche se sugli Appennini centrali potranno esserci alcune residue precipitazioni, specie tra Lazio e Abruzzo (frusinate, aquilano). Nel frattempo dalla Tunisia un debole vortice ciclonico comincerà a far peggiorare il tempo sulla Sardegna con temporali verso sera. Le temperature subiranno una sensibile diminuzione soprattutto al Nord, infatti rispetto a questi giorni caleranno di quasi 10°C con valori massimi non più alti di 10°C e minimi che potranno andare anche sotto lo zero, specie in Emilia, in aperta campagna e anche sulle zone interne del Centro. Nel dettaglio: Giovedì 4 - Al nord: foschie e cielo velato sulle pianure, più sole altrove. Al centro: a tratti nuvoloso sulle coste tirreniche, soleggiato altrove. Al sud: in prevalenza soleggiato. Venerdì 5 - Al nord: coperto sulle coste, ma verso sera peggiora al Nordest. Al centro: piogge su Lazio, bassa Toscana e Sardegna. Al sud: piovaschi in Sicilia, più asciutto altrove. Sabato 6 - Al nord: veloci piogge al nordest al primissimo mattino, poi verso il Nordovest. Al centro: piogge su regioni adriatiche, Lazio interno e Sardegna. Al sud: piogge sparse su Campania, Basilicata e Gargano. Domenica più soleggiata e asciutta.
"I giostrai che lavorano a Bergantino (Rovigo) e nei paesi limitrofi sono nella più completa disperazione. La loro abilità che nel costruire le giostre è conosciuta in tutto il mondo, ma ora non essendoci più prospettive al momento la crisi la fa da padrone". Lo dice, all'Adnkronos/Labitalia, Tommaso Zaghini, direttore del 'Museo documentario della giostra e dello spettacolo popolare'. "Tutti i luna park e le fiere - spiega - sono chiusi e alcuni imprenditori-costruttori stanno ultimando le giostre sulla base di commesse fatte alcuni anni fa. Attualmente non c'è nessuno che fa nuovi ordini". "E' un mondo - ammette - che si è bloccato e del resto quello dello spettacolo è un settore che subisce danni enormi. In quest’angolo del Polesine ci sono 70 imprese che producono giostre, per un fatturato che supera i 50 milioni di euro all'anno, dando occupazione, con tutto l'indotto, a oltre un migliaio di unità lavorative, per la maggior parte specializzate nei settori della carpenteria, dell'elettromeccanica e dell'elettronica". "Dieci di queste aziende - ricorda - fanno assemblaggio, cioè uniscono tutti i pezzi che producono le altre e ogni azienda di queste dieci produceva 2 giostre al mese, con una media di circa 20 giostre all'anno. Pensando che ogni giostra può arrivare a costare 3 milioni di euro, possiamo vedere la gravità delle perdite economiche del comparto". "Queste competenze - fa notare Zaghini - specialistiche e tecnologicamente avanzate attraggono, infatti, la clientela da tutta Europa, da vari Stati dell'Asia, dall’America del Nord e del Sud e dai paesi arabi che prima del Covid organizzavano visite per vedere i capannoni dove si realizzano le giostre. Le produzioni venivano scelte da acquirenti provenienti da paesi non toccati dalla congiuntura economica negativa degli ultimi anni pre-Covid. Spesso, infatti, gli affari non venivano conclusi in euro ma con altri tipi di moneta". "Le cose - precisa - non vanno certo meglio per il 'Museo documentario della giostra e dello spettacolo popolare': durante l'estate avevamo circa 2.000 visitatori, una grande affluenza per un museo che sta in una cittadina di 2.600 abitanti. Poi abbiamo dovuto chiudere con il lockdown e ora che abbiamo riaperto possiamo accogliere solo gruppi di 5 persone alla volta per una visita che dura circa un'ora e mezza con una perdita incalcolabile".
Parlamentari con garante: rivoluzione è Mite, è la tutela dell'ambiente
Lorella Cuccarini ha replicato contro Maria Teresa Ruta, che l'aveva pubblicamente criticata al GF Vip.
Ermal Meta è in testa alla classifica generale provvisoria del 71mo festival di Sanremo. Al secondo posto Annalisa, al terzo Irama. A seguire, nell'ordine: Malika Ayane, Noemi, Fasma, Fedez-Michielin, Lo Stato Sociale, Willie Peyote, Francesco Renga, Arisa, Gaia, Fulminacci, La Rappresentante di Lista, Maneskin, Max Gazzé, Colapesce e Dimartino, ComaCose, Extraliscio, Madame, Gio Evan, Orietta Berti, Random, Bugo, Ghemon, Aiello.
Il microbiologo ha criticato il nuovo commissario all’emergenza Covid
Il marito della donna morta carbonizzata nella sua abitazione insieme all'amica è stato arrestato con l'accusa di duplice omicidio.
Le parti civili hanno chiesto di ascoltare Luca Palamara, ex presidente dell’Anm.
“Nei primi due mesi e mezzo i 46mila medici di famiglia italiani hanno somministrato circa 10 milioni di dosi di vaccino antinfluenzale, nonostante una programmazione della campagna antinfluenzale in alcune realtà raffazzonata con dosi che non arrivavano, appuntamenti già fissati per la vaccinazione con gli assistiti poi annullati perché i vaccini non erano disponibili. Abbiamo lavorato tanto anche sul fronte delle altre vaccinazioni dell’adulto e dell’anziano, compresa quella anti-pneumococcica, ma c’è ancora molto da fare sul piano organizzativo. Da questi errori dobbiamo imparare a programmare per tempo tutte le campagne vaccinali con il coinvolgimento degli attori diretti”. Lo ha detto Tommasina Maio segretario nazionale di Fimmg Continuità Assistenziale, durante il del webinar “Covid Next Step: abbiamo il vaccino, ma le altre vaccinazioni?” talk online promosso e organizzato da Fare comunicazione, con il contributo incondizionato di Gsk, sul tema delle vaccinazioni oscurate dalla pandemia. Tra i temi affrontati dal dibattito in modalità virtuale “Le altre vaccinazioni oltre il Covid: il ruolo della Medicina Generale”. “Con la pandemia – ha ricordato Maio – abbiamo dovuto modificare profondamente tutta la nostra operatività. Partendo dal modello organizzativo agli strumenti utilizzati, dovendo aggiungere al carico assistenziale anche un elemento fondamentale che era quello di offrire delle condizioni di contenimento dell’infezione e di sicurezza nel momento in cui vedevamo i nostri pazienti. Per cui siamo arrivati alle campagne vaccinali già rodati su questi nuovi modelli organizzativi. E prova ne è stata la campagna di vaccinazione antinfluenzale. Abbiamo lavorato molto anche sulle altre vaccinazioni dell’adulto e dell’anziano, compresa quella pneumococcica. Adesso l’assistito ci chiama per assicurarsi che le proprie condizioni fisiche e di salute consentano di ricevere la vaccinazione anti-Covid”. Sul fronte Covid, invece, “sono molto preoccupata – ammette Tommasina Maio -. Se dopo due mesi di campagna vaccinale contro il Covid su una popolazione facilmente raggiungibile e contattabile, ovvero gli operatori sanitari e gli anziani delle Rsa, siamo a poco più di 3 milioni di dosi, qualcosa non va. Io sono stata vaccinata in una struttura ospedaliera, non è difficile rintracciare i medici e gli operatori sanitari. E non mi vengano a dire che mancano i vaccini: un milione di dosi è ancore nei frigoriferi in attesa di essere somministrata”. Quale impatto ha avuto il Covid sulle vaccinazioni e sul lavoro dei medici di famiglia? “La pandemia Covid-19 ha drammaticamente evidenziato l’importanza della prevenzione delle malattie infettive – ha affermato Alessandro Rossi, medico di medicina generale e responsabile dell’ufficio di presidenza Simg –. È del marzo 2020 l’appello lanciato dall’Oms, ovvero di difendere le attività di vaccinazioni per i danni che potenzialmente su queste attività avrebbe potuto svolgere il virus. Ci siamo sentiti chiamati fortemente in causa e come Simg, abbiamo prodotto un documento che dà indicazioni su come vaccinare l’adulto ai tempi del coronavirus”. “Eravamo alla immediata vigilia della vaccinazione antinfluenzale – ha proseguito Rossi – sapevamo che sarebbe stata diversa da tutte le altre: dovevamo distanziare le persone, far lavorare in totale sicurezza il personale medico e degli assistiti, dovevamo prenotare le vaccinazioni. In altre parole, eravamo chiamati ad affrontare una vaccinazione complessa, come quella antinfluenzale, in una situazione di vera emergenza. Molti medici hanno lavorato il sabato e la domenica per non sovrapporre la vaccinazione alle attività quotidiana. Lo hanno fatto in luoghi diversi dal proprio ambulatorio. Nonostante le tante difficoltà abbiamo vaccinato 10 milioni di persone per l’influenza, mi chiedo perché non mettere a leva questa potenzialità anche per la vaccinazione anti-Covid? Siamo noi la medicina di prossimità, siamo vicini alle persone. La programmazione delle prossime fasi non c’è”. Tra le altre iniziative promosse della Simg, Rossi ha ricordato la campagna “Porgi l’altra spalla” con la quale “proponevamo alle persone – ha concluso – che si sottoponevano alla vaccinazione antinfluenzale (soggetti a rischio per condizioni di vita o per età) anche una seconda vaccinazione, fra quelle raccomandate in queste circostanze: antipneumococcica, herpes zoster”.