Commisso: "Con questa burocrazia l'Italia non va avanti"
Il presidente della Fiorentina inaugura il cantiere del Viola Park, futuro centro sportivo dalla squadra, e parla anche del progetto per un nuovo stadio a Firenze.
Pasquale ha chiesto l'intervento del programma per cercare di recuperare il rapporto con la moglie Anna.
Uno yatch di lusso dal valore di oltre 10 milioni di dollari si è scontrato contro una banchina, nel porto di Sint Maarten, riportando svariati danni.
"Sono pronto a ripetere in tribunale, nella forma e nella sostanza, quello che ho detto in tv su Giorgia Meloni". Lo dice Vauro a 'Next Quotidiano', risponde a Giorgia Meloni che ha minacciato di portarlo in tribunale, in seguito alle dichiarazioni che il disegnatore e vignettista toscano ha rilasciato ieri a 'Diritto e rovescio', la trasmissione condotta da Paolo Deldebbio. “Mi sorprendono sempre i neofascisti che si offendono se li chiami così. Io mica mi offendo se mi chiami comunista”, ha aggiunto Vauro. Tutto nasceva dalle offese ormai note rivolte dal professor Giovanni Gozzini alla leader di Fratelli d'Italia. Vauro ha preso le distanze in modo netto da quegli epiteti, senza tuttavia esprimere solidarietà nei confronti della diretta interessata. Il motivo lo ha spiegato lui stesso in diretta tv: "Sono colpito in negativo dalle espressioni utilizzate dal professore. La Meloni è stata ingiustamente offesa, ma quando Liliana Segre è andata in Senato a istituire la commissione contro l’odio, tutta l’aula si è alzata in piedi, tranne i senatori di Fratelli d’Italia e Lega. La Meloni è leader di un partito che ha cavalcato la xenofobia e il fascismo e io non do alcuna solidarietà".
Con l'inizio della prima settimana di marzo, oltre a iniziare la primavera meteorologica, si imporrà sul nostro Paese una nuova struttura anticiclonica che non avrà più caratteristiche sub-tropicale come quella di questi giorni, ma sarà in parte alimentata da venti più freschi che spazzeranno le nuvole su gran parte d'Italia. Il team del sito www.iLMeteo.it comunica che da lunedì 1 marzo le nuove sembianze dell'alta pressione favoriranno una pulizia quasi totale del cielo: su quasi tutte le regioni le nuvole saranno decisamente rare. Tutto ciò oltre a facilitare un importante irraggiamento diurno tale da far raggiungere alla colonnina di mercurio valori molto gradevoli, farà anche raffreddare molto velocemente la terra dopo il tramonto cosicché le temperature notturne potranno tornare a raggiungere misure prossime allo zero o vicino ad esso soprattutto al Nord e nelle zone interne del Centro. Tale situazione però sarà un fuoco di paglia in quanto in prossimità del primo weekend di marzo, una massa d'aria molto fredda di origine polare potrebbe piombare sull'Italia creando le basi per il tipico colpo di coda dell'inverno, con il ritorno delle precipitazioni, nevose sulle nostre montagne. NEL DETTAGLIO Domenica 28. Al nord: cielo coperto al Nordovest, sereno altrove. Al centro: bel tempo prevalente. Al sud: molte nubi sugli Appennini, più sole altrove. Lunedì 1 marzo: al nord cielo sereno su tutte le regioni. Al centro: qualche nube di passaggio sulla Sardegna, sulle regioni peninsulari invece, tutto sole. Al sud: ampio soleggiamento.
Elisabetta Gregoraci è apparsa super emozionata nel dare un grande annuncio a tutti i suoi fan: ecco di cosa si tratta
Tra i protagonisti della puntata Cristina, che ha chiesto l'intervento del programma per fare una bellissima sorpresa a Patrizio.
AGI - "Non ho paura della morte e la immagino a Roma", "come Papa in carica o emerito". Lo afferma Papa Francesco in una intervista anticipata dal quotidiano argentino La Nacion. Si tratta di un colloquio avvenuto due anni fa, il 16 febbraio 2019, con il giornalista e medico Nelson Castro per un suo libro sulla salute dei Papi. Il Pontefice oltre a parlare del tema della morte, dialoga sull'operazione al polmone e sulle ansie nel periodo della dittatura quando nascondeva i perseguitati. Ma anche della psichiatra alla quale, sempre in quel periodo della dittatura, raccontava cosa gli succedeva e gli aiuti che riceveva per i test per i novizi. Francesco afferma di sentirsi bene e pieno di energia, grazie a Dio. Ricorda il "difficile momento", nel 1957, a 21 anni, quando ha subito l'asportazione del lobo superiore del polmone destro a causa di tre cisti. "Quando mi sono ripreso dall'anestesia, il dolore che sentivo era molto intenso". "Non è che non fossi preoccupato, ma ho sempre avuto la convinzione che sarei guarito". Sottolinea che il recupero è stato completo: "Non ho mai sentito alcuna limitazione nelle mie attività". Anche nei diversi viaggi internazionali - spiega - "non ho mai dovuto limitare o cancellare" nessuna delle attività programmate: "Non ho mai provato affaticamento o mancanza di respiro (dispnea). Come mi hanno spiegato i medici, il polmone destro si è espanso e ha coperto tutto l'emitorace omolaterale". Il giornalista chiede al Papa se sia stato mai psicanalizzato: "Ti dico come sono andate le cose. Non mi sono mai psicanalizzato. Quando ero provinciale dei Gesuiti, durante i giorni terribili della dittatura, in cui ho dovuto portare le persone in clandestinita' per farle uscire dal Paese e salvare le loro vite, ho dovuto gestire situazioni che non sapevo come affrontare. Sono andato a trovare una signora - una grande donna - che mi aveva aiutato a leggere alcuni test psicologici per i novizi. Così, per sei mesi, l'ho consultata una volta alla settimana". Era una psichiatra: "Durante quei sei mesi, mi ha aiutato a orientarmi su come affrontare le paure di quel tempo. Immaginate cosa sia stato trasportare una persona nascosta nell'auto - solo da una coperta - e passare tre posti di blocco militari nella zona di Campo de Mayo. La tensione che generava in me era enorme". Il Pontefice spiega anche che il colloquio con la psichiatra lo ha anche aiutato a imparare a gestire l'ansia e a evitare di prendere decisioni affrettate. Parla dell'importanza dello studio della psicologia per un prete: "Sono convinto che ogni sacerdote deve conoscere la psicologia umana". Quindi parla delle nevrosi: "Alle nevrosi bisogna preparare il mate. Non solo, bisogna anche accarezzarle. Sono compagne della persona durante tutta la sua vita". Francesco, come aveva già detto una volta, ricorda di aver letto un libro che lo ha interessato molto e lo ha fatto ridere di gusto: "Rejoice in Being Neurotic" (Rallegrati di essere nevrotico) dello psichiatra americano Louis E. Bisch: "È molto importante essere in grado di sapere dove le ossa cigolano. Dove sono e quali sono i nostri mali spirituali. Con il tempo, si impara a conoscere le proprie nevrosi". Francesco parla dell'ansia di voler fare tutto e subito. Cita il famoso proverbio attribuito a Napoleone Bonaparte: "Vestitemi lentamente, ho fretta". Parla della necessità di saper rallentare. Uno dei suoi metodi è ascoltare Bach: "Mi calma e mi aiuta ad analizzare meglio i problemi". Alla fine dell'intervista, il giornalista chiede se pensa alla morte: "Sì", risponde il Papa. Se ha paura: "No, niente affatto". E come immagina la sua morte: "Come Papa, in carica o emerito. E a Roma. Non tornerò in Argentina".
AGI - Dopo le tensioni che hanno scosso la Borsa brasiliana a seguito del cambio al vertice di Petrobras, il presidente Jair Bolsonaro ha provato a calmare le acque difendendo il ministro delle Finanze. Secondo molti osservatori, scrive il Financial Times, la mossa su Petrobras era diretta in realtà contro il ministro Paulo Guedes, ex banchiere, sostenitore del libero mercato e contrario a interventi del governo nell'economia. "Paulo Guedes è un'àncora del nostro governo", ha detto Bolsonaro ieri proprio per dissipare le speculazioni. Inoltre, la decisione sul cambio al vertice della compagnia petrolifera - che ha fatto crollare le azioni Pertobras e il real brasiliano - ha sollevato molti dubbi sull'impegno del presidente per portare avanti l'agenda di riforme economiche liberali, marchio di fabbrica di Guedes. "L'incidente Petrobras ha spaventato diversi investitori", ha spiegato Eduardo Figueiredo analista di Aberdeen Standard Investments. In vista della campagna per la sua rielezione l'anno prossimo, alcuni osservatori temono che Bolsonaro possa perseguire un'agenda populista che potrebbe minare le già stressate finanze pubbliche. Con diversi funzionari riformisti che hanno già lasciato il governo, molti si chiedono se Guedes li seguirà. "Nei prossimi mesi c'è da attendersi cambi nel governo. In cima alla lista di quelli che potrebbero uscire c'è proprio Paulo Guedes", ha detto Jimena Blanco della società di consulenza Verisk Maplecroft. "L'uscita di Guedes rappresenterebbe a tutti gli effetti una definitiva inversione a U della politica economica brasiliana verso il populismo". Con la nomina alle finanze, infatti, Guedes si è impegnato a realizzare importanti riforme strutturali per rilanciare la più grande economia dell'America Latina dopo anni di crescita fiacca. Tuttavia, a parte la legge sulle pensioni che dovrebbe far risparmiare le casse dello stato, il ministro ha finora fallito i suoi obiettivi. La promessa riforma fiscale, la revisione dell'amministrazione e la privatizzazione di diverse grandi aziende pubbliche non si sono finora viste. "Quando Bolsonaro era candidato" alla presidenza "il mercato ha sempre pensato che Paulo Guedes avrebbe avuto una grande influenza su di lui", ha detto Cristiano Oliveira, capo economista del Banco Fibra. Purtroppo "abbiamo realizzato che tutto ciò non è avvenuto". Nonostante i lenti progressi e la controversia Petrobras di questa settimana, coloro che sono vicini al ministro delle finanze assicurano che non abbia nessuna intenzione di fare un passo indietro. Guedes è impegnato "come mai prima d'ora", ha detto un assistente, aggiungendo che il ministro è completamente concentrato su un emendamento fiscale chiave da votare al Congresso la prossima settimana che mira a tagliare le spese del settore pubblico. "Continueremo a lavorare", ha detto un altro funzionario del ministero delle Finanze. "Paulo Guedes sta guidando le nostre riunioni e abbiamo avuto una grande vittoria con Eletrobras", ha aggiunto, riferendosi a un disegno di legge di questa settimana per privatizzare il fornitore di energia pubblico. Guedes finora non ha commentato la vicenda Petrobras e il 'licenziamento' del ceo Robero Castello Branco a causa di una disputa sui prezzi del carburante da allineare alle tariffe internazionali. Gli analisti notano inoltre che molti politici brasiliani e generali dell'esercito non condividono l'attivismo del ministro delle Finanze che punta a ridurre la presenza dello stato nell'economia. D'altra parte il nuovo presidente di Petrobras, Joaquim Silva e Luna, scelto da Bolsonaro è un generale dell'esercito senza esperienza nel settore oil&gas. Lo stesso Bolsonaro in passato non ha nascosto la sua visione statalista che per molti sta tornando alla ribalta. "Sembra esserci un disallineamento tra la squadra economica e il cuore del governo. Questa è un'amministrazione che non ha il capitale politico per portare avanti cambiamenti impopolari", ha detto Camila Abdelmalack, capo economista della societa' di consulenza Veedha Investimentos. Per gli investitori stranieri, la questione è se la questione Petrobras sia foriera di un approccio più interventista del governo o se Guedes possa guidare Bolsonaro a un approccio più liberista e a una maggiore attenzione verso la spesa pubblica. Il debito del Brasile è superiore al 90% del Pil, un rapporto maggiore di qualsiasi altra grande economia in via di sviluppo a parte la Cina. Un test chiave sarà il passaggio del cosiddetto emendamento costituzionale sul fisco nelle prossime settimane che porterebbe un po' di sollievo alle casse del Brasile limitando le spese del settore pubblico. Il governo intende anche andare avanti con riforme piu' sostanziali. Paulo Uebel, che ha lavorato con Guedes ma ha lasciato il governo l'anno scorso, ha detto che il suo ex capo manterrà la rotta. "Non credo che voglia dimettersi. Credo che voglia approvare le riforme strutturali", ha detto. "La sua credibilità è in gioco, quindi ha bisogno di dimostrare che è valsa la pena di metterci tempo ed energia".
Duro attacco di Andrea Crisanti contro il vaccino italiano della casa farmaceutica ReiThera
Il ragazzo stava passeggiando in spiaggia quando ha raccolto il blocco di fosforo.
Rosalinda e Dayane Mello: “Sei sempre stata in cima alle mie classifiche. Fuori ci sarà sempre spazio per te”.
Durante un confronto tra Dayane Mello e Tommaso Zorzi, la modella ha spiegato di aver amato Rosalinda mesi fa ma di non averlo confessato.
Zakia Seddiki, moglie dell'ambasciatore Luca Attanasio, ucciso in un agguato con il carabiniere Iacovacci, ha spiegato che è stato tradito.
La prossima settimana, che segnerà l'avvio della stagione primaverile dal punto di vista meteorologico (la primavera astronomica inizierà invece il prossimo 20 marzo) si aprirà con un'alta pressione da record. Tuttavia, col passare dei giorni, un importante cambiamento di circolazione a livello continentale si farà sempre più spazio, con ripercussioni anche sull'Italia. Facciamo dunque il punto della situazione tracciando una tendenza per la prima settimana di marzo. Dall'analisi del quadro sinottico europeo emerge chiaramente come l'inizio della stagione primaverile sarà all'insegna della stabilità atmosferica, grazie alla reiterata presenza di un vasto campo anticiclonico ben disteso sul bacino del Mediterraneo, ma che abbraccia in realtà gran parte del Vecchio Continente. Ciò si tradurrà, non solo in un ampio soleggiamento, con qualche piccola eccezione, ma anche in un clima piuttosto gradevole, con temperature miti soprattutto al Centro-Sud. In apertura di settimana, tuttavia, il clima sarà più fresco, a causa dei venti dai quadranti settentrionali (che in realtà inizieranno a soffiare già nel corso del weekend) e che condizioneranno le temperature, di giorno (qualche grado in meno rispetto alle attuali), ma soprattutto di notte e al primo mattino, quando al Nord si potrà scendere fin quasi allo zero anche in pianura. Dal punto di vista meteorologico, salvo per qualche nebbia sulle pianure settentrionali e per nubi basse sulle coste del medio e alto tirreno, la giornata di lunedì si presenterà soleggiata su buona parte del nostro Paese. Da martedì 2 e almeno fino a giovedì 4 marzo non sono attese variazioni meteorologiche significative. L'anticiclone continuerà a dominare indisturbato, non sono previste precipitazioni. Ma attenzione, dove la brevissima pausa più fresca di lunedì, il clima tornerà ad essere piuttosto mite, specie durante le ore centrali e pomeridiane, con valori di nuovo diffusamente oltre i 15°C. Allargando il nostro orizzonte temporale possiamo notare come sull'Europa centro-settentrionale una possente irruzione di aria fredda riuscirà a guadagnare sempre più terreno spostandosi dalla Penisola Scandinava verso le Isole Britanniche, la Francia e la Germania. Insomma siamo al prologo di un importante cambiamento delle condizioni meteo con effetti anche sul nostro Paese a partire da venerdì 5 e per il successivo weekend, con il ritorno in grande stile di freddo, piogge intense e anche della neve fino a quote basse.
"Il M5s andrebbe oltre il 20% con Conte alla guida", i sondaggi di Rocco Casalino.
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L'emergenza Covid fa male anche agli occhi. Se la sindrome dell'occhio secco (Ded) è in costante aumento - dopo i 50 anni ne soffre tra il 20 e il 30% della popolazione, con un'incidenza quasi doppia nelle donne - la necessità di usare la mascherina ha peggiorato la situazione, tanto che è stata coniata una nuova espressione 'Mask-associated dry eye' (Made). Soprattutto se indossata male, infatti, provoca un flusso di aria che risale a pressione dalla bocca verso l'occhio, aumentando la secchezza della superficie oculare. "Questo meccanismo - spiega Rita Mencucci, oculista presso l'Azienda ospedaliera universitaria Careggi di Firenze - potrebbe essere particolarmente dannoso nei soggetti a rischio, come nei videoterminalisti, nei portatori di lenti a contatto, nelle donne in menopausa". "E' importante, quindi, indossare la mascherina correttamente - raccomanda la specialista - in modo che aderisca perfettamente al volto, utilizzare lacrime artificiali e durante l'utilizzo del videoterminale seguire la regola del 20-20-20, cioè ogni 20 minuti fare una pausa di 20 secondi, guardando a 20 piedi (circa 6 metri), cioè lontano". Ma la sindrome dell'occhio secco è uno degli strascichi più importanti dopo un intervento di cataratta, tra le operazione più praticate al mondo con una percentuale di rischio intraoperatorio e postoperatorio tra le più basse in assoluto. Eppure, anche quando perfettamente eseguito e riuscito, comporta in circa il 30% dei pazienti l'insorgenza della sindrome, che spesso genera insoddisfazione nel paziente desideroso di vedere bene dopo aver eliminato la cataratta. Uno studio italiano, pubblicato sulla rivista 'Advances in therapy', ha dimostrato che pre-trattare i pazienti prima dell'intervento di cataratta con un mix di principi attivi come vitamina D, A, omega 3 e liposomi riesce a diminuire il discomfort post-operatorio. "Secondo la letteratura scientifica recente, l'incidenza dell'occhio secco nei pazienti che vanno incontro a intervento di cataratta - spiega Mencucci - è circa del 40%, ma la maggior parte di questi non sa di esserne affetto e questo rappresenta il primo fattore di rischio per l'insorgenza di un occhio secco conclamato postchirurgico". "L'occhio secco che insorge dopo un intervento di cataratta - afferma Paolo Fogagnolo, oculista presso l'Università degli Studi di Milano, Ospedale San Paolo e principale autore dello studio - può essere un disturbo transitorio, ma per qualche mese il paziente subisce una serie di problematiche legate alle modifiche che l'intervento provoca sulla superficie oculare". In genere, si prescrivono dei sostituti lacrimali che i pazienti devono utilizzare per alcuni mesi dopo l'intervento fino al ripristino della corretta idratazione oculare. Ora è da poco disponibile nelle farmacie un nuovo sostituto lacrimale che contiene vitamina D, vitamina A, omega 3 e liposomi da utilizzare anche prima di andare in sala operatoria. "Il ruolo protettivo della vitamina D in formulazione orale nella gestione dell'occhio secco è ormai ben codificato', prosegue Mencucci. "Ultimissimi studi - evidenzia - indicano come la vitamina D in collirio possa avere un ruolo importante nel ridurre l'infiammazione corneale e aumentare i meccanismi di difesa della superficie oculare. La vitamina A promuove la produzione della componente glicoproteica e mucinosa del film lacrimale, rendendolo più stabile. Infine, gli acidi grassi omega 3, che hanno origine algale, hanno anch'essi attività anti-infiammatoria e protettiva, migliorando la qualità del film lacrimale".
AGI - I due badanti campani, Alessandro Sabatino e Luigi Cerreto, sarebbero stati uccisi in una sorta di esecuzione, eseguita dal loro omicida armato di pistola. Due proiettili per ammazzare coloro che erano considerati una minaccia. Sarebbero le prime risultanze dell'autopsia secondo quanto sostiene la trasmissione di Raitre 'Chi l'ha visto' sul caso dei due uomini scomparsi il 12 maggio del 2014 dalla villa di Siracusa dove assistevano l'anziano padre dell'uomo fermato. Il ristoratore siracusano 50enne, Giampiero Riccioli, è accusato duplice omicidio e occultamento di cadavere Gli esami tossicologici chiariranno se prima sono stati storditi con sonnifero e quindi erano sdraiati perché addormentati, oppure se Giampiero Riccioli li ha fatti inginocchiare prima di sparare. Il provvedimento, convalidato il 20 febbraio, era stato eseguito dagli agenti della Squadra mobile di Siracusa poche ore dopo il rinvenimento nella villa del ristoratore, in contrada Tivoli, a sud del capoluogo siciliano, di resti umani, appartenenti, secondo gli inquirenti, ai badanti scomparsi. Per i magistrati, poco dopo avere avuto l'incarico di prestare assistenza al padre dell'indagato, le vittime avrebbero rimproverato al cinquantenne di trattare male il pensionato e avrebbero minacciato una denuncia per maltrattamenti. Da qui la furiosa lite e il rancore culminato nella presunta esecuzione di morte.
Discute con la moglie per i voti del figlio, scoppia una lite e la aggredisce con un coltello: arrestato dalla Polizia di Stato un cittadino filippino 43enne. E’ successo nella serata di ieri al Pigneto. Un uomo, un cittadino filippino ha dapprima aggredito la moglie a parole poi l’ha accoltellata alla gola. E’ stato un amico di famiglia, presente in casa, a disarmare l’uomo che tuttavia, anche a causa dell’alterazione da alcol, non ha desistito e dopo aver scaraventato uno specchio contro il muro ha provato a ferire ancora la moglie con un pezzo di vetro acuminato. Ad allertare il Nue 112, è stata la stessa vittima dopo esser riuscita a scappare, senza riuscire a portare con sè il ragazzo. Ed è con questa preoccupazione che la donna ha accolto la pattuglia del Reparto Prevenzione Crimine Lazio, “mio figlio è ancora dentro ” ha raccontato la donna in lacrime agli agenti. Rintracciato all’interno dell’abitazione il 43enne, dopo aver aggredito i poliziotti con calci e pugni, è stato arrestato per maltrattamenti, lesioni aggravate e resistenza a pubblico ufficiale. La donna, dopo esser stata refertata in ospedale, lei con 10 giorni e il figlio con 7, ha poi presentato denuncia contro il marito al commissariato Porta Maggiore. Da tempo infatti M.F.C.M. maltrattava i suoi familiari. Il coltello da cucina, con una lama di circa 10 cm, lo specchio da tavolo rotto e il frammento di vetro appuntito, sono stati posti sotto sequestro.