Coronavirus, se sei felice lo sconfiggi
Se sei felice hai ottime probabilità di sconfiggere il virus.
Lo riporta un articolo pubblicato su New Scientist in cui si legge che gli stati d’animo positivi e i buoni amici aumentano l’effetto del vaccino.
AGI - Buckingham Palace è sotto pressione per replicare alla dirompente intervista concessa dai Duchi di Sussex a Oprah Winfrey, in particolare alle accuse di razzismo, che rischiano di avere effetti pesanti sull'immagine della monarchia. A suscitare le controversie maggiori è stata infatti la confessione di Harry e Meghan secondo la quale un membro non identificato della famiglia reale, che non sarebbe né la regina Elisabetta né il principe Filippo, avrebbe espresso preoccupazione su quanto scura avrebbe potuto risultare la pelle del figlio Archie per via delle origini afroamericane dell'ex attrice americana. Meghan Markle aveva poi sostenuto che ad Archie fosse stato negato il titolo di principe proprio perché di etnia mista. Il protocollo attuale prevede in realtà che Archie ottenga automaticamente tale titolo quando il nonno, il principe Carlo, sarà asceso al trono. La coppia ha tuttavia sostenuto che tali regole saranno cambiate una volta che Carlo sarà diventato re allo scopo di restringere la linea degli eredi al trono. Mentre a Buckingham Palace ci si interroga su chi sia l'autore del commento sulla pelle di Archie, cosa che la coppia ha affermato di non voler rivelare per evitare danni d'immagine eccessivi per la monarchia, sono arrivate le prime reazioni della politica britannica. Il primo ministro, Boris Johnson, ha scelto di non farsi coinvolgere nella polemica. Ai cronisti che gli chiedevano se il Palazzo debba indagare sulle accuse di razzismo, il premier ha replicato che "forse la cosa migliore che posso dire è che ho sempre avuto la massima ammirazione per la regina e il ruolo unificatore che gioca nel nostro Paese e nel Commonwealth". "Per tutte le altre questioni che riguardano la Famiglia Reale, per molto tempo ho evitato di commentarle e non intendo iniziare a fare il contrario oggi", ha aggiunto Johnson. Dura invece la reazione del sottosegretario di Stato, Zac Goldsmith, che su Twitter ha accusato Harry di far "saltare in aria la sua famiglia" e ha aggiunto un virgolettato attribuito al principe dalla stampa: "Quello che Meghan vuole, Meghan ottiene". L'opposizione laburista ha invece espresso solidarietà nei confronti dei duchi del Sussex. Kate Green, ministro ombra dell'Educazione, ha dichiarato a Sky che le affermazioni della coppia sono "davvero sconcertanti, scioccanti" e ha chiesto alla famiglia reale di indagare sulle accuse di razzismo. Il leader dei laburisti, Keir Starmer, ha da parte sua affermato che le problematiche sollevate da Meghan sul razzismo e la salute mentale (a proposito dei pensieri suicidi che la avevano tormentata durante la gravidanza) sono "più vaste della famiglia reale" e non vanno ignorate. Il riconoscimento del "coraggio" di Markle nell'affrontare un tema delicato come la salute mentale è l'unica reazione attribuita al presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, dalla portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki. La portavoce ha affermato che da Washington non possono giungere ulteriori commenti in quanto "si tratta di privati cittadini che hanno condiviso la loro storia e le loro battaglie". Sul possibile clima all'interno di Buckingham Palace si interrogano gli esperti, a partire dalla biografa della Famiglia Reale, Penny Junor, secondo la quale i duchi hanno "tirato una bomba a mano contro la famiglia". Lo storico della monarchia Robert Lacey ha dichiarato al 'Guardian' che le ripercussioni dell'intervista "risuoneranno per lungo tempo" in quanto si tratta di una "testimonianza di prima mano di una famiglia disfunzionale". "Credo che il Palazzo cercherà di riflettere su questa intervista e affrontare alcune questioni in modo tale da non esacerbare le cose e portare a una qualche riconciliazione", è invece la convinzione di Charles Anson, ex addetto stampa della regina.
Carlo Signorelli, professore di Igiene al San Raffaele di Milano, ha spiegato quelle che devono essere le accortezze per difendersi dalla variante inglese
Per la prima volta Alba Parietti ha confessato di aver subito molestie da parte di un suo amico.
Benno Neumair ha raccontato i dettagli dell'omicidio di Bolzano ai danni dei genitori, da lui strangolati e gettati nell'Adige.
Ilaria Capua, virologa e direttrice dell'One Health Center of Excellence, ha fatto il punto della situazione, 365 giorni dopo il primo lockdown, per il Corriere della Sera
Il british si consolida a palazzo Chigi. Archiviate slides, pochette e plastici. Niente "contratti" e social
AGI - Le ultime parole di rabbia affidate ai social network: “Caro marito, vai a denunciarmi ancora per calunnia e diffamazione. Denunciami ancora per sequestro di minore. Edith è la mia bambina". Poi nella notte la chiamata all'ex compagno: “Nostra figlia non esiste più”. Così Patrizia Coluzzi, 41enne, ha avvisato della morte di sua figlia Edith, 2 anni, il padre della bambina, che ha poi attivato la macchina dei soccorsi. Il dramma nella notte, intorno all'una, quando a Cisliano, un paese del Milanese, in via Mameli sono arrivati i sanitari del 118. Sul letto dell'appartamento hanno trovato la piccola ormai esanime, e la madre incosciente: quasi priva di sensi anche a causa dei tagli che si era procurata sulle braccia in un ultimo gesto di autolesionismo. Immediato il trasporto all'ospedale di Magenta, dove è rimasta piantonata e dove è ancora sedata. Nel frattempo si è attivata la macchina investigativa: i carabinieri di Abbiategrasso sono arrivati sul posto insieme ai colleghi del Nucleo investigativo di Milano. E sul posto è arrivato anche un medico legale che ha eseguito l'ispezione sul corpicino, ma non ha trovato - per quello che si sa - segni di violenza. La donna è risultata negativa agli esami tossicologici. Sul luogo dei fatti anche il pm di Pavia, Roberto Vincenzo Oreste Valli, che coordina le indagini insieme al procuratore capo Mario Venditti. Dopo i primi rilievi è scattato il fermo. Anche perché l'ipotesi principale per la morte della bambina è - al momento - quella di soffocamento; e domani sarà uno specialista dell'ospedale di Pavia ad eseguire l'autopsia che potrà confermare le cause. Il grido di rabbia della 41enne contro l'ex compagno era stato affidato ad uno status Facebook: “Una bella persona non percuote e picchia nessuno. Una bella persona non insulta moglie e bambini, non tradisce la sua compagna, non si sposta durante le ore di lavoro per comodi personali (tradimenti e compagnia bella) ed invece non è mai presente con la sua famiglia. Una bella persona non sminuisce la moglie chiamandola stupida, ignorante, str*** e p*****. Non vali nulla, stai zitta e non rompermi. Questo continuo a sentire". Poi, rivolgendosi a chi la leggeva: "Avete un concetto assai strano di brava persona. Sono disgustata". Un j'accuse il suo anche nei confronti degli uomini in divisa: "Grazie alle forze dell'ordine e alla procura di Pavia per aver ridicolizzato una storia di abusi e violenze in maniera errata". Risulta che Patrizia si sia più volte consultata con i carabinieri per la fine turbolenta della relazione con il 45enne. E che lo avesse denunciato tre volte per maltrattamenti. Una sola di queste denunce tuttavia si era trasformata in un'indagine. Mentre una serie di querele incrociate anche da parte dell'uomo avevano dato avvio ad una battaglia legale su cui ora i magistrati stanno indagando. Madre anche di altri due bambini (avuti da una precedente relazione), sui social aveva manifestato il suo disagio, e aveva inviato un messaggio alle altre donne, che proprio l'8 marzo, stride particolarmente con lo spirito della giornata internazionale che mette al centro il ruolo femminile: “Denunciate donne. Siete comunque giudicate da un mondo omertoso a coprire gli orrori. Solo da morte verrete chiamate vittime. Altrimenti siete solo delle povere pazze". In attesa degli accertamenti, l'ipotesi su cui si muovono gli inquirenti è di omicidio volontario. Mentre gli investigatori hanno posto sotto sequestro la casa di via Mameli: al vaglio ci sarebbero dei bigliettini con messaggi vergati dalla donna nelle ore o giorni precedenti.
Con la solita autoironia, Orietta Berti ha dichiarato di aver quasi perso i pantaloni sul palco di Sanremo: la gaffe sfiorata della cantante
Agli agenti che entravano nel locale, gli avventori in coda davanti alla porta hanno detto: "Noi non andiamo via, abbiamo prenotato". Ma il capannello di gente all'esterno di un ristorante sushi di Padova non è certo passato inosservato. Tanto più che all'interno c'erano già trecento persone, a fronte di soli 140 posti.
Dopo l’indagine sul televoto da parte di Codacons, Fedez difende la moglie Chiara Ferragni: “Cosa vi aspettavate?”.
Tra le piste da seguire per limitare i contagi c'è anche quella dell'istituzione di una super zona rossa: cos'è e di che cosa si tratta?
Cecilia Rodriguez e Ignazio Moser sono stati beccati a sciare sulle Dolomiti.
"Meghan Markle potrebbe non tornare mai più in Gran Bretagna dopo aver fatto arrabbiare la famiglia reale" con l'intervista rilasciata a Oprah Winfrey insieme al marito Harry. Lo scrive The Sun, citando "fonti ben informate, le quali temono che lei e il principe Harry abbiano bruciato i ponti" con la famiglia reale. Il tabloid ha già coniato il termine Megxile, una sorta di crasi fra Meghan ed esilio. "Qualsiasi cosa la famiglia reale si aspettasse dall'intervista, è stato peggio". Così, con understatement tipicamente britannico, il Times riassume lo choc provocato nel Regno Unito dall'intervista "bomba" di Harry e Meghan. Sui media non si parla d'altro, senza tralasciare nulla di quanto detto. I tabloid non sono molto teneri con di duchi di Sussex e qualcuno ha scelto di sottolineare la differenza con il resto dei reali. "La regina: dovere e famiglia ci uniscono -si legge in uno dei titoli del Daily Express - questo è servizio pubblico, Harry e Meghan. NON una chiacchierata egoista in Tv con Oprah". Il Daily Mirror ha sottolineato "l'immensa tristezza" del principe Carlo e William di fronte all'intervista di Harry e Meghan. Non sono mancate le rivelazioni nell'intervista fiume concessa a Oprah Winfrey, a partire da quella sui gravi pensieri depressivi avuti ad un certo punto da Meghan: "Semplicemente non volevo più vivere. Ed erano pensieri costanti, terrificanti, reali e molto chiari", ha dichiarato la Duchessa di Sussex. Quando Meghan attendeva il suo primo figlio, qualcuno a Corte avrebbe inoltre sollevato con Harry il problema del colore della pelle del nascituro. "E' stato nei mesi in cui ero incinta - ha risposto Meghan quando le è stato chiesto perché non volessero dare ad Archie un titolo - tutto nello stesso periodo, abbiamo avuto in tandem conversazioni come 'non avrete la sicurezza, non avrà un titolo' e preoccupazioni e conversazioni su quanto scura potesse essere la sua pelle alla nascita". Meghan non ha voluto riferire chi fossero le persone che avevano espresso tali pensieri: "Credo che questo potrebbe danneggiarli molto". Anche Harry si è rifiutato di fare il nome delle persone con cui aveva parlato, limitandosi a spiegare che il colloquio era stato incentrato su questioni quali 'Che aspetto avranno i bambini?'. Meghan ha poi negato di aver causato una crisi di pianto alla cognata, Kate, spiegando che la verità era tutt'altra. Tornando su un episodio riportato dalla stampa, secondo cui Meghan avrebbe avuto un comportamento odioso con Kate, al punto da ridurla in lacrime, la duchessa di Sussex ha raccontato che pochi giorni prima del suo matrimonio, Kate "era arrabbiata per qualcosa relativo agli abiti delle damigelle e mi ha fatto piangere, ha veramente ferito i miei sentimenti". Meghan si è rifiutata nell'intervista di entrare nei dettagli dell'episodio, perché Kate "si era scusata e io l'ho perdonata". E poi ha aggiunto: "Non sto raccontando quei fatti per denigrarla. Credo che sia molto importante che la gente sappia la verità". Per Meghan "Kate è una brava persona". "In definitiva, se ami me non è necessario odiare lei e se ami lei non è necessario odiare me". Meghan e Harry hanno anche rivelato di attendere una bimba, la cui nascita è attesa per l'estate.
Ambra Angiolini ha difeso l’ex-compagno Francesco Renga dalle dure critiche rivoltegli dal collega Willie Peyote, in gara a Sanremo 2021.
Rosalinda Cannavò è stata querelata da Massimiliano Morra: le sue dichiarazioni.
Arisa è in crisi col fidanzato? La sua risposta a Mara Venier lascia temere il peggio.
Benno Neumair ha confessato l'omicidio dei genitori Peter Neumair e Laura Perselli, i due coniugi di Bolzano scomparsi lo scorso 4 gennaio.
Forza Italia sembra accelerare sulla scelta del nuovo capogruppo alla Camera, al posto di Mariastella Gelmini, diventata ministro degli Affari regionali nel governo Draghi. Domani sera, alle 19, apprende l'Adnkronos, sarebbe stata convocata infatti l'assemblea dei deputati azzurri con all'ordine del giorno la nomina del capogruppo e dei suoi vice, compreso il vicario. Allo stato il 'facente funzioni' è Roberto Occhiuto, indicato come favorito come successore di Gelmini per le sue qualità di mediatore ma dato in pole pure come candidato governatore della Calabria per il centrodestra alle elezioni rinviate ad ottobre. All'ultima riunione del gruppo Renato Brunetta e Paolo Russo avevano proposto di eleggere per acclamazione Occhiuto ma lo stesso deputato calabrese aveva detto di no, spiegando di essere in corsa per la Calabria, poi lo slittamento di sei mesi del voto ha cambiato di nuove le carte in tavola. E chissà che domani non possa spuntarla proprio Occhiuto. In campo, raccontano, ci sarebbero altri contendenti, come Valentino Valentini, consigliere di politica estera di Silvio Berlusconi. Oggi ad Arcore ci sarebbe stato un vertice convocato dal Cav, presente il coordinatore nazionale Antonio Tajani e lo stato maggiore forzista. Nel corso del summit, oltre a dare il via a una nuova infornata di nomine, ben sei (dal coordinatore regionale della Calabria, il senatore Giuseppe Mangiavalori, al neo responsabile nazionale dei Dipartimenti, l'ex sindaco di Pavia Alessandro Cattaneo) si sarebbe parlato anche della questione dei 'vice' dopo la promozione ministeriale di Gelmini: ancora non è chiaro se ai cinque attuali se ne aggiungeranno altri 4, compreso il 'vicario'. Fino all'ultimo momento tutto è possibile. Molto dipenderà dai veti incrociati e, ancora una volta, dalla guerra sotterranea tra le correnti interne, ovvero l'ala moderata e quella cosiddetta sovranista. A Villa San Martino si sarebbe discusso pure del successore di Mara Carfagna alla vicepresidenza della Camera, casella rivendicata da Forza Italia ma contesa anche dall'alleato Lega e dal Pd, che non hanno né un 'vice' né un questore nell'attuale ufficio di presidenza di Montecitorio. Allo stato, non ci sarebbe ancora un accordo nella maggioranza, ma i tempi sono strettissimi, perché mercoledì scade il termine fissato per l'elezione in Aula del sostituto del neo ministro del Sud. Secondo gli ultimi rumors alla fine potrebbe avere la meglio il partito di Berlusconi, che schiererebbe in campo Simone Baldelli e Annagrazia Calabria.
Morto di Covid il ristoratore Stefano Limongi, era conosciutissimo nell'ambiente della ristorazione e dei locali della capitale
AGI – Già lo disse Benedetto XVI: esiste anche il diritto di non migrare. Di vivere, cioè, nella propria terra senza essere cacciato dalla guerra o dalle necessità. Francesco lo ribadisce, saldando l'idea con un “il mondo ancora non ha preso coscienza che la migrazione è un diritto umano” il quale suona a rimprovero più che a memento. Il mondo distratto è quello occidentale e settentrionale: il massimo della ricchezza concentrato in un numero sempre minore di mani. Finisce il viaggio in Iraq. “Non mi sono mai stancato tanto” concede il Papa, che pure ammette come tutto ciò lo abbia fatto sentire tornato alla vita dopo un anno di vera e propria prigionia, chiuso nelle Sacre Stanze senza nemmeno un bambino per una conversazione che non fosse ufficiale. La folla l'ha ritrovata per le strade e per le piazze di Erbil e Qaraqosh. A Mosul ha trovato invece l'angoscia dei ricordi della guerra, il desiderio di restare, la decisione di andarsene probabilmente per sempre. È così che emerge, quasi spontaneamente, il terzo grande tema di questa visita, che lascerà il segno nel suo pontificato. Il primo è stata la pace, la convivenza civile, la necessità della riconciliazione. Il secondo il dialogo con l'Islam sciita, per spingere tutte le religioni a tenersi per mano l'una con l'altra. Il terzo, per l'appunto, le migrazioni. Tenuto quasi sottotraccia, o meglio lasciato sullo sfondo a far da connettivo con gli altri due. Di certo non dimenticato, se proprio 12 migranti iracheni (si noti il numero) Bergoglio ha voluto vedere prima di salire sull'aereo per Baghdad. Alla fine della permanenza, poi, un altro incontro non previsto ma sicuramente cercato, quello con il padre di Alan Kurdi, morto affogato a tre anni sulla spiaggia di Lesbo mentre tentava di arrivare all'Europa. Gli mancavano pochi metri, finì invece a faccia in giù, infagottato come un bambino dei Peanuts, nella sabbia di un'isola delle vacanze. “Niente asilo”, titolò un giornale in Italia, con crudo ma efficace gioco di parole. “La migrazione è un diritto doppio: diritto a non migrare, diritto a migrare”, dice adesso Bergoglio, “ma questa gente non ha nessuno dei due, perché non possono non migrare e non possono migrare perché il mondo ancora non ha preso coscienza che la migrazione è un diritto umano”. Doppio il diritto umano, doppia la sua disumana negazione. Pura miopia. “Mi diceva un sociologo italiano parlando dell'inverno demografico in Italia”, prosegue il Pontefice, “che entro 40 anni si dovranno importare stranieri perché lavorino e paghino le tasse delle pensioni”. Sia detto per inciso: “i francesi sono stati più furbi perché hanno avanzato dieci anni con la legge di sostegno della famiglia, il loro livello di crescita è molto grande”. Ma il discorso è anche un altro, e cioè che “la migrazione la si vive come un'invasione”. Allora “ci vogliono misure urgenti perché la gente abbia un lavoro al suo posto e non abbia bisogno di migrare, e anche misure per custodire il diritto di migrazione”. Questo vuol dire che “ogni Paese deve studiare bene la capacità di ricevere, perché non è soltanto ricevere e lasciarli sulla spiaggia ma anche accompagnare, farli progredire e integrarli”. Sì, integrarli: la figlia di un migrante integrato in Svezia ora è ministro, i figli di migranti non integrati in Belgio sono divenuti terroristi. Tra questi due estremi, l'uno positivo l'altro negativo, esiste una vasta gamma di soluzioni che rappresentano un gioco a doppia vincita, per chi ospita e per chi arriva. Ma non è questa l'unica contraddizione di un mondo ricco e inadeguato. Si pensi solo alla questione femminile. Bergoglio ha appena smesso di chiedere che si riconosca alla donna quanto ha sofferto in Iraq in questi trent'anni di guerre infinite, e quanto potrà fare in prima persona per la ricostruzione del paese. Ma questo vale ovunque. Le donne scrivono la storia, sottolinea, le donne “sono più coraggiose degli uomini”. Ma “la donna anche oggi è umiliata. Le donne si vendono, le donne si schiavizzano. Anche nel centro di Roma il lavoro contro la tratta è un lavoro di ogni giorno”. Anche qui: non c'è bisogno di andare troppo lontano, per vedere lo stesso tipo di ingiustizia che ci ha mostrato l'Iraq.