Giuliano Amato eletto presidente della Corte Costituzionale all'unanimità
Giuliano Amato è stato eletto all'unanimità presidente della Corte Costituzionale. L'esito è stato comunicato dal segretario generale della Consulta Umberto Zingales.
Torinese, 83 anni, professore emerito di diritto pubblico comparato, più volte ministro, ha all'attivo due mandati da presidente del Consiglio nel 1992-1993 e nel 2000-2001.
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Amato ha anche presieduto la Commissione Internazionale sui Balcani nel 2003-2005 ed è stato Vice Presidente della Convenzione sul futuro d'Europa nel 2002-2003.
È stato Presidente della Scuola Superiore S. Anna e dell'Istituto Treccani, nonché, dal 1994 al 1997, dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato (Antitrust). È Presidente onorario del Centro Studi Americani di Roma e Presidente della Consulta scientifica del Cortile dei Gentili. È Direttore scientifico del quadrimestrale Mercato, Concorrenza e Regole, edito da Il Mulino. Numerosi i suoi articoli su antitrust, libertà individuali, forma di governo, integrazione europea e su vari temi politici.
Giudice con maggiore anzianità, Amato è stato vicepresidente della Corte Costituzionale dal settembre 2020 sotto le presidenze di Morelli e Coraggio.
Amato rimarrà in carica fino al 18settembre 2022, quando scadrà il mandato di nove anni di giudice costituzionale: fu infatti nominato da Giorgio Napolitano il 12 settembre 2013. Come primo atto da presidente, Amato ha nominato vicepresidenti le giudici Silvana Sciarra e Daria de Pretis e il giudice Nicolò Zanon.
Il professor Amato ha redatto 171 decisioni dal suo ingresso alla Corte costituzionale, nel 2013, fino ad oggi. Alcune delle pronunce più significative sono pubblicate sul sito online della Consulta nella pagina del Presidente. Tra queste si ricordano quelle in materia di diritti fondamentali e diritto all'identità personale. . In particolare, le pronunce sulla trasmissione ai figli del cognome materno (n. 286/2016 e n. 18 del 2021), la sentenza che ha eliminato la necessità dell'intervento chirurgico per la rettifica anagrafica del genere (n. 221 del 2015) e quella che ha esteso agli stranieri l'accesso al servizio civile (n. 119 del 2015).