Covid-19, l'Austria stringe le maglie contro la variante sudafricana
Giro di vite in Austria: registrazione online, test anti Covid e controlli alle frontiere
Giulia Salemi ha confessato che avrebbe sofferto le violenze di un suo ex fidanzato.
Massimo Galli, virologo dell'ospedale Sacco di Milano, sta cambiando idea sulla strategia adottata da Israele e dal Regno Unito.
"Riaprire i teatri con queste limitazioni? Direi questo: piuttosto che morire di fame meglio un tozzo di pane duro, ma certo non è un piatto da gran gourmet". Così Enrico Montesano commenta all’Adnkronos la notizia della riapertura dei teatri a partire dal 27 marzo, annunciata oggi dal ministro della Cultura Dario Franceschini. "Si poteva fare prima e con meno restrizioni -è il giudizio del popolare attore romano- Un anno di fermo avrà conseguenze disastrose non solo sull’economia, ma anche psicologiche sul pubblico". "Certo, piuttosto che star fermi è un piccolo passo -prosegue Montesano- ma il teatro deve riaprire davvero. Così ci sono troppe limitazioni, non solo di posti, la gente che deve tenere per un’ora e mezza le mascherine è una difficoltà che non aiuta la già grande disaffezione che questa pandemia ha creato. Già era difficile prima, combattere la concorrenza di molti canali televisivi e la pigrizia degli spettatori, ora sarà un’impresa". L’attore sottolinea che "è stato dimostrato che a teatro la gente non si contagia, ci sono degli studi in merito, e questo perché a teatro la gente sta ferma, non parla e non si muove. L’unico momento delicato può essere quello dell’entrata e dell’uscita, ma si poteva gestire". Anche la limitazione dei posti è un problema non da poco. "Trovo che per una compagnia privata, che provvede con soldi privati e non è sovvenzionata denaro pubblico, 500 spettatori non coprano il foglio paga -incalza Montesano- è anti economico. Se faccio un monologo, e sono da solo in scena va bene, ma un teatro con 1500 posti che può ospitarne solo 500, sembra mezzo vuoto. Si potranno fare produzioni molto ristrette, o sovvenzionate con i soldi pubblici". Infine, Montesano sottolinea il problema del coprifuoco delle 22, che non aiuta a rimettere in moto la vita della città. "Abbiamo constatato la morte delle strade -dice l’attore- Ci sono i lucchetti ai ristoranti affianco al Sistina. Prima la città viveva, i ristoranti intorno al teatro erano aperti e pieni, la strada era illuminata. Ora è deserta. I ristoranti hanno i lucchetti. E un dolore e un enorme rammarico", conclude l’attore. (di Ilaria Floris)
Marica Pellegrinelli ha confessato per la prima volta i retroscena del suo divorzio da Eros Ramazzotti.
L'ex garante dell'Antitrust è stato trovato morto sul terrazzo di casa a Roma: non ha lasciato nessun biglietto di addio
“Sì, sarà lei e la cosa mi piace". Patrizia Reggiani è soddisfatta del fatto che sarà Lady Gaga a interpretarla sullo schermo: "Fa effetto, è davvero un karma”. E parlando del regista del film 'Gucci', Ridley Scott, nell'intervista a 'Libero' dice: "E' pazzesco. Sono venuti a casa mia" insieme alla moglie Giannina Facio nel periodo in cui Reggiani era agli arresti domiciliari "per chiedere, ma allora c'era ancora mia madre Silvana, lei fu irremovibile, fu un no su tutta la linea Dopo la morte della madre, “ho fatto 'LadyGucci - La storia di Patrizia Reggiani', per la piattaforma Discovery +, mi fermo lì. Mi sembra che basti". Quanto a Lady Gaga, dice "mi piace immensamente. A chi non piace? È un genio, a 4 anni già suonava il piano come Mozart ed è stata la più giovane studentessa ammessa alla Columbia University”. Di sé, del proprio distacco dalla vicenda dell’omicidio del marito Maurizio Gucci, per la quale la Reggiani ha passato 17 anni in carcere, afferma che “la vita di oggi è distaccata, i negozi chiusi, una città chiusa su se stessa, il Covid, le storie individuali sembrano altrove. Vivo bene, in questa casa, nella camera di mia madre ora dorme Loredana, la mia assistente”. Le figlie Allegra e Alessandra? “Non le vedo, non le sento. A certe cose pensa l'avvocato Daniele Pizzi. Mi dispiace solo non vedere i miei nipoti. Peccato, ci terrei".
AGI - Inusuale rientro in patria per un gruppo di diplomatici russi di stanza in Corea del Nord: hanno lasciato il Paese a bordo di un carrello a spinta su rotaia, a causa delle rigide misure di prevenzione contro il Covid-19 messe in atto dal regime di Kim Jong-un. Il gruppo di otto persone, che comprende anche una bambina di tre anni, è arrivato al confine con la Russia dopo un viaggio di 32 ore in treno da Pyongyang, cui ne sono seguite altre due in autobus, e non ha avuto altra scelta che percorrere l'ultimo tratto in territorio nord-coreano a bordo del veicolo su rotaia a spinta manuale. "Siccome i confini sono chiusi da più di un anno e il traffico di passeggeri è stato sospeso, il viaggio di ritorno a casa è stato lungo e difficile", ha commentato il ministero degli Esteri russo in un post su Facebook, dove ha postato le immagini del rientro dei diplomatici, ripresi con i propri bagagli a bordo del mezzo, mentre attraversano il paesaggio invernale nord-coreano ed entrano in territorio russo. All'ingresso nella Federazione, i funzionari dell'ambasciata sono stati accolti da un gruppo di colleghi e trasferiti all'aeroporto di Vladivostok a bordo di un bus e da qui sono volati a Mosca. La Corea del Nord ha imposto rigide misure anti-epidemiche, e ha chiuso i confini dopo lo scoppio dell'epidemia in Cina. Pyongyang afferma di non avere avuto contagi, alimentando i dubbi degli osservatori internazionali, e ha sottoposto il personale straniero in Corea del Nord a rigide misure di quarantena.
AGI - E' arrivato il via libera del panel di esperti della Fda, la Food and Drug Administration, al vaccino anti-Covid prodotto dalla Johnson & Johnson. Sarà il terzo ad ottenere l'autorizzazione negli Stati Uniti, dopo quelli di Pfizer e Moderna, ma è il primo a prevedere una sola dose La decisione è arrivata al termine di una lunga riunione della commissione federale che doveva valutare la qualità tecnica dei componenti della terapia. Il nulla osta con procedura d'emergenza era atteso. Mercoledì la Fda aveva definito in un report “sicuro ed efficace” il vaccino della multinazionale farmaceutica con sede in New Jersey. La Johnson & Johnson ha garantito la produzione di cento milioni di dosi entro giugno, di cui venti milioni entro la fine di marzo. Questi numeri si aggiungono ai circa 300 milioni che Pfzier-BioNTech e Moderna hanno promesso di consegnare entro fine luglio. Il vaccino della Johnson & Johnson ha mostrato di essere efficace nel 72% dei casi negli Usa, e nel 64% in Sudafrica, dove è comparsa una variante particolarmente aggressiva e che si sta diffondendo negli Stati Uniti. Inoltre il vaccino è risultato efficace nell'86 per cento dei casi di forme gravi di Covid negli Usa, e nell'82% in Sudafrica. Nessuna delle quasi ventiduemila persone sottoposte alla terapia è morta per il virus.
Continua la scia di violenza che colpisce da alcuni giorni la banlieue di Parigi. Questa volta è un adolescente di quindici anni che è stato ucciso a colpi di arma da fuoco a Bondy, nel Dipartiment Seine-Saint-Denis, nella periferia della capitale. L'omicidio, secondo quanto riferisce il canale all news francese 'Bfm', si sarebbe verificato intorno alle 17.30. Secondo i primi elementi dell'indagine in corso il giovane si trovava di fronte a un immobile quando una persona arrivata con uno scooter con un complice avrebbe aperto il fuoco colpendo il ragazzo prima di fuggire. Questa settimana nel dipartimento dell'Essone, sempre nella regione dell'Ile de France, una ragazza di 14 anni e un ragazzo di 13 anni sono stati uccisi in due episodi diversi avvenuti a due giorni di distanza. La ragazza è stata pugnalata all'addome da alcuni suoi coetanei mentre il ragazzo di 13 anni è morto in seguito a un'altra rissa pugnalato alla gola.
Aurora Tropea rompe il silenzio dopo lo scandalo dei filmati osé: l'ex dama ricorrerà alle vie legali.
Come si legge sul Daily Mail, l’attrice avrebbe preso questa decisione per trascorrere più tempo con il fidanzato Leo Robinton
AGI - Un Boeing-777 è stato costretto a un atterraggio di emergenza all'aeroporto di Mosca Sheremetyevo, in seguito a un problema al motore. Lo ha riferito una fonte. Il volo di linea era sulla tratta Hong Kong-Madrid quando, secondo fonti, "il comandante ha segnalato un guasto al motore sinistro e ha richiesto un atterraggio di emergenza a Sheremetyevo". La compagnia aerea Rossiya, che operava il volo, ha confermato in un comunicato che "nel corso del volo cargo 4520 Hong Kong-Madrid è stato rilevato l'incorretto funzionamento del sensore di controllo del motore". "Per questo", continua il comunicato, "l'equipaggio ha deciso di chiedere un atterraggio di emergenza a Mosca". La Boeing è da giorni finita sotto i riflettori per una serie di problemi rilevato al motore dei 777. Ieri, l'Autorità sull'aviazione americana Faa (Federal Aviation Administration) le ha inflitto una multa da 6,6 milioni di dollari, per aver violato gli accordi del 2015 sulla sicurezza. L'amministratore dell'Faa, Steve Dickson, ha spiegato che Boeing "non ha rispettato tutti gli obblighi dell'intesa" nell'ambito della quale il colosso Usa aveva già pagato un'ammenda da 12 milioni di dollari.
AGI - I sandali Birkenstock entrano nella galassia del colosso francese del lusso Lvmh. Il produttore dei celebri sandali con il plantare in sughero che ha registrato milioni di aficionados in tutto il mondo (e anche critiche) ha accettato di vendere una quota di maggioranza alla società di private equity L Catterton, di proprietà di Lvmh, con una transazione stimata in circa 4 miliardi di euro. L'azienda tedesca a conduzione familiare, che affonda le sue radici nel lontano 1774 e vende sandali in 100 Paesi, non ha rivelato i dettagli finanziari dell'accordo che punta, secondo le dichiarazioni rilasciate dai fratelli Christian e Alex Birkenstock, a farla crescere sui mercati di Cina e India, nonché a espandere il suo business online. Il finanziere Agache della famiglia Arnault partecipa all'acquisto insieme a L Catterton, che ha recentemente investito in Ba&sh, Pepe Jeans ed El Gansoi. "Birkenstock è stata fondata quasi 250 anni fa ed è cresciuta fino a diventare uno dei pochi marchi iconici nel settore delle calzature - ha commentato Bernard Arnault, il miliardario francese proprietario di Lvmh - apprezziamo veramente i marchi che hanno una lunga eredità". Birkenstock ha affermato che il 2020 è stato un "anno record" nonostante la pandemia di Covid-19 e sta espandendo la sua capacità produttiva in Germania. La società, che deve ancora pubblicare i risultati per il 2020, ha registrato un fatturato di 721,5 milioni di euro nell'esercizio al 30 settembre 2019. L'azienda tedesca ha già conosciuto diverse vite: da produttore di suolette ortopediche è diventato il marchio degli inconfondibili sandali dall'aspetto rustico e basico oramai calzati anche nelle sfilate di moda. Negli anni 2000, il sandalo che strizzava gli occhi agli hippie, con il suo plantare di sughero e le cinghie spesse, ha perso la sua immagine kitsch e si è guadagnato un posto in prima fila nelle vie della moda. Il gruppo ha rinnovato le collezioni, lanciando modelli dai colori vivaci e sgargianti e ha collaborato con griffe come Paco Rabanne, Valentino o Ce'line, che hanno recentemente rivisitato la Birkenstock in una versione in pelliccia (il "Furkenstock"). L Catterton è stata creata nel 2016 come joint venture tra la società di private equity Catterton, Lvmh e il Gruppo Arnault, la holding della famiglia di Arnault. Ora gestisce 23 miliardi di dollari di asset. La Moët Hennessy Louis Vuitton (Lvmh), il più grande gruppo di beni di lusso del mondo proprietario di oltre 70 marchi tra cui Christian Dior, Bulgari, Fendi, Louis Vuitton ma anche di alberghi di lusso e marchi di editoria, corteggiato da anni i clienti più giovani attraverso svariate collaborazioni con etichette di streetwear e legami con star della moda e dello spettacolo. Lvmh questa settimana ha acquistato un partecipazione del 50% nel marchio di champagne Armand de Brignac della star del rap Jay-Z, e sebbene il mese scorso abbia sospeso la sua avventura nel campo della moda Fenty con la pop star Rihanna, L Catterton ha preso una quota nella linea di lingerie del cantante R&B.
AGI - Fincantieri, uno dei primi gruppi cantieristici al mondo e operatore di riferimento nella navalmeccanica militare, oggi firmerà in qualità di prime contractor con Occar (Organisation Conjointe de Cooperation en matiere d'Armement, l'Organizzazione internazionale di cooperazione per gli armamenti), il contratto per la costruzione di 2 sottomarini di nuova generazione con l'opzione per ulteriori 2 unità, nell'ambito del programma di acquisizione U212nfs (Near Future Submarine) della Marina Militare italiana. Il valore complessivo del contratto per i primi due battelli, comprensivo del relativo supporto logistico, e' di 1,35 miliardi di euro. Il progetto - spiega una nota - è un'evoluzione del programma U212A, condotto in collaborazione con i tedeschi di thyssenkrupp Marine Systems, che ha portato alla realizzazione di 4 sottomarini per l'Italia - 'Todaro', 'Scire'', 'Venuti' e 'Romei', consegnati da Fincantieri tra il 2006 e il 2017 - e di 6 per la Germania. Secondo le analisi più accreditate, questi battelli a propulsione air independent, per il loro contenuto tecnologico, hanno spostato gli equilibri dal dopoguerra tra unità nucleari e convenzionali. Il programma U212nfs, che prevede le prime due consegne nel 2027 e nel 2029, risponde alla necessità di garantire adeguate capacità di sorveglianza e di controllo degli spazi subacquei, considerati i complessi scenari operativi che caratterizzeranno il futuro delle operazioni nel settore underwater e l'approssimarsi del termine della vita operativa delle 4 unità della classe 'Sauro' attualmente in servizio. Servirà inoltre a preservare e incrementare lo strategico e innovativo know-how industriale maturato da Fincantieri e a consolidare il vantaggio tecnologico conseguito dall'azienda e dalla filiera, perche' sarà potenziata la presenza a bordo di componentistica sviluppata dall'industria nazionale. I compiti che i nostri sottomarini svolgono quotidianamente a favore della collettività sono molteplici - prosegue la nota - soddisfacendo le istanze del Governo e delle più importanti alleanze alle quali il Paese partecipa, Nato e Ue: alle missioni prettamente militari, si vanno ad aggiungere quelle inerenti la libertà di navigazione, l'antipirateria, la sicurezza delle vie di approvvigionamento energetico (in virtù delle risorse dei fondali e delle infrastrutture subacquee presenti), il rispetto del diritto internazionale, la lotta al terrorismo, la tutela delle frontiere esterne, la salvaguardia delle infrastrutture marittime, incluse quelle vitali off-shore e subacquee, e non ultimo il controllo della presenza di cetacei. Giuseppe Bono, amministratore delegato di Fincantieri, ha commentato: "Siamo orgogliosi che il riconoscimento delle nostre capacità da parte della Marina e del partner tedesco abbia portato a un'evoluzione dei rapporti tale da garantirci da un lato il ruolo di design authority, dall'altro quello di prime contractor. Rispetto ai sottomarini della classe precedente - ha spiegato - compiremo un autentico salto tecnologico, a partire dalla progettazione e dal sistema di combattimento, sviluppato insieme a Leonardo e del quale abbiamo in carico l'integrazione a bordo. Ciò consentirà all'Italia di restare nella ristrettissima cerchia dei Paesi capaci di costruire unità cosi' sofisticate". Bono ha continuato: "Ancora una volta un qualificato indotto, composto da piccole e medie imprese del settore, sarà trainato dalle nostre attività, concorrendo a generare un notevole contributo in termini di Pil, occupazione e progresso nel campo della ricerca e sviluppo".
Interrotta la diretta del Gf Vip, ecco le prime gaffe: Rosalinda è comparsa due volte nella stessa inquadratura, prima in cucina e in poi in sala
AGI - Una pecora inselvatichita che viveva in una foresta australiana è stata tosata per la prima volta dopo anni e liberata dai 35 chili di vello che le erano cresciuti addosso, un peso pari alla metà di quello di un canguro adulto. Il vello delle pecore, se non viene tosato almeno una volta all'anno, continua a crescere in modo incontrollato, causando sofferenze all'animale. Baarack, così è stato chiamato l'ovino dai soccorritori, era stato segnalato ai volontari di un rifugio per animali di Lancefield, nello Stato di Victoria, da un cittadino che lo aveva visto vagare nel bosco. "Baarack doveva essere un tempo un ovino domestico", ha spiegato alla Reuters Kyle Behrend, un membro dello staff del rifugio, "una volta aveva etichette alle orecchie, che sembrano però essere state strappate dal fitto vello cresciuto intorno alla sua faccia". "Per quanto i suoi zoccoli fossero in ottime condizioni grazie alle corse sulle rocce della foresta, Baarack era messo un po' male", ha proseguito Behrend, "era sottopeso e, a causa di tutto il vello intorno alla sua faccia, riusciva a malapena a vedere". La vicenda di Baarack, che ora si sta ambientando con gli altri ovini ospitati dalla struttura, "dimostra che animali incredibimente resistenti e coraggiosi siano le pecore", ha concluso Behrend, "non si potrebbe amarle di più". A wild sheep found in a forest in Australia, named Baarack by rescuers, yielded fleece weighing more than 35 kilograms, nearly half the weight of an adult kangaroo https://t.co/kpJB9ixiCT pic.twitter.com/8QyzUo1BNx — Reuters (@Reuters) February 25, 2021
La 52enne si mostra in intimo e i fan si scatenano. Ecco il segreto del suo fisico perfetto.
Ci sarà anche Elisa Isoardi all'Isola dei Famosi al via il 15 marzo su Canale 5.
"Una battaglia di civiltà" contro il termine "terrone" usato solo come dispregiativo: è quella che ha ingaggiato Francesco Terrone, 59 anni, ingegnere salernitano di Mercato San Severino, con l'hobby di scrivere poesie, che non ha esitato per questo a portare in tribunale l'Accademia della Crusca, la secolare istituzione fiorentina incaricata di custodire il 'tesoro' della lingua italiana di Dante Alighieri, Francesco Petrarca e Giovanni Boccaccio. Con la sua azione legale Francesco Terrone, "orgoglioso del cognome" che porta da secoli la sua famiglia campana, riferisce il "Corriere Fiorentino", chiede alla Crusca di cambiare la definizione di "terrone" contemplando anche la sua accezione "positiva", ovvero alla ricchezza terriera del Sud Italia. Attraverso tre lettere inviate per posta certificata nei mesi scorsi l'ingegnere Terrone ha provato a chiedere di integrare sul sito internet dell'Accademia la storia del termine lessicale che connota negativamente i meridionali. Dopo aver ricevuto "solo risposte evasive", e dopo l'ultima telefonata, Terrone ha detto "ci vediamo in tribunale". Il consesso degli illustri linguisti pensava forse ad uno scherzo ed invece nei giorni scorsi l'Accademia della Crusca si è vista recapitare un atto di citazione dell'avvocato Antonio Cammarota che rappresenta la Fondazione Francesco Terrone. La prima udienza si terrà al tribunale civile di Nocera Inferiore (Salerno) a settembre. La richiesta al giudice è quella di aggiungere alla definizione attuale, un riferimento "alla terra dei latifondisti, dei feudatari, dunque alla ricchezza, oltre a riconoscere un cognome i cui discendenti diedero lustro all'Italia intera". Sul sito della Crusca c'è una lunga pagina in cui si fa la cronistoria del termine "terrone" usato solo in senso dispregiativo, lamenta l'ingegnere salernitano. Il vocabolo viene registrato per la prima volta da Bruno Migliorini nel 1950, spiega la Crusca, "così gli italiani del settentrione chiamano gli abitanti delle regioni meridionali". La voce nasce nei grandi centri urbani dell'Italia settentrionale con valore di "contadino" (come villano, burino e cafone) e "usata, in senso spregiativo o scherzoso, per indicare gli abitanti del Meridione in quanto il Sud era una regione caratterizzata da un'agricoltura arretrata". "Abbiamo esaminato dal punto di vista etimologico e storico la questione - afferma Francesco Terrone al 'Corriere Fiorentino - Abbiamo molto materiale da presentare in tribunale". Appena laureato, decise di andare nel Nord Italia per cercare un lavoro e ben presto fu vittima di discriminazioni: "All'inizio degli anni Novanta, arrivato in Brianza per una supplenza in una scuola, ho resistito due mesi. Mi sono sentito dire che con quel cognome potevo fare l'operaio, non certo l'ingegnere. Sa quante volte a Milano sono rimasto a piedi quando chiamavo un taxi e dicevo il mio nome? Sa quanti giovani presentano i curriculum nelle aziende vergognandosi di essere meridionali?". Ha mai avuto voglia di cambiare quel cognome? "Mai e poi mai. Lì ci sono le mie radici e la mia identità".
Si è tolto la vita nel Michigan John Geddert, l'ex coach della squadra olimpica di ginnastica femminile americana, accusato di avere compiuto abusi su 24 atlete.