**Covid: cabina regia con Draghi domani alle 16**
Roma, 25 mar. (Adnkronos) – La cabina di regia tra il premier Mario Draghi e le forze di maggioranza sulle misure anti-Covid è confermata per domani: si terrà alle ore 16.
AGI - "Ho eseguito un bonifico da 300 euro a un'assicurazione in modalità home banking, poi, qualche ora dopo, mi è arrivato un messaggio whatsApp sul telefono nell'ambito del servizio di messaggistica dell'istituto di credito che mi invitava a seguire una procedura per completare il bonifico. Ho cliccato sul link indicato ed è stato l'inizio della nostra fine". "In fumo i risparmi per le nostre figlie" Luca e la moglie Giovanna hanno perso 15mila euro, i risparmi di una vita destinati alle due figlie piccole. Vogliono che la loro storia venga divulgata per evitare che altri cadano nella stessa trappola, che tecnicamente si chiama phishing, mentre la loro legale, Giorgia Antonia Leone, sta cercando di recuperare il maltolto in quella che è comunque una procedura molto ostica e delicata. Luca e Giovanna non sono degli sprovveduti, ma professionisti che vivono e lavorano a Cinisello Balsamo, in provincia di Milano, e pensavano di avere messo al sicuro i loro averi. "Quello che mi aveva fatto stare tranquillo - prosegue Luca - è che, dopo avere cliccato sul link e inserendo il codice numerico apparso, mi ero ritrovato nella schermata della mia banca. Invece ho scoperto poi che l'hacker conosceva i dati del mio conto e l'importo del bonifico al destinatario. Si è perciò infilato con estrema facilità". "In questi casi - spiega all'AGI il loro avvocato che ha sporta denuncia in Procura - si parla di 'sms evoluto, a intendere che la truffa è davvero credibile. La domanda è: quanto sono adeguati i sistemi impiegati e le conoscenze acquisite dagli istituti di credito per fronteggiare questi reati?". "La banca ci ha avvertito solo dieci giorni dopo" Nella denuncia, i coniugi reclamano anche la responsabilità civile della banca perché esiste un'incrinatura nel suo sistema informatico che ha reso possibile la captazione dei dati del correntista. Ma c'è dell'altro: l'istituto li ha avvertiti diversi giorni dopo la disavventura non impedendo in tempo utile che il conto venisse prosciugato, limitando il danno economico. "Quando siamo stati avvertiti dalla banca - spiegano le vittime - abbiamo provato sconcerto, rabbia, incredulità. Tutto il nostro lavoro, i nostri risparmi in mano a quelli che consideriamo dei delinquenti che forse non verranno mai identificati. E la banca non ci ha tutelati". Per diverso tempo, Luca è stato dilaniato dai sensi di colpa, attraversando un momento molto duro a livello psicologico. “La sottrazione dei dati del correntista mediante tecniche e attività fraudolente – ricorda l'avvocato Leone – rientra nell'area del rischio dell'impresa e in forza di tale principio la banca, prima di dare corso a un'operazione, deve sempre accertarsi che essa sia attribuibile al cliente. L'istituto di credito è obbligato a risarcire il correntista vittime di truffe a meno che non dimostri la legittimità dell'operazione online, provando che ci sia una condotta colposa dei danneggiati. Esistono troppi casi – conclude – come quello vissuto da questa coppia ed è grave che tutto ciò possa ancora accadere, sebbene gli stessi istituti ne siano consapevoli e avvertano costantemente i loro clienti".
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Il padre di Denise Pipitone si chiama Pietro Pulizzi. I due hanno il cognome diverso e in molti si sono chiesti il motivo.
AGI - Ha sparato e ucciso moglie, figlio disabile e i due proprietari di casa all'interno della propria abitazione e poi ha tentato di togliersi la vita. È successo a Rivarolo Canavese, paese in provincia di Torino, intorno alle 3.15 circa di questa notte. Una strage per ora senza un vero motivo, frutto probabilmente della disperazione ma che non sembra spiegare l'omicidio dei vicini di casa. Ad intervenire i carabinieri della Compagnia di Ivrea che hanno trovato i cadaveri delle 4 persone uccise dai colpi esplosi da Renzo Tarabella, 83 anni che ha ucciso, con una pistola calibro 9 regolarmente detenuta, la moglie Rosaria Valovatto di 79 anni, il figlio di 51 anni Wilson, disabile psichico e la coppia di coniugi proprietari della loro abitazione, Osvaldo Dighera di 74 anni e Liliana Heidempergher, di 70 che abitavano al piano di sopra. All'arrivo dei militari e dei vigili del fuoco, allertati da un parente dei padroni di casa, l'omicida ha rivolto la pistola contro di se e si sparato al volto. È rimasto gravemente ferito ed è stato trasportato in ospedale a Torino in gravi condizioni. I carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Torino, insieme al medico legale nominato dalla Procura di Ivrea, stanno effettuando i rilievi nell'appartamento. Altri militari stanno ascoltando vicini di casa e parenti per ricostruire le fasi del pluriomicidio. "Quello che stiamo cercando di capire è perché l'omicida abbia ucciso i vicini di casa, non risulta che i rapporti fossero tesi", spiega il procuratore capo di Ivrea Giuseppe Ferrando all'AGI. A cadere sotto i colpi dell'83enne prima l'uomo, quindi la moglie, maestra dell'elementari in pensione. "Se l'uccisione della moglie e del figlio può rientrare in un dramma familiare - spiega ancora Ferrando - è più difficile capire perché siano stati coinvolti i vicini. Nelle prossime ore controlleremo i tabulati telefonici per cercare di ricostruire i momenti che hanno preceduto la strage".
"Nessun incidente per strada né tantomeno interventi chirurgici e nessuna reinfezione da Covid. Papà ha avuto al rientro da Napoli problemi di deambulazione e di conseguenza cadute varie in casa. E’ stato quindi ricoverato al San Raffaele dove purtroppo la situazione, dati gli anni e la condizione fisica, si è aggravata. Abbiamo temuto il peggio. Invece da combattente qual è, ce l’ha fatta". Lo ribadisce all'Adnkronos Sveva Fede, figlia di Emilio Fede ricoverato al San Raffaele. L'ex direttore del Tg4 ieri, dopo qualche giorno di ricovero, ha fatto la prima telefonata alla figlia. "Ieri ho ricevuto la sua prima telefonata da quando è stato ricoverato - spiega Sveva Fede - Mi ha chiesto 'come sta la mamma?', e ha aggiunto: 'appena esco voglio andare da lei a Napoli e portarla a mangiare gli spaghetti alle vongole sul lungomare'. Dobbiamo ringraziare lo staff medico del San Raffaele e gli amici più cari che ci sono sempre stati vicini", conclude.
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Maria De Filippi, durante la puntata del serale di Amici, ha rimproverato Rudy Zerbi perché continuava a fissare la ballerina professionista Francesca
Indagini della Polizia Locale della Capitale
AGI - Nel Regno Unito più della metà delle persone positive al test per Covid-19 è asintomatica. Lo rivelano i dati dell'Office for National Statistics (Ons), secondo i quali il 53 per cento di coloro a cui è stato diagnosticato il virus ha dichiarato di non avere sintomi, comprese febbre e tosse. L'indagine, che ha esaminato 10mila persone in tutto il Regno Unito tra dicembre 2020 e marzo 2021, suggerisce che la trasmissione asintomatica è più comune di quanto si temesse in precedenza. Tra le persone positive sintomatiche, i dati britannici rivelano che i segnali più comuni sono la stanchezza, seguiti da mal di testa e tosse. Tuttavia, l'NHS (il servizio sanitario britannico) elenca tra i sintomi rivelatori dell'infezione solo febbre, tosse continua e perdita di gusto e olfatti. Ma meno di un quinto delle persone, cioè il 18 per cento, ha segnalato perdita di gusto e olfatto come unico sintomo. "La nostra analisi oggi evidenzia la gamma di sintomi che le persone possono sperimentare con Covid", spiega Sarah Crofts esperta di statistica dell'Ons. I classici sintomi stanchezza, mal di testa e tosse sono quelli più comunemente segnalati da coloro che sono stati contagiato dal virus, mentre solo circa uno su cinque sperimenta unicamente la perdita del gusto o dell'olfatto. "Circa la metà di coloro che abbiamo testato non ha riportato alcun sintomo anche se erano presenti livelli elevati di virus nel corpo", dice Crofts. "Questo sottolinea che le persone possono inconsapevolmente contrarre il virus nella comunità e potenzialmente trasmetterlo ad altri. È fondamentale - prosegue - continuare a misurare i livelli di infezione nella popolazione e raccogliere informazioni sui sintomi in modo da poter identificare eventuali cambiamenti che altrimenti potrebbero passare inosservati". I sintomi meno comuni sono risultati invece dolore addominale, diarrea e nausea o vomito. Inoltre, i dati mostrano un aumento di tutti i sintomi da dicembre a febbraio. Se infatti circa il 55 per cento delle persone risultate positive al test ha riferito di non avere sintomi a dicembre, la percentuale è leggermente diminuita a gennaio (46 per cento) e a febbraio (47 per cento), ma è aumentata nuovamente al 53 per cento lo scorso marzo. Tutti i dati si riferiscono alle persone che non sono finite in ospedale, case di cura e altri contesti istituzionali.
Il principe Harry è rientrato in Inghilterra per partecipare ai funerali del nonno, il principe Filippo, in programma sabato 17 aprile. Come riporta il 'Sun', Harry è sbarcato ieri alle 13:15 (ora locale) all'aeroporto londinese di Heathrow da un volo British Airways proveniente da Los Angeles. Come anticipato, con lui non c'era la moglie Meghan Markle, in avanzato stato di gravidanza, rimasta negli Stati Uniti. A Harry sarà consentito di partecipare ai funerali di Filippo per "motivi compassionevoli", in base a quanto previsto dai rigidi protocolli in vigore a causa della pandemia. Il principe potrà però uscire dalla quarantena solamente per prendere parte alla funzione funebre. A causa delle restrizioni in atto, al funerale che si terrà nella Cappella di San Giorgio del Castello di Windsor, potranno partecipare un massimo di 30 persone. Sabato, il premier Boris Johnson ha annunciato che cederà il suo posto ad un membro della famiglia reale. Oggi è prevista una seduta del Parlamento per rendere omaggio al principe Filippo, scomparso venerdì all'età di 99 anni.
Speranza anticipa due novità da inserire nel piano vaccinale: vaccini agli over 60 senza prenotazione e richiami di Pfizer e Moderna dopo 42 giorni.
Nella puntata di Amici, andata in onda sabato 10 aprile, è andato in onda un altro scontro tra Arisa e Rudy Zerbi. La cantante non ha apprezzato.
“Rifiutare una figlia è contronatura”. Fedez accanto a Malika, la ragazza cacciata di casa da genitori dopo aver fatto coming out. La ragazza 22enne di Castelfiorentino nei giorni scorsi ha raccontato le umiliazioni subite in famiglia dopo il suo coming out, per aver annunciato ai genitori di essere innamorata di una coetanea. La procura di Firenze ha aperto un fascicolo di indagine. Sulla base della denuncia presentata dalla giovane il pubblico ministero Giovanni Solinas ha delegato gli accertamenti ai carabinieri. La notizia è riportata dalla stampa locale. "Se torni ti ammazziamo, meglio 50 anni di carcere che una figlia lesbica", le hanno detto i suoi genitori. "Meglio una figlia drogata che lesbica - sempre le loro parole - Mi parli di altra gente? Son fortunati perché hanno figli normali, e solo noi s'ha uno schifo così". Tantissime le manifestazione di solidarietà arrivate a Malika, 22 anni, e anche la politica si è mossa, sollecitando l'approvazione del disegno di legge Zan. Il caso arriverà anche in Consiglio regionale e il sindaco di Castelfiorentino, Alessio Falorni, si è impegnato ad aiutare la giovane. "Mi avete inviato in tanti la terribile e assurda storia di Malika", ha scritto Fedez sui social, tornando sulla vicenda con un'ulteriore riflessione: "La famiglia tradizionale -ha scritto nelle stories-. E la domenica tutti in chiesa dove il tuo prete di fiducia può benedire le armi ma non le coppie omosessuali (tutto vero)".
Per l’inchiesta sulla Fondazione Open, la procura di Firenze ha accusato di corruzione Luca Lotti, Alberto Bianchi, Alfonso Toto e Patrizio Donnini.
Alloggiato a Kensington Palace in vista dei funerali del principe Filippo
Torino zona arancione da lunedì 12 aprile, come il resto del Piemonte, mentre Cuneo passerà alla fascia media di rischio Covid da mercoledì. La conferma è arrivata oggi durante la riunione convocata dalla Regione con gli epidemiologi e gli esperti dell’Unità di crisi. L'analisi tecnica dell’andamento epidemiologico indica che il valore dell’incidenza, ovvero il numero di persone contagiate su 100 mila abitanti, è già sceso in queste ore sotto la soglia di allerta di 250 casi nella provincia di Torino (alla rilevazione di oggi 226.9) e lo stesso con elevata probabilità avverrà prima di mercoledì 14 aprile per la provincia di Cuneo (che al momento ha una incidenza di 261.6). Dalla prossima settimana quindi in tutto il Piemonte saranno valide le misure della zona arancione: a partire da lunedì nelle province di Alessandria, Asti, Biella, Novara, Torino, Vercelli e Vco, e a partire da mercoledì per la provincia di Cuneo, fermo restando la conferma dei dati che continuano ad essere monitorati quotidianamente. La relazione è stata già trasmessa dalla Regione al ministro della Salute Roberto Speranza. Le scuole torneranno regolarmente in presenza a partire da lunedì 12 aprile, al 100% fino alla terza media e al 50% per le superiori in tutto il Piemonte, ad eccezione della provincia di Cuneo dove, permanendo la zona rossa, lunedì e martedì la scuola sarà in presenza fino alla prima media e in dad dalla seconda media in su, per uniformarsi poi da mercoledì alle regole della zona arancione, come nel resto del territorio regionale, cioè in presenza fino alla terza media e in dad al 50% per le superiori. "Il ritorno in zona arancione è un segnale importante e anche i dati della pressione ospedaliera mostrano finalmente una progressiva riduzione dei ricoveri sia in terapia intensiva che in degenza ordinaria - sottolineano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Icardi - ma il numero complessivo dei contagi e dei ricoveri resta comunque alto, così come lo sono drammaticamente le vite e gli affetti che il Covid si sta portando via. Per cui oggi più che mai riaprire non significa abbassare il nostro livello di attenzione e prudenza, ma al contrario alzarlo ancor di più".
Ospite di Silvia Toffanin a “Verissimo”, Enrica Bonaccorti ha raccontato l’esperienza dell’aborto, vissuta poco dopo aver annunciato la gravidanza in tv.