Cultura in lutto, è morto Raffaele La Capria: chi era
Si è spento a Roma, all'età di 99 anni, lo scrittore Raffaele La Capria, vincitore del premio Strega nel 1962 con il suo capolavoro "Feriti a Morte".
Nato a Napoli nel 1922, Raffaele La Capria viveva a Roma dal 1950. Avrebbe compiuto 100 anni il prossimo 3 ottobre.
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Raffaele La Capria si è imposto come una delle voci più significative della letteratura italiana del secondo '900. Nella sua carriera ha pubblicato oltre venti libri.
Tutta la sua opera celebra Napoli. Il romando più celebre di Raffaele La Capria, "Ferito a morte", nel 1982 è confluito con il precedente "Un giorno d'impazienza", del 1952, e con il successivo "Amore e psiche", uscito nel 1973, in "Tre romanzi di una giornata".
Non solo romanzi. Raffaele La Capria è stato anche una firma del Corriere della Sera, condirettore della rivista letteraria Nuovi argomenti dal 1990, autore di programmi Rai e sceneggiature di numerosi film di Francesco Rosi, come "Le mani sulla città" e "Uomini contro". Ha collaborato con Lina Wertmuller alla sceneggiatura del film "Ferdinando e Carolina".
Sposato con l'attrice Ilaria Occhini, morta tre anni fa, è stato consuocero di Antonello Venditti e Simona Izzo. Tra le sue altre opere: le raccolte di racconti "La neve del Vesuvio, fiori giapponesi" nel 1979 e "Colapesce", nel 1997.
Raffaele La Capria è stato anche autore di saggi letterari molto importanti e, negli anni, ha tradotto opere per il teatro di autori come Sartre, Cocteau, Eliot, Orwel.