"Domani è domenica!", Samanta Togni conduttrice: "Sono carica"
Un rotocalco settimanale su Rai2 ogni sabato
Roberta Di Padua e Riccardo Guarnieri hanno fatto la loro scelta a Uomini e Donne.
Dall'01.00 alle 09.00 la diretta del Gf Vip è stata interrotta.
Caldo e temperature primaverili per tutta la settimana. Ma domenica 28 febbraio il tempo cambia. Da qualche giorno sull'Italia si è imposta una mastodontica figura di alta pressione, un imponente anticiclone che ha conquistato praticamente anche tutta l'Europa. Anticiclone che ha origine sub-tropicali e sta scaldando l'atmosfera su tutte le regioni dove le temperature stanno lievitando gradualmente fino a raggiungere punte di 23°C. Stiamo parlando di valori sopra la media del periodo di quasi 12°C. Il team de iLMeteo.it avvisa che le temperature fino ad almeno sabato 27 avranno caratteristiche tipicamente primaverili. I valori massimi, dove sarà soleggiato, toccheranno i 19-20°C su molte città italiane come ad esempio Torino, Milano, Bologna, Verona, Trento, Frosinone, Ascoli Piceno, Perugia, Latina, Napoli, Taranto, Catanzaro. Punte di 22-23°C invece potranno essere raggiunte al Centro come in Toscana e in Sicilia come ad esempio a Firenze, Prato, Pistoia, Ragusa e Catania. Le cose cambieranno a partire da domenica quando aria più fredda dai Balcani comincerà ad affluire su molte regioni provocando un calo termico di 5-7°C e riportando le temperature grossomodo in media con il periodo. Oggi - Al nord: cielo sereno o poco nuvoloso. Al centro: bel tempo. Al sud: nubi sulle coste tirreniche, sole altrove. Domani - Al nord: sole e clima primaverile. Al centro: soleggiato. Al sud: cielo sereno o poco nuvoloso. Venerdì 26 - Al nord: torna qualche nebbia in pianura, ma il cielo sarà poco nuvoloso. Al centro: cielo poco nuvoloso. Al sud: bel tempo. Weekend - sabato ancora soleggiato e mite, domenica calo termico generale.
Francesca Cipriani ha un nuovo fidanzato, e ha svelato alcuni dettagli sulla sua nuova frequentazione.
Sciolto il nodo dei sottosegretari del governo Draghi, nel M5S è già scoppiata la rabbia degli esclusi. Sia nelle chat che nei capannelli di Montecitorio, secondo quanto rilevato dall'Adnkronos, serpeggia il malumore degli eletti che si aspettavano scelte diverse nella composizione del sottogoverno. E' tardo pomeriggio quando un gruppo di deputati si riunisce nel cortile della Camera: tra loro Stefano Buffagni, uno degli esclusi eccellenti. Sottosegretario nel Conte I e II, il deputato era in lizza per un posto nel neonato ministero della Transizione ecologica ma alla fine l'ex consigliere regionale è uscito cardinale dal 'conclave' delle nomine. Buffagni paga la provenienza geografica - Lombardia, tra le Regioni più inflazionate nella composizione dell'esecutivo - ma, secondo molti, anche le frizioni con il capo politico Vito Crimi, che ha guidato i 'negoziati' per il sottogoverno. "E' stata una porcata!", urla un parlamentare, affinché chi deve sentire, senta. "Siamo diventati un ufficio di collocamento, altro che navigator...", gli fa eco un collega. Il malessere esplode anche nelle chat. Sul piede di guerra i parlamentari campani, che avevano "espressamente chiesto" la casella del Lavoro, assegnata alla senatrice marchigiana Rossella Accoto e non alla deputata Maria Pallini. "Nulla di personale nei confronti della portavoce - spiegano fonti campane - ma è innegabile che questa decisione rappresenta l'ennesimo boccone amaro da ingoiare. Boccone che si aggiunge a quello mandato giù a fatica rispetto alla chiusura dell'esperienza del governo Conte e alle trattative politiche condotte dai vertici del M5S che ne esce purtroppo fortemente ridimensionato". Diversi eletti contestano inoltre l'assegnazione di Ilaria Fontana al super ministero per la Transizione, così come la scelta di affidare la casella della Giustizia ad Anna Macina, che non proviene dalla Commissione Giustizia bensì dalla Affari costituzionali ("è stato un commissariamento!", si sfoga un grillino). Qualcun altro giudica "eccessivo" il peso attribuito alla corrente 'Parole guerriere', che è riuscita a esprimere due sottosegretari: Carlo Sibilia, riconfermato all'Interno, e la new entry Dalila Nesci, animatrice del think tank, nominata al ministero per il Sud. Per alcuni pentastellati la misura è colma. Dopo le espulsioni della scorsa settimana, questa volta potrebbero essere altri deputati e senatori - scontenti per la gestione della partita da parte dei vertici - ad abbandonare la nave: "Nei prossimi giorni ne vedremo delle belle", promette un 5 Stelle. (di Antonio Atte)
L'annuncio dell'attrice sui social: "Ti abbiamo cercato, voluto e desiderato tanto".
Fiammetta La Guidara, volto noto del giornalismo sportivo e, in particolare, della Formula 1 e del Motomondiale, è deceduta a Varese all'età di cinquant'anni.
Andrea Zenga è stato l’ultimo eliminato dalla casa del Grande Fratello Vip. La sua eliminazione è arrivata a pochi giorni dalla finalissima e, ospite di Casa Chi, il figlio di Walter Zenga ha fatto il punto sulla sua esperienza e ha svelato particolari inediti sulla sua relazione con Rosalinda Cannavò, iniziata proprio tra le mura della casa del reality show condotto da Alfonso Signorini. Innanzitutto, Zenga ha sottolineato l’accoglienza del pubblico una volta abbandonato il gioco: “Fuori ho trovato un affetto incredibile, mi stanno inondando di messaggi bellissimi e non me lo aspettavo, è una cosa davvero incredibile”. Sulla Cannavò ha poi raccontato: "Ho vissuto da dicembre nella casa e da quando c’ero io Rosalinda è sempre stata se stessa, senza scheletri nell’armadio e mi baso su quello che ho vissuto e provato, ma ho conosciuto una persona vera e mi baso su quello, quindi tutto quello che è successo prima cerco di non prenderlo in considerazione". L’ex concorrente del Grande Fratello Vip ha poi spiegato cosa è davvero successo a letto con l’attrice dal momento che tutti hanno parlato di un rapporto intimo tra i due: "Ci sono stati baci perché c’è chimica, magari abbracci un po’ più intensi, ma niente di più. Andare oltre mi sembrava eccessivo, dei grattini, carezze sulla schiena". Inoltre, Andrea Zenga ha anche detto la sua su Dayane Mello che, durante l’ultima puntata del reality show di Canale 5, ha rivolto una dichiarazione d’amore a Rosalinda Cannavò: "L’ho detto anche in puntata non ci ho capito niente, è stata una spina nel fianco in quel momento. Magari Dayane poteva essere più incuriosita da Rosalinda, non ho capito bene il ‘ti amo’ alla fine, ma penso fosse più un ‘ti voglio bene’. Il bacio tra me e Dayane? Non c’è mai stato nessun interesse: abbiamo più giocato e io penso di essere stato chiaro dall’inizio perché non è il mio tipo di donna, infatti la ragazza che piace a me è il suo completo opposto. Ci vedo molto distanti, non siamo mai andati oltre una cosa estetica". Infine, sul destino della sua storia con la Cannavò, Andrea Zenga ha dichiarato: “Nella casa è tutto ovattato e le conseguenze di quello che fai le paghi fuori, ma credo che Rosalinda abbia preso una decisione importante e io le starò vicino se vorrà, partiamo da una buona base e spero di costruire qualcosa fuori, è una cosa che deve nascere perché come coppia ci siamo vissuti solo una settimana". (in collaborazione con ultimora.news)
Tiger Woods ha avuto un incidente d'auto. Trasportato in ospedale e operato d'urgenza, come sta?
Quanto guadagnano i ministri del governo Draghi? La politica fa crescere il reddito? In generale è così, ma non sempre. C'è anche chi con l'approdo in Parlamento vede scendere le entrate. E' quanto emerge dall'inchiesta de le Iene sui redditi dei parlamentari e dei ministri, basata sul raffronto tra l'ultimo imponibile dichiarato e l'ultimo imponibile prima dell'ingresso in politica. E così si scopre che Luigi Di Maio, tra i ministri in carica, è quello che ha incrementato di più il proprio reddito, 74.471 euro. L'attuale ministro degli Esteri, indicato come giornalista pubblicista, nel 2012 non risulta dichiarazione dei redditi, quindi il suo imponibile è considerato pari a zero. Nel 2019 il suo imponibile arriva a 98.471 euro (-24.000 restituzioni), a cui si aggiunge una Rover Mini Cooper e una quota del 50% (pari a 50.100 euro) della società Ardima srl. Al contrario il titolare della Cultura, Dario Franceschini ha visto calare il proprio reddito di 94.467 euro. Franceschini, alla guida dei Beni culturali prima con Conte e ora con Draghi, nel 2000 (all'epoca era sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri) aveva un imponibile di 173.012 euro (334.998.000 lire). Nel 2019, Franceschini dichiara 78.545 euro, oltre a un fabbricato a Ferrara in comproprietà al 50% (eredità), una Suzuki wagon r, una Fiat Idea, una moto Bmw 100/7 del 1979. Scende anche il reddito di Mara Carfagna, ministro del Sud con Draghi, anche se solo di 406 euro. L'azzurra nel 2005 dichiarava un reddito imponibile di 131.256 euro, appena superiore ai 130.850 dell'imponibile 2019. Nella dichiarazione di Carfagna anche un fabbricato a Roma e una VolksWagen Up tsi. Passata dal ministero della pubblica amministrazione nel governo Conte bis al ministero delle politiche Giovanili con Draghi, Fabiana Dadone registra un incremento di 72.916 euro. Anche lei nel 2012 aveva un imponibile pari a zero (non c'è dichiarazione) mentre nel 2019 sale a 98.471 euro (-25.555 restituzioni). Il dirigente d'azienda Federico D'Incà, ministro dei rapporti con il Parlamento sia con Conte che con Draghi, vede il suo imponibile 'crescere' di 26.146 euro dal suo debutto in politica. Nel 2012 il suo imponibile era di 25.847 euro, mentre nel 2019 arriva a 77.173 euro (-25.180 restituzioni), oltre a una VolksWagen Golf, immatricolata nel 1999. L'ingegnere grillino Stefano Patuanelli, passato dallo Sviluppo economico all'Agricoltura, ha visto il suo reddito rivalutato negli anni di 30.717 euro. Nel 2017 il suo imponibile era di 46.339 euro, balzato nel 2019 a 101.056 euro (-24.000 restituzioni). Patuanelli inoltre ha in comproprietà al 50% un fabbricato a Trieste, un'altra comproprietà al 25% di un terreno a Trieste, più una Peugeot. Il reddito del leghista Giancarlo Giorgetti, commercialista e revisore dei conti, neo ministro per lo Sviluppo economico 'cresce' di 55.201 euro rispetto all'epoca del suo ingresso in politica. Nel 1995 il suo reddito imponibile era di 25.887 euro (50.125.000 lire); nel 2019 il suo reddito imponibile è 95.300 euro, oltre a fabbricato e terreni agricoli a Cazzago Grabbia, una Fiat Punto in comproprietà (eredità), 10 quote soc coop pescatori Lago Varese, più una quota consorzio Votto d’Amore e 1536 quote euroholding. Sale di 66.030 euro rispetto al suo debutto in politica, il reddito di Andrea Orlando, ministro del Lavoro. Nel 2005 le sue entrate erano 37.229 euro mentre la dichiarazione relativa al 2019 segna un reddito imponibile di 103.259 euro, più la proprietà di 2 appartamenti e parcella terreno condominiale a La Spezia. Inoltre una Fiat Bravo, più l'80% (pari a 16.000 euro) della das srl (La Spezia).
Francesco Sarcina ha rivelato un episodio che gli sarebbe capitato dopo la scomparsa di suo padre.
AGI - Morbillo, febbre gialla, polio, ebola e Covid-19, tutti insieme. Sono le cinque epidemie che la Guinea sta affrontando in questo momento, anche se da tempo il Paese si trova ad affrontare un grosso problema di salute pubblica: La febbre gialla. "L'epidemia dilaga a Koundara ma anche a Dubréka e Kouroussa. Sono stati segnalati in totale 52 casi, di cui 14 decessi. Attualmente si sta dando una risposta a questo livello, che consiste nel vaccinare la popolazione target con il vaccino contro la febbre gialla” ha dichiarato Sekou Sidate Sylla, capo della sezione di prevenzione e controllo delle malattie presso il dipartimento sanitario della prefettura di Mamou". "Ci sono - ha aggiunto -, inoltre, l'epidemia di morbillo, una malattia in forte ripresa, che colpisce le prefetture di Dinguiraye, Mamou e la capitale Conakry. L'epidemia di poliomielite conta già una trentina di casi confermati. Stiamo per organizzare una campagna di vaccinazione che consiste nel vaccinare tutti i bambini di età compresa tra 0 e 59 mesi con il vaccino Monovalente di tipo 2”. E poi ci sono ebola, appena dichiarata a N'zérékoré, e l'epidemia di covid-19: ad oggi sono stati notificati 15.580 casi confermati con 87 decessi.
AGI – C'è grande attesa e curiosità per la prima presentazione al pubblico di un'opera di Vincent Van Gogh dipinta durante la sua breve permanenza a Parigi, uno scorcio del celebre quartiere di Montmartre, opera di proprietà della stessa famiglia da 100 anni. Lo riferisce il Guardian che annuncia la prossima vendita all'asta dell'opera, a marzo, dalla Sotheby's, per un importo stimato tra 5 e 8 milioni di euro. 'Scène de rue à Montmartre', è questo il titolo del quadro che rappresenta uno dei maggiori lavori del periodo parigino del celebre artista olandese, di cui si conosce maggiormente la produzione realizzata ad Arles, nel Sud della Francia. La vendita all'asta è attesa come un evento importante: sarà la prima volta che l'opera viene presentata pubblicamente da quando è stata realizzata, nella primavera del 1887. 'Scène de rue à Montmartre' contiene una importante testimonianza storica: raffigura il Moulin Dubray, noto anche come Moulin à Poivre, un mulino a vento tra i tanti che sorgono sulla famosa ‘Butte', la collina parigina, che fu distrutto nel 1911. Nel dipinto è anche rappresentato il recinto dell'iconico Moulin de la Galette sormontato da lanterne decorative e una giostra dietro la staccionata in legno. Tra il 1886 e il 1888 Vincent Van Gogh condivise un appartamento col fratello Theo, in Rue Lepic, strada nota del popolare quartiere dove vivevano artisti ed intellettuali che frequentavano i caffè locali, con uno stile di vita definito 'bohèmien'. Il dipinto fu comprato da un collezionista francese nel 1920, da allora è rimasto di proprietà della stessa famiglia e non è mai stato mostrato in pubblico, pur essendo citato in diversi cataloghi. Prima della vendita da Sotheby's, sarà fatto vedere a Londra, Amsterdam e Parigi. "Pochissimi dipinti del periodo a Montmartre di Van Gogh rimangono in mani private. La maggior parte si trova nelle collezioni di prestigiosi musei in tutto il mondo", ha spiegato Aurélie Vandevoorde del dipartimento di arte moderna e impressionista del banditore in Francia. Per questo motivo, ha aggiunto l'esperta, "l'apparizione sul mercato di un dipinto di questo calibro, da una serie così iconica, segna senza dubbio un evento importante". Claudia Mercier della casa d'aste Mirabaud Mercier, associata alla vendita, ha detto che il lavoro è “accattivante”. In effetti, dopo il suo trasferimento ad Arles nel febbraio 1888, Van Gogh fu influenzato da impressionisti quali Monet, Pissaro e da una generazione più giovane di artisti come Paul Signac e Toulouse-Lautrec, che portarono a dipingere con il suo ultimo stile unico e riconoscibilissimo prima di morire solo due anni dopo, il 29 luglio 1890 a Auvers-sur-Oise.
Si fa sempre più concreta l'ipotesi di una revisione del meccanismo del cashback da parte del governo: nel mirino il superbonus e le microtransazioni.
Emergono nuovi dettagli sulla morte dell'ambasciatore italiano e del carabiniere 30enne.
Fausto Iannone ha scritto un post di cordoglio per la scomparsa di Fausto Gresini, stroncato dal Covid a 60 anni.
Galli verso la pensione che scatterà il 31 ottobre: "Farò il mio meglio fine alla fine".
AGI - Un giovane indiano ha avvelenato tre ragazze appartenenti alla casta più bassa (i "dalit", o "paria") dopo essere stato respinto dalla maggiore, 17 anni, l'unica sopravvissuta. Le altre due, entrambe sue parenti, di 14 e 15 anni, sono invece decedute. Il delitto è avvenuto nel villaggio di Bahuhara, nello Stato dell'Uttar Pradesh. La polizia locale ha spiegato che l'assassino, un ventottenne, si era dichiarato nel giorno di San Valentino alla giovane, che non aveva però accettato la sua corte. Due giorni dopo, l'uomo si era recato con un amico per incontrare le tre ragazze, alle quali aveva offerto cibo e acqua avvelenata con un pesticida. Le fanciulle erano state poco dopo ritrovate prive di sensi, con mani e piedi legati con i loro stessi vestiti. Per le più giovani non c'era ormai più nulla da fare ma la maggiore, recuperata la coscienza, è stata in grado di denunciare l'omicida alla polizia. La vicenda, rivelata solo oggi dalle forze dell'ordine, è solo uno dei tanti esempi delle violenze che i paria subiscono dai membri delle caste superiori, che non li considerano esseri umani a pieno titolo e li ritengono un bersaglio facile. Il fenomeno è particolarmente grave nello Stato dell'Uttar Pradesh, in particolare nel distretto di Unnao. Nel dicembre 2019 un parlamentare regionale del Bjp, il partito del premier Narendra Modi, fu condannato all'ergastolo per aver violentato due anni prima a Unnao un'adolescente il cui padre era stato nel frattempo percosso a morte dai seguaci del politico. Ancora a Unnao, lo stesso anno, un'altra donna era stata bruciata viva mentre si recava a denunciare gli uomini che l'avevano violentata. Lo scorso settembre un'altra giovane dalit era stata stuprata e ridotta in fin di vita in un villaggio dell'Uttar Pradesh da membri di caste superiori. Morta dopo settimane di agonia, la ragazza fu cremata dalla polizia senza che la famiglia avesse la possibilità di tenere un funerale. La violenza nei confronti delle donne e dei dalit è un problema endemico in India, dove solo nel 2018 sono stati denunciati 33.977 stupri. Il numero reale sarebbe però molto più alto, dal momento che le donne, soprattutto quelle appartenenti alla casta più bassa, hanno il giustificato timore di essere uccise dai loro aguzzini.
Claudio Fratini è il manager con cui Malika Ayane sembra aver ritrovato la felicità. Tutto quello che c'è da sapere su di lui.
Per Massimo Cacciari, ospite ieri sera a DiMartedì su La7, "quello che deve fare Draghi è chiarissimo: affrontare il problema della organizzazione efficiente della vaccinazione, approntare un Recovery plan che sia concreto e non sia un libro dei sogni, spendere bene i quattrini che arriveranno, e poi i cosiddetti ristori per cercare di attenuare la drammatica situazione in cui un terzo del Paese sta versando. Poi ha finito, a meno che non si pensi che il governo Draghi con una maggioranza del genere potrà fare le riforme che aspettiamo da trent'anni. A meno che non si coltivino libri dei sogni - spiega l'ex sindaco di Venezia -, quello che Draghi può fare e deve fare è chiarissimo, assolutamente definito e speriamo lo faccia bene". Ma si parla anche di riforme, c'è quella fiscale, quella della previdenza... "La riforma fiscale? La riforma della previdenza? Ma Floris - chiede incredulo Cacciari al conduttore -, come fai a fare la riforma della previdenza? Per farla in questo Paese bisogna rovesciare tutto l'ordinamento istituzionale. Con le regioni che sono il potere che dirige la sanità in Italia, fare una riforma sanitaria vuol dire cambiare tutti i rapporti tra poteri centrali e regioni. Cosa vuole fare, la riforma fiscale? Per fare una riforma fiscale decente un Parlamento ci mette una legislatura. Sarà un po' più efficiente nella lotta contro l'evasione probabilmente, speriamo", conclude il filosofo.