Ecco le macerie dei treni scontrati in Egitto provocando 32 morti
Il Paese spesso luogo di incidenti come questo
Dopo i funerali del Principe Filippo Harry avrebbe fatto ritorno in California, senza attendere il compleanno della Regina Elisabetta.
"Doveva essere un servizio mirato a seguito di una estorsione ed invece si è tramutato in un massacro. Tre persone di nazionalità rumena avevano organizzato un'estorsione e gli agenti sono intervenuti nella flagranza del reato su un treno fermo alla stazione di Minturno, in provincia di Latina. Uno si è dato alla fuga mentre una donna spingeva a terra la collega ed un terzo, ventenne, una furia che per assicurarsi l’impunità, usava una violenza inaudita mandando 4 poliziotti all’ospedale. Gli agenti sono riusciti a fermarlo dopo una lunga colluttazione che ha visto coinvolta anche una quinta persona, una insegnante che si trovava sullo stesso treno e che veniva ferita dalla violenza del giovane". Lo racconta Andrea Cecchini, Segretario Generale del Sindacato di Polizia Italia Celere, in una nota. "In un attimo si passa dalla paura del tribunale alla certezza dell’ospedale - spiega - ormai uno status quo per chi con la divisa indosso ha l’obbligo di far rispettare la legge. Come rispondere a chi usa violenza contro di te e tu sei un rappresentante delle Forze dell’Ordine? Di certo con forza, con la forza pubblica che ci è stata riconosciuta e che non ci è permessa di usare nel rispetto della scriminante della legittima difesa. Ma è normale una situazione del genere? Se i Poliziotti, continua Cecchini, avessero usato la forza e le tecniche frutto degli addestramenti oggi sarebbero già indagati, invece dobbiamo ringraziare la politica e le Istituzioni per essere finiti all'ospedale". "Il motivo delle nostre battaglie sui protocolli operativi - aggiunge - sulle regole d’ingaggio e sull’istituzione del reato di fuga è proprio questo, evitare di finire davanti ad un giudice, a meno che non si ecceda ed allora lì chi sbaglia paga, o finire in ospedale passando anche per stupidi. Continuando su questa falsariga aumenta il senso di insicurezza per i cittadini, a cui di certo diventa sempre più difficile assicurare la tranquillità, basti vedere cosa è capitato all’insegnante che si trovava suo malgrado su quel treno". "Avessero avuto il taser - prosegue il Segretario di Italia Celere Cecchini - oggi i colleghi avrebbero immediatamente arrestato la violenza dell’avventore senza coinvolgere inermi cittadini nella colluttazione, fosse stato preso già in esame il reato di fuga, proposto da Italia Celere oramai da anni, oggi il giovane romeno avrebbe un altro capo di imputazione, purtroppo non è così ed anche oggi ci ritroviamo con quattro feriti senza che questo mobiliti le coscienze della politica". "Con delle regole di ingaggio - conclude - sicuramente l’epilogo sarebbe stato diverso, ma queste mancano, ma non manca la dedizione del personale delle forze dell’ordine che anche in questa occasione hanno dimostrato cosa significhi il motto esserci sempre". LA TESTIMONIANZA ALL'ADNKRONOS - "Sono un po' messo male, ho il labbro spaccato e molto gonfio dopo aver ricevuto un pugno, ma nel complesso sto abbastanza bene" dice all'Adnkronos Emilio Maddaloni, uno dei 4 poliziotti aggrediti oggi alla stazione di Monturno, in provincia di Latina, da 3 rumeni fermati per una tentata estorsione. "Uno dei miei colleghi ha avuto la peggio ed ha rimediato 5 punti di sutura. Uno dei tre ragazzi romeni era davvero prestante dal punto di vista fisica. Un fascio di nervi, è stata dura fermarlo". "Erano le 7.30 di mattina - racconta Maddaloni che è anche sindacalista di Italia Celere e dunque attento ai problemi dei colleghi - ed eravamo impegnati in un'attività anti estorsione segnalataci da un anziano e siamo intervenuti per bloccare i 3 ragazzi. Uno è fuggito, una ragazza che abbiamo bloccato ha colpito un collega spingendola a terra, il terzo era il più scatenato. Non ci potevamo di certo mettere a competere, altrimenti passa per brutale la polizia, così, alla fine, dopo esser stati colpiti più volte, siamo riusciti ad afferrarlo per mani e piedi e bloccarlo. Non utilizziamo le tecniche della polizia americana, non abbiamo i taser né altro". L'agente-sindacalista è convinto che "ci vorrebbe una tutela maggiore nei nostri confronti, per avere quantomeno più sicurezza. Si era parlato della dotazione dei taser, ma al momento non c'è nulla di concreto. Abbiamo chiesto le body cam, così tutti possono vedere che il nostro interesse non è certo far male...Quando abbiamo fermato e arrestato una persona segnalata il nostro compito è finito. Certo, a 57 anni, quando ti trovi di fronte un ragazzo di 21, giovane e in forma, diventa difficile così. Per fortuna è andata bene", conclude Maddaloni.
Su Beppe Grillo e il video in cui difende il figlio Ciro interviene Giuseppe Conte. "Ho avuto modo di parlare con Beppe Grillo in più occasioni e conosco bene la sua sensibilità su temi particolarmente delicati. Sono ben consapevole di quanto questa vicenda familiare lo abbia provato e sconvolto. E’ una vicenda che sta affliggendo lui, la moglie, il figlio e l’intera famiglia. Comprendo le preoccupazioni e l’angoscia di un padre, ma non possiamo trascurare che in questa vicenda ci sono anche altre persone, che vanno protette e i cui sentimenti vanno assolutamente rispettati, vale a dire la presunta vittima, la giovane ragazza direttamente coinvolta nella vicenda e i suoi familiari che stanno vivendo anche loro momenti di dolore e sofferenza", dice l'ex premier e capo politico in pectore del M5S. "In questa vicenda - prosegue - vi è poi un principio fondamentale che non possiamo mai perdere di vista: l’autonomia e il lavoro della magistratura devono essere sempre rispettati. Perciò anche in questo caso attendiamo che i magistrati facciano le loro verifiche. Con il Movimento 5 Stelle mi accomunano da sempre queste due convinzioni: di ritenere indiscutibile il principio dell’autonomia della magistratura e di considerare fondamentale la lotta contro la violenza sulle donne, una battaglia che abbiamo sempre combattuto in prima linea, basti ricordare le norme sul codice rosso quando abbiamo condiviso la responsabilità di governo. Questi principi continueranno a informare la nostra azione politica e le nostre battaglie culturali".
L’uomo ha guadagnato più di 538.000 euro complessivi pur non essendosi mai presentato all'ospedale dove era assunto
AGI - "Vaccino principale contro la disinformazione", l'esercizio del giornalismo è "totalmente o parzialmente bloccato" in più di 130 paesi. E' l'allarme lanciato da Reporter Senza Frontiere (Rsf) in una fase in cui la crisi sanitaria sta rendendo ancora più difficile la copertura informativa. Secondo la classifica mondiale annuale sulla libertà di stampa, pubblicata dall'Ong, il 73% dei 180 paesi valutati sono caratterizzati da situazioni ritenute "gravissime", "difficili" o "problematiche" per la professione. Solo 12 paesi su 180, ovvero il 7%, contro l'8% del 2020, mostrano una "buona situazione". Una "zona bianca" che "non è mai" stata "così piccola dal 2013", avverte Rsf. La pandemia di Covid-19 ha rappresentato per i governi "una forma di opportunità per limitare la libertà di stampa", ha spiegato alla France Presse il segretario generale di Rsf, Christophe Deloire. La repressione si è quindi aggravata ulteriormente nei Paesi dove la libertà di stampa è più compromessa, come l'Arabia Saudita e la Siria, rispettivamente al centosettantesimo e al centosettantatreesimo posto della classifica. La pandemia ha anche "provocato un enorme blocco degli accessi" al territorio e alle fonti per i giornalisti ", in parte legittima, quando si trattava di precauzioni sanitarie, ma anche illegittima, ha avvertito Deloire. La situazione è tanto più preoccupante in quanto il giornalismo è il principale baluardo contro la "viralità della disinformazione oltre confine, sulle piattaforme digitali e sui social network", a volte alimentata dal potere. I presidenti Jair Bolsonaro in Brasile (111/ma posizione, -4) e Nicolas Maduro in Venezuela (148/ma posizione, -1) hanno così "promosso farmaci la cui efficacia non è mai stata dimostrata dal mondo medico", ricorda la Ong. In Iran (174/ma posizione, -1) le autorità "hanno moltiplicato le condanne dei giornalisti per minimizzare meglio il numero di morti legate" al Covid-19. L'Egitto (166/ma posizione), da parte sua, vieta "la pubblicazione di dati sulla pandemia diversi da quelli del ministero della Salute". La Malaysia, che segna l'arretramento più netto (119/ma posizione, -18), ha recentemente approvato "un decreto anti-fake news" che concede al "governo il diritto di imporre la propria versione della verità". E in Ungheria (92/ma posizione, -3), dove il regime di Viktor Orbán "porta avanti in modo sfacciato" la repressione della libertà di stampa, le informazioni sul coronavirus sono "bloccate" in particolare dalla legislazione di emergenza in vigore da marzo 2020 che criminalizza "la diffusione" di false informazioni". In fondo alla classifica ci sono ancora la Cina (177/mo posto), davanti a Turkmenistan (178/mo posto, +1), Corea del Nord (179/mo posto, +1) ed Eritrea (180/mo posto, -2). In testa alla classifica, la Norvegia mantiene il primo posto per il quinto anno consecutivo, davanti a Finlandia e Svezia, tornata terza a scapito della Danimarca. Da notare l'uscita della Germania (13/mo posto, -2) dalla zona bianca perché decine di giornalisti sono stati attaccati "da manifestanti vicini a movimenti estremisti e complottisti durante manifestazioni contro le restrizioni sanitarie". L'Europa rimane la regione più sicura, ma si sono moltiplicate le aggressioni e gli arresti abusivi, soprattutto in Francia (34/mo posto) durante le manifestazioni contro le restrizioni, in Italia (41/mo posto), Polonia (64/mo posto, -2), Grecia (70/mo posto, -5), Serbia (93/mo posto) e Bulgaria (112/mo posto, -1). Dall'altra parte dell'Atlantico la situazione resta "piuttosto buona" negli Stati Uniti (44/mo posto, +1) "anche se l'ultimo anno di mandato di Donald Trump è stato caratterizzato da un numero record di aggressioni (quasi 400) e di arresti di giornalisti (130). La zona rossa ora accoglie il Brasile, dove "insulti, stigmatizzazione e orchestrazione delle umiliazioni pubbliche dei giornalisti" sono "diventati il segno distintivo del presidente Bolsonaro". Lascia sempre a desiderare la situazione in Russia (150/mo posto, -1), nazione che si è adoperata per "limitare la copertura" delle "manifestazioni legate all'oppositore Aleksei Navalny". Infine, pur rimanendo il continente "più violento" per i giornalisti, l'Africa sta registrando alcuni miglioramenti in nazioni come il Burundi (147/mo posto, +13), la Sierra Leone (75 /mo posto, +10) e il Mali (99/mo posto, +9).
Spacco vertiginoso e scollatura da urlo per la splendida conduttrice, che però non si accorge di un dettaglio...
Gdf scopre maxi frode fiscale. Sequestri per 40 mln
"L'autonomia e il lavoro della magistratura vanno sempre rispettati"
Il vaccino anti-Covid di CureVac "se arrivasse nel giro di poche settimane e funzionasse un vaccino europeo a mRna, sarebbe fantastico, sarebbe la soluzione". Lo ha dichiarato al programma 'L'imprenditore e gli altri' su Cusano Italia Tv l'immunologo Guido Forni, socio dell'Accademia nazionale dei Lincei. "E' una ditta tedesca finanziata dall'Europa - ha ricordato - che ha una tecnologia più avanzata rispetto a Pfizer e Moderna. Il vaccino si può conservare a temperatura ambiente e non dovrebbe avere effetti collaterali. L'Ue ha prenotato 450 milioni di dosi" e "se tutto va bene, questo vaccino sarà la rivoluzione dei vaccini", è convinto l'esperto. "Dovremmo essere nelle fasi conclusive - ha sottolineato - poi servirà qualche settimana per l'approvazione dell'Ema e allora comincerà la produzione". Con la pandemia di Covid-19 "abbiamo imparato una tecnologia nuova per fare i vaccini in tempi rapidissimi - ha aggiunto Forni - Sono già pronti i vaccini contro le varianti perché è bastato cambiare una parte dell'Rna e il vaccino è già pronto. In futuro i vaccini a mRna potranno essere utilizzati anche contro altre malattie infettive, e come forma di prevenzione per quei tumori di cui si conosce l'origine e sono dovuti a un particolare difetto genetico".
AGI - Per Matteo Salvini sulle riaperture bisogna correre. "Mi auguro che non si parli più di coprifuoco tra qualche giorno", insiste il segretario leghista. "Ci vuole coraggio, visione, bisogna scommettere sull'Italia e sugli italiani che hanno mostrato enorme buon senso e meritano di avere fiducia". "Se il piano vaccinale corre come sta correndo, se il contagio scende come sta scendendo, io credo che sia giusto riconoscere il diritto alla vita e il diritto al lavoro a milioni di italiani senza inutili discriminazioni. La Lega porterà al tavolo della maggioranza in Consiglio dei ministri la richiesta di cancellare il coprifuoco e di estendere con tutti i protocolli di sicurezza il calendario delle riaperture", ribadisce. Salvini lascia intravedere la possibilità di un compromesso con i più 'rigoristi' nel governo, citando l'esempio della capitale spagnola di coprifuoco alle 23. "Nella vicina moderna e rispettosa Madrid i locali sono aperti da tempo e la gente può uscire di casa perfino alle 10 e un quarto della sera: pensate che azzardo. Non arrivo a Israele dove sono tutti in giro, vaccinati a senza mascherina", dice. "Il modello Madrid prevede le 23. E' chiaro che nella mia idea di Paese la libertà di movimento è quella che non conosce limiti di orario se non la responsabilità del singolo. Io mi fido degli italiani. Chi invece vuole tenere gli italiani chiusi in casa per altre settimane o mesi vuol dire che non si fida del popolo che gli paga lo stipendio". Presentando il piano delle Lega contro le ecomafie e il randagismo, il segretario leghista poi bacchetta nuovamente l'Unione europea e l'Ema per i ritardi sul parere al vaccino russo Sputnik. "La Grecia ha inserito il vaccino russo per attrarre turisti. A Bruxelles dormono. E' dai primi di marzo che stanno esaminando questo benedetto vaccino russo. Non so se stiano aspettando il mago Otelma o chi altro per dare un responso. Se si danno una mossa ci fanno un favore". "Recovery, ci deve essere il tempo per l'esame in Parlamento" Il capo della Lega poi affronta il tema dell'esame parlamentare del Piano nazionale di ripresa e resilienza. "E' chiaro che tutto il Parlamento dovrà esserne informato. Ci deve essere il tempo. Io so che alcuni Paesi europei hanno chiesto più tempo rispetto alla scadenza del 30 aprile. Giustamente Mario Draghi vuole arrivare fra i primi. Però se Conte ha perso mesi e mesi per lasciare il nulla nei cassetti non è colpa né mia né di Draghi. Se c'é bisogno di qualche giorno in più ... non stiamo parlando ci due spicci, stiamo parlando di opere fondamentali. Se ci fosse bisogno di qualche giorno in più per approfondire penso che a Bruxelles e nessuno si offenderebbe". "Noi lo vedremo, ci stiamo lavorando nei singoli ministeri e, siccome c'è in ballo una cifra di 200 miliardi che dovrà essere restituita dai nostri figli, partecipare alla scelta di come utilizzarli è fondamentale. Certo, se scegli di far parte di un governo onori e oneri. Se uno preferisce stare fuori fa una scelta. Noi abbiamo scelto di entrare in questo governo anche per essere determinanti sull'utilizzo di questi fondi, ci stiamo lavorando ministero per ministero", risponde a chi gli fa notare la mancanza di coinvolgimento denunciata da Giorgia Meloni. "Grillo disgustoso. Chieda scusa a tutte donne italiane" Il commento di Salvini è durissimo, quando i giornalisti gli chiedono di tornare sul video di Beppe Grillo in difesa del figlio Ciro accusato di stupro."Capisco lo sfogo di un padre ma mi permetto di dire che è disgustoso, vergognoso e imbarazzante invocare l'innocenza del figlio in base ai giorni attesi da una ragazza per denunciare uno stupro. Questo ci riporta al Medioevo. Spero che capisca la gravità di quanto affermato perché se c'è di messo una presunta violenza bisogna andare fino in fondo e non ci sono di mezzo figli di vip e figli di operai. Io mi auguro che sia innocente, non faccio battaglia politica sui reati. Però spero che chieda scusa, non a quella ragazza, ma a tutte le donne italiane,perché lasciar solo ipotizzare che se una non corre subito alla polizia se lo sia inventata o andata a cercare è disgustoso. Da parte di una bimba sentirsi dire che se una ragazza non denuncia subito si è inventata tutto, mi fa schifo". "Amministrative, vertice di centrodestra non prima di maggio" Altro tema la scelta delle candidature per le Amministrative in autunno. Salvini non sembra aver fretta di incontrare gli alleati di centrodestra, ma rilancia il nome di Gabriele Albertini a Milano. "Entro dieci giorni dobbiamo decidere i 40 miliardi del decreto Imprese, le riaperture e il Recovery plan. Ci sono in ballo alcune centinaia di miliardi, prima vediamo di usare bene questi per gli italiani poi, a maggio, ci sarà tempo di fare tutto il resto", risponde a chi gli chiede quando convocherà il vertice di coalizione . "Io da milanese spero che l'ipotesi Albertini riporti Milano a essere quel traino per tutta Italia e per tutta Europa che era fino a qualche tempo fa e che purtroppo ha smesso di essere", afferma il segretario leghista, a margine di una conferenza stampa sul piano della Lega contro il randagismo, rilanciando la candidatura dell'ex sindaco. "Inasprire le pene per i violenti e chi abbandona gli animali" Il tema della conferenza stampa è il piano della Lega sul fenomeno del randagismo e della tutela degli animali. "I nostri disegni di legge prevedono un inasprimento di pene per chi abbandona maltratta e uccide gli animali e l'incremento dei fondi sul territorio - dice -. Poi c'è il business della malavita organizzata che fattura due miliardi di euro circa l'anno. Io da ministro dell'Interno avevo istituito fondo per andare a scovare i canili lager; chi mi ha seguito evidentemente ha una sensibilità diversa. Nell'anno del Covid è aumentata la frequentazione con gli animali da compagnia, l'ultima cosa che vorremmo è che, nell'estate della ripartenza, ci fosse un aumento degli abbandoni.Vorremmo anche agevolare fiscalmente chi sceglie di portare a casa un animale in adozione. I nostri disegni di legge sono pronti in Parlamento, la speranza è che ci sia maggioranza trasversale e unità", conclude, nel corso della conferenza stampa, cui hanno partecipato anche Filippo Maturi, responsabile del dipartimento tutela Biodiversità e benessere Animale, l'europarlamentare Anna Cinzia Bonfrisco e il senatore Maurizio Campari.
Michelle Hunziker ha confessato perché sua figlia Aurora avrebbe dei tratti estetici simili a quelli delle donne asiatiche.
Elisa Isoardi, costretta ad abbandonare 'L'Isola dei Famosi' a causa di un incidente a un occhio causato da un lapillo che le ha colpito la sclera, sta bene. ''Sono tornata in Italia e sono stata costretta a fare degli accertamenti ma è bello potervi dire che sto bene. Sono fiera del percorso fatto all’isola perché mi ha dato la possibilità di mostrarvi un'Elisa inedita che non ha paura di mettere a nudo difetti e fragilità senza perdere mai la speranza e la voglia di vivere'', ha scritto su Instagram, dove si mostra abbronzata e dimagrita con una benda che le copre l'occhio destro per rassicurare i suoi fan e ringraziarli per essersi preoccupati per lei. ''È stato un gioco appassionante che mi ha dato la possibilità di vivere e appieno la bellezza della natura senza sovrastrutture ed etichette riportando l’essere ed i valori al primo posto nella vita -scrive ancora l'ex conduttrice de 'La prova del cuoco'. Aver avuto la possibilità di condividere ancora una volta un tratto di strada insieme mi dona una felicità immensa perché come ben sapete... la mia forza siete voi!'', conclude la Isoardi.
Diletta Leotta e Can Yaman si sono detti addio e, secondo indiscrezioni, i due si sarebbero lasciati per un motivo ben preciso.
Giulia Salemi ha seguito con grande disappunto l’ultima puntata dell’Isola dei Famosi, dove Valentina Persia ha pesantemente attaccato sua madre
In mancanza di un vero e proprio pass, intanto, basterà esibire l'autocertificazione per viaggiare da una regione all'altra
Alessia Marcuzzi festeggia il compleanno di suo marito, Paolo Calabresi Marconi, con un album dei loro momenti più belli.
La Superlega europea "è un attacco frontale alla Uefa. Qui parliamo di squadre molto indebitate, soprattutto in questo momento post covid o quasi, dove molte squadre sono sull'orlo dell'indebitamento totale, e questa potrebbe essere una situazione per rimettere i conti in ordine". A Flavio Briatore l'idea di una superlega europea non sembra piacere affatto: da imprenditore sportivo e grande tifoso juventino, commenta così, in un'intervista con l'Adnkronos, la creazione della nuova competizione calcistica annunciata ieri. "Io non credo che sia giusto nei confronti dei tifosi, e nei confronti dello sport, risolvere i problemi personali del club con un'operazione del genere", scandisce il manager. "Si deve partire dal principio che il calcio è di tutti, e nello sport ci vuole sempre meritocrazia -spiega- Il calcio è di tutti i tifosi, io ho avuto squadre di calcio e non sei tu il padrone della squadra, tutti si sentono padroni della loro squadra". L'analisi è che "se si restringe la superlega alle famose dodici squadre, si potrebbe avere l'assurda situazione per cui la Juve è quarta nel campionato italiano e fa la superlega, o le squadre che hanno lavorato bene, penso all'Atalanta che è un gioiello e che compete per la Champions, sarebbero penalizzate", sostiene Briatore. L'ex manager di F1 rivela poi un retroscena personale: "Molti anni fa, io ed Ecclestone e due presidenti molto importanti di due squadre di calcio di cui non posso fare il nome, avevamo pensato di fare una Champions League, dando molti più soldi di quelli che dava la Uefa. Il presidente di allora aumentò subito i premi: ecco, io credo che potrebbe succedere questo, o che l'obiettivo potrebbe essere questo". Peraltro, osserva ancora Briatore, "Fifa e Uefa hanno fatto un errore enorme quando hanno lasciato che si facesse una Lega autonoma in America, dove non ci sono retrocessioni: quello che sta accadendo è una conseguenza di quell'errore strategico. Ma quello non è sport, sport è competere".
"Lombardia si spenda a Roma per abolizione, discutere mozione"
"Al fine di stimare la diffusione delle varianti" di coronavirus in Italia "è stata disegnata un'indagine rapida coordinata dall'Istituto superiore di sanità in collaborazione con le Regioni e Province autonome, e in particolare con i laboratori da queste ultime identificati. Questa valutazione prenderà in considerazione i campioni notificati il 20 aprile 2021, corrispondenti a prime infezioni, da analizzare tramite sequenziamento genomico". Lo prevede una circolare del ministero della Salute, firmata dal direttore generale Prevenzione, Giovanni Rezza. La nuova indagine rapida - coordinata dall'Iss con il supporto della Fondazione Bruno Kessler e in collaborazione con il ministero della Salute - sonderà la prevalenza delle varianti che suscitano maggiore preoccupazione, le cosiddette Voc (Variant of concern), ossia quelle britannica (lineage B.1.1.7), brasiliana (P.1) e sudafricana (B.1.351) - si legge nella nota tecnica allegata alla circolare - ma anche altre varianti cosiddette Voi (Variant of interest), cioè una nuova variante brasiliana (P.2) e la nigeriana (B.1.525). L'obiettivo sarà "identificare, tra i campioni con risultato positivo per Sars-CoV-2 in Rt-Pcr, possibili casi di infezione riconducibili a queste varianti" nel nostro Paese. "La dimensione campionaria per Regione/Pa è stata calcolata dalla Fondazione B. Kessler", prosegue il documento tecnico, indicando la formula da usare e precisando che i campioni andranno scelti "in maniera casuale fra" quelli "positivi, garantendo se possibile una rappresentatività geografica e per fasce di età". La nuova survey considererà "4 macro-aree: Nord Ovest (Piemonte, Valle d'Aosta, Liguria, Lombardia), Nord Est (Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna), Centro (Toscana, Umbria, Marche, Lazio), Sud e Isole (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sardegna, Sicilia)". "Tenendo conto del fatto che sul territorio circolano varianti con diverse prevalenze - recita l'allegato - si calcola che, con l'ampiezza campionaria scelta, sia possibile stimare prevalenze intorno a 1%, 10% o 50% con precisione rispettivamente intorno a 0,9%, 2,7% e 4,6% nelle 4 macro-aree considerate. Inoltre, seguendo il protocollo Ecdc (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, ndr) sul sequenziamento del Sars-CoV-2, con l'ampiezza campionaria scelta è possibile osservare in ogni macro-regione varianti che circolano fra lo 0,5% e il 1% con un livello di confidenza del 95%". Le Regioni/Pa dovranno inviare i dati entro le 12 del 29 aprile.
Andrea Paternoster, famoso apicoltore di Mieli Thun, è morto a 54 anni in un incidente stradale. Il mondo della gastronomia è in lutto.