Franco Marini, Acli: democrazia e lavoro al centro della sua vita
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L'operatore ha subito capito che la donna aveva bisogno di aiuto
Triste storia quella che viene da San Bellino, in provincia di Rovigo, dove un giovane ragazzo di 29 anni muore sulla moto appena ricevuta in regalo.
Per la finalissima del GF Vip Elisabetta Gregoraci ha deciso di sfoggiare un abito a dir poco scintillante.
La preoccupazione dell'infettivologo: "Non mi aspettavo di arrivare a marzo con sole 4 milioni di dosi vaccino somministrate".
AGI - E poi non dite che non li aveva avvertiti. Tra i vari post che Matilda De Angelis ha disseminato sul suo profilo Instagra ce n'è uno dove, a corredo di un video in cui improvvisa un balletto con tanto di spaccata con un'artista di strada, recita “mai chiamarmi su un palco, non sapete cosa vi aspetta, ci vediamo a Sanremo”. Amadeus non poteva scegliere di meglio per aprire in modo che più deflagrante non si può un festival mortificato dalla pandemia e dalla relativa archiviazione del pubblico. Perché è escluso che la co-conduttrice di stasera, una che a soli 25 anni ha un curriculum stratosferico e ha avuto il fegato di piantare in asso un regista come Matteo Garrone, restituendogli la bacchetta magica della fata turchina che doveva interpretare nel suo Pinocchio per volare a New York a spogliarsi integralmente davanti a Nicole Kidman, baciarla e fare sesso selvaggio con il di lei marito (Hugh Grant non so se ci siamo spiegati) sul set di serie Hbo ‘The Undoing”, all'Ariston si presti a un ruolo da bella statuina o semplicemente di contorno. L'attrice-cantante-musicista la scena se la prenderà prepotentemente (“scoprite una Matilda De Angelis a tutto tondo” ha dichiarato alla vigilia del Festival, provocando qualche brivido ai piani alti della Rai ) così come ha coraggiosamente mostrato i suoi stratosferici lati A e B nella serie cult, ma anche i suoi brufoli su Instagram (“Accadono cose paradossali nella vita no? Bene, per me essere un'attrice e lavorare con il volto mangiato dall'acne è una di questi”) con un messaggio che, in un mondo che impone perfezione estetica e selfie impeccabili va meritevolmente controcorrente. Controcorrente Matilda c'è andata da subito con un'infanzia e un'adolescenza diversa da quella di tante coetanee, cresciuta in un paesino del bolognese, Pianoro, tra le valli di Pian di Macina, tra natura e animali e abituata a cavarsela da sola, ha raccontato fin da piccola, figlia di genitori che si sono separati quando aveva solo quattro anni. I primi passi artistici sono arrivati a undici anni con le lezioni di chitarre e violino, e al liceo a Bologna c'è stato l'incontro che l'ha folgorata, quello con la band Rumba de Rodas con cui canta, suona e che soprattutto le regala una preziosa esperienza esistenziale bohémienne, concerti in giro per tutta l'Europa e viaggi in furgone, dormendo dove capitava. Una che è partita così può farsi spaventare dall'Ariston? E può farsi tremare le gambe di fronte alla probabile esibizione con Fiorello una che, prima ancora di recitare alla pari con Hugh Grant, il suo esordio cinematografico l'ha fatto a diciotto anni, accanto a Stefano Accorsi, tostissima pilota di rally in ‘Veloce come il vento' il film di Matteo Rovere che fece sterzare la sua vita professionale, dalla musica al cinema ? Da quel suo primo film, Matilda non si è fermata mai, abilmente in equilibrio tra il mainstream e la nicchia, adolescente complicata e tormentata nella serie tv Rai 'Tutto può succedere' (nel cast c'era anche il suo fratellino Tobia, altro attore ormai già affermato, ma i due tengono a distinguere le loro carriere), rassicurante e angelicata Mariele Ventre, direttrice del coro dell'Antoniano nel film tv ‘I ragazzi dello Zecchino d'oro' ma anche diciottenne che vendeva la sua verginità online per portare soldi nella sua disastrata famiglia nel film ‘Utopia' di Berardo Carboni, interprete del video ‘Felicità puttana' di Thegiornalisti e grande protagonista di uno dei film più riusciti di questo straniante anno pandemico ‘L'incredibile isola delle rose' di Sidney Sibilia. Single dopo la fine della storia con il collega Andrea Arcangeli (“sogno di stare con un panettiere, così non sarei costretta a parlare sempre di lavoro” ha dichiarato lei, abilmente in equilibrio tra star system e voglia di normalità) il 23 marzo Matilda tornerà su Raiuno, nella fiction evento “Leonardo”, creata da Frank Spotnitz e Steve Thompson, dove sarà Caterina da Cremona, musa e amica più cara del protagonista, interpretato da un altro mostro sacro come Aidan Turner. Capito perché, con tutto il rispetto per Amadeus, Fiorello, la sacralità del palco dell'Ariston e l'unicità di questa edizione pandemica, De Angelis si prenderà tranquillamente la scena? Per accaparrarsi quella della conturbante sensuale Elena Alves, amante di Hugh Grant in ‘The Undoing' del resto le era bastato solo un videoprovino mandato senza crederci neanche un po' quando già era pronta per ‘Pinocchio'. Ruolo che non l'ha spaventata neanche un po', anzi. “Baciare Nicole è stata l'ultima delle cose da cui sono stata intimidita. So di essere una brava baciatrice, quindi ero tranquilla e l'idea di recitare nuda l'ho trovata liberatoria - ha raccontato - che si tratti dei miei occhi, o della mia bocca, delle mie tette o della mia vagina, il mio corpo è solo un altro strumento per esprimermi”. Paura? Ma no, Matilda è anche quella che in parannanza e mascherina, nel video postato su Instagram prepara ravioli per le cucine popolari di Bologna: “Amo Bologna anche per questo, ci aiutiamo, ci vogliamo bene e con questa iniziativa vengono fuori 500 pasti al giorno. Che figata!” scrive. E che figata averla a Sanremo.
Il nuovo dpcm, il primo del premier Mario Draghi, entrerà in vigore il 6 marzo con nuove regole e misure per contrastare la diffusione del coronavirus. In attesa del provvedimento -relativo a spostamenti, scuola, bar, ristoranti, visite ai congiunti- sul sito del governo la sezione delle Faq è stata aggiornata dopo le ultime ordinanze del ministro della Salute sulla collocazione delle regioni in zona rossa, arancione, gialla e bianca. Il capitolo 'spostamenti' è stato ridefinito dal recente decreto covid varato dal governo. In zona rossa, "fino al 27 marzo, non sono consentiti gli spostamenti verso abitazioni private abitate diverse dalla propria, salvo che siano dovuti a motivi di lavoro, necessità o salute". In attesa che entrino in vigore i nuovi provvedimenti, è utile ricordare che "dal 16 gennaio al 5 marzo 2021, in area rossa sono consentiti esclusivamente i seguenti spostamenti: - per comprovati motivi di lavoro, salute o necessità (anche verso un’altra Regione o Provincia autonoma); - è sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Dal 16 gennaio 2021 è venuta meno l’esclusione delle cd. seconde case ubicate dentro e fuori regione dal novero delle proprie abitazioni cui è sempre consentito il rientro. Lo spostamento dalla seconda casa al luogo di lavoro nel periodo successivo al 15 gennaio può essere quindi indicato come nuovo rientro nella seconda casa, in un’altra Regione o Provincia autonoma. - tra le 5.00 e le 22.00, una volta al giorno, verso una sola abitazione privata abitata situata nello stesso Comune, a un massimo di due persone, oltre a quelle già conviventi nell'abitazione di destinazione. La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che convivono con loro. A chi vive in un Comune fino a 5.000 abitanti, tale spostamento è consentito anche entro i 30 km dal confine del proprio Comune (quindi eventualmente anche in un’altra Regione o Provincia autonoma), con il divieto però di spostarsi verso i capoluoghi di Provincia". Dal 16 gennaio al 5 marzo, in zona arancione, è consentito spostarsi all'interno del proprio Comune, tra le ore 5.00 e le 22.00. Gli spostamenti verso altri Comuni sono consentiti esclusivamente per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. È sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Dal 16 gennaio lo spostamento dalla seconda casa al luogo di lavoro nel periodo successivo al 15 gennaio può essere quindi indicato come nuovo rientro nella seconda casa, in un’altra Regione o Provincia autonoma. Coprifuoco sempre in vigore tra le 22 e le 5: sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. Merita attenzione il capitolo visite ad amici o parenti: in zona arancione è consentito, una sola volta al giorno, spostarsi verso un'altra abitazione privata abitata dello stesso Comune, tra le ore 5.00 e le 22.00, a un massimo di due persone, oltre a quelle già conviventi nell'abitazione di destinazione. La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che convivono con loro. A chi vive in un Comune che ha fino a 5.000 abitanti è comunque consentito spostarsi, tra le 5.00 e le 22.00, entro i 30 km al di fuori del Comune (anche in un’altra Regione o Provincia autonoma) con il divieto però di spostarsi verso i capoluoghi di Provincia. Dal 26 febbraio al 5 marzo consentiti gli spostamenti tra le regioni in zona gialla (in assenza di nuove disposizioni limitative). Gli spostamenti verso altre Regioni o Province autonome sono consentiti esclusivamente per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. È sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Anche per la zona gialla è ammesso il rientro nella seconda casa. Fino al 5 marzo, coprifuoco dalle ore 22.00 alle 5.00: serve l'autocertifIcazione per spostamenti legati a esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. Le visite a parenti e amici, in altre abitazioni private, sono regolate dalla misura già adottata in zona arancione.
AGI - Per lui, malato di sla da oltre un anno, quello di oggi dalla Sardegna alla Svizzera è il "viaggio della salvezza", così lo chiama. Ma sarà, in realtà, l'ultimo. Nella clinica alla quale Roberto S., 34 anni, si è rivolto per il suicidio assistito, lo accompagnano la madre, la fidanzata, il fratello e uno zio, affranti. Il padre ha deciso di non seguirlo: non avrebbe mai voluto assecondare l'ultimo desiderio di un figlio determinato a porre fine ai suoi giorni trasformati in un incubo da una malattia che lo sta spegnendo, ormai irreversibile, come certificato dai documenti clinici inviati nel centro svizzero che l'ha accolto. Stamattina, prima della partenza da Pula, la cittadina sul mare a 40 minuti da Cagliari dove Roberto viveva con la famiglia, la sua comunità gli ha tributato un ultimo, straziante saluto. L'appuntamento via social Ieri suo cugino e gli amici, con un tam tam via social, hanno radunato le tante persone che gli vogliono bene. E lui, attorno alle 8, ha potuto abbracciarli con lo sguardo, dall'auto che da casa sua lo portava via, un ultimo sorriso per ringraziare dell'applauso sentito e composto i tanti che si sono fatti trovare alla rotonda di via Montesanto, davanti alla caserma del Corpo forestale regionale. Con loro anche la sindaca Carla Medau, amica di famiglia, che non riesce a trattenere commozione e turbamento. "Per me è un momento di grande dolore per un fatto così privato e intimo", racconta all'AGI, "di fronte al quale bisogna porsi con rispetto, senza pregiudizi né giudizi che non servono a nessuno. Penso solo che sia bene stare vicini alla famiglia con amore, pregare, comunque s'intenda la preghiera: è un momento molto difficile". La diagnosi per Roberto è arrivata all'improvviso, quando la sindrome laterale amiotrofica aveva già cominciato a minarne la mobilità. Lavorava alla raffineria della vicina Sarroch. I suoi amici hanno cominciato a rendersi conto che qualcosa nel suo modo di camminare non andava. Poi è arrivato il momento in cui le forze sono venute meno e gli accertamenti hanno subito confermato le peggiori paure. In un anno la malattia è progredita inesorabilmente e Roberto ha sentito che non voleva proseguire una vita che non considerava più dignitosa. Consapevole che non avrebbe potuto scegliere il suicidio assistito in Italia, per l'assenza di una legge sul fine vita, il giovane ha preso contatti, in autonomia, con un centro svizzero e anche con un'agenzia funebre della sua città, una volta che gli è apparsa chiara l'irreversibilità della sua condizione. La sua scelta non è stata condivisa dai genitori, ma la madre l'ha comunque seguito e sarà con lui fino all'ultimo.
Un post su Dayane Mello di Gaia Zorzi, sorella di Tommaso, pubblicato dopo la finale del Gf Vip ha acceso la polemica sui social
Milly Carlucci ha confessato di soffrire di diverse intolleranze alimentari scatenatesi dopo una disavventura alimentare.
Una volta uscita dalla casa del GF Vip Rosalinda Cannavò ha presentato Andrea Zenga all'amico Gabriel Garko.
"Non mi stupirei sulla necessità di cambiamenti in corsa rispetto al nuovo Dpcm". Il professor Massimo Galli si esprime così sul nuovo Dpcm, firmato dal premier Mario Draghi, con divieti, restrizioni e misure in vigore dal 6 marzo al 6 aprile. "A dettare il copione è il virus. Mi auguro che nuove misure non siano necessarie o che siano particolarmente mirate, mi auguro che in determinati contesti si possano combinare vaccinazione e valutazione dell'infezione", dice il responsabile di malattie infettive dell'ospedale Sacco di Milano a Otto e mezzo. Il quadro dell'epidemia è complicato dalle varianti del covid, in particolare quella inglese. "Sono giorni e settimane che batto su questo tasto. E' avvenuto quello che era facile prevedere, non solo da me ma da chiunque avesse conoscenze specifiche. E' la variante prevalente, anche nelle persone che entrano nei nostri ospedali. Mi auguro si riescano a contenere le altre. La variante inglese ha una capacità maggiore di infettare. Non siamo nella situazione del marzo 2020, eravamo attoniti davanti a una marea imprevista. Ora non dovremmo più essere attoniti, abbiamo più strumenti per diagnosi, intervento e cura. Il virus però ha le varianti e noi siamo in difficoltà", afferma.
La storica azienda bolognese saluta la sua imprenditrice, morta ieri all'età di 85 anni.
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Aveva 59 anni e lottava da un anno contro una malattia.
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Arma: l'altra sera in un'abitazione di via Salma a Corsico
"Rivelazioni? Non ce ne saranno. Anche se conosco più il principe Carlo, ne sono certo per il rispetto che Harry ha per la nonna, che gli ha aperto le braccia a tutte le volontà e capricci. Queste affermazioni fanno gioco ai media. Da Oprah, Harry e Meghan racconteranno come vivevano, quali erano i loro doveri e libertà ma niente altro che questo". Lo dice all'Adnkronos Emanuele Filiberto di Savoia commentando le anticipazioni dell'intervista al principe Harry e Meghan Markle di Oprah Winfrey che andrà in onda il 7 marzo prossimo su una emittente statunitense. "E' una giovane coppia che vuole vivere la sua vita in libertà e togliersi dalla ragnatela della corona inglese - aggiunge -, tanto più che è lontana dalla linea di successione. E so che il duca di Sussex, come era un tempo, è ancora oggi molto legato alla Regina. E' triste assistere a tutto questo. Penso che Harry abbia bisogno della famiglia e del fratello che gli è sempre stato vicino".