Gattuso: "Juve ultima spiaggia? Chiedete al club"
Il futuro dell'allenatore alla guida del Napoli è sempre più in bilico.
Fiammetta La Guidara, volto noto del giornalismo sportivo e, in particolare, della Formula 1 e del Motomondiale, è deceduta a Varese all'età di cinquant'anni.
Caldo e temperature primaverili per tutta la settimana. Ma domenica 28 febbraio il tempo cambia. Da qualche giorno sull'Italia si è imposta una mastodontica figura di alta pressione, un imponente anticiclone che ha conquistato praticamente anche tutta l'Europa. Anticiclone che ha origine sub-tropicali e sta scaldando l'atmosfera su tutte le regioni dove le temperature stanno lievitando gradualmente fino a raggiungere punte di 23°C. Stiamo parlando di valori sopra la media del periodo di quasi 12°C. Il team de iLMeteo.it avvisa che le temperature fino ad almeno sabato 27 avranno caratteristiche tipicamente primaverili. I valori massimi, dove sarà soleggiato, toccheranno i 19-20°C su molte città italiane come ad esempio Torino, Milano, Bologna, Verona, Trento, Frosinone, Ascoli Piceno, Perugia, Latina, Napoli, Taranto, Catanzaro. Punte di 22-23°C invece potranno essere raggiunte al Centro come in Toscana e in Sicilia come ad esempio a Firenze, Prato, Pistoia, Ragusa e Catania. Le cose cambieranno a partire da domenica quando aria più fredda dai Balcani comincerà ad affluire su molte regioni provocando un calo termico di 5-7°C e riportando le temperature grossomodo in media con il periodo. Oggi - Al nord: cielo sereno o poco nuvoloso. Al centro: bel tempo. Al sud: nubi sulle coste tirreniche, sole altrove. Domani - Al nord: sole e clima primaverile. Al centro: soleggiato. Al sud: cielo sereno o poco nuvoloso. Venerdì 26 - Al nord: torna qualche nebbia in pianura, ma il cielo sarà poco nuvoloso. Al centro: cielo poco nuvoloso. Al sud: bel tempo. Weekend - sabato ancora soleggiato e mite, domenica calo termico generale.
Andrea Zenga è stato l’ultimo eliminato dalla casa del Grande Fratello Vip. La sua eliminazione è arrivata a pochi giorni dalla finalissima e, ospite di Casa Chi, il figlio di Walter Zenga ha fatto il punto sulla sua esperienza e ha svelato particolari inediti sulla sua relazione con Rosalinda Cannavò, iniziata proprio tra le mura della casa del reality show condotto da Alfonso Signorini. Innanzitutto, Zenga ha sottolineato l’accoglienza del pubblico una volta abbandonato il gioco: “Fuori ho trovato un affetto incredibile, mi stanno inondando di messaggi bellissimi e non me lo aspettavo, è una cosa davvero incredibile”. Sulla Cannavò ha poi raccontato: "Ho vissuto da dicembre nella casa e da quando c’ero io Rosalinda è sempre stata se stessa, senza scheletri nell’armadio e mi baso su quello che ho vissuto e provato, ma ho conosciuto una persona vera e mi baso su quello, quindi tutto quello che è successo prima cerco di non prenderlo in considerazione". L’ex concorrente del Grande Fratello Vip ha poi spiegato cosa è davvero successo a letto con l’attrice dal momento che tutti hanno parlato di un rapporto intimo tra i due: "Ci sono stati baci perché c’è chimica, magari abbracci un po’ più intensi, ma niente di più. Andare oltre mi sembrava eccessivo, dei grattini, carezze sulla schiena". Inoltre, Andrea Zenga ha anche detto la sua su Dayane Mello che, durante l’ultima puntata del reality show di Canale 5, ha rivolto una dichiarazione d’amore a Rosalinda Cannavò: "L’ho detto anche in puntata non ci ho capito niente, è stata una spina nel fianco in quel momento. Magari Dayane poteva essere più incuriosita da Rosalinda, non ho capito bene il ‘ti amo’ alla fine, ma penso fosse più un ‘ti voglio bene’. Il bacio tra me e Dayane? Non c’è mai stato nessun interesse: abbiamo più giocato e io penso di essere stato chiaro dall’inizio perché non è il mio tipo di donna, infatti la ragazza che piace a me è il suo completo opposto. Ci vedo molto distanti, non siamo mai andati oltre una cosa estetica". Infine, sul destino della sua storia con la Cannavò, Andrea Zenga ha dichiarato: “Nella casa è tutto ovattato e le conseguenze di quello che fai le paghi fuori, ma credo che Rosalinda abbia preso una decisione importante e io le starò vicino se vorrà, partiamo da una buona base e spero di costruire qualcosa fuori, è una cosa che deve nascere perché come coppia ci siamo vissuti solo una settimana". (in collaborazione con ultimora.news)
La variante brasiliana potrebbe essere più pericolosa perché in grado di mettere fuori gioco il vaccino.
Si sarebbe sposato nell’estate del 2021 il carabiniere Vittorio Iacovacci morto nell’attacco insieme all’ambasciatore Attanasio.
Chiara Ferragni ha lanciato il suo personalissimo uovo di Pasqua in edizione limitata: ecco quanto costa e dove acquistarlo
Fausto Iannone ha scritto un post di cordoglio per la scomparsa di Fausto Gresini, stroncato dal Covid a 60 anni.
Juliano Mello, fratello di Dayane Mello, ha rivolto un particolare appello al Grande Fratello Vip.
AGI - Un giovane indiano ha avvelenato tre ragazze appartenenti alla casta più bassa (i "dalit", o "paria") dopo essere stato respinto dalla maggiore, 17 anni, l'unica sopravvissuta. Le altre due, entrambe sue parenti, di 14 e 15 anni, sono invece decedute. Il delitto è avvenuto nel villaggio di Bahuhara, nello Stato dell'Uttar Pradesh. La polizia locale ha spiegato che l'assassino, un ventottenne, si era dichiarato nel giorno di San Valentino alla giovane, che non aveva però accettato la sua corte. Due giorni dopo, l'uomo si era recato con un amico per incontrare le tre ragazze, alle quali aveva offerto cibo e acqua avvelenata con un pesticida. Le fanciulle erano state poco dopo ritrovate prive di sensi, con mani e piedi legati con i loro stessi vestiti. Per le più giovani non c'era ormai più nulla da fare ma la maggiore, recuperata la coscienza, è stata in grado di denunciare l'omicida alla polizia. La vicenda, rivelata solo oggi dalle forze dell'ordine, è solo uno dei tanti esempi delle violenze che i paria subiscono dai membri delle caste superiori, che non li considerano esseri umani a pieno titolo e li ritengono un bersaglio facile. Il fenomeno è particolarmente grave nello Stato dell'Uttar Pradesh, in particolare nel distretto di Unnao. Nel dicembre 2019 un parlamentare regionale del Bjp, il partito del premier Narendra Modi, fu condannato all'ergastolo per aver violentato due anni prima a Unnao un'adolescente il cui padre era stato nel frattempo percosso a morte dai seguaci del politico. Ancora a Unnao, lo stesso anno, un'altra donna era stata bruciata viva mentre si recava a denunciare gli uomini che l'avevano violentata. Lo scorso settembre un'altra giovane dalit era stata stuprata e ridotta in fin di vita in un villaggio dell'Uttar Pradesh da membri di caste superiori. Morta dopo settimane di agonia, la ragazza fu cremata dalla polizia senza che la famiglia avesse la possibilità di tenere un funerale. La violenza nei confronti delle donne e dei dalit è un problema endemico in India, dove solo nel 2018 sono stati denunciati 33.977 stupri. Il numero reale sarebbe però molto più alto, dal momento che le donne, soprattutto quelle appartenenti alla casta più bassa, hanno il giustificato timore di essere uccise dai loro aguzzini.
Francesco Sarcina ha rivelato un episodio che gli sarebbe capitato dopo la scomparsa di suo padre.
Galli verso la pensione che scatterà il 31 ottobre: "Farò il mio meglio fine alla fine".
E' Matteo Renzi il parlamentare che ha incrementato di più il reddito da quando ha iniziato l'attività politica a livello nazionale. Secondo quanto ricostruito dalle Iene, infatti il reddito del leader di Italia Viva è lievitato di 938.890, passando dai 98.961 del 2013 a 1.037.851 del 2019. Secondo posto in classifica per la senatrice Giulia Bongiorno, con un incremento di 644.138. L'avvocato leghista partiva nel 2005 da un reddito imponibile di 173.534 nel 2019 raggiunge 817.672. Tra i parlamentari a cui l'ingresso in politica è convenuto di meno, Paolo Zangrillo, fratello di Alberto, medico di Berlusconi, e deputato di Forza Italia, che nel 2017, da dirigente di un'azienda privata, aveva un reddito di 807.874 e nel 2019 si ritrova con 98.471, segnando un -709.403. Tra i primi dieci parlamentari ad aumentare il reddito secondo l'elaborazione delle Iene al terzo posto si piazza il senatore Pd Andrea Marcucci che, con +426.040 euro, passa dagli 83.192 euro del 1991 ai 509.232 euro del 2019. Quarto posto per il senatore leghista Simone Pillon con +203.243 (passato dal 40.155 del 2017 ai 243.398 euro del 2019), mentre al quinto posto si piazza la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati (FI) con un incremento di 215.699, passando dai 41.040 euro del 1993 ai 256.739 del 2019. Sesto posto per Daniela Santanché (FdI) che, con +206.780 euro, passa dagli 85.784 del 2000 ai 292.564 euro del 2019. Settimo è Ignazio La Russa (FdI) con+239.682 (passa dai 107.670 del 1991 ai 347.352 del 2019). Ottavo il senatore forzista Luigi Vitali con +135.490 euro (passa dai 52.776 euro nel 1996 a 188.266 euro nel 2019). Nona la dem Anna Ascani con +98.471 euro (nel 2012 non aveva reddito), mentre decima si piazza la senatrice azzurra Licia Ronzulli con +98.639 (passa da un reddito di 26.681 nel 2017 a 125.320 nel 2019). Tra chi ha invece diminuito il proprio reddito da quando è entrato in politica, secondo l'elaborazione delle Iene, ci sono ex giornalisti, come Gianluigi Paragone, ex M5s ora nel misto, con -315.506, e Tommaso Cerno, senatore dem, con -65.894, e il critico d'arte Vittorio Sgarbi (-16.451). Ci sono poi l'ex premier Giuseppe Conte (-211.840), e una pattuglia di ex ministri e ministri in carica: il dem Dario Franceschini (-94.467), il professore di Fi Renato Brunetta (-38.022) ora alla Pa, la ministra del Sud Mara Carfagna (-406), sia l'ex che l'attuale ministro degli Affari regionali, il deputato dem Francesco Boccia (-54.539) e l'azzurra Mariastella Gelmini (-10.580), l'ex ministro m5s dello Sport Vincenzo Spadafora (-13.695), l'ex ministro dell'Istruzione Lorenzo Fioramonti (-7.392), l'ex ministro leghista Lorenzo Fontana (-4.401), l'ex ministro dem Graziano Delrio (-520). In decremento i redditi dall'ingresso in politica anche dell'ex presidente della Camera Laura Boldrini (-3.106), del deputato Maurizio Lupi (-76.440), dell'ex sindacalista Renata Polverini (-91.355), del deputato di Leu Nicola Fratoianni (-24.208), della dem Debora Serracchiani (-21.501), del senatore di Azione Matteo Richetti (-13.347), della deputata azzurra Giusi Bartolozzi (-4.957).
“Ebbene sì” ha scritto l’artista a corredo dello scatto
Si fa sempre più concreta l'ipotesi di una revisione del meccanismo del cashback da parte del governo: nel mirino il superbonus e le microtransazioni.
AGI - Un uomo di 45 anni, filippino, con precedenti per reati contro la persona e droga, è stato ucciso la notte scorsa a Milano da un agente di polizia, che era stato aggredito con un coltello. Il fatto ha riportato d'attualità il dibattito sulla mancata dotazione del taser, sorta di pistola elettrica che trasmette una forte scossa, che immobilizza il soggetto ma senza conseguenze più gravi. A chiederne l'utilizzo sono stati il sindacato Fsp della Polizia, poi con forza il leader della Lega, Matteo Salvini: “Spero che adesso nessuno se la prenda coi poliziotti, che sono stati costretti a intervenire per evitare altra violenza – ha detto Salvini - una preghiera per il morto, con l'auspicio che le Forze dell'Ordine vengano dotate della pistola a impulsi elettrici che viene usata in molti Paesi in tutto il mondo (ma ancora non in Italia)". Secondo la ricostruzione della questura, l'uomo attorno a mezzanotte ha aggredito alcuni passanti. A segnalare quanto stava avvenendo alla centrale operativa sono stati alcuni abitanti del quartiere. Sul posto è arrivata la volante Forlanini e gli uomini del commissariato sono riusciti a individuare l'aggressore grazie anche alle indicazioni dei cittadini alle finestre: il 45enne si trovava dietro una siepe e aveva con sé un grosso coltello da cucina. Lo scontro con i poliziotti è avvenuto subito dopo, quando il 45enne si è scagliato anche contro di loro. La pattuglia ha cercato di bloccarlo e farlo desistere con l'uso dello sfollagente. Nell'indietreggiare, il capo pattuglia è caduto sbattendo la testa ed è rimasto a terra. L'aggressore ha poi rivolto il coltello verso l'autista della volante Monforte, intervenuta in ausilio: quest'ultimo, per difendersi, ha esploso dei colpi contro l'aggressore, uccidendolo. Il poliziotto caduto a terra è stato portato in codice giallo al Policlinico. “E' un giorno orribile quando un poliziotto è costretto a mettere mano all'arma per salvare la vita di un collega. E' giorno buio perché, in un sistema in cui la violenza nelle strade è sempre più cieca e inarrestabile, tutti devono porsi la drammatica domanda se un banale taser avrebbe consentito di evitare il peggio”. Così Valter Mazzetti, segretario generale del sindacato Fsp della polizia. “Oggi – aggiunge - ci aspettiamo che si ragioni con serietà e senso di responsabilità su questi interrogativi. Non vorremmo davvero che si aprisse la solita criminalizzante ridda di analisi e commenti sulla dinamica di un episodio in cui un fatto è certo: vedere un malintenzionato pronto ad uccidere, che non si ferma nonostante tutti i tentativi di dissuaderlo messi in campo, e oltre tutto mentre un collega è svenuto e ormai in balìa della sua furia, non lascia molta scelta in quelle terribili e frenetiche frazioni di secondo. Non un altro giorno deve trascorrere, intanto, senza che si acceleri concretamente sulle procedure burocratiche necessarie a fornire agli operatori di polizia i taser, che sono strumenti finalizzati a salvare vite”. “La tragedia con ogni probabilita' si sarebbe potuta evitare – ha commentato Riccardo De Corato, assessore regionale alla Sicurezza - se gli agenti avessero avuto in dotazione i taser, strumento di difesa tolto alle Forze dell'Ordine lo scorso 21 luglio dal Ministro Lamorgese dopo il periodo di sperimentazione".
AGI - Tra vent'anni si sarà ridotto della metà, tra trenta sarà la metà della metà. Poi sempre meno, poi più niente, e allora in questo mondo violento e mercenario del profumo di Dio non ci sarà più nemmeno traccia. Svanito nel nulla, sparito dalla faccia di una Terra che, se non ci sbrighiamo a trovare il rimedio, sarà secca e arida perché da essa non si leverà verso il Cielo la sua fragranza più nobile e sacra. E allora sarà non Eden, ma bolgia di esalazioni, officina di Messer Satanasso, fabbrica di orchi tolkeniani al servizio del traditore Saruman e della sua testa fatta di metallo e di ingranaggi. Potenza del profumo, miracolo dell'incenso: trasforma l'ignobile nel sublime, l'umano nel trascendente, il troppo umano nel divino. Speriamo sopravviva, ma non è mica scontato. Lo si legge in una rivista specializzata, “Nature Sustainability”: di incenso ce n'è sempre meno, lo si produce quasi a stento e ne consuma troppo. Il duplice assunto dà, alla fine dell'equazione, un pari a zero. È solo questione di tempo. Lo si produce tra Somalia, Yemen, Etiopia, Sudan e India settentrionale. Non c'è una di queste lande che non sia piagata dalla guerra, o almeno non sia a forte rischio. Campi distrutti, raccolti bruciati, commercio in nero. Nemmeno fosse oro, o rame. Lande che sanno di racconti straordinari e di viaggi avventurosi: il Prete Gianni, Sinbad il Marinaio. Menelik il figlio misterioso di Salomone e della Regina di Saba. Carovaniere battute da silenziosi dromedari, nel silenzio mistico del deserto. Poteva avere altra scaturigine, il cammino dell'incenso? È fatto di gocce di linfa, chiara come l'acqua e scesa giù, lentamente, dalla tenera corteccia della boswellia incisa oggi allo stesso modo in cui si faceva già tremila anni prima di Cristo, come rugiada sul Monte di Sion. Diventa quasi un'ambra, si indurisce come l'ambra ma se l'ambra era considerata fuoco solidificato, le gocce solide di incenso fuoco sono destinate a tornare, e allora si sprigiona la fragranza che all'Altissimo rende omaggio e onore, perché solo Lui poteva non solo creare, ma anche semplicemente immaginare qualcosa di così ultraumano. Già il Salmo gli rende grazie equiparandolo alla pura preghiera. I Greci lo scoprirono dopo. I poveretti, figli di una civiltà speculativa ma non contemplativa, agli dei dedicavano la parte migliore del sacrificio: il fumo della vittima poggiata sulle fiamme. Soluzione non priva di devota ingegnosità, ma tutto sommato poca cosa: l'effetto è riproducibile in qualsiasi casa contemporanea che sia dotata di giardino. Basta accendere il barbecue. Il cibo dell'Araba Fenice Solo il contatto ellenistico con Babilonia li rese edotti della forza mistica di quell'essenza, che comunicarono ai Romani tramite Teofrasto ed al suo trattato sugli aromi. Plinio e Virgilio sostenevano fosse il nutrimento dell'Araba Fenice, e sulla loro scorta lo avrebbe sostenuto Dante: più mirabile sintesi di cibo dell'anima, di salvazione nella sconfitta della Morte non poteva essere data. Venne Cristo sulla Terra e tre sapienti glielo porsero in regalo insieme all'incenso e alla mirra, nel racconto di Matteo. Re del Mondo, Uomo destinato alla morte ma siccome anche Dio teso alla Resurrezione. Ragion per cui i miseri eredi orientali di Augusto vollero che l'incenso cesaropapista bruciasse alle Blacherne di Costantinopoli, ben dopo il Concilio di Nicea. La Chiesa Latina seguì l'esempio solo dopo aver chiarito i rapporti con gli imperatori franchi, e si era fatto l'Anno Mille, ma siccome le lingue romanze portano con sé i loro residui morenici della storia, ecco che l'incenso in inglese si dice ancora oggi franchincenso, come nel francese antico, ad indicare la purezza e la libertà dell'uomo in preghiera di fronte al suo Unico Signore. L'altro, il signore degli uomini, la corona la deve al Papa, che è capo dei credenti. Ecco l'ultima tappa del cammino dell'incenso, la Chiesa. In quelle orientali vi si ricorre con gran scialo, anche in quella cattolica il consumo non è indifferente. Non che se ne faccia abuso: lo si brucia di fronte all'altare in occasioni particolari e solenni. Ma il numero delle stecche di essenza moltiplicato per il numero delle funzioni e poi per quello delle chiese dà comunque il capogiro. Su Internet lo si trova a tutti i prezzi, ma soprattutto nella sua versione orientaleggiante parabuddista. Troppo New Age per essere ortodosso, troppo al ribasso per non puzzare – sì, puzzare – di imitazioni, se non di strani traffici non sempre confessabili. Su certi siti, che si presentano con nomi di santuari, la quotazione è ben altra: 100 euro al chilo. Non è oro, ma bene di lusso sicuramente sì. Studiosi della Johns Hopkins sostengono, sulla base dell'immancabile ricerca universitaria, che contenga sostanza atte ad alleviare ansia e depressione, ed in tempi di coronavirus la notizia è rassicurante. Ma la circostanza potrebbe portare all'impennata dei consumi con conseguente peggioramento delle prospettive di sopravvivenza. Sarebbe meglio non far circolare la notizia, ma è impossibile. La si consideri quindi non un'esortazione a correre verso il rimedio salvifico alle nostre materialistiche notti insonni, ma alla riflessione su come la paura e l'irresponsabilità potrebbero indurci, per l'ennesima volta, a comportamenti sconsiderati. Stephen Johnson, un biologo americano esperto in materia, ha rassicurato il Catholic News Service: “basta ripristinare, per evitare il peggio, una sorta di controllo sulla catena di produzione”, basato sulla perfetta tracciabilità della provenienza dei prodotti e l'eventuale sostituzione della coltura eticamente riprovevole con una produzione autogestita. Magari in attesa che gli scenari politici, in certe zone dell'Africa e del Medioriente, tornino ad essere ragionevolmente tranquilli. Insomma, orti di boswellia nei giardini e sui cigli delle strade. Un po' come le foreste create in Scandinavia per produrre la carta senza intaccare l'ecosistema generale. Ma l'idea sa vagamente di semplice sostituzione della fonte primaria di produzione in un normale ciclo produttivo. Già per la vaniglia del Madagascar sarebbe difficile sostenere l'eticità di spostare la produzione fuori del suo territorio naturale, con conseguenze incalcolabili per gente che da secoli non coltiva altro; figuriamoci con l'incenso. Che intanto continua a bruciare, ad maiorem Dei gloriam, perché quello è il suo profumo. O almeno lo sarà, fino a quando l'uomo non commetterà l'ennesima offesa alla Sua volontà.
Dayane Mello ha conquistato i fan del Grande Fratello Vip sfoggiando un abito a dir poco seducente.
Tiger Woods ha avuto un incidente d'auto. Trasportato in ospedale e operato d'urgenza, come sta?
AGI - “Salvini credo di avere dimostrato di poterlo anche battere quando sembrava invincibile poco più di un anno fa” nelle elezioni in Emilia Romagna, “e quando si voterà per le politiche Pd e Lega si torneranno a dividere avendo idee diverse su tante cose”. Detto questo “non vedo perché anche con un avversario politico, laddove dica cose che credo possano avere un senso, non si possa discutere e dialogare”: così il governatore Stefano Bonaccini, ospite di Mattino 5, è tornato sulla proposta condivisa con il segretario della Lega, di tenere aperti i ristoranti anche a cena nelle zone a minore rischio di contagi. “Da ieri sera - ha aggiunto Bonaccini - sto ricevendo un sacco messaggi di persone che mi dicono 'hai fatto bene e non rinunciare all'idea che in politica anche persone distanti dal punto di vista del pensiero possano condividere e lavorare insieme'. Non ho deciso io che nascesse il governo Draghi sostenuto non solo più dal centrosinistra perché non c'erano i numeri in Parlamento. Poi ricordo che credo di aver dato una mano in un momento molto difficile per il centrosinistra quando il 26 gennaio di un anno fa battemmo la destra” nelle elezioni in Emilia Romagna". Il motivo del dialogo, secondo Bonaccini, appare chiaro. “I cittadini hanno bisogno di sentire le istituzioni vicine.- spiega - Rischiamo che la pandemia sanitaria sfoci in una pandemia economica e sociale. Ci sono settori di cui non parla nessuno come la cultura, dove non lavorano da un anno. C'è il tema dello sport come le piscine e le palestre”. L'epidemia intanto morde, tanto che anche 14 Comuni dell'Emilia Romagna, da domani all'11 marzo, diventeranno arancione scuro. “Non so se sia l'inizio della terza ondata- spiega ancora il governatore dell'Emilia Romagna - Stiamo monitorando la situazione territorio per territorio. Laddove ci sono problemi bisogna
Dopo l'ultima diretta del Grande Fratello Vip, anche Stefania Orlando si è scagliata contro Dayane Mello dandole della falsa