Giappone, da oggi ammessi nel paese 20mila viaggiatori al giorno
Roma, 1 giu. (askanews) - Il Giappone da oggi ha raddoppiato il tetto massimo di arrivi consentiti in base alle restrizioni anti-Covid a 20mila, come ulteriore tappa di una roadmap molto prudente di riapertura del paese.
I viaggiatori pssono ora entrare senza quarantene e senza effettuare test all'arrivo, se arrivano da 98 paesi e regioni (tra i quali l'Italia e gli altri paesi europei principali, la Cina, gli Usa, la Corea del Sud) indicati come "blue", cioè a basso rischio infezione.
Quelli invece in arrivo da 99 paesi designati come "gialli", tra i quali India e Vietnam, devono effettuare test o isolamento, a meno che non abbiano effettuato un ciclo di tre vaccinazioni.
Non godono invece di alcuna esenzione i viaggiatori provenienti dai paesi "rossi" - Pakistan, Albania, Fiji, ecc. - che non abbiano tripla vaccinazione.
Non sono ancora aperte le frontiere ai turisti, ma dal 10 giugno verranno ammessi i visitatori in arrivo dai paesi "blu" inclusi in tour, sempre all'interno della quota di 20mila.
"Vorremmo continuare ad allentare i controlli di frontiera gradualmente, bilanciando la prevenzione epidemica con le attività socio-economiche", ha detto oggi il segretario di gabinetto Hirokazu Matsuno in una conferenza stampa.
Le frontiere sono state chiuse dal Giappone - un paese che ha gestito in maniera piuttosto efficace la pandemia, senza imporre alla sua cittadinanza lockdown stringenti - dal mese di novembre, con la diffusione della variante Omicron. Le restrizioni all'arrivo sono state gradualmente alleggerite con il progresso del la campagna di vaccinazione.