Incendi in Europa, per l’Onu “il peggio deve ancora arrivare”
Non solo Carso e Versilia: l'Europa è nella morsa nel caldo rovente, che continua a causare numerosi incendi (e altrettante vittime). E' emergenza e la situazione appare allarmante. Alla piaga del caldo si aggiunge il problema della siccità. A mettere in guardia sui rischi futuri è l'Onu.
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Non si placa l'ondata di caldo più potente degli ultimi anni, che sta causando non pochi problemi in tutta Europa. La comunità scientifica non ha dubbi: è una conseguenza del cambiamento climatico. Sono centinaia i roghi sparsi per il Vecchio continente. L'Onu intanto lancia un allarme. Infatti, secondo l'Organizzazione meteorologica mondiale (WMO) delle Nazioni Unite, "il peggio deve ancora arrivare". Il caldo insopportabile che sta accompagnando l'estate 2022 potrebbe essere solo il primo di una lunga serie. Nei prossimi anni non si escludono intense ondate di calore che genereranno nuovi incendi, anche a latitudini finora inedite. Controllare le fiamme potrà diventare sempre più complesso.
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Il caldo infiamma l'Europa, con temperature record un po' ovunque. Il Regno Unito tocca i 40 gradi e il sud-ovest della Francia registra i più grandi incendi degli ultimi 30 anni. Dal 12 luglio, inoltre, la Regione di Gironda è devastata alle fiamme. Finora sono bruciati oltre 20.300 ettari.
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Non sono esenti dagli incendi i Balcani, l'Europa orientale, i Paesi Bassi, la Grecia e l'Italia. A preoccupare maggiormente è la Spagna. Lo ha detto chiaramente il direttore generale della Protezione Civile iberica, Leonardo Marcos, che ha definito la situazione come “l’emergenza più importante" da quando è possibile elaborare statistiche. La provincia di Zamora è una delle aree più colpite, dove sono già state evacuate 5.800 persone da 34 nuclei urbani.