Ira Cremlino dopo parole di Biden. Putin gli augura di star bene
Situazione "senza precedenti", richiamato a Mosca ambasciatore
La 38enne è già la più amata dai naufraghi, in particolare dal visconte...
Nel tentativo di soccorrere la ragazza, precipitata mentre stava facendo un selfie, ha perso la vita anche il suo amico.
Dopo una settimana di silenzio sui social, l'artista è tornato con un post emozionante per tutti i fan.
All'Isola dei Famosi 2021 Fariba Tehrani è rimasta terrorizzata dopo aver avuto un incontro ravvicinato con un serpente.
La piccola modella Mila Maxanets ha annunciato di essersi trasferita nella capitale ucraina Kiev con il fidanzatino di 13 anni, famoso influecer.
Fabrizio Corona è stato denunciato per le minacce da lui pronunciate contro i magistrati nel suo video shock.
Le prime indiscrezioni riguardanti l'Isola dei Famosi vedono Elisa Isoardi come la naufraga più pagata: ecco quanto percepirebbe a settimana
I due sono stati paparazzati più volte insieme, tra Milano e Roma. Ecco le foto pubblicate dal settimanale "Chi".
45 anni di reclusione totali per la famiglia di Salerno che per 5 anni ha abusato di una minore.
Omicidio Vannini, Federico Ciontoli vorrebbe proporre un video o una diretta Facebook per chiarire diversi "punti critici" sul caso.
Il "risvolto cinese" della questione russa. "Se una spallata americana portasse la Russia a più miti consigli, senza Vladimir Putin o anche con Putin, non nuovo a giravolte, questo avrebbe un doppio effetto: isolare la Cina, che conta sulla Russia per la sua sicurezza dell'est, e anche tranquillizzare la Germania". Ragiona così con l'Adnkronos Francesco Sisci, professore di geopolitica alla Luiss e alla Renmin University of China di Pechino, convinto che la Russia sia un "low-hanging fruit" e che "nei prossimi sei mesi, un anno, vedremo una maggiore pressione sia sulla Russia che sulla Cina", che resta "il primo obiettivo americano, ma anche del Quad", il Quadrilateral Security Dialogue che vede protagonisti Giappone, Australia e India insieme agli Stati Uniti. "Quello che si vede oggi in Russia - prosegue Sisci all'indomani delle dichiarazioni di Joe Biden su Putin - è una grande debolezza. Oltre alle proteste per Alexei Navalny c'è la difficoltà economica del Paese per il prezzo basso del petrolio e questa situazione di difficoltà economica e di instabilità sociale durerà per i prossimi mesi". Sembra, aggiunge, "ci sia anche insoddisfazione da parte di molti colonnelli russi che soffrono di questa situazione di scontro permanente con l'Occidente", che vorrebbero un "rapporto migliore". E gli Stati Uniti di Biden, ribadisce nella sua analisi, "stanno spingendo sulla Russia o per far cadere Putin o per spingerlo a più miti consigli, un obiettivo di breve-medio termine, utile di per sé ma anche per gli altri due motivi, isolare la Cina e aiutare a tranquillizzare la Germania". Intanto Cina e Stati Uniti vanno ad Anchorage, in Alaska, per il primo faccia a faccia tra i vertici delle due potenze nell'era Biden. "Già il luogo mi sembra simbolico: è lì che si incontravano americani e russi durante la Guerra Fredda, quindi volenti o nolenti c'è questa memoria da Guerra Fredda. E' ricominciata la Guerra Fredda, direi quasi formalmente", commenta Sisci, che si dice convinto che gli Usa useranno "questo anno per creare una più ampia e più stretta alleanza tra i Paesi occidentali" in funzione anti-cinese. Parla da solo il tour in Asia del segretario alla Difesa Lloyd Austin e del segretario di Stato Antony Blinken, che dal Giappone ha accusato la Cina di "coercizione e aggressione" rispetto ai diritti umani a Hong Kong e nello Xinjiang e di una sempre maggiore aggressività, con il pensiero a Taiwan e al Mar cinese meridionale. La missione serve a "coordinarsi con gli alleati asiatici, con il Giappone in particolare, e quindi ad avere in qualche modo le spalle coperte - osserva Sisci - L'America non vuole più andare a un incontro con la Cina da sola, ma vuole un coordinamento con gli alleati". Con il viaggio di Blinken in Asia, prosegue, gli "Stati Uniti stanno cercando di stringere l'alleanza militare, economica, politica americana intorno alla Cina". "E' possibile poi - aggiunge - che dopo l'incontro di Anchorage e quindi dopo avere chiarito la propia posizione con la Cina, con alle spalle una posizione chiarita con gli alleati asiatici, l'America chieda più precisione all'Europa". Alla vigilia dei colloqui in Alaska, dopo anni di tensioni a tutto campo tra Pechino e l'Amministrazione Trump, gli Stati Uniti di Biden hanno sanzionato 24 funzionari cinesi e di Hong Kong in relazione all'ultima stretta di Pechino sull'ex colonia britannica. "E' - rimarca Sisci - una condanna formale e molto pratica del nuovo governo della Cina su Hong Kong". In questo clima Pechino - come ha detto l'ambasciatore cinese a Washington, Cui Tiankai - non ha "grandi aspettative" sull'incontro di Anchorage. Secondo Sisci, le due potenze "prenderanno le misure", ma difficilmente ci saranno "risultati importanti". Anche perché, evidenzia, la Cina manda in Alaska Yang Jiechi e Wang Yi, che vengono dal ministero degli Esteri, "persone abituate a esporre la versione ufficiale cinese agli stranieri e ad ascoltare quello che gli stranieri dicono, ma non hanno margini veri di trattativa e di manovra".
Torna l'inverno nel weekend di sabato 20 e domenica 21 marzo. L'irruzione di venti gelidi di origine artico-polare darà vita a due vortici ciclonici che attueranno un doppio attacco perturbato soprattutto al Centro-Sud. Il team del sito www.iLMeteo.it avvisa che venerdì un primo centro di bassa pressione si posizionerà tra la Sardegna e il Mar Tirreno facendo peggiorare il tempo entro sera su parte del Centro e al Sud con rovesci a tratti temporaleschi e nevicate a quote collinari (6-800 metri). Il Nord sarà escluso da questo peggioramento e soltanto sull'arco alpino di potranno avere delle nevicate fino in valle. Sabato il vortice comincerà a spostarsi verso levante calamitando aria via via più fredda che entrerà con prepotenza dalla Porta della Bora. Mentre al Nord avremo nubi sparse con occasionali e improvvisi brevi rovesci, al Centro-Sud l'instabilità la farà da padrona ancora con rovesci diffusi a carattere sparso e nevicate a quote di collina (fin sopra i 400 metri in serata sui versanti adriatici). Ma non è finita. Domenica, i venti forti e freddi da Nord/Nordest raggiungeranno addirittura l'Africa. Un ciclone dalla Tunisia verrà rinvigorito dall'afflusso gelido e risalirà verso il Meridione. Piogge e temporali a tratti forti potranno colpire la Sicilia, mentre precipitazioni diffuse e intense colpiranno il resto del Sud e le regioni adriatiche centrali fino alla Romagna. L'ulteriore apporto di aria fredda che soffierà con maggior intensità su gran parte d’Italia farà crollare la quota della neve che scenderà, anche sotto forma di bufera, fin sopra i 4-500 metri in Sardegna, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia e Basilicata. Tempo soleggiato invece al Nord, ma ventoso. Le previsioni Giovedì 18. Al nord: un po’ instabile in Emilia Romagna e sull’arco alpino, nevischio a bassa quota. Al centro: tempo spiccatamente instabile con precipitazioni sparse, nevose in collina. Al sud: peggiora dalla Sicilia verso Calabria e Appennini, neve in collina. Venerdì 19. Al nord: neve debole sui rilievi del Piemonte, nubi sparse altrove. Al centro: subito piogge sul sassarese, entro sera peggiora su Lazio, Abruzzo e Molise. Al sud: dapprima soleggiato, poi in serata peggiora via via più diffusamente. Sabato 20. Al nord: nubi sparse, improvvisi possibili rovesci, venti freddi da Nordest. Al centro: molto instabile su Marche, Abruzzo, Molise, Lazio con neve a 4-600 metri. Al sud: maltempo su tutte le regioni con neve a 4-500 metri sulle regioni peninsulari. Domenica, ciclone al Sud, vento intenso su tutta Italia, neve al Centro-sud a 3-500 metri.
Dopo la sua esperienza al GF Vip 5 Andrea Zenga è tornato al suo lavoro di agente immobiliare.
AGI - Il festival della Canzone Italiana di Sanremo dura cinque giorni, alla fine viene eletto un vincitore, e dal giorno dopo comincia la gara. A dieci giorni esatti dalla fine della kermesse si può cominciare timidamente a tirare le somme di come stanno andando le canzoni in gara, qual è il riscontro del pubblico, l'unica vera giuria a decretare vita e morte di un qualsiasi progetto. Come metro di giudizio utilizziamo la chart di Spotify, la principale piattaforma per l'ascolto della musica in streaming. Cominciamo con qualche dato, i partecipanti in gara alla 71esima edizione di Sanremo, la seconda guidata da Amadeus, sono stati 26, così controlliamo immediatamente quanti brani estratti dalla playlist del festival compaiono nei primi 26 posti della classifica di Spotify: sono 14. Naturalmente sono passati ancora troppi pochi giorni per una scrematura oggettiva dei brani discograficamente più validi, sono in tanti ancora insomma a voler riascoltare le canzoni di Sanremo anche solo per capire cosa sia successo, un confronto più realistico andrà fatto più avanti. In prima posizione su Spotify troviamo Colapesce e Dimartino, per il grande pubblico vagamente âgé della RAI due perfetti sconosciuti, in realtà trattasi di due dei migliori cantautori della scena musicale (tutta) contemporanea, l'ala siciliana della rivoluzione indie alla quale quest'anno Amadeus ha voluto finalmente concedere la dovuta visibilità; nonché autori de “I mortali”, uno dei migliori dischi della stagione 2020. Il brano portato in gara e con il quale stanno letteralmente dominando tutte le chart specializzate si intitola “Musica leggerissima”, nonostante il largo pubblico lo abbia recepito come un tormentone, la canzone in realtà rappresenta una feroce critica proprio al bisogno compulsivo di musica, appunto, “leggerissima”, che attanaglia il pubblico italiano. I due concludono il festival al quarto posto, su Spotify (così come su tutte le piattaforme in uso in Italia) non c'è storia, i vincitori sono indiscutibilmente loro. Differenza più netta quella che riguarda le classifiche della giovanissima Madame, classe 2002, altra debuttante al Festival dove la sua “Voce”, rap sofisticato e d'impatto, non arriva oltre l'ottava posizione, su Spotify si classifica seconda. Terza posizione sulla piattaforma occupata dai Maneskin, i vincitori un po' a sorpresa della kermesse ligure con la loro “Zitti e buoni”, segno di un reale ringiovanimento del pubblico del festival che nel terzetto finale, tra la morbidezza del brano di Ermal Meta e la forza dirompente dei follower della coppia Michielin/Fedez, decide di premiare la veemente vena rock della band romana. Michielin e Fedez che su Spotify comunque viaggiano sui 400 mila ascolti, la loro “Chiamami per nome”, arrivata seconda nella classifica finale del festival, sta dunque andando bene, e su questa chart influisce poco o niente l'influenza di donna Ferragni, accusata di aver smosso il suo esercito di 22 milioni di follower per far volare in alto il brano del marito a Sanremo; la verità è che parliamo di personaggi abbastanza mainstream, che hanno già raccolto numeri stratosferici con le loro precedenti collaborazioni, non stupisce la posizione guadagnata nella classifica finale del festival, così come non stupisce questa su Spotify. L'unico che mantiene la stessa posizione sia a Sanremo che su Spotify è Irama, che in realtà sul palco dell'Ariston non lo abbiamo mai visto, se non in un video delle prove, sempre lo stesso, mentre cantava la sua “La genesi del tuo colore”, essendo l'unico cantante ad essere stato bloccato dalla quarantena dovuta a un caso di Covid tra i membri del suo staff. La chart di Spotify a questo punto lascia spazio a “La canzone nostra” di MACE, brano non in gara al festival, l'unica posizione della top ten, la sesta, lasciata libera dai brani sanremesi. La differenza più netta tra la classifica del festival e quella di Spotify la notiamo per i Coma_Cose, settimi sulla piattaforma, ventesimi a Sanremo; la loro “Fiamme negli occhi”, rap leggero e romantico, non è stato evidentemente ben capito dalle varie giurie del festival, relegandolo ad una posizione non degna per un brano così ben strutturato, che infatti vola su Spotify. Al settimo posto troviamo Fasma e la sua “Parlami”, che al festival è arrivata al 18esimo posto, un flop per il cantante romano lanciato proprio da Sanremo l'anno scorso nella sezione Nuove Proposte, ma la sua musica a metà strada tra pop e rap è esattamente il genere che più vola nelle classifiche degli ascolti, quindi non stupisce che ciò che Fasma non ha raccolto a Sanremo raccoglierà altrove. Resta più o meno nella stessa zona Willie Peyote con la sua “Mai dire mai (La locura)”, brano che riprende il geniale monologo di Valerio Aprea in una puntata della terza stagione della serie cult “Boris”; nono posto su Spotify, sesto a Sanremo, dove si porta a casa anche il Premio della Critica Mia Martini. Chiude la top ten di Spotify Annalisa con la sua “Dieci”, brano giunto settimo nella classifica del festival, addirittura secondo dopo la prima sera, affossato poi dalla sala stampa durante la serata del giovedì. Sono in pochi poi a riuscire a ritagliarsi un posto nella top 50 di Spotify: AIELLO, cui esibizioni sul palco dell'Ariston decisamente esagerate hanno forse distratto dal buon brano portato in gara, si classifica 12esimo, prendendosi una bella rivincita sul penultimo posto rimediato al festivàl. Restano fermi quasi nella stessa posizione i debuttanti de La rappresentante di lista, 11esimi a Sanremo, 12esimi su Spotify; così come Noemi, 14esima al festival, 13esima su Spotify con la sua “Glicine”. Ermal Meta, per molti vincitore annunciato, in testa per 4/5 di gara, su Spotify non va oltre il 17esimo posto, a Sanremo si è portato a casa la medaglia di bronzo. Arisa, decima al festival con “Potevi fare di più”, brano scritto per lei da Gigi D'Alessio, sulla piattaforma si classifica 24esima. Su Spotify, per trovare un altro brano sanremese dobbiamo scendere giù fino alla posizione 33, occupata da Fulminacci, giovane fenomeno del cantautorato italiano, che ha deciso di debuttare al festival con “Santa Marinella”, brano grazie al quale strappa un 16esimo posto, un po' poco per un brano così intenso. Sono questi i sopravvissuti a dieci giorni dalla fine delle trasmissioni, scrollando la top 50 di Spotify verso il basso poi troviamo al 37esimo posto l'ex X-Factor e “Amici di Maria De Filippi” Gaia con “Cuore amaro”, che a Sanremo finisce al 19esimo posto. Al Festival i regaz bolognesi de Lo Stato Sociale si sono classificati 13esimi, su Spotify appena 48esimi. Si fa bella lunga la lista degli artisti in gara al festival cui brani non sono stati troppo ascoltati su Spotify. Non pervenuta Orietta Berti, giunta nona al festival, e nemmeno gli Extraliscio, gli outsider di questa edizione di Sanremo, riescono a ritagliarsi un posto tra i primi 50 più ascoltati su Spotify, ma prima del loro esordio sul palco dell'Ariston avevano appena cinquemila ascolti mensili, che in pratica vuol dire essere discograficamente inesistenti, oggi ne hanno oltre 390 mila, un bel salto. Fuori dalla top 50 di Spotify anche due cavalli di razza come Malika Ayane e Max Gazzè. Nemmeno Ghemon e Renga riescono a piazzare i loro pezzi tra i 50 più ascoltati su Spotify. Tutte assenze più o meno giustificate da diversi fattori, tutti artisti che non hanno mai fatto numeri particolarmente significativi su una piattaforma frequentata soprattutto da giovanissimi. Unica sorpresa forse non ritrovare il nome di Bugo e della sua “E invece si”.
Negli ultimi scatti social di Chiara Ferragni al parco con Leone, i fan hanno notato un preciso dettaglio: ecco di cosa si tratta
AGI - Il presidente americano, Joe Biden, ha affermato in un'intervista all'Abc di ritenere che il presidente russo sia un "assassino" e ha assicurato che il leader del Cremlino "pagherà un prezzo" per aver interferito nelle elezioni americane del 2020. Poche ore dopo Mosca ha reagito richiamando l'ambasciatore russo a Washington Anatoli Antonov "per consultazioni" sul futuro delle relazioni con gli Usa finite "in un vicolo cieco", pur assicurando di voler evitare "il loro degrado irreversibile". La frase che ha fatto infuriare Mosca A far risalire bruscamente la tensione a livelli da Guerra fredda è stata l'intervista di Biden con George Stephanopoulos. "Lei conosce Vladimir Putin. Pensa che sia un assassino?", ha chiesto a bruciapelo l'anchorman a Biden, alludendo ai sospetti che il capo del Cremlino abbia commissionato avvelenamenti ed eliminazioni di rivali politici, da ultimo Alexey Navalny. "Lo penso", ha risposto senza esitare Biden. Le interferenze elettorali Il titolare della Casa Bianca è stato anche minaccioso sul "prezzo" che Mosca dovrà pagare per aver interferito nella campagna per le presidenziali Usa: il riferimento è al rapporto appena diffuso dall'intelligence Usa secondo cui Putin autorizzò una campagna di disinformazione per denigrare di Biden e aiutare il suo rivale Donald Trump, minando la fiducia nel processo elettorale ed esacerbando le divisioni socio-politiche degli Stati Uniti. Il rapporto dell'intelligence L'intelligence americana martedì ha diffuso un rapporto secondo il quale Putin ha autorizzato operazioni volte a denigrare la candidatura di Biden e a sostenere quella di Donald Trump, minando la fiducia dell'opinione pubblica nel processo elettorale e seminando divisioni. Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha respinto le accuse, definendole "completamente infondate". "Lavorare insieme" Nonostante la convinzione che Putin sia un assassino, il capo della Casa Bianca -riferisce Axios, dando conto dell'intervista- ha sostenuto che è possibile "lavorare insieme" laddove ci sono "interessi comuni"; un esempio è l'estensione dell'accordo per il controllo delle armi nucleari New Start. L'ira della Duma Le parole del presidente Usa sono "un attacco ai russi" e una reazione "isterica dovuta all'impotenza" degli Stati Uniti, ha scritto sul suo canale Telegram il presidente dalla Duma di Stato, la Camera bassa del Parlamento russo, Vyacheslav Volodin. "Biden ha insultato i cittadini del nostro Paese con la sua dichiarazione. Si tratta di isteria dovuta all'impotenza", si legge nel post, "Putin è il nostro presidente, gli attacchi contro di lui sono attacchi alla Russia". L'applauso di Navalny "Biden senza ombra di dubbio definisice Putin un assassino, perché lo è davvero", ha commentato il Fondo anti-corruzione (Fbk) dell'oppositore russo Aleksei Navalny, su Twitter. "Per qualcuno può essere difficile accettarlo, ma il presidente della Russia è un assassino", continua il post sul profilo Twitter di Fbk. "A chiunque dubiti di questo, mostrate il nostro video su come Putin ha cercato di uccidere Aleksei Navalny", conclude Fbk che ha condotto un'inchiesta che punta il dito contro il leader russo come mandante dell'avvelenamento dell'oppositore.
Pierpaolo Pretelli ha recentemente ammesso sui social di sentirsi trascurato da Giulia Salemi: cosa sta succedendo alla neo coppia?
AGI - Pd ancora in forte calo nei sondaggi, anche se si intravedono i primissimi effetti della nomina di Letta, con un rimbalzo dei dem a scapito di Azione e +Europa. E' quanto emerge dalla Supermedia settimanale elaborata da YouTrend per AGI. Alla flessione del Nazareno fa da riscontro la crescita di M5s che comunque non compensa la discesa complessiva dei 'giallorossi'. Sul fronte del centrodestra, la Lega perde due decimi di punto, mentre Fratelli d'Italia li guadagna. In dettaglio, il Carroccio si conferma primo partito con il 23,3% (-0,2) e precede il Pd al 17,9% (-1,3), FdI al 16,9% (+0,2), M5s al 16,6% (+1,8), Forza Italia all'8,1% (+0,1). Il centrodestra, nel suo complesso cresce di 0,1 punti, portandosi al 49,4%, mentre i giallorossi arretrano di 0,7 punti, al 36,5%. Supermedia liste Lega 23,3 (-0,2) Pd 17,9 (-1,3) FdI 16,9 (+0,2) M5s 16,6 (+1,8) Forza Italia 8,1 (+0,1) Azione 3,1 (-0,8) Italia Viva 2,9 (=) Sinistra italiana 2,3 (nd)* Art.1-Mdp 2,1 (nd)* +Europa 1,9 (-0,3) Verdi 1,4 (-0,2) Supermedia aree parlamento Maggioranza Draghi 77,0 (-1,8) di cui: - giallorossi (Pd-M5s-Mdp) 36,5 (-0,7) - centrodestra (Lega-FI-Toti) 32,5 (-0,1) - centro liberale 7,9 (-1,1) Opposizione dx (FdI) 16,9 (+0,2) Opposizione sx (Si) 2,1 (nd)* - Supermedia coalizioni politiche 2018 Centrodestra 49,4 (+0,1) Centrosinistra 25,8 (-2,3) M5s 16,6 (+1,8) Leu 4,3 (+1,1) Altri 3,9 (-0,6) * In precedenza, sotto l'unica voce "Mdp/Sinistra/Leu" N.B.: le variazioni tra parentesi indicano lo scostamento rispetto alla Supermedia di due settimane fa (4 marzo) Nota: La Supermedia YouTrend/AGI è una media ponderata dei sondaggi nazionali sulle intenzioni di voto, realizzati dal 4 al 17 marzo dagli istituti Demopolis, Demos, EMG, Euromedia, Ixè, SWG e Tecnè. La ponderazione è stata effettuata il giorno 18 marzo sulla base della consistenza campionaria, della data di realizzazione e del metodo di raccolta dei dati. La nota metodologica dettagliata di ciascun sondaggio considerato è disponibile sul sito ufficiale www.sondaggipoliticoelettorali.it.
"Ho prove delle violenze domestiche del mio ex marito e sono pronta a portarle in tribunale contro di lui". Così Angelina Jolie è tornata nuovamente all'attacco contro Brad Pitt nella causa per il divorzio che li vede contrapposti. L'attrice ha anche affermato che, qualora fosse necessario, potrebbe portare i figli a testimoniare davanti ai giudici.
AGI - L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha multato a Telepass e Telepass Broker con una sanzione di 2 milioni di euro "per una pratica commerciale ingannevole nell'attività di distribuzione di polizze assicurative Rc Auto tramite la propria App, a favore dei clienti titolari degli abbonamenti Telepass Family e Telepass Viacard". L'Authority "ha accertato che le due società hanno condiviso le informazioni sui propri utenti con compagnie e intermediari di assicurazione - con cui hanno concluso contratti di distribuzione di polizze - senza averli adeguatamente informati sulla raccolta e sul modo di utilizzo dei loro dati, anche a fini commerciali". In particolare, secondo l'Antitrust, "l'informazione fornita in sede di presentazione del servizio si limitava a enfatizzare la semplicità, la velocità e la convenienza economica della procedura, ma non che i dati venivano utilizzati da Telepass per finalità commerciali diverse rispetto a quelle per cui erano raccolti, ossia la fornitura del preventivo". Inoltre, "i clienti Telepass non hanno ricevuto una chiara informativa sull'effettiva rappresentatività dei soggetti fornitori delle polizze, in quanto le società si erano limitate a riportare sull'app e sul sito i loghi dei partner, senza specificare che alcuni di essi erano meri intermediari che agivano come agenti mandatari di compagnie non individuate". Secondo l'Autorità, le società non avevano neppure fornito informazioni sui criteri e sui parametri seguiti per la selezione del preventivo proposto, necessari invece per una scelta consapevole da parte dei consumatori.