Ispettori dell'Oms in Cina, una visita fra mille dubbi
A oltre un anno dall'inizio dalla pandemia, gli ispettori dell'OMS arrivano in Cina per una visita che solleva più interrogativi che risposte
Lorella Cuccarini ha replicato contro Maria Teresa Ruta, che l'aveva pubblicamente criticata al GF Vip.
AGI - Circondato da migliaia di scorpioni vivi in un laboratorio nel deserto occidentale dell'Egitto, Ahmed Abu al-Seoud accarezza delicatamente uno dei suoi aracnidi dalla coda ricurva prima di estrarre una goccia del suo veleno. Ingegnere meccanico che ha lavorato nel settore petrolifero per quasi due decenni, Abu al-Seoud ha deciso nel 2018 di intraprendere una strada diversa, producendo veleno di scorpione per la ricerca farmaceutica. "Stavo navigando in Internet e ho visto che il veleno di scorpione era uno dei più costosi sul mercato", ha detto il 44enne, aggirandosi in camice bianco nel suo laboratorio. "Così ho pensato tra me e me: perché non approfittare di questo ambiente desertico in cui vagano?". I ricercatori biomedici stanno studiando le proprietà farmaceutiche del veleno di scorpione, rendendo la rara e potente neurotossina un prodotto molto ricercato e ora disponibile in diversi Paesi del Medio Oriente. "Dozzine di molecole bioattive derivate dallo scorpione hanno dimostrato di possedere proprietà farmacologiche promettenti", ha sottolineato una ricerca pubblicato lo scorso maggio sulla rivista Biomedicines. I laboratori stanno ora studiando i suoi potenziali effetti antimicrobici, immunosoppressivi e anti-cancro, tra gli altri, sperando di usarli o sintetizzarli un giorno per i farmaci. Abu al-Seoud proviene dall'oasi di Dakhla, situata nella vasta provincia egiziana della Nuova Valle e circa 800 chilometri a sud-ovest del Cairo. Dune di sabbia e palme imponenti circondano il suo laboratorio, che lui chiama affettuosamente il 'Regno dello Scorpione'. "Qui, ogni famiglia ha una storia su una puntura di scorpione", racconta Abu al-Seoud. Per indurli a secernere veleno nelle condizioni controllate del laboratorio, gli scorpioni ricevono una leggera scossa elettrica. Quindi si aspettano 20-30 giorni tra le estrazioni per ottenere il veleno della massima qualità. "Ciò che conta è il livello di purezza", spiega Abu al-Seoud, aggiungendo che per ottenerne un grammo serve il veleno di 3.000-3.500 scorpioni. Una volta estratto, il liquido viene refrigerato e trasportato al Cairo, dove viene essiccato e confezionato per la vendita in polvere. Il laboratorio "è certificato (dal governo) e ha la capacità di esportare questo prodotto unico", ha riferito la 25enne Nahla Abdel-Hameed, farmacista che lavora nel centro. Abdel-Hameed ha fatto riferimento ad alcuni studi scientifici che hanno esplorato i benefici curativi del veleno nella cura di alcune malattie. Mohey Hafez, membro della camera farmaceutica presso la Federazione delle industrie egiziane, è stato più cauto nella sua valutazione dei suoi usi attuali. "I veleni di scorpione e serpente possono essere usati per produrre antisieri", ha spiegato ad AFP. "Non esiste un farmaco pronto che dipenda interamente dal veleno come ingrediente diretto, ma ci sono state ricerche promettenti sui suoi usi". La provincia di New Valley vanta cinque diverse specie di scorpioni, tra cui il velenosissimo Leiurus quinquestriatus, il cui veleno può essere venduto fino a 7.500 dollari al grammo, secondo Abu al-Seoud. Mentre l'ex ingegnere cattura le 'sue' creature, si fa aiutare nella rischiosa caccia dai residenti dei villaggi vicini che dota di guanti, pinzette, stivali, luci Uv e siero antiveleno. I cacciatori di scorpioni guadagnano da 1 a 1,5 sterline egiziane (da 6 a 10 centesimi circa) per animale catturato. L'obiettivo futuro di Abu al-Seoud è di allevare gli scorpioni piuttosto che catturarli. Finora sono stati raccolti circa 20.000 animali, secondo il partner commerciale Alaa Sabaa, mentre il laboratorio ha una capacità massima di 80.000. Il progetto autofinanziato finora è costato circa cinque milioni di sterline egiziane (320.000 dollari) e ha anche attirato il sostegno del governo. (AGI)
La prima apparizione di Elodie a Sanremo 2021 nel ruolo di co-conduttrice è stata caratterizzata da un look impeccabile e da un imprevisto in diretta.
Il responsabile del gesto è un ragazzo intorno ai venti anni, che era armato di coltello. È stato colpito dagli agenti e trasportato in ospedale.
Nel primo weekend di marzo il tempo subirà un cambiamento. Dopo settimane comandate da un possente anticiclone avverrà una rivoluzione a livello atmosferico. Su molte regioni tornerà a piovere e nevicare assieme anche a un rinforzo dei venti. Il team del sito www.iLMeteo.it comunica che da venerdì l'atmosfera comincerà a diventare via via più instabile, ma dal fine settimana l'alta pressione presente in Europa si scinderà in due parti. La prima salirà verso Nord e l'altra si dirigerà verso Sud. Il movimento verso Nord favorirà la discesa di aria più fredda che sabato oltre a far calare le temperature, provocherà un deciso aumento della nuvolosità al Nord e al Centro con precipitazioni che interesseranno velocemente il Nordest e poi maggiormente il Nordovest (nevicate sopra i 6-800 metri) e le regioni adriatiche (neve a 1500 metri). Domenica il tempo migliorerà un po’ ovunque, ma entro sera un vortice ciclonico dalla Tunisia salirà verso la Sardegna dove il tempo tenderà a peggiorare. Infine da Lunedì 8 marzo, festa della donna, il vortice piloterà una perturbazione che interesserà con piogge e anche temporali il Centro-Sud. Inizierà poi una fase meteorologica caratterizzata da correnti oceaniche a tratti instabili che causeranno un tempo perturbato sull’arco alpino e sugli Appennini dove non mancheranno nevicate. NEL DETTAGLIO Mercoledì 3. Al nord: locale nuvolosità, a tratti compatta. Al centro: bel tempo prevalente. Al sud. Soleggiato. Giovedì 4. Al nord: tempo stabile, locali foschie. Al centro: bel tempo prevalente. Al sud: poco nuvoloso Venerdì 5. Al nord: entro sera peggiora sul Triveneto con piogge. Al centro: a tratti instabile su Sardegna e Tirreniche, possibile qualche pioggia. Al Sud: nubi sparse. Sabato con veloce irruzione fresca, instabile al Nordovest, regioni adriatiche, Appennini. Neve sulle Alpi.
Il nuovo Dpcm anti Covid, firmato ieri dal premier Mario Draghi, fissa le nuove regole che saranno in vigore dal 6 marzo al 6 aprile (Pasqua e Pasquetta comprese). Scuola, spostamenti, asporto, seconde case, cinema, musei, teatri: cosa si può fare e cosa no nell'Italia alle prese con una nuova ripresa dei contagi a causa della diffusione nel Paese delle varianti del Coronavirus? La stretta più significativa riguarda la scuola, non solo in zona rossa. Nella fascia più alta di rischio Covid è prevista la sospensione dell’attività in presenza delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell’infanzia ed elementari. Resta garantita la possibilità di svolgere attività in presenza per gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali. Per quanto riguarda le zone arancioni e gialle, i Presidenti delle regioni potranno disporre la sospensione dell’attività scolastica: nelle aree in cui abbiano adottato misure più stringenti per via della gravità delle varianti; nelle zone in cui vi siano più di 250 contagi ogni 100mila abitanti nell’arco di 7 giorni; nel caso di una eccezionale situazione di peggioramento del quadro epidemiologico. Per quanto riguarda gli spostamenti è confermato, fino al 27 marzo, il divieto già in vigore di spostarsi tra regioni o province autonome diverse, con l’eccezione degli spostamenti dovuti a motivi di lavoro, salute o necessità. Si potrà andare nelle seconde case se si trovano in zona gialla e arancione, ma solo se disabitate. Non si potrà andare nella seconda casa con amici e parenti. Resta in ogni caso il divieto di raggiungere le seconde case per chgi vive in zona rossa anche se queste si trovano in fascia bianca, gialla o arancione. Si amplia il novero dei Paesi interessati della sperimentazione dei voli cosiddetti 'Covid tested'. A chi è stato in Brasile nei 14 giorni precedenti è consentito l’ingresso in Italia anche per raggiungere domicilio, abitazione o residenza dei figli minori. Tra i punti più dibattuti del nuovo Dpcm vi è quello che riguarda l'asporto, che resta vietato per i bar dopo le 18 ma sarà invece consentito alle enoteche e agli esercizi di commercio al dettaglio di bevande fino alle 22. Polemico il presidente dell'Anci, Antonio Decaro, che ha sintetizzato così il suo pensiero: "Scuole chiuse ma movida libera". Qualche novità è in arrivo per il mondo della cultura e dell'arte. Nelle zone gialle si conferma la possibilità per i musei di aprire nei giorni infrasettimanali, garantendo un afflusso controllato. Dal 27 marzo, sempre nelle zone gialle, è prevista l’apertura anche il sabato e nei giorni festivi. Dal 27 marzo, nelle zone gialle si prevede la possibilità di riaprire teatri e cinema, con posti a sedere preassegnati, nel rispetto delle norme di distanziamento. La capienza non potrà superare il 25% di quella massima, fino a 400 spettatori all’aperto e 200 al chiuso per ogni sala. Restano chiusi palestre, piscine e impianti sciistici. Nelle zone rosse, saranno chiusi i servizi alla persona come parrucchieri, barbieri e centri estetici. Un capitolo a parte riguarda le zone bianche, quelle con il più basso rischio Covid (attualmente solo la Sardegna). In questa fascia si prevede la cessazione delle misure restrittive previste per la zona gialla, pur continuando ad applicarsi le misure anti-contagio generali (come, per esempio, l’obbligo di indossare la mascherina e quello di mantenere le distanze interpersonali) e i protocolli di settore. Restano sospesi gli eventi che comportano assembramenti (fiere, congressi, discoteche e pubblico negli stadi). Si istituisce un 'tavolo permanente' presso il Ministero della salute, con i rappresentanti delle regioni interessate, del Comitato tecnico-scientifico e dell’Istituto superiore di sanità, per monitorare gli effetti dell’allentamento delle misure e verificare la necessità di adottarne eventualmente ulteriori.
La relazione come tempo di cura: la dolcissima storia di Lea e Angelo, entrambi di 86 anni, che stanno combattendo assieme il Covid-19.
Amadeus ha scagliato una frecciatina contro uno spot sulla Liguria mandato in onda al Festival di Sanremo 2021.
"Sospendere il cashback e aggiungere queste risorse, pari a circa 5 miliardi, al prossimo decreto del governo destinato ai ristori. Ci auguriamo che la sua concretezza prevalga, e che sia così possibile modificare un provvedimento inutile e sbagliato". Lo chiede Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d'Italia, in una lettera inviata al presidente del Consiglio, Mario Draghi. "Riteniamo assurdo - scrive tra l'altro Meloni - che davanti al perdurare dell’emergenza sanitaria, con imprese e partite Iva che chiudono, con cittadini che hanno perso o rischiano di perdere il loro posto di lavoro, il governo abbia come priorità la lotta al contante e l’incentivazione dei pagamenti elettronici. Proprio per questo, Fratelli d’Italia ha presentato al Senato una mozione che impegna il governo a sospendere la misura del cashback, destinando le somme stanziate per sostenere la ripresa delle categorie commerciali più colpite dalle misure anti Covid, come bar, ristoranti e palestre". "La mozione, pubblicata il 26 gennaio 2021 e che le invio in allegato, è stata sottoscritta anche da diversi esponenti di altri partiti politici che oggi fanno parte della maggioranza di governo. Purtroppo, non ci è stata concessa la possibilità di discutere questa mozione in Aula prima che si definisca il nuovo decreto ristori, negando così di sottoporre al dibattito parlamentare una proposta di buon senso condivisa anche da altre forze politiche". "Non ci resta, signor presidente, che far avere direttamente a lei questa proposta, nella speranza che possa approfondirla e valutarla senza pregiudizi. Chiediamo che, già nel primo provvedimento del suo governo a sostegno del mondo produttivo, i cinque miliardi stanziati per il cashback - conclude Meloni - siano meglio utilizzati per dare respiro alle migliaia di imprese in difficoltà, sostenere il tessuto produttivo e tutelare i posti di lavoro".
Ad alimentare la polemica, ancora una volta, è Morgan che non ha resistito a far tornare sulla bocca di tutti il suo nome dopo la contestata esibizione della scorsa edizione.
Reggiseno nero, tuta nera e pancia di fuori
AGI - Nove decessi su 10 per coronavirus si sono verificati in Paesi con alti livelli di obesità. E' il risultato di una ricerca - rilanciata dall'Organizzazione mondiale della sanità - che stabilisce la stretta correlazione tra l'eccessivo peso corporeo e i decessi per Covid. Lo studio della World Obesity Federation (Wof), che rappresenta scienziati, medici e ricercatori di oltre 50 associazioni del settore, ha mostrato che i tassi di mortalità sono 10 volte più alti dove almeno il 50% della popolazione è in sovrappeso. Lo studio offre nuove indicazioni sul perché le persone in alcuni Paesi muoiono a ritmi maggiori dopo aver contratto il virus rispetto ad altri. Sul fronte delle campagne di vaccinazioni, l'età viene considerata come il fattore che più influisce sugli esiti gravi della malattia, ma secondo il Wof la nuova ricerca "mostra per la prima volta come l'obesità sia il secondo elemento" da prendere in considerazione. Di qui la richiesta di una corsia preferenziale nelle campagne di vaccinazione per chi è in sopvrappeso. Secondo Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell'Oms, lo studio "deve fare da campanello d'allarme per i governi di tutto il mondo", che devono combattere l'obesità. Anche l'analisi degli ultimi dati sulla mortalità per Covid della Johns Hopkins University e di quelli dell'Osservatorio sulla salute globale dell'Oms sull'obesità aveva rilevato che 2,2 milioni dei 2,5 milioni di morti globali avvenivano in Paesi con alti livelli di obesità.
Maxi rissa in centro a Desio, in provincia di Monza e Brianza, con tanto di machete e mazze da baseball. Lo sconto, nato a causa di una ragazza, è stato organizzato su Instagram: una ventina i ragazzi coinvolti e due gruppi contrapposti, uno proveniente da Cinisello Balsamo e l’altro da Desio. E' stato evitato il peggio con l’intervento immediato delle pattuglie dei carabinieri che hanno circondato la piazza e bloccato alcuni soggetti. Sei le persone denunciate per rissa aggravata e porto abusivo di oggetti atti ad offendere. I carabinieri hanno sequestrato la mazza da baseball utilizzata durante lo scontro. Presente anche un machete come emerso dai video pubblicati sui social dagli stessi ragazzi. Proseguono le indagini per l’identificazione degli altri partecipanti alla rissa, mentre è stato prezioso il contributo dei cittadini che attraverso alcuni video hanno consentito ai militari dell’arma di identificare tutti i soggetti. Dei sei soggetti, tre non ancora maggiorenni sono stati deferiti alla procura per i minorenni. I giovani provenienti da fuori Comune sono stati tutti sanzionati per il mancato rispetto della normativa Covid.
AGI - In attesa di sbarcare sulla Luna, ‘SpaceX' di Elon Musk ha trovato il posto dove costruire una propria città. Non sul pianeta rosso, ma molto più vicino: in Texas, a tre chilometri dalla foce del Rio Grande, vicino al confine con il Messico. Il nome è stato già scelto: “Starbase”. È bastato un messaggio di sei parole sull'account ufficiale su Twitter, “Creating the city of Starbase, Texas”, rivolto ai suoi oltre 48 milioni di followers, per scatenare l'attenzione attorno al nuovo progetto del miliardario visionario di origine sudafricana. Sarà nella stessa zona dove si trova Boca Chica, piccolo borgo nel sud del Texas, sede della base spaziale di Musk, ‘SpaceX', ma dovrà diventare molto più grande. Il fondatore di Tesla non si limiterà solo a cambiare il nome, da Boca Chica a Starbase, ma ad allargare l'insediamento fino a trasformarlo in una città vivibile del futuro, con una regolamentazione autonoma e proprie leggi, come una specie di ‘città privata', sull'onda di quelle hi-tech di cui si comincia a parlare in Arizona. Per creare la nuova città, SpaceX vorrebbe spingere i residenti della zona a firmare una petizione per mettere ai voti la possibilità di potersi organizzare autonomamente, con leggi e regolamenti. In Arizona si parla da tempo di creare città private in cui gli amministratori potrebbero essere direttamente i Ceo delle aziende hi-tech proprietarie. Qualcosa di simile potrebbe accadere in Texas con ‘Starbase'. Intanto, Musk punta a dotare l'area di una serie di infrastrutture, come un sistema idrico pubblico, visto che finora l'acqua viene portata con autobotti che partono dalla vicina Brownsville e viene immagazzinata in enormi cisterne. A rendere questa storia non la solita suggestione fantascientifica, c'è il comunicato ufficiale della contea di Cameron, con cui gli amministratori hanno annunciato di essere stati contattati da SpaceX e di aver ricevuto la notifica a cambiare il nome del borgo. “Se Elon Musk vuole battere la strada fino in fondo - ha confermato il giudice della contea, Eddie Trevino - dovrà seguire tutte le procedure previste dalla legge. Non basta un tweet”. Il tweet conferma che Musk è sempre più deciso a lasciare la California. Da un anno, dopo lo scoppio della pandemia, il fondatore di Tesla è andato allo scontro con il governatore democratico Gavin Newsom. Musk definì “fascista” la decisione di imporre il lockdown. “Ci restituiscano la nostra dannata libertà”, era stato il suo commento. Il Texas, dove da ieri sono state tolte tutte le limitazioni legate alla pandemia ed è stato annunciato il ritorno alla ‘normalità', ha indirettamente fornito un altro assist a Musk perché tolga ogni indugio e sposti tutta la sua produzione nello Stato del sud. Il tweet di ieri, nello stesso giorno in cui il Texas ha tolto i divieti, sembra confermare che il viaggio è cominciato. Se sarà più breve di quello sulla Luna, lo capiremo nei prossimi mesi.
Neanche il tempo di iniziare che il Festival di Sanremo potrebbe già essere finito per Filippo Maria Fanti, in arte Irama.
Maria Teresa Ruta ha rivelato che starebbe organizzando le sue nozze con lo storico compagno Roberto Zappulla.
Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte e Campania sono a rischio zona rossa: le regioni stanno facendo i conti con un aumento dei casi legati alla variante inglese.
E' iniziata oggi davanti al Tribunale di Firenze l'udienza preliminare per il rinvio a giudizio di Tiziano Renzi e Laura Bovoli, genitori dell'ex premier Matteo Renzi, indagati per bancarotta fraudolenta e false fatturazioni, reati per i quali nel febbraio 2019 erano finiti agli arresti domiciliari (la misura venne poi revocata dal Tribunale del Riesame dopo 18 giorni). L'inchiesta riguarda il fallimento delle cooperative 'Delivery Service Italia', 'Europe Service' e 'Marmodiv', che si occupavano in particolare di volantinaggio e distribuzione di materiale pubblicitario. Nel corso dell'udienza il procuratore aggiunto della Procura fiorentina, Luca Turco, ha depositato una memoria integrativa di una quarantina di pagine per rafforzare l'accusa nei confronti dei coniugi Renzi e di altri 16 imputati. L'udienza preliminare è stata aggiornata dal gup al 10 marzo dopo che le parti avranno preso visione dei nuovi elementi portati dal pubblico ministero. Secondo le accuse della procura di Firenze, Tiziano Renzi e Laura Bovoli sarebbero stati amministratori di fatto delle coop, tramite persone di fiducia o comunque condizionando le decisioni prese all'interno delle stesse società dedite in particolare al volantinaggio e alla distribuzione di materiale pubblicitario. Oltre ai genitori dell'ex premier, tra gli imputati figurano i legali rappresentanti delle cooperative coinvolte, componenti dei cda e imprenditori. L'indagine era partita dalla 'Delivery Service Italia', cooperativa dichiarata fallita a giugno 2015 e di cui Tiziano Renzi e Laura Bovoli sarebbero stati, per la Procura, amministratori di fatto fino a giugno 2010. In questo caso secondo le accuse i due coniugi, con altri - tra cui Roberto "Billy" Bargilli, l'autista del camper di Matteo Renzi per le primarie per la segreteria del Pd del 2012 e in passato nel cda della cooperativa - avrebbero cagionato "il fallimento della società per effetto di operazione dolosa consistita nell'aver omesso sistematicamente di versare gli oneri previdenziali e le imposte, o comunque, aggravando il dissesto". Per quanto riguarda la 'Europe Service', fallita ad aprile 2018, invece i coniugi Renzi - considerati dalla Procura "amministratori di fatto fino a dicembre 2012" - sono accusati con altri di aver sottratto "con lo scopo di procurarsi un ingiusto profitto e di recare pregiudizio ai creditori, i libri e le altre scritture contabili". C'è poi il caso della 'Marmodiv', cooperativa fallita con sentenza del Tribunale di Firenze il 20 marzo 2019. La bancarotta fraudolenta in questo caso viene contestata oltre che a Tiziano Renzi e Laura Bovoli, anche a Giuseppe Mincuzzi "presidente del cda fino al marzo 2018" e a Daniele Goglio "amministratore di fatto fino a marzo 2018" della 'Marmodiv'. Per il pm Luca Turco, i quattro indagati "concorrevano a cagionare il dissesto della società esponendo, al fine di conseguire un ingiusto profitto, nel bilancio di esercizio al 31 dicembre 2017, approvato dall'assemblea dei soci il 27 giugno 2018 nell'attivo patrimoniale, crediti per 'fatture da emettere' non rispondenti al vero per un importo superiore a 370 mila euro, così iscrivendo a conto economico maggiori ricavi ed evitando di evidenziare una perdita d'esercizio". Così, continua il capo di imputazione, "Renzi, Bovoli e Mincuzzi - presidente del consiglio di amministrazione fino al 15 marzo 2018 - erano in grado di 'cedere' all'amministratore di fatto Daniele Goglio la cooperativa ormai fortemente indebitata e Goglio poteva tenere la condotta distrattiva contestata". Per la Marmodiv i coniugi Renzi, con altre sei persone, sono accusati anche di aver emesso alcune fatture "per operazioni... in parte inesistenti" "al fine di consentire alla 'Eventi 6' l'evasione delle imposte sui redditi".
WhatsApp al lavoro per rafforzare la privacy degli utenti. L’applicazione più utilizzata al mondo per la messaggistica istantanea starebbe concentrando i suoi sforzi su un upgrade. La nuova funzionalità dovrebbe permettere agli utenti di attivare un timer da abbinare alle foto che condividono, su gruppi o nelle singole chat. In questo modo, trascorso il tempo indicato, le foto si 'autodistruggeranno' e non saranno più disponibili per gli interlocutori per usi futuri (a meno che l’utente non le condivida nuovamente). A rivelare la novità, scrive laleggepertutti.it, è stata la rivista specializzata Wabetainfo. Un cambiamento che va nella direzione di un rafforzamento della privacy degli utenti che avviene non a caso: di recente, le controverse politiche dell’app sulla protezione dei dati personali sono state fonte di numerose polemiche (per approfondire leggi qui: Nuove condizioni privacy WhatsApp: cosa cambia). Proprio per metterle a tacere, WhatsApp vuole implementare nuove funzionalità come questa, anche perché c’è un’emorragia di utenti e una crisi di fiducia a cui rimediare (per approfondire leggi qui: Addio a WhatsApp: partito l’esodo verso Signal). Si ritiene che le foto che si autodistruggono possano porre un freno alle numerose violazioni della privacy che avvengono proprio sfruttando l’app. Certamente è un passo avanti: si pensi al revenge porn (per approfondire leggi qui: Cos’è il revenge porn) e alle foto e ai video hard che coppie di fidanzati si scambiano, salvo poi accadere, a rottura avvenuta, che tutto questo materiale continui a restare nella memoria dell’ex con il pericolo di utilizzi illeciti per vendetta. Naturalmente non è la panacea di tutti i mali: una volta impostato il timer e trascorso il tempo, il contenuto diventa invisibile a chi lo riceve. Ma il destinatario potrebbe anche averne estratto una copia prima, per esempio facendo uno screenshot alla foto ricevuta. Insomma: chi vuole potrà ancora riuscire ad approfittare dei contenuti che gli vengono inviati. La notizia, però, è nel fatto stesso che l’applicazione, che vanta un miliardo e 600 milioni di utenti attivi, stia maturando una maggiore sensibilità nei confronti del diritto alla riservatezza. Non è inoltre escluso che l’inibizione dello screenshot prima che il contenuto svanisca non possa essere implementata in futuro. Per ora bisognerà accontentarsi di veder comparire il contatore a sinistra dello spazio di scrittura. Una volta autodistrutte, le immagini non potranno più essere importate, condivise o utilizzate a vario titolo. Chi abbandona una chat di WhatsApp dove sono stati condivisi dei contenuti col timer e rientra dopo che il tempo per fruirne è scaduto, non potrà nemmeno visualizzarli. Per i testi, WhatsApp aveva già qualcosa di analogo, con i messaggi che vengono eliminati dopo una settimana e non sono più visibili. Ma sulle foto, l’app di messaggistica di Marco Zuckerberg arriva in ritardo: la rivale Telegram, una delle principali concorrenti di WhatsApp, possiede da quattro anni una funzionalità di questo tipo, con tanto di avviso al mittente se il destinatario ha fatto uno screenshot.
La performance di Zlatan Ibrahimovic sul palco di Sanremo 2021 divide i social tra critiche e apprezzamenti. L'attaccante del Milan è stato ospite di Amadeus e Fiorello nella prima serata del festival. Il bomber svedese si è divertito a indossare i panni del 'vero' direttore artistico del festival e ha scherzato con Amadeus. "Ho portato le regole del mio festival -ha detto Ibra ad Amadeus- Perché il direttore è Zlatan". La gag è stata molto commentata sui social, dove l'hashtag #Ibra è finito ben presto in tendenza insieme a quello di #Sanremo2021. "Che delusione Ibra. Sceso e di parecchio"; "A me Ibrahimovic piace, però avrei capito la presenza fugace, si fa la gag giocando sulla sua solita finta arroganza e amen. Andare avanti tutta la sera così, anche no"; "Dobbiamo pagarci pure Ibrahimovic?"; "Ibra a Sanremo è di una pesantezza incredibile. Sempre lo stesso spartito. Fa quello che faceva Celentano 40 anni fa. Ma peggio", scrivono i più critici su Twitter. Ma c'è anche chi invece ha sorriso davanti alla tv: "Ibra mi ha sorpreso! Un personaggio a tutto tondo che sembra a suo agio anche su un palco. Alcuni lo hanno definito impacciato, io l’ho semplicemente trovato all’altezza del suo ruolo nello show"; "Sarà impopolare ma a me Ibra piace, si vede che vorrebbe ridere ma deve fare quello arrogante..."; "Mi sa che mi sto rimbambendo, ma questo festival mi piace, anche Ibra se la sta cavando bene"; "Comunque Ibra è più bravo di molti artisti/presentatori/attori che sono passati sul palco di Sanremo", sono alcuni dei commenti pro Ibra. Non manca chi scherza facendo un riferimento all'Ibra calciatore e alla sua squadra: "Ibrahimovic inciampa sulle scale dell'Ariston...Rigore per il Milan".