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    • Coronavirus: vittime e contagi. Le news in tempo reale
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      Coronavirus: vittime e contagi. Le news in tempo reale

      Gli aggiornamenti in tempo reale sull'emergenza coronavirus in Italia.

    • Golden Globe 2021, 'Nomadland' Miglior film
      Spettacolo
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      Golden Globe 2021, 'Nomadland' Miglior film

      E' 'Nomadland' di Chloe Zhao il Miglior film drammatico della 78esima edizione dei Golden Globes. Una vittoria storica perché segna anche il riconoscimento di Zhao come Miglior regista, la prima donna premiata dal 1984. A 'Minari' di Lee Isaac Chung va invece il premio come Miglior film straniero, mentre 'Borat Subsequent Movie Film' vince come 'Miglior film comico dell'anno'. Il protagonista, Sasha Baron Cohen, ha accolto il premio ringraziando "la giuria tutta bianca" della Hollywood Foreign Press, aggiungendo ironico: "Donald Trump sta contestando il risultato". Il premio come Miglior attore drammatico è andato postumo a Chadwick Boseman, morto lo scorso agosto a causa di un tumore, per il suo ruolo nel film 'Ma Rainey's Black Bottom'. A Jodie Foster il Golden Globe per la Miglior attrice non protagonista in 'The Mauritanian'. L'edizione 2021 dei Golden Globes, che a causa della pandemia è stata presentata a distanza da Tina Fey e Amy Poehler con un red carpet virtuale, ha visto il riconoscimento di Laura Pausini per 'Io sì (Seen)', miglior canzone nel film 'La vita davanti a sé' di Edoardo Ponti, e la premiazione di Jane Fonda con il Golden Globe alla carriera. A Josh O'Connor e Emma Corrin vanno i riconoscimenti come Miglior attore e attrice protagonista in una serie tv per la loro interpretazione del Principe Carlo e di Lady Diana in 'The Crown', premiata come Miglior serie drammatica e che incassa un Golden Globe anche per Gillian Anderson come Miglior attrice non protagonista. A Catherine O'Hara va il Golden Globe per la migliore attrice protagonista di una serie comica televisiva in 'Schitt's Creek', premiata a sua volta come Miglior serie comica/musical. Il premio alla Miglior attrice protagonista in una miniserie o film tv va ad Anya Taylor-Joy per 'La regina degli scacchi', che vince anche il Golden Globe per la Miglior miniserie. Il Miglior attore protagonista in una serie tv commedia-musicale è Jason Sudeikis per 'Ted Lasso', mentre il Golden Globe per la Miglior colonna sonora va a Trent Reznor, Atticus Ross, Jon Batiste per 'Soul'. Ad Aaron Sorkin il premio per la Miglior sceneggiatura in un film drammatico per 'Il processo ai Chicago 7', che Sorkin ha anche diretto.

    • Attacco in Congo, Guterres: "Porterò davanti a giustizia assassini Attanasio e Iacovacci"
      Politica
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      Attacco in Congo, Guterres: "Porterò davanti a giustizia assassini Attanasio e Iacovacci"

      "Condurremo un’analisi approfondita della sicurezza di questo incidente, e lavoreremo fianco a fianco con le autorità congolesi e italiane, mentre conducono le indagini penali per garantire che i responsabili di questo crimine siano assicurati alla giustizia". Lo dice in un'intervista a La Stampa il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, parlando dell'attacco in Congo in cui sono morti l'ambasciatore Luca Attanasio, il carabiniere Vittorio Iacovacci e l'autista Mustapha Milamb. "Ho condannato in modo inequivocabile il brutale attentato" ha aggiunto Guterres concludendo: "Le mie condoglianze vanno alle loro famiglie, amici e colleghi in tutto il mondo".

    • Covid, Remuzzi: "Servono almeno 500mila vaccini al giorno"
      Salute
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      Covid, Remuzzi: "Servono almeno 500mila vaccini al giorno"

      “Per fare il salto di qualità nella lotta" al coronavirus "bisogna organizzarsi con almeno 500mila dosi giornaliere”. Lo sostiene Giuseppe Remuzzi, nefrologo, direttore dell’Istituto di Ricerche farmacologiche Mario Negri, in un’intervista al Corriere della Sera, precisando che "serve un’unica regia centrale. Vanno coinvolti Protezione civile ed Esercito per puntare ai grandi numeri. Non significa che i medici di base o le farmacie saranno esclusi: ogni aiuto in più è prezioso”. Quanto ai luoghi dove vaccinare, suggerisce “in grandi spazi come palestre, palazzetti dello sport, teatri che Regioni e Comuni potranno mettere a disposizione. L’Esercito può costruire in poche ore strutture mobili, come quelle utilizzate dopo un terremoto o un’alluvione”. "In ogni struttura deve esserci un medico in grado di affrontare i rarissimi effetti collaterali gravi. Le iniezioni possono farle infermieri, ma anche specializzandi che già hanno una retribuzione. Per loro sarebbe un’esperienza formativa di cui andare fieri - prosegue Remuzzi, dicendosi favorevole alla dose singola - per ragioni tecniche e pratiche. Che sia chiaro, il richiamo va fatto, il punto è quanto presto. Le ragioni pratiche sono che abbiamo pochi farmaci: se immunizziamo tutti gli over 80 con tutti i prodotti disponibili togliamo subito la pressione sugli ospedali, tagliando l’80% dei pazienti in terapia intensiva e abbattendo i decessi. Per ragioni tecniche perché tutti i vaccini approvati funzionano nelle cose che contano: evitano la malattia grave e la morte”. Il medico è favorevole ad estendere la vaccinazione con AstraZeneca anche agli over 80: “Un lavoro appena pubblicato in Scozia che ha studiato 5,4 milioni di persone - riferisce - ha evidenziato che la prima dose Pfizer è stata associata a un’efficacia dell’85%, mentre la prima dose di AstraZeneca a un’efficacia del 94% tra i 28 e i 34 giorni dopo la somministrazione, anche in chi ha più di 80 anni con patologie come obesità, diabete, ipertensione, malattie cardiovascolari o precedenti malattie respiratorie che sappiamo espongono a maggior rischio di morte”. Quanto ai dati pubblicati dal ‘Nejm’, che indicano che il vaccino Pfizer protegge dalla malattia al 57% con prima dose e al 94% con seconda dose, Remuzzi risponde che “noi siamo abituati a discutere come se l’efficacia del 90% fosse la normalità, ma non è così. Guardiamo al vaccino contro l’influenza che protegge in media del 50%: tutti quelli che si vaccinano, anche se si ammalano, sono protetti dalle forme gravi. I dati scozzesi ci indicano una protezione di almeno un mese, ma se guardiamo gli studi che si sono susseguiti su quanto dura l’immunità dei guariti da Covid-19 possiamo stimare una media di sei mesi. Improbabile che un vaccino protegga per un tempo inferiore. Per essere prudenti dimezziamo e arriviamo a fare un richiamo dopo tre mesi. Per AstraZeneca è già così. Vaccini Moderna ce ne sono pochi. Johnson&Johnson è monodose. Il problema si pone con Pfizer, ma quando arriveranno abbondanti dosi come promesso potremo tornare al protocollo originale che prevede la doppia dose”. Arriverà in Italia Sputnik? "Ne abbiamo bisogno - afferma - credo che i documenti arriveranno presto all’Ema (l’Agenzia europea per i medicinali, ndr). L’efficacia di Sputnik sfiora il 94% e la sicurezza la vediamo con l’alto numero di vaccinati in tutto il mondo. Va fatta l’analisi di conformità delle strutture produttive tenendo conto che gli ispettori non possono pretendere che un vaccino prodotto in Russia o in Cina sia creato da macchine con marchio Ce. Quando il prodotto sarà validato dall’Ema mi auguro che Aifa (l’Agenzia italiana per il farmaco) arrivi all’approvazione in pochi giorni. Dobbiamo entrare nell’ordine di idee di produrre vaccini a mRna, tecnologia versatile che ci servirà anche per preparati oncologici, ma in brevi tempi è irrealizzabile. Mi immagino un unico progetto europeo in cui ognuno mette a disposizione le competenze e le strutture produttive per farci trovare preparati di fronte a nuove epidemie”.

    • Truffe, violenze sessuali e omicidio colposo: arrestato 'mago' a Reggio Calabria
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      Truffe, violenze sessuali e omicidio colposo: arrestato 'mago' a Reggio Calabria

      Il modus operandi era sempre lo stesso: il 'mago', approfittando della fragilità e della vulnerabilità delle sue vittime, convinte di essere colpite da negatività o sfortune, e facendo leva su una delle tradizioni popolari più radicate, con amuleti e talismani portafortuna venduti a peso d’oro, procedeva all’ incantesimo con la promessa di sconfiggere il “Maligno”. I Carabinieri della compagnia di Reggio Calabria hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere nei confronti di un 40enne, nonché della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti della moglie, 37enne. Durante la celebrazione di alcuni di riti esoterici, il millantatore è riuscito anche ad abbindolare tre donne che si erano rivolte a lui per riconquistare la propria anima gemella e violentarle. I due coniugi sono ritenuti responsabili, in concorso, del reato di ricettazione mentre il 40enne anche per altri gravi reati quali omicidio colposo, morte come conseguenza di altro delitto, violenza sessuale, circonvenzione di persona incapace, detenzione abusiva di armi e truffa aggravata. Il provvedimento giunge al termine di indagini iniziate nel gennaio 2019, quando durante un servizio di controllo del territorio, gli uomini dell’Arma intervennero all’interno di un Ufficio Postale del Capoluogo reggino, poiché allertati da una segnalazione giunta al 112 da parte del direttore della filiale, al quale aveva destato preoccupazione un atteggiamento, alquanto “ambiguo”, da parte di un avventore e di una donna che invece era rimasta al di fuori dell’esercizio commerciale. I sospetti non si erano mostrati infondati, in quanto, dalla perquisizione personale e domiciliare, presso l’abitazione dei due, rivelatisi poi marito e moglie, i militari hanno rinvenuto e sequestrato vari monili in oro, due cartucce per armi da fuoco e una cospicua somma di denaro. Da successivi accertamenti è emerso il giro d’affari in cui erano coinvolti: una coppia di abili truffatori in cerca di poveri malcapitati a cui promettere la “miracolosa” risoluzione di problemi di carattere sentimentale o di salute in cambio di soldi. L'uomo in particolare, anche mediante la diffusione di locandine, si proclamava fantomatico mago e guaritore, a quanti timorosi o fiduciosi, erano in cerca di un’ultima speranza. I militari della Compagnia di Reggio Calabria, hanno poi scoperto una realtà ancora più aberrante: il fantomatico mago, è riuscito addirittura a ricercare e conquistare una forte empatia da parte di una persona affetta da infermità mentale e deficienza psichica. La vittima è stata raggirata a tal punto da farsi consegnare mensilmente l’intero importo della pensione d’invalidità, ingenerando nel povero sfortunato un forte stato di sudditanza e influenza tale da indurlo perfino a sospendere la cura farmacologica cui era sottoposto presso l’Ospedale di Polistena, e a rifiutare di sottoporsi a un importante intervento chirurgico, a tal punto da perdere la vita.

    • Governo Draghi, oggi il giuramento dei sottosegretari
      Politica
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      Governo Draghi, oggi il giuramento dei sottosegretari

      Cerimonia di giuramento, oggi a Palazzo Chigi a partire dalle 15 per i sottosegretari di Stato del governo Draghi. Sarà presente anche il presidente del Consiglio. Ecco, di seguito, la lista del sottogoverno nominato il 24 febbraio scorso. Sottosegretari alla presidenza del Consiglio: Deborah Bergamini (Fi), Simona Malpezzi (Pd) (Rapporti con il Parlamento); Dalila Nesci (M5S - Sud e coesione territoriale); Assuntela Messina (Pd - Innovazione tecnologica e transizione digitale); Vincenzo Amendola ( Pd - Affari europei); Giuseppe Moles (Fi - Informazione ed editoria); Bruno Tabacci (Centro Democratico - Coordinamento della politica economica); Franco Gabrielli (Sicurezza della Repubblica). Esteri e cooperazione internazionale: Marina Sereni - viceministro (Pd); Manlio Di Stefano (M5S) e Benedetto Della Vedova (+Europa) sottosegretari. Interno: Nicola Molteni (Lega), Ivan Scalfarotto (Iv) e Carlo Sibilia (M5S). Giustizia: Anna Macina (M5S) e Francesco Paolo Sisto (Fi). Difesa: Giorgio Mulè (Fi) e Stefania Pucciarelli (Lega). Economia: Laura Castelli - viceministro (M5S); Claudio Durigon (Lega), Maria Cecilia Guerra (Pd) e Alessandra Sartore (Pd) sottosegretari. Sviluppo economico: Gilberto Pichetto Fratin - viceministro (Fi); Alessandra Todde - viceministro (M5S); Anna Ascani sottosegretari (Pd). Politiche agricole alimentari e forestali: Francesco Battistoni (Fi) e Gian Marco Centinaio (Lega). Transizione ecologica: Ilaria Fontana (M5S) e Vannia Gava (Lega). Infrastrutture e trasporti: Teresa Bellanova - viceministro (Iv); Alessandro Morelli - viceministro (Lega); Giancarlo Cancelleri sottosegretario (M5S). Lavoro e politiche sociali: Rossella Accoto (M5S) e Tiziana Nisini (Lega). Istruzione: Barbara Floridia (M5S) e Rossano Sasso (Lega). Beni e attività culturali: Lucia Borgonzoni (Lega). Salute: Pierpaolo Sileri (M5S) e Andrea Costa sottosegretari.

    • Sardegna zona bianca, regole: coprifuoco, ristoranti, bar
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      Sardegna zona bianca, regole: coprifuoco, ristoranti, bar

      Sardegna zona bianca da oggi, 1 marzo, con nuove regole per ristoranti, bar, coprifuoco. La regione è la prima a entrare nella fascia con misure e restrizioni più soft, grazie ai risultati ottenuti nel contrasto alla diffusione del coronavirus. Nelle ultime 24 ore sono stati segnalati 77 casi di coronavirus e altri 5 morti. I tamponi sono stati 2.510 per un totale di 761.789 test. In tutto nell'isola i positivi sono stati 41.191. Il tasso di positività è del 3%. "La riapertura sarà graduale", ha spiegato il governatore Christian Solinas. Cosa cambierà? "Fin da subito ci sarà la riapertura delle attività di ristorazione con la possibilità di apertura serale fino alle 23, i bar fino alle 21, riapertura nei fine settimana dei centri commerciali. Stiamo studiando uno slittamento del coprifuoco con la limitazione al solo stazionamento e alla sosta presso piazza, lungomare, in modo che si possa circolare liberamente", le parole di Solinas, dal sito della regione, prima della firma dell'ordinanza. Il raggiungimento della zona bianca "è un grande risultato in questa battaglia col virus, dobbiamo sentire la responsabilità di mantenere questo risultato e non dobbiamo abbassare la guardia". Alle prime riaperture, potranno seguirne altre se la curva dei contagi rimarrà sotto controllo. "Se nel corso della prima settimana di allentamento vedremo indicatori con segno positivo procederemo con la riapertura di palestre, piscine e scuole di danza, fino al ritorno alla tanto agognata nuova normalità", ha spiegato Solinas. Il presidente della Regione ha quindi chiesto al premier Mario Draghi "un impegno straordinario per poter avviare una grande campagna vaccinale immediata che porti, nell'arco dei prossimi 30-40 giorni, a poter vaccinare tutta la popolazione sarda". "La Sardegna è la prima regione del Paese ad aver raggiunto la zona bianca, può diventare un laboratorio, un modello per tutta Italia, visto anche il ridotto numero della popolazione", ha aggiunto Il governatore sardo conferma la volontà di prevedere da subito un sistema di controlli per l'accesso nell'Isola. "Il modello proposto un anno fa - ricorda - oggi è diventato una linea di tendenza internazionale, che anche l'Ue sta perseguendo. E' necessario che oggi, che abbiamo conquistato la zona bianca, ci sia un sistema di controllo degli accessi nei porti e negli aeroporti, che certifichi che chi arriva non porti con sé il virus. Quindi, serve una certificazione del test o l'esecuzione di un test rapido una volta giunti in Sardegna".

    • Lombardia zona arancione, regole per spostamenti e congiunti
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      Lombardia zona arancione, regole per spostamenti e congiunti

      Lombardia in zona arancione da oggi, 1 marzo, con Piemonte e Marche: nuove regole per spostamenti, scuola, visite ai congiunti, bar e ristoranti. E altre misure per contrastare la diffusione del coronavirus nelle 3 regioni che da oggi, in base all'ordinanza del ministro Speranza, cambiano colore. Tra divieti e restrizioni, ecco cosa si può fare e cosa non si può fare: - Vietato circolare dalle ore 22 alle ore 5 del mattino, salvo comprovati motivi di lavoro, necessità e salute. Vietati gli spostamenti in entrata e in uscita da una Regione all’altra e da un Comune all’altro, salvo comprovati motivi di lavoro, studio, salute, necessità. Raccomandazione di evitare spostamenti non necessari nel corso della giornata all'interno del proprio Comune. Saranno comunque consentiti gli spostamenti dai Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti, entro 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia. - Visite ad amici o parenti: è consentito, una sola volta al giorno, spostarsi verso un'altra abitazione privata abitata dello stesso Comune, tra le 5 e le 22, a un massimo di due persone, oltre a quelle già conviventi nell'abitazione di destinazione. Le due persone, possono portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali esercitino la responsabilità genitoriale) e le persone conviventi disabili o non autosufficienti. - Chiusura di bar e ristoranti, 7 giorni su 7. L’asporto per i bar è consentito fino alle ore 18. Per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni. Chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie ed edicole al loro interno. Chiusura di musei e mostre. - Didattica a distanza per le scuole superiori, fatta eccezione per gli studenti con disabilità e in caso di uso di laboratori; didattica in presenza per scuole dell’infanzia, scuole elementari e scuole medie. Chiuse le università, salvo alcune attività per le matricole e per i laboratori. Didattica in presenza per le scuole superiori al 50% in Piemonte. - Riduzione fino al 50% per il trasporto pubblico, ad eccezione dei mezzi di trasporto scolastico. Sospensione di attività di sale giochi, sale scommesse, bingo e slot machine anche nei bar e tabaccherie.

    • Trump: "Biden disastro. Casa Bianca tra 4 anni? Chissà..."
      Politica
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      Trump: "Biden disastro. Casa Bianca tra 4 anni? Chissà..."

      "Vi manco già? Biden ha iniziato in modo disastroso. Abbiamo vinto le elezioni due volte. La Casa Bianca tra 4 anni? Chissà...". Donald Trump si presenta sul palco della conferenza CPAC a Orlando, in Florida, e si riprende il centro della scena politica americana. "Il nostro viaggio è stato incredibile, è cominciato 4 anni fa ed è tutt'altro che finito. Alla fine, vinceremo. Noi vinceremo e l'America sarà più forte che mai. Siamo qui per parlare del futuro del nostro movimento, del nostro partito, della nostra amata nazione. Continuerò a lottare al vostro fianco, continueremo a fare quello che abbiamo sempre fatto: vincere. Non creo un nuovo partito, abbiamo il partito repubblicano, sarà più unito e forte che mai", dice l'ex presidente, che nel corso dell'intervento ripete: "Abbiamo vinto le elezioni due volte...", rivendicando ancora la vittoria nel voto 2020. "Le elezioni sono state truccate, la Corte Suprema e altri tribunali non hanno voluto far nulla", dice Trump, mentre la platea grida "hai vinto tu". "Non hanno avuto il coraggio di agire e di fare quello che andava fatto", dice Trump, chiedendo "un'urgente riforma del sistema elettorale. Abbiamo bisogno di un 'election day': un giorno solo, non 30 o 45... Un giorno solo. E il voto postale dovrebbe essere consentito solo a chi è gravemente malato o ai militari. Dobbiamo eliminare la follia che prevede un voto postale di massa". In futuro, dice, "saremo uniti e forti come non siamo mai stati. Sapevamo che l'amministrazione Biden sarebbe andata male, ma nessuno di noi immaginava che sarebbe andata così male e che si sarebbe spostata così a sinistra. La sua campagna è stata solo bugie: ha avuto il peggior primo mese di qualsiasi presidente nell'era moderna. In appena un mese siamo passati da America First a America Last", aggiunge, attaccando la nuova amministrazione in particolare per la nuova politica sull'immigrazione: "Gli immigrati illegali vengono rilasciati. Ora ne arriveranno milioni. L'amministrazione Biden sta spingendo giovani immigranti tra le braccia di trafficanti di esseri umani, è immorale e indifendibile. E' incredibile che stia succedendo. Solo questo dovrebbe costare ai democratici la sconfitta nelle elezioni di midterm e la Casa Bianca nelle elezioni in programma tra 4 anni". "Chissà, potrei anche decidere di batterli per la terza volta...", dice mandando in visibilio la platea e rivendicando, di fatto, la vittoria nelle elezioni 2020. Trump critica il presidente sul tema della scuola. "Joe Biden ha tradito i giovani americani, sta tenendo i nostri ragazzi chiusi in casa. Cresceranno con una cicatrice. Devono tornare a scuola, ora. E' pazzesco, terribile. Non c'è motivo per cui non debbano tornare, ma Biden ha sacrificato i ragazzi davanti al sindaco degli insegnanti. Sta ingannando la nuova generazione di americani, è uno scandalo", attacca, facendo riferimento all'aumento di suicidi tra i giovanissimi e ai problemi legati alla depressione. "Miliardi di dollari per le scuole non vengono spesi. A nome dei genitori, dico a Joe Biden di aprire le scuole e di aprirle subito". Trump rivendica i meriti per la campagna di vaccinazione contro il covid. "Quando ho lasciato la meravigliosa Casa Bianca al 66 di Pennsylvania Avenue, quasi 20 milioni di americani erano stati già vaccinati. Biden pochi giorni fa ha detto che quando è arrivato non c'erano vaccini...", afferma l'ex presidente. "Bene... Non credo lo abbia detto con malafede, credo non sapesse cosa diavolo stesse succedendo... Non lasciate che lo dimentichino: è merito nostro, è il nostro piano. Ci siamo presi cura di molte persone, compreso Joe Biden che è stato vaccinato il 21 dicembre. Se lo è dimenticato...", dice ancora. Trump rivendica risultati ottenuti in politica estera, con la "conclusione di guerre senza fine" e accusa Biden di aver mollato la presa sull'Iran: "Se avessimo avuto elezioni corrette, il risultato sarebbe stato molto diverso e avremmo avuto un accordo con l'Iran nel giro di una settimana". Al nuovo presidente, Trump rimprovera il rientro nell'Oms "pagando 500 milioni di dollari" e nell'accordo di Parigi sul clima "senza negoziare un'intesa migliore e sacrificando milioni di posti di lavoro e miliardi di dollari". Quindi, la chiusura ancora con sguardo al 2024: "Tra 4 anni un presidente repubblicano tornerà alla Casa Bianca. Mi chiedo chi potrà essere...".

    • Nuovo Dpcm, Bonaccini: "Ipotesi scuola chiusa in zona rossa"
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      Nuovo Dpcm, Bonaccini: "Ipotesi scuola chiusa in zona rossa"

      "La situazione nella scuole è complicata. Una delle novità dovrebbe essere che nelle zone rosse si chiude dalle elementari e non più solo dalla seconda media. Ma anche nelle zone arancioni dove il contagio è molto alto, sopra i 250 contagi su 100mila abitanti, si chiudono le scuole dalle elementari in poi". Il presidente della Conferenza delle Regioni e governatore dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, ospite di Barbara D’Urso su Canale5 si esprime così in vista del varo del nuovo Dpcm, il primo del premier Mario Draghi, che entrerà in vigore il 6 marzo. "Gli esperti della sanità mi hanno fatto vedere i dati e c’è da essere molto preoccupati. Segnalo, io non ci ho dormito la notte, a Bologna per la prima volta è stata ricoverata in terapia intensiva grave una bambina di 11 anni. Io ho sempre difeso la scuola ma ho come primo dovere di tutelare la salute delle persone'', aggiunge. "Sarà un marzo molto difficile e complicato. La terza ondata che ha già colpito la Germania, l’Inghilterra, la Francia, sta colpendo una parte d'Italia, tra cui l'Emilia Romagna. Siamo pronti a prendere ogni restrizione per tutelare le persone e far riabbassare la curva".

    • Zona rossa e arancione 1 marzo, regole: spostamenti, bar e scuola
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      Zona rossa e arancione 1 marzo, regole: spostamenti, bar e scuola

      Zona arancione per Lombardia, Piemonte e Marche da oggi, con nuove regole per contrastare la diffusione del coronavirus e misure su spostamenti, scuola, ristoranti e bar. Zona rossa per Basilicata e Molise, con restrizioni e divieti più severi. Zona bianca per la Sardegna, che va verso una progressiva riapertura. Lunedì 1 marzo è caratterizzato da regioni che in Italia cambiano colore dopo le ordinanze firmate dal ministro della Salute, Roberto Speranza. Febbraio si è chiuso con una giornata in cui sono stati registrati 17.455 nuovi casi covid e altri 192 morti. L'effetto delle varianti di coronavirus si fa sentire, il tasso di positività sale al 6,7% e la pressione sugli ospedali non si attenua: crescono i ricoveri in terapia intensiva di 15 unità, portando il numero totale a 2.231. Salgono anche i ricoveri di persone con sintomi (+266), portando il totale a 18.638. Marzo si apre con la penisola divisa in 4 colori: Zona gialla - Calabria, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Puglia, Sicilia, Valle d’Aosta, Veneto; Zona arancione - Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Provincia Autonoma di Bolzano, Provincia autonoma di Trento, Umbria; Zona rossa - Basilicata, Molise; Zona bianca - Sardegna. Al di là delle regole generali previste per le zone di diverso colore, singole regioni hanno adottato ordinanze relative alla scuole. In Basilicata, il governatore Vito Bardi ha firmato il provvedimento che dispone la didattica digitale integrata dall'1 al 5 marzo. In base al provvedimento, "le istituzioni scolastiche della scuola primaria e del primo anno della scuola secondaria di primo grado adottano forme flessibili nell'organizzazione dell'attività didattica ed educativa in modo che il cento per cento delle attività sia svolta mediante il ricorso alla didattica digitale integrata". Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha firmato un'ordinanza fino al 14 marzo che dispone la sospensione dell'attività didattica in presenza dei servizi educativi per l'infanzia e nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché nelle Università. In Abruzzo, didattica a distanza per tutti fino a nuovo ordine, come ha stabilito il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio. L'ordinanza è stata firmata prima del weekend a seguito della conferma ad opera della Asl e del Gruppo tecnico scientifico regionale dell'aumento dei casi di positività nella popolazione in età scolare. Al momento rimangono aperti gli asili, salvo diverse disposizioni comunali. In Piemonte, didattica in presenza per scuole dell’infanzia, scuole elementari e scuole medie. Didattica in presenza per le scuole superiori al 50%.

    • Zingaretti difende la D'Urso e lei lo ringrazia
      Politica
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      Zingaretti difende la D'Urso e lei lo ringrazia

      Tutta colpa di un cinguettio. "Mi sono ritrovata all'interno di un vero e proprio dibattito politico" dice Barbara D'Urso in apertura di 'Non è la D'Urso', "per un tweet di Nicola Zingaretti che mi ringraziava per aver portato la politica vicina alle persone, dicendo che ce n'era bisogno". Un tweet di apprezzamento del segretario del Pd che ha scatenato polemiche e ironia sui social e in tv. "Ringrazio Nicola Zingaretti, sono orgogliosa di fare in modo che politici parlino il linguaggio della gente e possano parlare a una platea cosi vasta come il prime time di canale 5. Io parlo delle cose in maniera popolare, sono convinta che temi cosi difficili devono entrare nelle case ed essere ascoltati dalla gente".

    • Di Maio: "M5s scriverà il futuro del Paese"
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      Di Maio: "M5s scriverà il futuro del Paese"

      "Sono anni che ci danno per morti, sbagliando. Il MoVimento 5 Stelle non solo è vivo, il MoVimento è il presente e scriverà il futuro di questo Paese". E' quanto scrive su Facebook il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. "Oggi è una giornata molto importante, Giuseppe Conte ha raccolto il nostro invito a elaborare nei prossimi giorni un progetto rifondativo e di rilancio dell’azione del M5S. Iniziamo a costruire le basi per guardare avanti con una nuova visione, sempre più a contatto con la realtà e vicina alle esigenze degli italiani". "Abbiamo dimostrato di saper crescere e maturare. Ve lo dico con convinzione: questa è la strada da seguire. Continueremo a lavorare per il bene dei cittadini, l’unica cosa che conta per tutti noi. L’unica priorità. Il MoVimento è una grande famiglia, con valori e principi solidissimi, con persone perbene che si impegnano dalla mattina alla sera per migliorare l’Italia, senza secondi fini. E sono certo che Giuseppe Conte offrirà alla nostra causa un contributo determinante. È morto il Movimento, evviva il Movimento", conclude Di Maio.

    • Ottantenni in fila per fare il vaccino trovano le porte sbarrate, il direttore 'Disguido'
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      Ottantenni in fila per fare il vaccino trovano le porte sbarrate, il direttore 'Disguido'

      La signora Grazia, ottanta anni ben portati, arriva alle 9.30 in punto all'ospedale Barone Lombardo di Canicattì (Agrigento) per fare la prima dose di vaccino. Insieme con lei ci sono altri anziani, una decina in tutto, tra cui un signore di 90 anni di Raffadali. Ma l'anziana trova la porta chiusa. Sbarrata. Aspetta un'ora, che diventano due, con gli altri anziani che sono accompagnati dai figli o da altri parenti. La figlia, Rossella, inizia a chiedere in reparto ma nessuno le sa dare una riposta. Passano due ore, e le porte restano chiuse. Alla fine, la signora Grazia torna a casa senza vaccino fatto. E' la brutta avventura capitata oggi a un gruppo di ottantenni a Canicattì, grosso centro dell'agrigentino, dove non sono riusciti a fare la prima dose di vaccino, nonostante la prenotazione regolare fatta sulla piattaforma. "Abbiamo fatto la prenotazione l'8 febbraio - spiega la figlia Sabrina Lo Vullo all'Adnkronos - attraverso il portale. Nei giorni scorsi siamo stati chiamati dal servizio di vaccinazioni per sapere se potevamo anticipare il giorno, ma io vivo in un altro comune e non potevo accompagnare mia mamma. Così abbiamo lasciato la data di oggi. E ci hanno confermato il vaccino. Ma stamattina abbiamo trovato questa brutta sorpresa". "La cosa più brutta è stata che non c'era nessuno a cui chiedere informazioni, ci hanno detto solo che in direzione non c'era nessuno", ha detto ancora la figlia della signora Grazia. "Stamattina c'erano persone già dalle 9-9.30 - aggiunge - i nomi erano già stati sistemati fuori. Ma era tutto chiusi a chiave. C'erano solo le signore delle pulizie". "Qualcuno del personale sanitario si è prodigato a fare qualche telefonata per informarsi ma, per farla breve... niente da fare - dice la sorella, Rossella Lo Vullo - il servizio per oggi non era stato previsto, quindi niente personale dedicato e niente dosi disponibili". Ma cosa è accaduto? "C'è stato sicuramente un difetto di comunicazione. Mi scuso personalmente per quanto accaduto - spiega all'Adnkronos il commissario straordinario dell'Asp di Agrigento, Mario Zappia - Io sto cercando di capire cosa è successo. Mi auguro che non accada più, domani mattina chiederò spiegazioni, devo capire cosa è accaduto. Perché abbiamo creato questo disagio a queste persone anziane. Chiedere scusa è il minimo che possiamo fare. Abbiamo sbagliato noi. Farò una telefonata di scuse e poi, per venire incontro a questi anziani, non i faremo più venire per fare il vaccino ma lo faremo a domicilio. Per cercare di limitare a loro il disagio, mi spiace davvero per ciò che è accaduto". (di Elvira Terranova)

    • M5S, Di Maio:Conte raccolto nostro invito,scriveremo futuro Paese
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      M5S, Di Maio:Conte raccolto nostro invito,scriveremo futuro Paese

      "Noi ci siamo. Il Movimento è morto? Evviva il Movimento..."

    • Vaccino italiano, test sull'uomo: si inietta con una scossa
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      Vaccino italiano, test sull'uomo: si inietta con una scossa

      Il vaccino italiano anti Covid è pronto per la sperimentazione sull'uomo: sarà un 21enne il primo volontario al quale lunedì sarà somministrata una dose da 0,5 mg di e-Vax

    • Scuola, più di uno studente su tre in Dad
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      Scuola, più di uno studente su tre in Dad

      Oltre 3 milioni di studenti da lunedì seguiranno le lezioni da casa: 800mila bambini della scuola dell’infanzia e primaria, quasi mezzo milione di alunni delle medie e 1 milione e 800mila studenti delle superiori. Tuttoscuola ha fatto una mappatura del numero di studenti che da domani mattina faranno lezione a scuola o da casa, sia per area geografica (con una situazione a macchia di leopardo non solo a livello regionale ma in taluni casi per singoli Comuni), sia per grado di scuola. Saranno in tutto 3.067.986 gli studenti impegnati nella didattica a distanza, di cui quasi 800 mila bambini della scuola dell’infanzia e primaria, quasi mezzo milione di alunni delle medie e 1 milione e 800 mila studenti delle superiori. Saranno 5.438.779 gli studenti che seguiranno le lezioni regolarmente a scuola: 3 milioni e 200 mila bambini della scuola dell’infanzia e primaria, un milione e 200 mila alunni delle medie e circa 1 milione di studenti delle superiori. Degli 8,5 milioni di alunni iscritti nelle scuole statali e paritarie domani, 1° marzo, saranno a scuola in presenza due alunni su tre. Le situazioni estreme vedono i 207.268 alunni della Sardegna tutti a scuola in presenza, grazie al fatto che la regione è stata dichiarata zona bianca, mentre all’opposto i 994.993 alunni della Campania saranno costretti a starsene a casa per consentire a tutti i loro insegnanti, secondo quanto disposto dal presidente regionale De Luca, di sottoporsi alla vaccinazione. Dovranno rimanere a casa gli alunni delle zone dichiarate rosse: i 159.721 dell’Alto Adige, i 75.896 della Basilicata e i 37.558 del Molise. Dei quasi 176mila alunni abruzzesi soltanto 30.556 bambini della scuola dell’infanzia potranno frequentare le attività educative in presenza, mentre gli altri 145.367 dovranno seguire le lezioni in DAD. In Puglia, dopo che il TAR ha confermato la validità dell’ordinanza regionale, dovranno seguire la didattica a distanza i 320.432 studenti della secondaria di I e II grado, mentre per i 264.912 alunni di primaria e infanzia resta confermata la facoltà di seguire le lezioni in presenza. Vi sono infine singole situazioni provinciali costrette ad adottare restrizioni, come, ad esempio Brescia con oltre 172 mila alunni in Dad, la città metropolitana di Bologna con oltre 113mila alunni bloccati a casa, Ancona e Macerata con 14.700 degli ultimi due anni della scuola media obbligati alla Dad insieme a tutti i 73.060 studenti delle superiori dell’intera regione. In Toscana quasi 80mila alunni delle province di Pistoia e Siena entrate in zona rossa non potranno seguire le lezioni in presenza. Infine un numero imprecisato di alunni del primo ciclo e dell’infanzia, stimato in poco più di 14.100 unità, di piccoli comuni laziali dichiarati in zona rossa, non potrà seguire le lezioni presenza. Da domani, compatibilmente con le opzioni di frequenza consentite per primaria e infanzia in Puglia, dovrebbero accedere in presenza a scuola circa un milione e 156 mila delle scuole dell’infanzia (l’83% degli iscritti alle scuole statali e paritarie), due milioni e 66 mila alunni della scuola primaria (79,3% del totale), un milione e 225 mila alunni della scuola media (72,1%). Dei 2milioni e 794mila studenti delle superiori, nel rispetto della rotazione del 50% per le zone gialle e arancioni, soltanto 990 mila saranno ogni giorno in presenza (35,4% del totale), con la sola eccezione degli studenti sardi tutti in classe, ma 478.350 (gli studenti di Abruzzo, Alto Adige, Basilicata, Campania, Puglia, Molise) dovranno osservare la Dad al 100% senza rotazione.

    • Scuola, Azzolina: "La chiusura è una scorciatoia"
      Notizie
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      Scuola, Azzolina: "La chiusura è una scorciatoia"

      La chiusura della scuola per il contenimento del coronavirus? "Una scorciatoia". A dirlo è l'ex ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina, intervistata nella trasmissione "Dentro i fatti" su Tgcom24. "Ricordiamoci che la Sanità è in mano alle regioni ma credo che sulla riforma del Titolo V, quando la pandemia sarà finita andrà fatta una riflessione attenta. Ci sono delle regioni che lo hanno fatto, penso alla Toscana. Il presidente Giani crede nell'importanza della scuola e si è organizzato, altri non lo hanno fatto ma non è una questione di soldi perché di soldi ne sono stati stanziati tanti in questi ultimi mesi e non è un caso, infatti che le scuole siano luoghi abbastanza sicuri", ha spiegato. "E' stato fatto un lavoro enorme con tutta la comunità scolastica. Io da ministra - ha continuato - avevo fatto una serie di proposte, anche in collaborazione con la Protezione Civile. Ma se non ci si organizza come si deve, poi è molto più facile trovare la scorciatoia e la scorciatoia è chiudere le scuole". "Adesso sento che nelle regioni rosse si fa addirittura marcia indietro, rispetto a quello che aveva deciso il governo Conte, stabilendo che nelle zone rosse le scuole sarebbero rimaste aperte fino alla prima media. Ora prima di arrivare alla chiusura totale si poteva scegliere di adottare delle vie di mezzo. Prima di chiudere tutto, perché non abbiamo dato le mascherine Ffp2 ai docenti o diminuire ulteriormente il numero degli studenti in presenza nelle zone rosse, piuttosto che chiudere tutto?", ha domandato in conclusione la deputata M5s.

    • M5S, Grillo: "E' il momento di andare lontano"
      Scienza
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      M5S, Grillo: "E' il momento di andare lontano"

      "Abbiamo le tecnologie, le idee e lo spirito di comunità che ci ha sempre contraddistinto. Ora, è arrivato il momento di andare lontano!". Così Beppe Grillo sul suo blog, in un post sul 'cambiamento' che la società deve intestarsi pubblicato a poche ore del summit a Roma con l'ex premier Giuseppe Conte e il quartier generale M5S. "Se vuoi andare veloce, vai da solo. Se vuoi andare lontano, vai insieme”, esordisce il garante del M5S citando un detto africano. "Sono 30 anni che parlo di energia, ambiente, economia - scrive Grillo-. Sono 30 anni che parlo di paradossi, di come un barile di petrolio costi 50 dollari e un barile di coca cola 350 dollari. Sono 30 anni che parlo di come nelle nostre scelte ci sia poco di razionale ed intelligente. Di come l’energia sia il motore dei sistemi economici, poiché è proprio ciò che li lega ai processi naturali. Se le risorse sono in esaurimento, il sistema energetico deve essere cambiato e questo avrà ripercussioni a catena sul modello economico e sociale. E noi dopo 30 anni siamo ancora qui, a fare gli stessi errori". "Un anno fa il mondo si è fermato e le economie si sono arrestate per preservare la salute delle persone, sacrificando così il Pil. In quel momento esatto si è affermato il valore della salute umana sopra la crescita economica. Una svolta epocale. Per troppo tempo siamo stati prigionieri del nostro sistema basato sulla crescita, che promuove comportamenti folli. Una società sempre più ricca che produce allo stesso tempo sempre più miseria". "Importiamo frutta dalla Malesia - prosegue il garante del M5S - carne dall’Argentina e saltiamo su un aereo in un batter d’occhio per un viaggio di 45 minuti. La strada tra il negozio e il secchio della spazzatura è sempre più breve e veloce. E la nostra memoria è random sullo sfruttamento dietro le filiere produttive. Dobbiamo dimezzare le emissioni globali entro il 2030 e raggiungere lo zero netto entro il 2050, o prima. Questo significa decarbonizzare i grandi sistemi che gestiscono le nostre vite, l’energia, l’industria, le costruzioni, i trasporti. Ci serve una nuova logica economica basata sul benessere. Dobbiamo costruire una società e un’economia più inclusive e sostenibili". "La soluzione non è solo passare dal fossile all’eolico o solare, non è semplicemente un cambio di energia, ma un cambio di pensiero quello di cui abbiamo bisogno. Un cambio di civiltà. Si tratta di un cambiamento di abitudini, costumi, mentalità e scopi. È un’opportunità storica quella che abbiamo davanti ai nostri occhi, che possiamo perdere, per mancanza di lucidità ma che possiamo vincere e con la quale disegnare il mondo che abbiamo sempre immaginato per i nostri figli". "Secondo una recente ricerca della Commissione globale sull’economia e il clima, il passaggio a un’economia a basse emissioni di carbonio potrebbe fornire almeno 26 trilioni di dollari di benefici economici globali entro il 2030. Entro il 2030, potrebbe anche prevenire 700.000‬ morti premature, generare 65 milioni di nuovi posti di lavoro a basse emissioni di carbonio e aumentare la partecipazione femminile alla forza lavoro". "Transizione ecologica vuol dire futuro, non solo per salvare il pianeta, ma per garantire un buon futuro a tutte le persone. Vuol dire ridurre le disuguaglianze e la povertà - ragiona il garante M5S - Circa 2.000 miliardari posseggono quanto il 60% della popolazione globale. Più la ricchezza di un paese è concentrata nelle mani di un piccolo numero, più il resto della popolazione dovrà compensare questa concentrazione con un eccessivo sviluppo economico potenzialmente distruttivo dal punto di vista ambientale". Riducendo l’inquinamento si ridurranno di conseguenza le spese mediche per curarsi e riducendo le spese mediche si ridurranno le ingiustizie sociali. Dobbiamo mettere la transizione ecologica all’interno delle politiche della vita quotidiana, perché si tratta davvero di cambiare il modo in cui viviamo, il modo in cui produciamo, viaggiamo e consumiamo. Per questo, tutti dobbiamo fare la nostra parte", l'invito di Grillo.

    • M5s, via a progetto rifondativo con Conte ma resta nodo ruolo
      Politica
      Askanews

      M5s, via a progetto rifondativo con Conte ma resta nodo ruolo

      A Roma Grillo con ex premier e big: ristrutturazione integrale

    • Covid Lombardia, 3.529 nuovi casi e 37 morti: bollettino
      Stile di vita
      Adnkronos

      Covid Lombardia, 3.529 nuovi casi e 37 morti: bollettino

      Sono 3.529 i nuovi contagi da Coronavirus in Lombardia secondo il bollettino reso noto oggi. Da ieri sono stati registrati altri 37 morti. I dimessi o i guariti sono stati 865. Le persone ricoverate in terapia intensiva sono 426, nove in meno da ieri. Da inizio pandemia di Covid i morti nella Regione sono stati in tutto 28.361. Tra le province con un numero più alto di nuovi contagi: Milano 1.003, a Brescia 1016 e Bergamo 280.

    • Coronavirus Piemonte, 902 nuovi casi e 4 morti: il bollettino
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      Coronavirus Piemonte, 902 nuovi casi e 4 morti: il bollettino

      Sono 902 i nuovi contagi da Coronavirus in Piemonte secondo il bollettino reso noto oggi. Da ieri sono stati registrati altri 4 morti e 464 guariti. L'indice di positività sui 10.733 tamponi fatti è pari all'8,4%. Il totale dei casi positivi diventa quindi 251.162, di cui 21.822 Alessandria, 12.805 Asti, 8.576 Biella, 33.977 Cuneo, 19.466 Novara, 132.645 Torino, 9.318 Vercelli, 9.387 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.213 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1.953 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale. I ricoverati in terapia intensiva sono 168, due in più rispetto a ieri. I ricoverati non in terapia intensiva sono 2.015, 59 in più rispetto a ieri. Le persone in isolamento domiciliare sono 13.881. Da inizio pandemia il totale è a oggi di 9.369 morti nella Regione.

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    • Covid Milano, focolaio 6 positivi in Istituto tumori
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      Covid Milano, focolaio 6 positivi in Istituto tumori

      Focolaio di 6 pazienti positivi in un reparto dell'Istituto nazionale tumori di Milano. I casi sono stati segnalati all'Adnkronos Salute da alcuni utenti e l'ospedale ne conferma la presenza puntualizzando di aver "riscontrato casi singoli di pazienti ricoverati presso lo stesso reparto, la Struttura complessa di Urologia. I pazienti, ricostruisce l'Irccs di via Venezian, interpellato sulle circostanze in cui è verificato il focolaio, erano risultati "tutti negativi al loro ingresso nella struttura ospedaliera, avvenuto tra il 3 e il 22 febbraio scorsi. Successivamente al ricovero, uno di questi pazienti - continua l'ospedale - ha riferito di essere entrato in contatto nei giorni precedenti con una persona poi rivelatasi positiva al tampone per Covid". A seguito di questo, spiegano dall'Istituto, sono stati quindi "effettuati i tamponi sui contatti e sono risultati altri 5 positivi". "Per i pazienti Covid-positivi è stato definito per alcuni il trasferimento in altri ospedali che hanno dato disponibilità di posti letto in aree Covid, mentre altri sono stati dimessi con segnalazione ad Ats. Per procedura, al fine di permettere l'esecuzione della sanificazione del reparto", operazione avvenuta venerdì a quanto si apprende, "tutti gli altri pazienti sono stati trasferiti e isolati in stanze singole in altre due aree all'uopo destinate", dichiara l'Int. Le organizzazioni sindacali, contattate in merito al focolaio, spiegano di aver immediatamente chiesto chiarimenti in merito all'accaduto. Sono stati sia l'Rls, (responsabile della sicurezza) Pasquale Brunacci, insieme ai componenti Sgb (Sindacato generale di base) della Rsu, a firmare la comunicazione indirizzata al direttore generale Stefano Manfredi e alla direttrice sanitaria Aida Andreassi, da circa un mese approdata all'Int. Prima era in assessorato regionale al Welfare e il suo nome figura fra quello dei dirigenti indagati nell'ambito dell'inchiesta in corso a Bergamo per chiarire le dinamiche che portarono alla chiusura e riapertura dell'ospedale di Alzano e alla mancata zona rossa per l'area nelle prime settimane dell'emergenza Covid. In relazione ai casi rilevati fra i pazienti dell'Urologia, i rappresentanti sindacali chiedono a Manfredi e Andreassi "informazioni e dati dettagliati relativamente ai contagi da Covid all'interno dell'Istituto al fine di verificare se sussistono uno stato di pericolosità sia per i lavoratori che per gli eventuali utenti della struttura" e chiedono anche "quali iniziative siano state assunte effettivamente e quali provvedimenti siano stati adottati per fronte alla situazione". A preoccupare il sindacato che ha richiesto i chiarimenti è in particolare un aspetto: "Abbiamo verificato che in quei giorni 4 stanze in cui dovevano esserci al massimo due pazienti ne ospitavano 4 - sostengono i rappresentanti - Queste stanze non hanno il bagno all'interno, e quindi costringono i pazienti a ricorrere all'unico servizio igienico che si trova nel corridoio. Vogliamo essere anche certi che tutte le aree frequentate dai pazienti poi risultati positivi siano state effettivamente prese in considerazione perché a noi risulta che i malati in questione siano stati in sala operatoria. A nostro avviso non sono state pienamente rispettate le regole anti contagio e richiediamo un approfondimento al riguardo, anche perché nell'ultimo periodo ci sembra sia stata abbassata un po' la guardia". Dal canto suo l'Istituto puntualizza, in primo luogo che "non sono emersi casi nel personale, che è stato sottoposto a vaccinazione". Quanto alle precauzioni, l'Irccs sottolinea di aver "attivato fin dall'inizio della pandemia una serie di misure per la prevenzione della diffusione del virus all'interno dell'ospedale con l'obiettivo di garantire alle persone l'accesso e la permanenza in sicurezza. Visitatori e dipendenti sono tenuti a rispettare alcune regole quali il passaggio obbligato dalla zona-filtro, rilevazione della temperatura corporea attraverso termometro a infrarossi, sostituzione della mascherina con una nuova sterile e lavaggio delle mani con soluzione idroalcolica. Inoltre, i dipendenti a contatto coi pazienti adottano scrupolosamente tutti i dispositivi di protezione individuale e vengono sottoposti a uno screening regolare nell'ambito di un Programma di sorveglianza sanitaria che prevede l'esecuzione di tamponi ogni 15-20 giorni e che consente di identificare anche operatori che dovessero essere positivi asintomatici".

    • Covid Calabria, 160 nuovi contagi e 3 morti: bollettino
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      Adnkronos

      Covid Calabria, 160 nuovi contagi e 3 morti: bollettino

      Sono 160 i nuovi contagi da coronavirus in Calabria secondo il bollettino di oggi, 28 febbraio. Registrati inoltre altri 3 morti. Nella regione ad oggi sono stati sottoposti a test 551.283 soggetti per un totale di 583.901 tamponi eseguiti (allo stesso soggetto possono essere effettuati più test). Le persone risultate positive al Coronavirus sono 37.880 (+160 rispetto a ieri), quelle negative 513.403. Sono questi i dati giornalieri relativi all'epidemia da Covid-19 comunicati dal dipartimento Tutela della Salute, che fanno inoltre registrare 20 persone in terapia intensiva (stabili rispetto a ieri), 197 guariti/dimessi. Territorialmente, dall’inizio dell’epidemia, i casi positivi sono così distribuiti: - Cosenza: casi attivi 2.431 (38 in reparto Ao di Cosenza; 11 in reparto al presidio di Rossano;5 al presidio ospedaliero di Acri; 4 al presidio ospedaliero di Cetraro; 2 all'Ospedale da Campo; 3 in terapia intensiva, 2.368 in isolamento domiciliare); casi chiusi 8.559 (8.269 guariti, 290 deceduti). Catanzaro: casi attivi 1.516 (10 in reparto all'Ao di Catanzaro; 3 in reparto al presidio di Lamezia Terme; 4 in reparto all'Aou Mater Domini; 7 in terapia intensiva; 1.492 in isolamento domiciliare); casi chiusi 3.776 (3.678 guariti, 98 deceduti). Crotone: casi attivi 161 (9 in reparto; 152 in isolamento domiciliare); casi chiusi 2.674 (2.631 guariti, 43 deceduti). Vibo Valentia: casi attivi 454 (16 ricoverati, 438 in isolamento domiciliare); casi chiusi 3.116 (3.061 guariti, 55 deceduti). Reggio Calabria: casi attivi 1.652 (80 in reparto all'Ao di Reggio Calabria; 8 in reparto al P.o di Gioia Tauro; 10 in terapia intensiva; 1.554 in isolamento domiciliare); casi chiusi 13.182 (12.985 guariti, 197 deceduti). Altra Regione o Stato estero: casi attivi 50 (50 in isolamento domiciliare); casi chiusi 309 (309 guariti). I casi confermati oggi sono così suddivisi: Cosenza 45, Catanzaro 22, Crotone 8, Vibo Valentia 28, Reggio Calabria 57, Altra Regione o Stato estero 0. Dall’ultima rilevazione, le persone che si sono registrate sul portale della Regione Calabria per comunicare la loro presenza sul territorio regionale sono in totale 142. Nel conteggio sono compresi anche i due pazienti di Bergamo trasferiti a Catanzaro, mentre non sono compresi i numeri del contagio pervenuti dopo la comunicazione dei dati alla Protezione Civile.

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