Italia, Francia, Germania e Spagna sospendono le vaccinazioni con AstraZeneca
Gli Stati attendono che giovedì l'Ema si pronunci nuovamente sulla sicurezza del vaccino AstraZeneca
Eboli, un anziano di 85 anni aveva abbordato delle prostitute di nazionalità bulgara: si è giustificato dicendo che era l'effetto del vaccino.
Dopo Aurora Ramazzotti e Vittoria Puccini anche Monica Bellucci si è scagliata contro il fenomeno del catcalling.
Piera Maggio, la mamma di Denise Pipitone, è tornata a parlare delle indagini sulla sua figlia scomparsa dopo il caso di Olesya in Russia
Dayane Mello ha svelato un ulteriore retroscena sulla scomparsa del fratello Lucas e sulla sua decisione di non tornare in Brasile.
Renzi all’incontro con Draghi: “Quanto sono contento di vederti qui al posto di Conte”. Il leader di Italia Viva punta alla giugulare l'ex premier
Tante novità nell'ultimo provvedimento emanato per cercare di tornare alla normalità, ma con l'attenzione massima ad arginare i contagi da Covid-19 in Italia
Il nuovo programma Mediaset condotto dall’influencer Tommaso Zorzi, Punto Z, si sta rivelando un flop, registrando uno share particolarmente basso.
Sono cinque le vittime accertate dopo l’incidente avvenuto in Brasile. Una tragedia che ha tolto la vita a tre ragazzini e due adulti.
Disoccupato 30enne trova 4mila euro a terra e li consegna alla Stazione dei Carabinieri della sua città. Ritrovato il legittimo proprietario dei soldi.
Vittorio Brumotti è stato aggredito ancora una volta: il commento di Chef Rubio indigna il web.
Dayane Mello ha finalmente rotto il silenzio in merito al suo rapporto con Mario Balotelli e ai suoi sentimenti per Rosalinda Cannavò.
Intervistato a "L'Italia s'è desta", programma di Radio Cusano, Bassetti ha detto la sua sulle persone che vorrebbero scegliere il vaccino da ricevere
La showgirl di "Avanti un altro" si mostra senza veli su Instagram.
Carabiniere spara alla moglie con l'arma di ordinanza e poi si uccide: la donna è morta cinque giorni dopo l'aggressione.
Obiettivo "creare la competizione più bella del mondo"
Elisabetta Gregoraci ha postato sui social alcune immagini bollenti del suo ultimo shooting fotografico.
Povia si è scagliato contro il DDL Zan affermando che l'approvazione della legge gli avrebbe potuto impedire di cantare Luca era gay.
AGI - "Vaccino principale contro la disinformazione", l'esercizio del giornalismo è "totalmente o parzialmente bloccato" in più di 130 paesi. E' l'allarme lanciato da Reporter Senza Frontiere (Rsf) in una fase in cui la crisi sanitaria sta rendendo ancora più difficile la copertura informativa. Secondo la classifica mondiale annuale sulla libertà di stampa, pubblicata dall'Ong, il 73% dei 180 paesi valutati sono caratterizzati da situazioni ritenute "gravissime", "difficili" o "problematiche" per la professione. Solo 12 paesi su 180, ovvero il 7%, contro l'8% del 2020, mostrano una "buona situazione". Una "zona bianca" che "non è mai" stata "così piccola dal 2013", avverte Rsf. La pandemia di Covid-19 ha rappresentato per i governi "una forma di opportunità per limitare la libertà di stampa", ha spiegato alla France Presse il segretario generale di Rsf, Christophe Deloire. La repressione si è quindi aggravata ulteriormente nei Paesi dove la libertà di stampa è più compromessa, come l'Arabia Saudita e la Siria, rispettivamente al centosettantesimo e al centosettantatreesimo posto della classifica. La pandemia ha anche "provocato un enorme blocco degli accessi" al territorio e alle fonti per i giornalisti ", in parte legittima, quando si trattava di precauzioni sanitarie, ma anche illegittima, ha avvertito Deloire. La situazione è tanto più preoccupante in quanto il giornalismo è il principale baluardo contro la "viralità della disinformazione oltre confine, sulle piattaforme digitali e sui social network", a volte alimentata dal potere. I presidenti Jair Bolsonaro in Brasile (111/ma posizione, -4) e Nicolas Maduro in Venezuela (148/ma posizione, -1) hanno così "promosso farmaci la cui efficacia non è mai stata dimostrata dal mondo medico", ricorda la Ong. In Iran (174/ma posizione, -1) le autorità "hanno moltiplicato le condanne dei giornalisti per minimizzare meglio il numero di morti legate" al Covid-19. L'Egitto (166/ma posizione), da parte sua, vieta "la pubblicazione di dati sulla pandemia diversi da quelli del ministero della Salute". La Malaysia, che segna l'arretramento più netto (119/ma posizione, -18), ha recentemente approvato "un decreto anti-fake news" che concede al "governo il diritto di imporre la propria versione della verità". E in Ungheria (92/ma posizione, -3), dove il regime di Viktor Orbán "porta avanti in modo sfacciato" la repressione della libertà di stampa, le informazioni sul coronavirus sono "bloccate" in particolare dalla legislazione di emergenza in vigore da marzo 2020 che criminalizza "la diffusione" di false informazioni". In fondo alla classifica ci sono ancora la Cina (177/mo posto), davanti a Turkmenistan (178/mo posto, +1), Corea del Nord (179/mo posto, +1) ed Eritrea (180/mo posto, -2). In testa alla classifica, la Norvegia mantiene il primo posto per il quinto anno consecutivo, davanti a Finlandia e Svezia, tornata terza a scapito della Danimarca. Da notare l'uscita della Germania (13/mo posto, -2) dalla zona bianca perché decine di giornalisti sono stati attaccati "da manifestanti vicini a movimenti estremisti e complottisti durante manifestazioni contro le restrizioni sanitarie". L'Europa rimane la regione più sicura, ma si sono moltiplicate le aggressioni e gli arresti abusivi, soprattutto in Francia (34/mo posto) durante le manifestazioni contro le restrizioni, in Italia (41/mo posto), Polonia (64/mo posto, -2), Grecia (70/mo posto, -5), Serbia (93/mo posto) e Bulgaria (112/mo posto, -1). Dall'altra parte dell'Atlantico la situazione resta "piuttosto buona" negli Stati Uniti (44/mo posto, +1) "anche se l'ultimo anno di mandato di Donald Trump è stato caratterizzato da un numero record di aggressioni (quasi 400) e di arresti di giornalisti (130). La zona rossa ora accoglie il Brasile, dove "insulti, stigmatizzazione e orchestrazione delle umiliazioni pubbliche dei giornalisti" sono "diventati il segno distintivo del presidente Bolsonaro". Lascia sempre a desiderare la situazione in Russia (150/mo posto, -1), nazione che si è adoperata per "limitare la copertura" delle "manifestazioni legate all'oppositore Aleksei Navalny". Infine, pur rimanendo il continente "più violento" per i giornalisti, l'Africa sta registrando alcuni miglioramenti in nazioni come il Burundi (147/mo posto, +13), la Sierra Leone (75 /mo posto, +10) e il Mali (99/mo posto, +9).
Elisa Isoardi ha firmato un contratto che prevedeva il suo ritiro dall'isola dei Famosi? L'indiscrezione è sempre più insistente.
In una recente diretta Instagram, Andrea Zenga ha commentato il secondo disco dell'amico Andrea Zelletta di prossima uscita