La Nazionale italiana si allena sul sintetico di Vilnius
Gli uomini di Roberto Mancini sono pronti ad affrontare la terza partita di qualificazione ai Mondiali del 2022 contro la Lituania.
La Duchessa di Cambridge, durante i funerali del Principe Filippo ha indossato una collana appartenuta alla Regina Elisabetta e a Diana. Il significato.
Matteo Salvini rinviato a giudizio sul caso Open Arms. La vicenda della nave con i migranti a bordo per cui il giudice per l'udienza preliminare, Lorenzo Jannelli, ha deciso di mandare a processo l'ex ministro dell'Interno, a partire dal prossimo 15 settembre con le imputazioni di "sequestro di persona" e "omissione di atti di ufficio in concorso" ha inizio nell'agosto del 2019. Ecco le tappe principali, con la cronaca di quei giorni. 1 agosto 2019 - al largo della Libia, la Open Arms, nave di una Ong spagnola, mette in salvo, in due operazioni distinte, 124 persone. Il 2 agosto è richiesto un Pos, porto di sbarco all’Italia, ma nello stesso giorno alla nave è applicato il decreto sicurezza bis, che impone il divieto di entrare in acque italiane. Dopo il trasferimento, per motivi medici di due persone e di un loro familiare, a bordo rimangono 121 persone: tra loro 32 minori. 9 agosto - i legali di Open Arms, dopo aver depositato un ricorso presso il tribunale per i minori di Palermo in cui si chiede di sbarcare le persone, presentano una denuncia per verificare se con il blocco delle persone a bordo non si stia compiendo un reato. 10 agosto - viene effettuato un terzo salvataggio di altre 39 persone, mentre continuano i trasferimenti a causa delle condizioni di salute delle persone. 12 agosto - il tribunale dei minori di Palermo riconosce che si starebbe configurando un reato di respingimento alla frontiera e di espulsione di minori, e chiede spiegazioni al governo. 13 agosto - Open Arms presenta ricorso al tribunale amministrativo (Tar) del Lazio contro il decreto sicurezza bis, emanato dal ministero dell’interno, Matteo Salvini e co-firmato dai ministri dei trasporti e della difesa. i pentastellati Danilo Toninelli e Elisabetta Trenta. 14 agosto - il Tar del Lazio dice sì al ricorso presentato dall’Ong spagnola. Viene sospeso il divieto di ingresso nelle acque territoriali italiane, la Open Arms punta verso l'Italia, non riceve l'indicazione di un porto di sbarco. 16 agosto - viene presentato un nuovo esposto alla procura di Agrigento per omissione di atti d’ufficio e altri reati. A bordo della nave c'è tensione, alcuni migranti sono trasferiti per le cattive condizioni fisiche, altri si gettano in acqua per protesta. 20 agosto - Il procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio sale a bordo della Open Arms e decide di ordinare lo sbarco e il sequestro preventivo d’urgenza della nave, ipotizzando il reato di abuso d’ufficio. La nave attracca a Lampedusa con 83 persone a bordo. A novembre Salvini scatta l'indagine della Procura di Agrigento per sequestro di persona e omissione d’atti d’ufficio Nel febbraio del 2020 il tribunale dei ministri chiede al Senato l’autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini. Scatta l'iter al Senato: a maggio la Giunta per le immunità respinge la richiesta, l’Aula di Palazzo Madama l'approva invece il 30 luglio. Iniziano le udienze preliminari a Palermo, il Gup, alla quarta emette oggi il suo verdetto.
Dal 26 aprile nelle zone gialle riaprono musei, teatri e cinema con spettacoli all'aperto.
Gianni Colajemma è morto: l'attore e regista aveva il Covid-19
Gli aggiornamenti in tempo reale sull'emergenza coronavirus in Italia.
Laura Pausini canterà alla cerimonia degli Oscar. La cantante italiana e gli altri candidati alla statuetta per la Miglior canzone originale (Celeste, H.E.R., Leslie Odom, Jr., Daniel Pemberton, Molly Sandén) si esibiranno nello show che introdurrà la consegna delle statuette, cantando proprio i brani in gara. Laura Pausini canterà quindi 'Io sì (Seen)', scritta da Dianne Warren, anche lei presente nello show. La canzone, scritta nella parte in italiano dalla stessa Laura con Nicolò Agliardi, è in gara perché nella colonna sonora del film 'La vita davanti a sé' di Edoardo Ponti con Sophia Loren. Lo show introduttivo di 90 minuti, intitolato 'Oscar: Into The Spotlight', è una novità di questa edizione, che sarà in presenza ma dovrà comunque fare i conti con le limitazioni di una pandemia ancora in corso. Ad annunciarlo sono stati i produttori della cerimonia Jesse Collins, Stacey Sher e Steven Soderbergh. Una delle performance sarà registrata a Husavik, in Islanda, quattro si terranno alla Dolby Family Terrace dell'Academy Museum of Motion Pictures in Los Angeles. Presentato dagli attori Ariana DeBose ("Hamilton") e Lil Rel Howery ("Bad Trip"), 'Oscar: Into the Spotlight' racconterà in 90 minuti il viaggio dei candidati verso la notte più importante di Hollywood, offrendo ai fan di tutto il mondo e agli addetti ai lavori la possibilità di curiosare nell'evento e portando per la prima volta portano la musica degli Oscar ai festeggiamenti. L'unica candidata per la migliore canzone che non sarà a Los Angeles è Molly Sanden, che eseguirà il brano 'Husavik' nella città islandese che ha dato il nome alla canzone. La traccia è presente in 'Eurovision Song Contest: The Story Of Fire Saga' di Netflix. Grazie al pre-show, che sarà un modo anche per ovviare all'assenza di un affollatissimo red carpet. tutte le canzoni potranno essere eseguite nella loro interezza, ha detto l'Accademia, piuttosto che essere abbreviate per adattarsi alla cerimonia principale. Ci sarà anche un after-show dopo la consegna dei premi, che si intitolerà 'Oscars: After Dark' e sarà presentato dagli attori Colman Domingo e Andrew Rannells. Questo segmento ricapitolerà i momenti più importanti della cerimonia. I produttori Jesse Collins, Stacey Sher e Steven Soderbergh hanno assicurato: "Il nostro suggerimento è di sintonizzarvi per seguire tutta la faccenda, altrimenti vi perderete qualcosa di veramente inaspettato e divertente".
Bambina rapita in Francia, il mandante è la madre: la confessione dei fermati. Si erano presentati dalla nonna fingendosi operatori dei Servizi Sociali
AGI - Il farmaco antivirale sperimentale orale molnupiravir potrebbe essere efficace nel trattamento dei pazienti Covid non ospedalizzati. Secondo una nota diffusa da MSD e da Ridgeback Biotherapeutic, le due aziende che stanno conducendo lo sviluppo e la sperimentazione, "il farmaco continua a produrre evidenze quale potenziale trattamento per i pazienti non ospedalizzati con Covid-19". Sul farmaco sono in corso due diversi studi di fase II: uno su pazienti non ospedalizzati (MOVE OUT) e uno su pazienti ospedalizzati (MOVE IN). Mentre il secondo non sembra dare informazioni interessanti, utili cioè ad aprire anche la fase III, per quanto concerne la questione dei pazienti non ospedalizzati si è deciso, sulla base dei dati rilevati, di proseguire nella sperimentazione di fase III. Ha detto Roy Baynes, senior vice president e capo dello sviluppo clinico globale, oltre che chief medical officer presso MSD Research Laboratories: "Stiamo continuando a fare progressi nello sviluppo clinico di molnupiravir, il nostro candidato antivirale orale in fase di sviluppo clinico. I dati rilevati nella fase 2 relativi alla determinazione del dosaggio sono coerenti con il meccanismo d'azione e forniscono evidenze significative del potenziale antivirale del farmaco nella dose da 800 mg. In base ai risultati di tali studi, stiamo procedendo alla Fase 3 del nostro programma di sviluppo clinico per quanto riguarda i pazienti non ospedalizzati che si appoggerà sul nostro network di centri per l'arruolamento dei pazienti idonei in tutto il mondo".
Elisa Isoardi, poco prima della messa in onda de L'Isola dei Famosi, ha avuto un brutto incidente che l'ha costretta ad abbandonare il programma
AGI - A sessant'anni dalla proclamazione della ‘revolucion', a porte chiuse e senza la presenza di media stranieri, è cominciato l'ottavo congresso del Partito comunista cubano che proclamerà la fine dell'era Castro e l'ingresso di una classe di dirigente più giovane, guidata dall'attuale presidente Miguel Diaz-Canel. Raul Castro, fratello del 'lider maximo' Fidel, morto nel 2016, lascerà, all'età di 89 anni, l'incarico di segretario generale del partito e la guida delle forze armate, segnando ufficialmente il passaggio di mano e la svolta storica. Saranno quattro giorni di assemblea in cui tutto appare già scritto. Anche il successore di Raul, indicato tre anni fa in Diaz-Canel, 60 anni, presidente di Cuba dal 2019. La sua nomina rappresenta anche la fine della successione dinastica dei Castro, che arriva con nuove regole nel partito nel segno del ringiovanimento, in un momento di grave crisi segnata dalla pandemia e dall'embargo degli Stati Uniti. Da ora in poi per entrare a far parte del Comitato centrale del partito non si potrà avere più di sessant'anni e non più di settanta per occupare ruoli dirigenziali. Diaz-Canel rientra in questa nuova linea: compirà 61 anni il 20 aprile, il giorno dopo la fine del congresso che lo proclamerà nuovo segretario del partito. Intervenendo all'apertura del Congresso, Castro ha sollecitato un dialogo "rispettoso" tra Cuba e gli Stati Uniti. Confermando di voler cedere il timone "a una nuova generazione", ha chiesto "un nuovo tipo di rapporto con gli Stati Uniti" ma senza "rinunciare ai principi della rivoluzione e del socialismo". Castro ha inoltre sottolineato l'importanza di rafforzare l'economia del Paese in un momento segnato da crisi e carenze e ha affermato che lo "sviluppo dell'economia nazionale" è oggi, insieme alla "lotta per la pace e la fermezza ideologica", una delle "missioni principali" del partito. Nel suo discorso, Castro ha anche "esortato a difendere l'aumento della produzione nazionale, soprattutto alimentare, e a bandire l'abitudine dannosa di importare". "Il Paese - ha aggiunto - deve abituarsi a convivere con ciò che abbiamo e non aspettarsi più di ciò che siamo in grado di generare, in modo che le richieste insoddisfatte della popolazione costituiscano un incentivo per i produttori nazionali".
A soli 52 anni si è spenta l'attrice Helen McCrory. Alcuni colleghi che hanno girato con lei la saga di Harry Potter le hanno mandato un ultimo saluto.
Attraverso i social Belen Rodriguez ha condiviso una toccante lettera d'amore per il fidanzato Antonino Spinalbese.
Roberto Burioni interviene nuovamente su riaperture e contagio da coronavirus nei luoghi all'aperto. "Quando dico che all’aperto il contagio è molto più difficile 1) non significa che è impossibile 2) l’affermazione non è valida se siete all’aperto e, per esempio, vi state baciando in camporella", scrive su Twitter. La precisazione del virologo dell'università Vita-Salute San Raffaele di Milano arriva dopo un tweet in cui si era espresso favorevolmente sulle riaperture in luoghi all'aperto, scritto alla luce dei dati che indicavano come il contagio all'esterno fosse "molto raro". "I dati indicano che il contagio all'esterno è molto raro - aveva scritto infatti in un tweet il 13 aprile scorso -. Perché, con l'arrivo della bella stagione, non riaprire subito bar, ristoranti e pure teatri all'esterno, non lesinando autorizzazioni? A me non dispiacerebbe cenare fuori o assistere a un concerto con il cappotto". Oggi la precisazione, poi un nuovo tweet: "Mentre si discute di riaperture, facciamo chiarezza su un punto fondamentale. Con la dominanza della variante inglese all'interno di un luogo chiuso e non adeguatamente ventilato la distanza di 2 metri non è in alcun modo sufficiente per impedire il contagio" da Covid-19, aggiunge.
Ancora maltempo nel weekend che "sarà contraddistinto da una circolazione ciclonica di stampo più invernale che primaverile. Se sabato sarà il giorno meno piovoso, domenica le piogge e i temporali interesseranno gran parte delle regioni" informa il team del sito www.iLMeteo.it . Gli esperti spiegano che "che l'Italia è inserita in una circolazione fredda che, alimentata da venti settentrionali, è la responsabile di questi giorni decisamente poco primaverili. Nella giornata di sabato il tempo risulterà più instabile sulla Sardegna e sulle regioni centro-meridionali adriatiche. Sul resto dei settori sarà più asciutto e anche più soleggiato, ma già dal pomeriggio le nubi cominceranno a coprire il cielo del Nordest. Domenica un intenso fronte perturbato che ruoterà attorno a un vortice ciclonico in formazione sul Mediterraneo avvinghierà un po' tutte le regioni con piogge intermittenti e deboli al Nord, nevicate sulle Alpi (1000-1200m), rovesci e temporali via via più diffusi sul Centro (specie Lazio, Abruzzo e Molise), in Sardegna e poi pure su coste tirreniche meridionali, Calabria e Basilicata". In questo contesto "le temperature, dopo un piccolo sussulto verso l'alto atteso per sabato, subiranno una nuova diminuzione di circa 3-5°C con valori massimi tra 9 e 14°C su gran parte delle regioni. Anche la prossima settimana partirà con il piede sbagliato e anche se le temperature tenteranno di risollevarsi un pochino, per avere il caldo gradevole e tipico della primavera dovremo aspettare maggio". NEL DETTAGLIO Venerdì 16. Al nord: instabile in Piemonte con neve a 500m, sole altrove. Al centro: piogge diffuse in Sardegna, si copre altrove. Al sud: piogge dalla Sicilia verso Calabria, Cilento, Basilicata e Puglia meridionale Sabato 17. Al nord: dapprima sole, poi si copre al Nordest. Al centro: instabile in Sardegna, piovaschi su Abruzzo e Molise. Al sud: molte nubi, piogge sparse su Puglia e Basilicata. Domenica 18. Al nord: coperto, nel pomeriggio neve sulle Alpi a 1000m. Al centro: peggiora su Sardegna, Lazio, Abruzzo e Molise con piogge e temporali. Al sud: instabile su Calabria, Appennini, zone limitrofe. Da lunedì ancora tempo instabile su molte regioni.
Letta: “Con Salvini il rapporto può essere positivo”. Il leader Dem a ruota libera sui rapporti con la Lega e con gli altri partiti di governo
AGI - Ultimi preparativi alla vigilia dei funerali del principe Filippo, l'amato consorte della regina Elisabetta II, morto venerdì scorso due mesi prima di compiere cento anni. Molte delle indicazioni, comprese le musiche che verranno cantate dal coro, sono state date dallo stesso duca di Edimburgo, che aveva chiesto e ottenuto di non avere funerali di Stato ma per anni aveva lavorato ai minimi dettagli delle proprie esequie. Il corteo dei fratelli divisi Adesso tutto è stato rivisitato alla luce dell'epidemia di Covid e delle tensioni interne alla Famiglia. Gli occhi sarannno puntati su William e Harry, i due fratelli nell'ultimo anno separati da una faida degna della serie cult di Netflix, The Crown, che racconta proprio la Famiglia reale britannica: per ordine della regina non cammineranno affiancati ma saranno 'separati' dal cugino Peter Phillips, considerato una figura di mediazione al quale entrambi sono affezionati. Cammineranno però entrambi dietro la bara e sarà inevitabile per tutti ricordare quell'altro lutto pesantissimo che entrambi hanno subìto, quando persero la madre Diana e furono costretti - avevano appena 13 e 15 anni - a camminare dietro il feretro di lei, sotto gli occhi del mondo. Le esequie, complici le regole di salute pubblica imposte dal governo, verranno celebrate in formato ristretto. Solo 30 le persone ammesse: ci saranno praticamente tutti i familiari più stretti (figli e nipoti) ma anche l'uomo che è stato il suo braccio destro per anni, insieme alla donna che è stata la sua più cara amica, e una rappresentanza dei suoi parenti del ramo tedesco. I rapporti tra i fratelli William e Harry si sono molto deteriorati negli ultimi due anni e hanno raggiunto un nuovo minimo dopo l'intervista shock concessa il mese scorso dai duchi di Sussex a Oprah Winfrey, durante la quale la coppia ha lanciato pesanti accuse di razzismo nei confronti della Famiglia reale, accuse respinte pubblicamente (e con veemenza) da William. La morte del duca di Edimburgo sarà la prima occasione che li rivedrà insieme in pubblico dopo l'addio di Harry e Meghan alla vita reale e il trasferimento negli Stati Uniti; l'ultima volta che si erano incontrati era stato alla celebrazione religiosa per il Commonwealth Day nel marzo 2020; e anche all'epoca i due a malapena erano riusciti a guardarsi negli occhi. Da giorni, gli esperti si interrogano, chiedendosi se sarà l'occasione che permetterà loro di superare la rottura o resterà il gelo. Tutti senza uniforme Ma non sarà l'unica circostanza da tenere d'occhio: anche per il principe Andrea, figlio terzogenito di Filippo ed Elisabetta II, sarà la prima apparizione a un evento della Famiglia reale da quando si è ritirato dalla vita pubblica nel 2019, dopo la disastrosa intervista tv sulla sua amicizia con il miliardario Jeffrey Epstein, condannato per abusi sessuali e suicida in una cella. Proprio per evitare imbarazzi a entrambi, la regina ha deciso che gli uomini della famiglia non dovranno indossare le divise militari come richiesto da protocollo. E' stato un atto di delicatezza verso Harry: le uniformi militari sono di protocollo in caso di funerali di un membro della Famiglia reale ma in questo caso sarebbe stato l'unico a indossare abiti civili, nonostante abbia servito due volte sul campo in Afghanistan, dal momento che gli sono stati revocati i titoli dopo l'addio al suo ruolo attivo. Questa soluzione permetterà anche di superare la questione legata all'uniforme di Andrea: il terzogenito, che nel 2015 aveva ricevuto il titolo onorario di vice ammiraglio per il suo 55esimo compleanno, si aspettava la promozione ad ammiraglio ma a causa dello scandalo Epstein la promozione era stata procrastinata; alla morte del padre, però, aveva chiesto di poterla indossare ai funerali. Le esequie si terranno domani alle ore 15 (le 16 in Italia): il feretro sarà portato, a bordo di una Land Rover ad hoc che lo stesso Filippo aveva contribuito a modificare, dal castello di Windsor fino alla St. George's Chapel; un percorso di otto minuti a piedi in processione che la regina seguirà in coda nella sua Bentley. Cammineranno tutti senza mascherina, ma dovranno indossarla quando entreranno nella cappella. Prima della partenza, Elisabetta avrà un momento di raccoglimento quando la sua macchina si fermerà dietro la bara all'ingresso del castello; in chiesa siederà da sola, rispettando il distanziamento anti-Covid, e indosserà la mascherina. Insieme con lei ci saranno i quattro figli Carlo, Anna, Andrea ed Edoardo con i rispettivi consorti e figli: presenti il principe William con la moglie Kate ma senza i tre eredi, considerati troppo piccoli per partecipare. Harry sarà senza moglie al fianco, alle prese con la seconda gravidanza di cui si avvicina il termine. Oltre alla famiglia stretta ci sarà Penelope Knatchbull, contessa di Mountbatten of Burma, una delle amiche più care del duca di Edimburgo, con il quale condivideva la passione per le carrozze e che negli ultimi anni era stata la sua fedele confidente. Presente anche Lady Sarah Chatto, figlia della principessa Margaret, defunta sorella della regina, molto legata alla monarca e che condivideva l'amore per la pittura con lo zio. I parenti tedeschi Il brigadiere Archie Miller Bakewell è uno dei pochi non reali che parteciperà alle esequie: è stato il braccio destro di Filippo per anni dopo essere stato il suo segretario privato dal 2010. A rappresentare il ramo tedesco della famiglia di Filippo ci saranno Bernhard, il principe ereditario di Baden, nipote di Teodora, la sorella di mezzo del marito della regina; il principe Donato, a capo della casa di Assia in cui si è sposata la sorella minore Cecile; il principe Filippo di Hohenlohe-Langenburg, nipote della sorella maggiore di Filippo, la principessa Margarita. Sarà un modo per ricordare che nessuna delle sorelle del duca di Edimburgo, tutte andate spose a principi tedeschi nel 1947, all'indomani della Guerra in pieno clima anti-nazista, poté partecipare alle nozze del fratello con Elisabetta. La cerimonia funebre sarà officiata dall'arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, e dal decano di Windsor, David Conner. Un coro di sole quattro persone, tra cui un soprano, canterà le musiche scelte dallo stesso Filippo.
Maria Finizio, lontana dal mondo dello spettacolo, è la moglie di Amedeo Grieco. La coppia ha avuto due figli, Federico e Alice.
Helen McCrory è morta a 52 anni. L'attrice britannica, tra i personaggi di punta dell'acclamata serie tv Peaky Blinders, è stata stroncata da un cancro. McCrory è nota anche per avere interpretato i personaggi di Narcissa Malfoy nella saga di Harry Potter e di Cherie Blair nel film The Queen - La regina. Era sposata dal 2007 con l'attore Damian Lewis, protagonista delle serie Homeland e Millions, da cui ha avuto due figli. E' stato lo stesso Lewis a dare la notizia della sua scomparsa su Twitter. "Con il cuore a pezzi devo annunciare che dopo un'eroica battaglia contro il cancro, la bella e straordinaria donna che è Helen McCrory è morta in pace a casa, circondata da un'ondata di affetto da parte di amici e familiari", ha scritto l'attore. "E' morta come ha vissuto. Senza paura. Dio, l'abbiamo amata e sappiamo quanto siamo stati fortunati ad averla avuta nelle nostre vite. Ora vai in cielo, piccola, e grazie", ha concluso. L'annuncio della morte di McCrory ha scioccato i suoi moltissimi fan, che sui social le hanno dedicato un pensiero postando le immagini dei film che l'hanno resa celebre. Anche il profilo Twitter di Peaky Blinders le ha reso omaggio pubblicando una sua foto nei panni di Polly Gray e il messaggio d'addio: "Tutto il nostro amore e i nostri pensieri sono con la famiglia di Helen. Riposa in pace". "Ho il cuore a pezzi", ha detto Cillian Murphy, che nella serie interpreta Thomas Shelby, uno dei nipoti di Polly Gray e capo della banda. "Era una persona splendida, premurosa, divertente, compassionevole. Era un'attrice di talento, sneza paura, magnifica. Ha impreziosito e reso umani ogni scena, ogni personaggio che ha interpretato. E' stato un privilegio lavorare con questa donna brillante: mi mancherà profondamente la mia amica". La sesta stagione della serie dovrebbe arrivare tra la fine del 2021 e l'inizio del 2022. Polly Gray, il personaggio interpretato da McCrory, è la matriarca della famiglia Shelby e tesoriera della banda criminale di Birmingham protagonista della serie.
Giuseppe Remuzzi ha spiegato che le trombosi dopo il vaccino sono fenomeni da indagare e conoscere ma restano eventi molto rari.
AGI - Ventinove commissari straordinari nominati per 57 opere pubbliche bloccate a causa di ritardi nelle fasi progettuali ed esecutivi e della complessità delle procedure amministrative. Opere che il governo ha già finanziato per 33 dagli 83 miliardi necessari a completarle, che porteranno alla creazione entro il 2027 di 100.000 posti di lavori. Sono questi i numeri e le previsioni del governo che oggi con la nomina dei commissari ha dato il via libera allo sblocco dei cantieri. Dai lavori l'esecutivo si attende un impatto importante anche sul lato occupazionale, i cui effetti cominceranno a vedersi il prossimo anno. Il premier Mario Draghi non ha dubbi: "Siamo sicuri che i cantieri verranno aperti nelle date indicate. La certezza viene dal fatto che le procedure sono state compiute o saranno compiute entro i termini indicati”. Entro giugno arriverà un secondo decreto con ulteriori opere da sbloccare, ma da un primo calcolo del ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, l'impatto sull'occupazione dovrebbe vedersi in tempi brevi. “Non nell'immediato”, ha precisato il ministro, “perché quest'anno riguarderà soprattutto architetti e ingegneri. Ma dall'anno prossimo si calcola un impatto di 20 mila unità di lavoro che andrà via via a salire: 37 mila nel 2023, fino a 100 mila tra il 2026 e il 2027”. Una nota del Mims ha elencato le opere che nei prossimi mesi cominceranno a prendere vita: si tratta di 16 infrastrutture ferroviarie, 14 stradali, 12 caserme per la pubblica sicurezza, 11 opere idriche, 3 infrastrutture portuali e una metropolitana, per un valore complessivo di 82,7 miliardi di euro (21,6 miliardi al Nord, 24,8 miliardi al Centro e 36,3 miliardi al Sud) finanziate, a legislazione vigente, per circa 33 miliardi di euro. Il finanziamento sarà completato con ulteriori risorse nazionali ed europee, compreso il Next Generation Eu, ma risorse aggiuntive potranno arrivare con il Piano nazionale di ripresa e resilienza. "Ho chiesto a tutti i commissari dei cronoprogrammi trimestrali”, ha precisato Giovannini. "Li incontrerò tutti la prossima settimana - ha aggiunto il ministro - assicurando il fatto che il ministero svolgerà trimestralmente un monitoraggio del loro lavoro, in modo da intervenire tempestivamente per aiutarli a risolvere i nodi". Poi una precisazione: "Purtroppo poche opere di queste commissariate daranno immediato avvio ai cantieri, perché molte opere sono bloccate nella fase di progettazione o pre-progettazione in alcuni casi". Quanto ai commissari nominati, nella nota diffusa dal Mims vengono descritti come "figure di alta professionalità tecnico-amministrativa”, che saranno “immediatamente operative” e “scelte per assicurare la migliore interlocuzione con le stazioni appaltanti di Anas e Rfi e con le varie amministrazioni pubbliche coinvolte”. Solo in un caso, come previsto da una delibera Cipe, è stato nominato commissario straordinario il presidente della Regione Siciliana.