La neve imbianca il Sahara
Ghiaccio e neve sulle sabbie del deserto del Sahara ad Ain Sefra, in Algeria. Le temperature nella piccola città della provincia di Naama hanno raggiunto i -3 gradi Celsius.
"Non è la prima volta che vengo qui ma è la prima volta che faccio le scale". Serena Rossi arriva poco le 22 sul palco del Teatro Ariston, avvolta in un abito grigio dalla gonna fluida con disegni optical neri. Reduce dal successo della fiction 'Mina Settembre' e da venerdì prossimo su Rai1 con il nuovo show 'La Canzone Segreta', l'attrice ne parla e gioca con Amadeus. "Ho cercato di scoprire qual è la tua canzone segreta", dice. E attacca 'A te' di Jovanotti. E l'imperturbabile Amadeus sembra commosso. "Mi fai commuovere", ammette il conduttore.
"Io non faccio affari con i rom, io non metto i soldi nelle buste del pane, la notizia è inventata". Lo dice Giorgia Meloni, nel corso di una diretta Facebook, dopo le accuse riportate dalla stampa di un suo presunto contributo da 35mila euro a un clan di nomadi per la campagna elettorale del 2013. "Devo pensare che gli inquirenti l'abbiano considerata infondata altrimenti mi avrebbero chiesto conto di una notizia che mi infanga - argomenta Meloni - e mi chiedo come sia possibile che una rivelazione del genere sia finita su Repubblica, senza che nessuno abbia inteso chiedermi un punto di vista". "E' strano che nessuno tra i media abbia chiesto il mio punto di vista, neanche il giornalista di Repubblica che ha scritto l'articolo", sottolinea Meloni: "E' strano - aggiunge - che questa notizia arrivi mentre siamo l'unico partito di opposizione, l'unico partito che cresce". "Gli ultimi sondaggi - ricorda - ci danno sopra il 18%". "Contro di me - fa il paragone Meloni - le stesse accuse che in Myanmar, quelle di truffa elettorale, sono metodi che ricordano quel regime, ma noi siamo in democrazia, difenderemo la democrazia". Poi la leader di Fdi aggiunge: "In Italia piacciono le persone serve e ricattabili, noi siamo persone libere e non abbiamo paura, perché non abbiamo fatto del male. Potete prenderci tutti casa per casa, ma continueremo a dire la nostra". Poi conclude: "Ovviamente annuncio querela contro chi dichiara cose false".
La Juve riesce a ribaltare lo svantaggio iniziale e passa sulla Lazio per 3-1. L'Udinese batte il Sassuolo in casa per 2-0 e interrompe la serie positiva degli emiliani. Finisce in parità (1-1) la sfida tra Spezia e Benevento. Questi i primi tre verdetti della 26esima giornata di serie A. La Juve prima soffre poi passa, 3-1 alla Lazio Nonostante le assenze in difesa, Ronaldo partito dalla panchina e una formazione quasi completamente rivoluzionata, la Juventus si prende una vittoria di forza e carattere ai danni di una Lazio bella a sprazzi. Allo Stadium finisce 3-1 in rimonta, con Correa che apre le danze ma non basta ai capitolini, ribaltati da Rabiot e dalla doppietta di Morata. Pirlo ed i suoi si portano momentaneamente a -1 dal Milan secondo, mentre la formazione di Inzaghi resta settima alle spalle del Napoli. Migliore l'inizio dei biancocelesti, che al quarto d'ora sfruttano l'erroraccio di Kulusevski per sbloccare la gara. Lo svedese sbaglia un passaggio lanciando Correa verso la porta, l'attaccante laziale è bravo a superare Demiral battendo Szczesny con un destro sul primo palo. I padroni di casa non ci stanno e reagiscono provando subito ad aumentare i giri del motore, recriminando anche per un presunto rigore non fischiato al 24': Hoedt devia con il braccio in area in maniera abbastanza netta, ma per arbitro e Var non ci sono gli estremi per il penalty. La squadra di Pirlo continua a spingere e dopo aver sfiorato il pari con Morata, trova comunque l'1-1 con Rabiot che calcia di potenza sotto la traversa sorprendendo Reina da posizione defilata. L'avvio di ripresa è scoppiettante, con Chiesa che si mette in proprio andando vicino ad un super gol, mentre dall'altra parte Milinkovic è sfortunato nel colpire una traversa con un colpo di testa. Al 57' colpisce ancora la Juventus e lo fa con Morata, bravissimo nel concludere alla perfezione un contropiede perfetto nato da un'altra bella giocata di Chiesa. Passano giusto un paio di minuti e lo spagnolo fa doppietta su calcio di rigore, conquistato da Ramsey per fallo di Milinkovic. Una mazzata per la squadra di Inzaghi, che con orgoglio prova comunque a restare in partita, ma tutti gli sforzi saranno vani fino alla fine. Udinese-Sassuolo 2-0, friulani lontani da zona salvezza L'Udinese batte il Sassuolo in casa per 2-0 e interrompe la serie positiva degli emiliani reduci da tre risultati utili consecutivi, culminati nell'ultimo turno con il pareggio contro il Napoli. Anche i friulani venivano da tre risultati positivi, ma l'ultima gara, il pareggio col Milan, aveva un sapore amaro perchè erano stati raggiunti in extremis su calcio di rigore. Gotti, privo degli infortunati Samir, Jajalo e Pussetto, preferisce Stryger Larsen a Zeegelaar sulla sinistra e in attacco lancia dal primo minuto Llorente. De Zerbi deve fare a meno di Romagna, Chiriches, Bourabia e Boga. Sulla sinistra Kyriakopoulos ha la meglio su Rogerio, mentre Traorè vince il ballottaggio con Djuricic. In avanti maglia da titolare per Raspadori, con Caputo che parte dalla panchina. De Paul e compagni battono 2-0 il Sassuolo e tengono alta la guardia fino alla fine senza soffrire l'attacco da 40 gol stagionali di De Zerbi. L'Udinese sale a quota 32 punti in classifica e si lascia forse definitivamente alle spalle la lotta salvezza. Il Sassuolo resta a 36 punti con una partita da recuperare. Gotti si affida a Pereyra alle spalle di Llorente, entrambi a segno. E la rete dell'1-0 è proprio frutto del fiuto del gol dello spagnolo che tanto è mancato nella prima parte di stagione. Al 42' Molina crossa dalla destra, Ayhan trattiene Llorente che in caduta riesce a deviare il pallone quel che basta per beffare Consigli. è il gol che decide una prima frazione di gioco. Nella ripresa ritmi più lenti con l'Udinese che tiene bene il campo contro un Sassuolo che alla mezz'ora cambia modulo: Defrel al posto di Ayhan e la difesa a tre lascia il posto al più collaudato 4-2-3-1. Un cambio che pero' non incide, anzi, nel finale l'arbitro Maggioni prima concede un rigore ai friulani per un mani di Locatelli e poi cirregge la sua decisione per un fuorigioco rilevato dal Var. Doppio vantaggio solo riviato: l'Udinese trova il gol con una ripartenza che si chiude al 93' col destro vincente di Pereyra da posizione ravvicinata. Spezia-Benevento 1-1, Verde risponde a Gaich Finisce in parità (1-1) la sfida tra Spezia e Benevento valida per la 26esima giornata di serie A: gli uomini di Italiano e quelli di Pippo Inzaghi restano appaiati a 26 punti al 14esimo posto. Inizio aggressivo dei padroni di casa ma la prima occasione è del Benevento, con il centravanti argentino Gaich all'esordio dall'inizio: il suo tiro finisce fuori. La replica ligure è affidata all'esterno difensivo Bastoni ma tocca proprio a Gaich, al 24', firmare lo 0-1 su imbeccata di Viola. La reazione dei padroni di casa non produce risultati mentre un nubifragio si abbatte sul Picco e il gioco diventa spezzettato. Nel secondo tempo lo Spezia alza il ritmo e dopo la traversa centrata da Gyasi raggiunge il pari al 71' con Verde che risolve un batti e ribatti in area innescato da una incursione di Farias: il Var esclude tocchi di mano. Aumenta il nervosismo e fioccano i cartellini gialli: seconda traversa dello Spezia, con Erlic, ma anche gli ospiti non rinunciano a cercare il colpaccio. L'assalto finale dei liguri nei minuti di recupero non cambia il risultato.
AGI - Le sirene dell'allerta tsunami hanno risuonato in Australia, Nuova Zelanda, Nuova Caledonia, Vanuatu e Perù a seguito di un insieme di potenti terremoti che hanno scosso l'Oceano Pacifico nelle ultime 24 ore. Le scosse, con una magnitudo tra 6.9 e 8.1, sono state registrate soprattutto a largo dell'isola settentrionale della Nuova Zelanda mentre, quello più potente, vicino alle isole Kermadec, a mille chilometri dalle coste dell'arcipelago kiwi. Pur senza registrare danni ingenti o feriti, le autorità di alcuni di questi Stati hanno preferito far scattare i piani di evacuazione. Gli abitanti delle città lungo le coste sono stati invitati ad abbandonare la loro casa per dirigersi verso l'entroterra. L'intera città neozelandese di Opotiki, circa 4mila persone, è stata completamente svuotata in poche ore. La guardia costiera, inoltre, ha ordinato a centinaia di barche che si trovavano al largo di dirigersi, per precauzione, verso acque più profonde. L'insieme delle scosse sismiche ha dato vita a un cluster insolitamente forte anche per l'anello di fuoco del Pacifico, dove le placche tettoniche della Terra si scontrano. Gli allarmi tsunami sono stati revocati in diverse isole del Pacifico permettendo a decine di migliaia di sfollati di tornare a casa. Alcuni casi di disidratazione sono stati segnalati a Tahiti a causa delle lunghe code di automobili, sciolte solo dopo molte ore, che si sono formate nelle strade dell'isola. Le onde più rilevanti, poco più di un metro, sono state individuate nelle isole Loyalty della Nuova Caledonia mentre alcune testimonianze nella capitale di Vanuatu, Port Vila, hanno raccontato di aver assistito all'arrivo di alcune onde, leggermente più alte del normale, che hanno invaso il lungomare e parte del marciapiede. Il Pacific Tsunami Warning Center ha detto che la minaccia non si e' conclusa completamente. "In media, un terremoto di magnitudo otto o più grande si verifica solo una volta all'anno in tutto il mondo - ha detto Adam Pascale, capo scienziato della ESS Earth Sciences - quindi questo è un terremoto significativo e ad una profondità e magnitudo in grado di generare potenzialmente uno tsunami". I fenomeni delle ultime ore hanno spaventato la popolazione della Nuova Zelanda che ha recentemente commemorato il decennale della catastrofe di Christchurch quando, una scossa di magnitudo 6,3, provoco' 185 morti.
L'outfit di Casadilego a Sanremo ha creato non poche polemiche sul web.
La ballerina era tra quelle che avevano ballato la sigla ‘Love Sanremo’ nelle prime due serate del Festival
Tommaso Zorzi ha commentato l'episodio della "finta aggressione" denunciata da Iconize, suo ex fidanzato.
AGI - A ventiquattro ore dall'annuncio delle dimissioni, Nicola Zingaretti ritorna sul tema del Partito Democratico, del suo futuro. Lo fa da presidente della Regione Lazio, inaugurando un campetto da calcio a Torre Gaia, estrema periferia est di Roma. E da presidente di Regione promette di far sentire ancora la sua voce per il partito. Ma indietro non si torna. Tanto è vero che già oggi Zingaretti non ha preso parte alla riunione della segreteria dem, lasciando al vice segretario Andrea Orlando il compito di presiedere il vertice con i segretari regionali. "La questione non è quella di un mio ripensamento che non c'è e non ci sarà". Una precisazione che nasce dalle tante iniziative messe in campo dai dirigenti dem per fare in modo che il segretario torni sui propri passi, ma anche dagli scenari in campo dopo il post su Facebook che annunciava il passo indietro. Il primo step è arrivato con la comunicazione delle dimissioni alla presidente del partito, Valentina Cuppi. Ora la palla passa all'assemblea nazionale che può assumere qualsiasi decisione ritenga opportuna, non ultima chiedere a Zingaretti di rimanere. Per farlo, basterà presentare un ordine del giorno e, se il segretario dimissionario lo riterrà convincente, potrebbe tornare sui suoi passi. Al momento, però, non sembra essere questa l'area: "Ora si farà l'assemblea, qualsiasi scelta faranno la rispetterò. È il momento di discutere e di costruire perché ne ha bisogno l'Italia", sottolinea il governatore. Quello che è certo è che l'uscita di scena di Nicola Zingaretti rischia di far esplodere i rapporti fra le correnti. La gestione unitaria del partito, che ha caratterizzato la segreteria da marzo 2019, ha avuto l'effetto di pacificare gli animi durante il governo Conte II e, forse, complice la gestione dell'emergenza sanitaria. Ma le correnti sono tornate a farsi sentire dopo l'apertura della crisi politica, con le minoranze che hanno attaccato la segreteria prima sulla linea di sostegno al premier Giuseppe Conte, poi sulla scarsa presenza di donne nell'esecutivo, ancora sulla scelta delle sottosegretarie e infine sulle voci - smentite - che attribuivano a Zingaretti la volontà di stringere un accordo con Matteo Salvini per una legge elettorale in chiave maggioritaria. "Se era maturata l'idea che il problema potessi essere io, ho tolto a tutti questo problema, facendo un passo di lato". I dirigenti di primo piano del Pd, tuttavia, non demordono e portano avanti una sorta di moral suasion nei confronti del segretario dimissionario: da Andrea orlando a dario Franceschini, passando anche per i "critici" come Lorenzo Guerini e Andrea Marcucci, nel partito è un coro di "ripensaci". E i campo scendono anche le Sardine che domani occuperanno simbolicamente il Nazareno: "Lanceremo un'occupazione simbolica del Nazareno. Un atto in cui non sfonderemo nessuna porta ma chiederemo di aprire le porte a tutta la società civile che in questo momento avrebbe voglia di essere coinvolta o invitata", dice Mattia Santori. Per le Sardine le dimissioni di Nicola Zingaretti "si possono leggere in tanti modi, ma il punto rimane. Se Piazza Grande e l'allargamento del partito non si è mai realizzato - ragiona il Movimento anti-sovranista - è anche colpa di tanti di noi, che hanno atteso un invito troppo a lungo, che hanno finito per innamorarsi delle proprie etichette esattamente come i dirigenti di partito si innamorano dei loro blocchi di potere".
Cosa staranno combinando le due amiche e icone sexy?
Orietta Berti ha commesso una clamorosa gaffe in collegamento con La Vita in Diretta.
dall’inviata Silvia Mancinelli "Ho 49 anni, non ho mai rubato, ho sempre lavorato onestamente e nessuno mi ha mai telefonato. Oggi vengo inondato di chiamate per aver dato un passaggio a Ibrahimovic. Buffo no, come si diventa famosi?". Lo racconta all’Adnkronos Franco Nocera, imprenditore nel settore edile, diventato ‘l’eroe di Sanremo’ per aver salvato dal traffico il bomber del Milan e portandolo all’Ariston in tempo. E' stato lui, in sella al suo T-Max, ad esser stato fermato dall’autista di Ibrahimovic in strada. "Ieri pomeriggio c’è stato un grosso incidente e hanno chiuso l’autostrada in entrambe le direzioni e tutto il traffico si è riversato sulla via Aurelia. Per quello ho deciso di uscire in moto - racconta - Verso le 19,45, da Albenga, stavo tornando verso casa a Borgio Verezzi, direzione Ventimiglia-Genova". "Visto che l’Aurelia era bloccata, sono andato piano piano sulla corsia di mezzo e all’altezza di Borghetto ho trovato questo van nero con due persone a bordo e mi è sembrato di vedere Ibra. Quando l’autista se n’è accorto, ha abbassato il finestrino e proprio Ibra mi ha chiesto di accompagnarlo a Sanremo. Gli ho risposto che non c’era problema, che lo avrei portato. Avevo un casco sotto alla sella dello scooter, è sceso e mi sono visto una 'montagna' davanti. Per me, che sono alto un metro e settanta, è veramente enorme". "E' salito, voleva guidare lui ma no, gli ho detto che non se ne parlava. Ho chiamato mia moglie per avvertirla, ovviamente sulle prime non mi ha creduto - continua Franco - e mi ha detto di andare subito a casa. Ho dato a Ibra il mio casco, più largo, e io mi sono infilato quello stretto di mia moglie. Ci siamo così messi in moto direzione Sanremo, ho preso l’autostrada ad Albenga, io che da motociclista del fine settimana non l’avevo mai presa prima, e sono uscito a Riva di Taggia. Quanto ero teso ad avere Ibrahimovic dietro di me, io milanista che finché si poteva andavo pure allo stadio. Che emozione incredibile, è stato tutto talmente inaspettato e veloce che nemmeno ho realizzato. Nemmeno sono riuscito a fare un selfie. Quando siamo arrivati a Sanremo mi ha stra-ringraziato, è una persona molto umana, che mi ha messo a mio agio. Si sono fidati di me e fortunatamente non sono un serial killer - scherza - anche se con Ibra sarebbe stato difficile considerata la sua mole".
Nadia Sbroggiò è morta dopo essere stata colpita da un malore improvviso mentre stava passeggiando: si attendono i risultati dell'autopsia.
Islanda primo paese europeo Covid free dopo un anno, un 'miracolo' figlio di condizioni favorevoli e attenzione assoluta alle regole
Madre e figlia di Pianella (Pescara) sono morte entrambe di covid, a distanza di un'ora e in due ospedali diversi.
Coronavirus, lo stato di Israele risulterebbe essere fuori dalla pandemia, l'infettivologo Cauda: "Vaccini di ogni provenienza".
Il cantante Achille Lauro ha risposto alla “provocazione” dell’attaccante Zlatan Ibrahimovic relativo al suo aspetto spaventoso, in conferenza stampa.
AGI - Da gloria nazionale a tipo sospetto: Amanda Gorman, la poetessa 22enne afroamericana che ha recitato all'insediamento di Joe Biden, ha denunciato in un tweet di esser stata presa di mira da una guardia della sicurezza per il colore della sua pelle. "Sembri sospetta", le avrebbe detto la guardia del sobborgo di Los Angeles che l'ha seguita al rientro a casa di sera per verificare se l'appartamento che stava raggiungendo fosse davvero il suo. "Da icona a minaccia" Amanda, che è molto impegnata sul fronte dei diritti civili, ha dovuto dimostrare che poteva aprire la porta con le sue chiavi e dopo la guardia non si è neppure scusata. "Questa è la realtà delle ragazze di colore", ha commentato amaramente, "un giorno sei un'icona, quello dopo una minaccia". "In un certo senso aveva ragione", ha poi aggiunto, "IO SONO UNA MINACCIA, una minaccia per l'ingiustizia, per la diseguaglianza, per l'ignoranza". Il precedente Alla cerimonia di insediamento di Biden, a gennaio, la giovane californiana aveva recitato una sua poesia inneggiante all'unità. Tuttavia, commentando il mese dopo un duro intervento della polizia contro una bambina afroamericana a Rochester, nello Stato di New York, aveva lamentato che "viviamo in una società contraddittoria che può celebrare una poetessa di colore, ma anche spruzzare spray al peperoncino contro una bambina di nove anni".
Leonardo Lamacchia ha fatto coming out nel corso di Amici Specials attraverso una commovente lettera.
Punzi del Cotugno: “Variante inglese dominante, giovani colpiti” L'infettivologo individua tre cause della recrudescenza di contagi covid
A quanto apprende l'AdnKronos il presidio convocato per le 12 alla sede nazionale del Pd del Nazareno, deciso dopo le dimissioni di Nicola Zingaretti, proseguirà a oltranza. Le Sardine, con alla testa Mattia Santori, hanno infatti deciso di proseguire la manifestazione con tende e sacchi a pelo. Ora è in corso al Nazareno un incontro tra la presidente del Pd, Valentina Cuppi, e la delegazione delle Sardine, tra cui lo stesso Santori e Jasmine Cristallo. "Oggi si va al Nazareno a dire che le assemblee tra pochi non bastano più. Oggi andiamo a chiedere che inizi una nuova fase costituente: aperta, democratica, innovativa. Non per il Pd, non per le sardine. Ma per tutti gli apolidi della politica", ha detto stamattina Santori, in un post su Facebook, illustrando l'iniziativa di oggi al Nazareno. "Ci sono mattine in cui vorresti startene a letto. Giorni in cui ti dici 'chi me lo fa fare'. Mesi in cui rimpiangi di non essertene stato zitto e buono. Poi ti guardi intorno e vedi ancora schiere di opinionisti, flotte di disillusi, plotoni di culi pesi e tastiere pesanti - si legge nel testo postato - . Apprezzo i benpensanti ma non è con le penne fini che le cose cambieranno. Stimo gli intellettuali ma credo che quando si tratta di ricostruire serva soprattutto chi si sporca le mani". "Pensate quello che vi pare, ma la crisi del Pd è la crisi del centro sinistra, una crisi che ci riguarda e che vi riguarda anche se la politica vi fa schifo o vi ha stancato. Datemi del pazzo ma ho visto troppa bellezza quest'anno per riuscire a rassegnarmi", ha evidenziato Santori. Poi, rispondendo ad un post di Alessandra Laterza su Facebook, in cui la militante del Pd esprime dissenso rispetto all'iniziativa odierna delle Sardine ("Occupare il Nazareno come risposta alla crisi del Pd non mi sembra di sostegno alla sinistra, fatevi un partito vostro, ma ricordatevi il detto: piazze piene, urne vuote"): "La crisi del Pd è la crisi di Piazza Grande e noi non possiamo starcene a guardare, perché il lavoro (lento? Laborioso? Poco visibile?) di Zingaretti non deve andare perso. Noi andiamo a chiedere che l'inizio di quel processo si trasformi oggi in una nuova fase costituente che guardi al di fuori, che accolga chi, come me, te, Barbara e tanti altri, si sente escluso e pensa che politica e civismo siamo destinati a restare su due strade parallele. L'alternativa è, di nuovo, decisioni prese per tanti da pochi. Se non si farà con il PD si farà senza il PD. Però è giusto ribadirsi la necessità di aprire una nuova fase". "Oggi sarò al Nazareno perché scrivere post e fare articolate analisi sulla situazione disastrosa in cui versa il centrosinistra, non credo aiuti a sciogliere i dilemmi di questi giorni", ha scritto, sempre su Facebook, la portavoce delle Sardine Jasmine Cristallo. Davanti al Nazareno Mattia Santori e Jasmine Cristallo mostrano tende e sacchi a pelo. "Siamo stanchi di 15mila comunicati al giorno, noi facciamo parte del campo progressista, chiediamo che si apra una fase costituente", dice Santori. Per la leader calabrese, Cristallo c'è "il dovere di portare la mia voce di donna di sinistra, antifascista, meridionale ed essere presente, per dire la mia in un momento cruciale per la democrazia perché la crisi di un partito come il PD riguarda tutti i democratici, anche quelli come me che non hanno una tessera di partito".