Mancini: “State a casa il più possibile”
Roberto Mancini, commissario tecnico della nazionale italiana, aderisce all’hashtag #iorestoacasa e chiede ai suoi follower di non uscire dalle proprie abitazioni e di tutelare la salute pubblica
L'ex velina pubblica sui social un paio di scatti da capogiro.
Sarebbe l’imprenditore fiorentino Tommaso Buti
Gli aggiornamenti in tempo reale sull'emergenza coronavirus in Italia.
Voto in dissenso con il gruppo. Anche il forzista Causin ha detto sì. Tajani: sono fuori dal partito
Nelle due classi a cui era stata assegnata, però, aveva evidenziato comportamenti contrari alle regole adottate da tutti gli istituti. Dopo la protesta dei genitori era stata sospesa e poi espulsa
AGI - “Di solito il mio locale è pieno, questa sera no. Ho una clientela benestante, senza problemi a spendere, che ora non viene non per paura del Covid ma per non farsi vedere, forse anche per timore dei controlli”. Tano Simonato è il proprietario del ristorante stellato ‘Tano passami l'olio' in via Petrarca, centro di Milano, desolato come può esserlo in una serata di zona rossa. A differenza dei colleghi che hanno aderito all'iniziativa ‘Io apro' venerdì scorso, ha scelto di alzare la serranda tre giorni dopo per esigenze legate agli ingredienti della sua cucina. Sono una decina gli avventori che gustano le sue specialità e conversano in un clima rilassato ai tavoli. “Aprire per me non è una protesta ma un'esigenza di sopravvivenza”, racconta all'AGI spiegando che poco conta in questo frangente potersi fregiare di una stella per stare più tranquilli. “Ho tante di quelle spese che nemmeno si possono immaginare, un buco da 500mila euro e dei debiti perché a novembre 2019 ho fatto dei lavori di ristrutturazione. Poi dopo tre mesi mi hanno chiuso tutto e non ho recuperato quei soldi. I ristori? Quello che mi danno lo incasserei in tre serate normali”. Nel corso dell'intervista, Simonato tiene abbassata la mascherina: “Mi da' fastidio, ma non sono negazionista. Il Covid esiste ma dico che ci stanno prendendo in giro perché ci vogliono duemila morti al giorno per parlare di una pandemia, c'è di mezzo altro. Non lo dico io ma persone autorevoli che è stato creato probabilmente in laboratorio e che gli ospedali prendono più soldi dai malati Covid che dagli altri. Non è possibile che ora si muoia solo di Covid. Influenza, tumori. Non esiste più nulla?”. Passa la moglie e, dirigendosi verso i tavoli coi piatti in mano, lo redarguisce con asprezza: “Basta parlare di Covid, parla del ristorante”. Il diktat coniugale va a segno. Simonato si congeda accompagnandoci alla porta, alle 22 chiude e domani, assicura, riaprirà.
Nel suo ultimo giorno da presidente degli Stati Uniti, theDonald ha graziato 73 persone e commutato 70 sentenze. Snowden e Assange esclusi dai provvedimenti
La senatrice, moglie di Clemente Mastella, conferma il suo sostegno al Governo Conte
Il leader di Iv si dice pronto a tornare all'opposizione: "Il tentativo di buttare fango su di noi dicendo che abbiamo fatto polemica su niente è insopportabile"
AGI - Il sistema immunitario delle persone contagiate dal virus responsabile di Covid-19 può fare affidamento sugli anticorpi creati durante eventuali infezioni da coronavirus contratte precedentemente e in questo modo avere un aiuto per combattere la malattia. È emerso da uno studio condotto dalla Northern Arizona University (NAU) e dal Translational Genomics Research Institute (TGen). I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Cell Reports Medicine. Covid-19 non è il primo incontro che l'umanità ha con un coronavirus, così chiamato a causa dei picchi proteici a forma di corona sulla loro superficie. Prima di SARS-CoV-2, il virus che causa Covid-19, gli esseri umani si sarebbero imbattuti in almeno altri 6 tipi di coronavirus. Il nuovo studio ha cercato di capire come i coronavirus (CoV) "accendono" il sistema immunitario umano e contribuiscono a capire meglio il funzionamento interno della risposta anticorpale. "I nostri risultati suggeriscono che il virus di Covid-19 può risvegliare una risposta anticorpale che esisteva negli esseri umani prima della nostra attuale pandemia, il che significa che potremmo già avere un certo grado di immunità preesistente a questo virus", spiega John Altin, esperto di malattie infettive di TGen e autore senior dello studio. Questo potrebbe aiutare i ricercatori a mettere a punto nuove diagnosi, a valutare i poteri curativi del plasma convalescente, a sviluppare nuovi trattamenti terapeutici e, cosa importante, aiutare a progettare futuri vaccini o terapie con anticorpi monoclonali in grado di proteggere dalle mutazioni che possono verificarsi nel virus di Covid-19. I ricercatori hanno utilizzato uno strumento chiamato PepSeq per mappare con precisione le risposte anticorpali a tutti i coronavirus che infettano l'uomo. PepSeq è una nuova tecnologia in fase di sviluppo presso TGen e NAU che permette la costruzione di pool altamente diversificati di peptidi (brevi catene di amminoacidi) legati ai tag del DNA. Se combinati con il sequenziamento ad alta velocità, questi pool di molecole PepSeq consentono una conoscenza approfondita della risposta degli anticorpi ai virus. "I dati generati utilizzando PepSeq hanno consentito un'ampia caratterizzazione della risposta anticorpale in individui recentemente infettati da SARS-CoV-2 rispetto a quelli esposti solo a precedenti coronavirus che ora sono diffusi nelle popolazioni umane", afferma Jason Ladner, autore principale dello studio della NAU. Oltre a SARS-CoV-2, i ricercatori hanno esaminato le risposte anticorpali di altri due coronavirus potenzialmente mortali: MERS-CoV, che ha causato l'epidemia di MERS nel 2012 in Arabia Saudita; e SARS-CoV-1, il primo coronavirus pandemico che ha causato l'epidemia di sindrome respiratoria acuta grave nel 2003 in Asia. Sono esempi di coronavirus che infettano gli animali, ma si sono evoluti facendo ammalare le persone e sono diventati nuovi patogeni umani. Oltre a caratterizzare gli anticorpi che riconoscono SARS-CoV-2, i ricercatori hanno poi esaminato le risposte anticorpali di quattro vecchi coronavirus: alphacoronavirus 229E; alphacoronavirus NL63; betacoronavirus OC43; e betacoronavirus HKU1. Questi cosiddetti coronavirus "comuni" sono endemici in tutta la popolazione umana, ma di solito non sono mortali e causano lievi infezioni delle vie respiratorie superiori simili a quelle del comune raffreddore. Confrontando i modelli di reattività contro questi diversi coronavirus, gli esperti hanno dimostrato che SARS-CoV-2 potrebbe richiamare gli anticorpi del sistema immunitario originariamente generati in risposta a precedenti infezioni da coronavirus. Questa reattività crociata si è verificata in due siti nella proteina spike di SARS-CoV-2, la chiave d'ingresso del virus nella cellula. "I nostri risultati evidenziano i siti in cui la risposta SARS-CoV-2 sembra essere modellata da precedenti esposizioni al coronavirus e che hanno il potenziale per aumentare ampiamente gli anticorpi neutralizzanti", osserva Altin. "Dimostriamo inoltre che questi anticorpi cross-reattivi si legano preferenzialmente ai peptidi endemici del coronavirus, suggerendo che la risposta a SARS-CoV-2 in queste regioni potrebbe essere limitata dalla precedente esposizione al coronavirus", prosegue Altin, precisando che sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere le implicazioni di queste conclusioni. I risultati potrebbero aiutare a spiegare le reazioni molto diverse che i pazienti con Covid-19 hanno alla malattia: da lievi ad asintomatiche fino a infezioni gravi che richiedono il ricovero in ospedale e spesso portano alla morte. È anche possibile che le differenze nella risposta anticorpale preesistente identificata da questo studio aiutino a spiegare alcune delle differenze nel modo in cui la malattia da Covid-19 si manifesta gravemente nei soggetti anziani rispetto ai giovani, che avranno storie diverse di infezioni con i comuni coronavirus. "I nostri risultati avanzano l'ipotesi che la natura della risposta anticorpale di un individuo a una precedente infezione endemica da coronavirus possa avere un impatto sul decorso della malattia Covid-19", conclude Ladner.
La scelta dell'attore Giorgio Cantarini, che esordì a soli 5 anni nella pellicola Premio Oscar diretta da Roberto Benigni
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A Bruxelles colti di sorpresa: "Non ci si aspetta che gli Stati denuncino". Ma la segretezza dei contratti diffonde imbarazzo. Conte alla prova dei leader europei
Il fisico Battiston sottolinea all'HuffPost come, al di là della media anagrafica, al momento in Italia "ci sono 500mila infetti attivi: con Rt sopra 1, i contagi rischiano di esplodere"
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Cantarini, che studia recitazione negli States, è rientrato nella sua Montefiascone per aiutare come possibile durante l’emergenza causata dal coronavirus
AGI - Prima il vertice di maggioranza poi probabilmente il confronto con il Capo dello Stato per valutare la situazione che si è venuta a creare dopo lo strappo con Renzi nell'Aula. Il premier Giuseppe Conte punta a prendere tempo, ad allargare la maggioranza, ma anche ieri sera con i ministri si è comunque mostrato soddisfatto del risultato raggiunto. E' arrivato, prima del voto finale, nella sala di governo a palazzo Madama. Che ci fate qui? Io vado a palazzo Chigi, sperando di poterci restare..., la battuta in versione sorridente, del premier. L'obiettivo dei rosso-gialli è ora sfilare altri esponenti di Iv, cercare di alimentare il dialogo con i centristi, incunearsi tra i moderati di Forza Italia. Il Pd non intende pressare oggi il premier ma dai gruppi parlamentari la richiesta è sempre la stessa: valutare anche la possibilità di arrivare ad un ‘Conte ter'. Magari non ora, ma soprattutto se non l'operazione ‘responsabile' non dovesse decollare, occorrerà – questo il ragionamento – valutare altre strade, come appunto quella di un nuovo esecutivo. Al momento sul tavolo ci sono i dicasteri dell'Agricoltura e della Famiglia, la possibilità di spacchettare il dicastero delle Infrastrutture ma non sono imminenti i cambi, il premier si prenderà almeno una decina di giorni. Ma sull'ipotesi ‘Conte ter', una larga parte del Movimento fa argine. “Noi – spiega un ministro pentastellato – abbiamo vinto su tutta la linea. Abbiamo tenuto Conte a palazzo Chigi, ci siamo liberati di Renzi e abbiamo confermato la delegazione dei 5 stelle al governo. Se il Pd vorrà cambiare qualcosa lo potrà discutendo al proprio interno”. In realtà anche tra i pentastellati c'è preoccupazione per come si procederà in Parlamento. E' vero che Tabacci alla Camera spiega di avere 13 deputati, che non occorrerà formare un nuovo gruppo perché si agirà in deroga, ma nelle commissioni sarà dura andare avanti. “La maggioranza esiste ma non pensiamo di poter governare in questa situazione. Ci vuole una riflessione del presidente Conte, ci vuole un patto di legislatura chiaro – osserva il capogruppo dem al Senato, Marcucci -. Dobbiamo dimostrare che questa è una maggioranza che ha idee chiare, in grado di coinvolgere gruppi e singoli parlamentari”. "Bisogna allargare la maggioranza o ci saranno elezioni, il Pd non le teme”, avverte il dirigente dem Bettini che suggerisce "personalità per coprire settori di grandissima importanza come l'Agricoltura” e poi, eventualmente, di apportare “degli adeguamenti" in un secondo momento. Ora si gioca la partita vera, perché il timore non solo in Iv ma anche nel centrodestra è che l'argine possa venire meno, che altri deputati e senatori possano essere attratti dalla ‘quarta gamba'. Non è un caso che dai gruppi azzurri sia arrivata la richiesta a Berlusconi di tornare a Roma, di farsi vedere per serrare i ranghi del partito e non cedere la linea a Salvini e Meloni. Il Cavaliere, soprattutto se ci dovesse essere l'incontro tra il centrodestra e il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, punta ad essere nella Capitale. Ieri, dicono fonti parlamentari FI, si è speso per evitare ulteriori fuoriuscite ed è rimasto sorpreso dalla decisione della senatrice Rossi. Salvini, Meloni, Tajani, Lupi, Toti e Cesa, con Berlusconi in video collegamento, si stanno di nuovo incontrando alla Camera. Il pressing dei rosso-gialli sui moderati è sempre più forte, sul tavolo c'e' anche l'offerta della legge elettorale di tipo proporzionale. Dall'incontro verrà fuori la tesi che questo esecutivo non puo' andare avanti, ma dentro FI non tutti sono d'accordo sulla necessità di tirare la giacchetta al Capo dello Stato. "Ora - dicono in FI - dobbiamo cercare di tenere botta. Se Berlusconi non presidia l'area di centro c'e' il rischio che molti vedano in Conte il punto di approdo". "Se lo scostamento di bilancio passa, come sara', con i voti determinanti del centrodestra, il governo dovrà trarne le conclusioni", sottolinea il numero due di FI, Tajani.