Nuovo ultimatum per resa Mariupol, Occidente promette più armi a Ucraina
KIEV/KHARKIV (Reuters) - La Russia ha dato ai combattenti ucraini che ancora resistono a Mariupol un nuovo ultimatum per arrendersi nella giornata di oggi, con Mosca ancora in cerca di una vittoria decisiva nella sua nuova offensiva, mentre i governi occidentali hanno promesso altri aiuti militari a Kiev.
Migliaia di soldati russi sostenuti dall'artiglieria e da lanci di razzi stanno avanzando in quella che gli ucraini hanno battezzato la Battaglia del Donbass.
L'invasione della Russia, durata quasi otto settimane, non ha ancora portato alla conquista di nessuna delle maggiori città ucraine, costringendo Mosca a focalizzarsi sull'occupazione delle regioni separatiste a Est del Paese e nelle aree limitrofe.
La guerra in Ucraina, che è stata definita il più grande attacco ad uno stato europeo dal 1945, ha però visto quasi 5 milioni di persone fuggire all'estero e ha ridotto le città in macerie.
La Russia stava colpendo l'impianto siderurgico Azovstal, la principale area di resistenza rimasta a Mariupol, con bombe bunker-buster (ossia ordigni in grado di penetrare bersagli corazzati o sotterranei), secondo quanto affermato nella serata di ieri da un consigliere presidenziale ucraino ha detto alla fine di martedì. Reuters non ha potuto verificare i dettagli.
(Tradotto da Luca Fratangelo, editing Francesca Piscioneri)