I patronati compiono 20 anni
Michele Pagliaro, presidente dell’Inca Cgil e del Cepa, fa un appello alle istituzioni e al governo per dare un sostegno a questo presidio di prossimità perché la tutela individuale sia un elemento fondamentale
Fedez ha postato sui social uno scatto della sua fornitissima scarpiera, che contiene alcune sneakers dal prezzo a dir poco esorbitante
Valeria Marini ha convinto alcuni concorrenti di Supervivientes a mangiare delle uova che si sono rivelate marce.
L'epidemiologa Stefania Salmaso ha commentato la decisione di bloccare il vaccino Johnson & Johnson negli Stati Uniti.
Drusilla Gucci ha perso molti kg durante la sua permanenza all'Isola dei Famosi.
AGI - I finanzieri del Comando provinciale di Roma impegnati nell'operazione "Corolla" hanno eseguito un decreto di sequestro nei confronti dell'imprenditore romano Fabrizio Amore, 64 anni, riguardante beni per un valore di oltre 40 milioni di euro. Il provvedimento è stato emesso, su richiesta della procura capitolina, dal locale Tribunale - Sezione specializzata misure di prevenzione Amore, attivo nel settore delle costruzioni, è stato coinvolto in varie vicende giudiziarie (relative anche ad appalti pubblici) e arrestato, nel 2015, per associazione per delinquere, reati tributari, turbata libertà degli incanti e truffa ai danni dello Stato. Prendendo le mosse dall'esame degli atti dei diversi procedimenti penali, gli specialisti del Gico del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Roma hanno individuato il metodo utilizzato, per circa venti anni, dall'imprenditore per procurarsi profitti illeciti, poi reimpiegati in acquisizioni patrimoniali riferibili a società utilizzate come "schermo giuridico" e intestate a prestanome compiacenti. In particolare, secondo gli investigatori Amore "ha costituito e gestito una complessa galassia societaria, la cui riconducibilità all'effettivo dominus delle imprese italiane era ostacolata dall'interposizione fittizia di soggetti giuridici ubicati all'estero (tra l'altro, nelle Isole Vergini Britanniche, a Panama, in Lussemburgo e in Svizzera) al fine di far confluire su conti correnti oltre confine rilevanti disponibilità finanziarie frutto delle frodi fiscali e bancarotte poste in essere in Italia". Tali precedenti hanno consentito di inquadrarlo tra i soggetti "socialmente pericolosi" ai sensi del cosiddetto Codice Antimafia e i conseguenti approfondimenti economico-finanziari hanno permesso di ricostruire le ricchezze nella sua disponibilità, "assolutamente sproporzionate rispetto ai redditi dichiarati - costituite da oltre 430 unita' immobiliari tra appartamenti, garage, fabbricati commerciali e terreni, ubicati a Roma, Pomezia, Rieti, Olbia e Porto Cervo" che sono state, pertanto, sequestrate.
Cresce il tam tam sull'uscita di scena del ministro Roberto Speranza. Stando a un articolo pubblicato oggi sul Messaggero, il presidente del Consiglio Mario Draghi vorrebbe convincere il titolare della Salute ad accettare un nuovo incarico, di livello, anche per mettere al riparo la tenuta della maggioranza, con Lega e Forza Italia che scalpitano contro il responsabile della Sanità. Un incarico che, riferiscono alcuni beninformati all'Adnkronos, potrebbe essere al posto o al fianco di Sandra Gallina, l’italiana scelta dal commissario europeo Ursula von der Leyen per negoziare i contratti con big Pharma. Intanto, mentre il chiacchiericcio cresce anche all'interno del governo, c'è chi fa notare che le voci su un possibile 'upgrade' di Speranza vanno di pari passo all'indagine che vede coinvolto il numero due dell'Oms, Ranieri Guerra, e che ha acceso i riflettori anche sul capo di gabinetto del ministro, Goffredo Zaccardi. Tuttavia, le indiscrezioni non trovano riscontro alcuno dalle parti del ministro. Chi ha parlato con Speranza assicura che "non risulta nulla del genere. Se cerchi di convincere qualcuno, quanto meno ci parli o no?". E nella vicenda c'è chi vede lo 'zampino' del leader della Lega: "E' una soffiata di Salvini", dicono fonti di Articolo Uno all'Adnkronos. Speranza stasera sarà ospite di Porta a Porta, dove, probabilmente, risponderà anche su queste voci. Intanto c'è chi ricorda che la settimana scorsa lo stesso Draghi, in conferenza stampa, aveva ribadito la sua stima piena nel responsabile della Salute. E Tpi riporta fonti di palazzo Chigi che chiudono la vicenda sottolineando proprio il passaggio del premier: “Vale la pena ricordare quanto detto da Mario Draghi recentemente in conferenza stampa”. "Il tiro al bersaglio sul ministro Speranza deve finire. Non passa giorno senza che Salvini e tutta la destra, di governo e di opposizione, apra il fuoco contro il ministro della Salute, diffondendo e accreditando così la fake news per cui all'origine delle chiusure non ci sarebbero i dati e la diffusione di una pandemia ancora estremamente minacciosa ma i capricci di un ministro. Questo non è solo il modo peggiore di fare politica. E' anche un comportamento irresponsabile che cerca di sfruttare un malessere più che comprensibile per i propri fini politici", afferma intanto la capogruppo di Leu al Senato Loredana De Petris, che silenzia di fatto le voci di un addio del ministro: "Il presidente del Consiglio - aggiunge - ha già chiarito in modo molto fermo che la linea di Speranza è quella dell'intero governo e di tutta la maggioranza. E' dunque inutile e solo molto dannoso per tutto il Paese che la destra e i media che la fiancheggiano proseguano in questo stillicidio a base di calunnie e false notizie".
Per la prima volta in quindici anni l’Isola dei Famosi si appresta ad andare in onda, nella puntata del giovedì, non più in diretta ma in differita.
Belen Rodriguez e Antonino Spinalbese sono partiti per una romantica vacanza alle Maldive in un lussuoso resort sulla spiaggia.
"Quella notte lo picchiava anche lei, lo picchiava forte. Mi sono preso io tutta la colpa, ma io non lo picchiavo forte, lo prendevo a schiaffi perché mia moglie diceva di farlo". Sono le parole pronunciate in aula da Aliza Hrusic, il 26enne di origini croate in cella per l'omicidio del figlio di poco più di due anni morto la notte del 22 maggio 2019 a Milano. In carcere per omicidio volontario, torture e maltrattamenti aggravati, davanti ai giudici e alla moglie, presente in aula e parte civile nel processo, l'uomo ha provato a scrollarsi di dosso le responsabilità per un delitto aggravato dall'avere adoperato "sevizie" e dall'avere agito "con crudeltà verso il bambino, per motivi futili consistiti nel fatto che il piccolo, lasciato senza pannolino, si fosse sporcato". In aula, con l'aiuto di una traduttrice, Hrusic si contraddice più volte e intervalla le sue risposte con "non ricordo". Quella notte "eravamo in casa io, mia moglie e i miei figli. Alle 9 abbiamo cenato con i miei figli, poi dopo cena mia moglie ha preso le bambine per andare a dormire e nel soggiorno sono rimasto io e mio figlio che stava dormendo. Avevo assunto hashish, il fumo mi dava delle paranoie nei confronti di mio figlio, il cervello mi diceva di picchiarlo, ma a me non mi andava di fargli tanto male. Lo picchiavo sulle braccia e sul corpo, non sul viso, ma cercavo di non fargli tanto male", racconta in aula. Quella sera il piccolo "stava dormendo sul divano e neanche io so perché l'ho svegliato". La morte accerterà l'autopsia sarà dovuta per una frattura alla testa, ma i lividi sono stati riscontrati su tutto il corpo, con tanto di emorragie interne, fratture al bacino e costole rotte, oltre a morsi, bruciature di sigarette e ustioni ai piedi. "Il pugno all'occhio lo ha dato lei, le bruciature con le sigarette le faceva sua madre, quella notte sua mamma lo picchiava. Le bruciature se l'era fatte con la piastra per cucinare quando giocava con le sorelle", le repliche alle domande incalzanti dell'accusa. "Ora che sono lucido penso sempre a lui, penso tanto dietro le sbarre. Ho perso mio figlio, ma io non gli ho fatto tanto male. E' vero, maledico le canne che ho assunto perché mio figlio sarebbe ancora vivo", conclude Aliza Hrusic.
AGI - Oggi è la Giornata mondiale del Bacio, ma in tempi di Covid questo gesto di amore o di affetto così semplice, al pari di un abbraccio, è ormai finito nel dimenticatoio. Scienziati e studiosi ce lo hanno ufficialmente vietato per non alimentare il contagio, rimandandolo a chissà quando. Di sicuro, la pandemia, oltre ad aver stravolto la vita e le abitudini di ciascuno di noi, ha avuto un impatto dalle conseguenze non ancora prevedibili sui giovani di età compresa tra i 14 e i 20 anni e, in particolare, sulla loro vita sentimentale che rischia di essere del tutto azzerata. ScuolaZoo, portale dedicato agli studenti, ha realizzato un sondaggio al quale hanno risposto 56 mila ragazzi e ragazze. La realtà che emerge da questa ricerca è tutt'altro che esaltante: solo il 30% di chi aveva una storia prima del lockdown è riuscito a mantenerla, mentre ben il 57% dei giovani interpellati non ha avuto un appuntamento (nemmeno virtuale) nell'ultimo anno. Il 70% di chi ha risposto si è dichiarato single, ma il 40% ha detto di esserlo "per scelta degli altri". E da quando c'è il Covid, il 74% dei giovani ha ammesso di non avere avuto modo di allacciare una relazione sentimentale per una serie di ragioni: perché non è interessato ad averne (il 19%), perché non sa come conoscere nuove persone (45%) e perché ritiene sia imprescindibile incontrarsi di persona (36%). E invece quel 26% che ha iniziato una nuova storia d'amore, come ha fatto? Il 64% ha conosciuto la persona sui social, ma solo il 5% su app di dating. Il restante 31% ha sfruttato in pieno le poche occasioni di socialità dal vivo che si sono presentate come la scuola in presenza, i viaggi consentiti durante l'estate del 2020 e chi addirittura al supermercato. Tra coloro che avevano una relazione prima del lockdown ha resistito solo il 30%, mentre il 18% non ha retto agli ostacoli della lontananza e si è lasciato. Le difficoltà maggiori tra le coppie formate prima dell'era del Covid sono state il non potersi vedere per lunghi periodi di tempo (50%), il non sapere cosa fare senza uscire (25%) e i problemi di privacy visto che si sta sempre in casa con i genitori (7%). Non solo amici e “cotte”, tutti gli adolescenti di tutte le generazioni hanno avuto l'amore platonico che sognavano di baciare. Per chi batte il cuore della Generazione Z del 2021? Al primo posto Harry Styles e Dua Lipa, seguiti da Damiano dei Maneskin e Zendaya. Tantissimo successo poi per il comico Lillo, in super trend dopo il successo di LOL.
Giulio Berruti si è mostrato mentre riceveva la prima dose del vaccino anti-Covid e contro di lui si è scatenata una vera e propria polemica social.
Nicola Magrini confida in una soluzione in tempi rapidi per il vaccino Johnson & Johnson, sospeso negli USA dopo rari casi di trombosi.
Nel corso dell'ottava puntata de L'Isola dei famosi la conduttrice si è lasciata andare ad alcune dichiarazioni che non sono passate inosservate.
AGI - Il caso del banchetto di politici e dirigenti regionali in un hotel di Sardara, in Sardegna, nonostante l'isola fosse in zona arancione, ha fatto irruzione in Consiglio regionale. Dopo un accaso dibattito, l'aula è stata occupata dalle opposizioni. I partiti di minoranza (Progressisti, Pd, LeU e M5S) hanno minacciato di bloccare l'assemblea fino a quando non arriverà il presidente della Regione Christian Solinas per riferire sul banchetto interrotto dalla guardia di finanza. Sulla vicenda, dai contorni ancora non chiari, intende far luce anche la procura che ha acquisito i verbali delle Fiamme Gialle. Il Consiglio regionale 'occupato' Dopo quasi un'ora di dibattito, la seduta è stata sospesa dal presidente, Michele Pais, che precedentemente era intervenuto per precisare che al famigerato pranzo non aveva partecipato alcun consigliere regionale. La questione era stata posta dal capogruppo del Pd, Gianfranco Ganau, in apertura della seduta convocata per l'esame del contestato ddl 107 sulla riorganizzazione degli staff della presidenza della Regione e degli assessorati. L'opposizione aveva chiesto che Solinas, riferisse su quello che è ormai è diventato un caso politico. Nel frattempo sono volati gli stracci, con reciproci scambi di accuse fra maggioranza e opposizione. "Questo non è il luogo dove si fanno i processi rispetto a situazioni che devono essere accertate dagli organi competenti", ha cercato di placare gli animi Pais. "Non c'è intenzione di mancare di trasparenza. L'assessora all'Agricoltura, Gabriella Murgia, è stata sottoposta a una pubblica gogna", ha ricordato il presidente a proposito dell'esponente della Giunta, il cui nome era circolato sui social e che è stata costretta a difendersi smentendo la partecipazione al pranzo di Sardara. Opposizioni all'attacco Le opposizioni hanno duramente attaccato la maggioranza chiedendo la presenza di Solinas in Consiglio regionale. "Quanto accaduto è gravissimo", ha sottolineato la consigliera regionale del M5S Desirè Manca, mentre il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus ha messo in evidenza come la presenza al banchetto del comandante del Corpo forestale impegni il presidente a riferire in Aula. Su questo punto, dal banco dello stesso gruppo, è intervenuto anche l'ex sindaco di Cagliari, Massimo Zedda. "Solinas inteloquisca con la Guardia di finanza, che avrà preso le targhe delle auto fuori dall'hotel, anche di quelli che sono scappati", ha chiesto sollecitando la rimozione dall'incarico del comandante del Corpo Forestale. La replica della maggioranza La replica è arrivata da Franco Mula, capogruppo del PsdAz, il partito di Solinas, che ha accusato i colleghi delle opposizioni di "aver scambiato il Consiglio regionale per una lavanderia". "Il presidente non deve venire qui a riferire cosa ci facevano i vostri amici", ha sbottato, facendo il nome di un ex assessore regionale dem, uno di quelli che circolano in questi giorni, ma senza alcuna conferma. "Quello che è successo a Sardara è grave anche se si fosse trattata di una rimpatriata fra amici", ha evidenziato Stefano Tunis (Sardegna Venti20), relatore di maggioranza del ddl sul riordino degli staff, sollecitando chiarezza su quanto avvenuto nell'hotel. "Il Consiglio regionale deve avere la corretta serenità di fare il suo lavoro", ha ricordato. Intanto, su Fb è arrivata un'altra smentita, in questo caso dall'ex sindaco di Sanluri, Alessandro Collu, indicato come uno dei partecipanti al pranzo. "Non ero a quel pranzo a Sardara né ad alcun pranzo o cena in questo ultimo anno. La cosa che mi preoccupa davvero è, invece, il fatto che a un cittadino, possa essere attribuito un comportamento sbagliato, senza avere alcuna base, in poche parole, inventandolo di sana pianta".
Virginia Raggi, il Colosseo e l'Arena di Nimes: arriva la precisazione dello staff della sindaca di Roma sulla gaffe nel video sulla Ryder Cup che ha scatenato il popolo del web. "Ogni pretesto è valido per buttare fango su Virginia Raggi. Stavolta proviamo a discolparla: non è lei la colpevole. Siamo noi", scrive in un post su Facebook lo staff di Raggi. "Nei giorni scorsi abbiamo pubblicato un post con un video della Ryder Cup Europe per rilanciare la Ryder Cup che si terrà a Roma e Guidonia nel 2023: tra le immagini del video c’erano anche quelle della arena di Nimes, in Francia, inserite erroneamente al posto di quelle del Colosseo di Roma. Il video lo abbiamo ripreso dai canali della Federgolf ed era stato rilanciato in precedenza anche da numerosi media nazionali e internazionali. Ovviamente è stato un nostro errore non verificare bene prima di metterlo online. Non abbiamo posto la dovuta attenzione. Virginia, ci dispiace", conclude lo staff della sindaca. ''La Ryder Cup Europe nei giorni scorsi ha realizzato e pubblicato sui propri canali ufficiali un video promozionale riguardante la Ryder Cup 2023, in programma al Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia Montecelio (Roma), per la prima volta in Italia. Il filmato riportava al suo interno una immagine errata. Pertanto il video è stato modificato dalla stessa Ryder Cup Europe''. Così in un post su Facebook la Federazione italiana Golf in merito al caso dell'arena di Nimes spacciata per il Colosseo nello spot sulla Ryder Cup.
Elisa Isoardi potrebbe sostituire Federica Panicucci a Mattino Cinque: il gossip sulle due conduttrici è sempre più insistente.
Nuovo richiamo del Ministero della Salute. Lotto di Speck ritirato dal commercio per il rischio di listeria.
AGI - Quattro agenti della Polizia locale di Milano, appartenenti al Nucleo contrasto stupefacenti, sottraevano somme di denaro nel corso delle perquisizioni finalizzate alla ricerca di droga. Per questo sono stati posti agli arresti domiciliari in seguito ai provvedimenti restrittivi emessi dal Gip Guido Salvini, su richiesta del Procuratore Aggiunto Maurizio Romanelli e del Sostituto Procuratore Elio Ramondini. Le accuse sono peculato, abuso d'ufficio nonché falso ideologico e materiale commessi dal pubblico ufficiale. Le indagini sono state avviate in corrispondenza con la diffusione dei servizi giornalistici del programma televisivo "Le iene", trasmessi nel mese di ottobre 2020, a seguito dei quali il Comando Polizia Locale aveva già disposto in via cautelativa il trasferimento dei quattro dipendenti ad altri uffici con competenza di natura amministrativa. Nel corso di quei servizi sono state raccolte le testimonianze di alcuni cittadini italiani e stranieri che hanno dichiarato di essere stati vittime di condotte in violazione delle norme di legge degli operatori del Nucleo Contrasto Stupefacenti in occasione dell'espletamento di attività di polizia giudiziaria. In un caso le informazioni rese dalla vittima sono state supportate anche da documentazione audio-video. Le Forze di Polizia delegate hanno pertanto proceduto all'analisi di tutto il materiale nella disponibilità della produzione televisiva, sottoposto a sequestro unitamente a quello ancora detenuto dal privato cittadino, così come alla ricostruzione degli episodi oggetto di contestazione attraverso l'analisi documentale e l'escussione delle vittime e di altre persone informate sui fatti.
I Carabinieri del Comando per la Tutela del Patrimonio Culturale hanno recuperato una statua romana in marmo raffigurante un 'Togatus', opera del I secolo a.C., già collocata nel parco di villa Marini Dettina in Roma, dal quale era stata rubata circa 10 anni fa. L’importante recupero è il frutto di un’attività investigativa coordinata dalla Procura di Roma - pool Tutela del patrimonio artistico - e condotta dalla Sezione Archeologia del Reparto Operativo del Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale. la statua, rubata da ignoti nel novembre 2011, è stata individuata da due militari della Sezione Archeologia che, nell’ambito di indagini svolte in campo internazionale, si trovavano a Bruxelles (Belgio). Liberi dal servizio, al termine delle attività giornaliere, curiosando per le vie del quartiere Sablon ricco di negozi antiquariali e di antichità, i due carabinieri hanno notato, presso uno di questi esercizi commerciali, una statua in marmo probabilmente proveniente dall’Italia, danneggiata in più parti verosimilmente per i colpi subiti dagli attrezzi da scavo. Insospettiti, al rientro in Italia e in collaborazione con la Sezione Elaborazione Dati, hanno eseguito il confronto delle immagini fotografiche acquisite a Bruxelles con i files della Banca Dati Leonardo dei beni culturali illecitamente sottratti che hanno consentito di ricondurre la statua a quella asportata da villa Marini Dettina. L’importante scultura è stata quindi sequestrata su disposizione della Procura della Repubblica di Roma a seguito di Ordine d’Indagine Europeo accolto dalle autorità belghe e rimpatriata a febbraio scorso. Successivamente, le indagini sviluppate anche all’estero in collaborazione con la Direction Generale de l’Inspection Economique du SPF Economie del Belgio, hanno evidenziato un traffico illecito di beni culturali facente capo a un commerciante italiano, che per le attività criminali utilizzava uno pseudonimo spagnolo, che è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Roma per la ricettazione e l’esportazione illecita della statua. La scultura romana, che raffigura un 'Togatus', altissima espressione storico-artistica del patrimonio culturale italiano, ha una stima puramente commerciale valutata in circa centomila Euro.