Patty Pravo: "Nel lockdown ho scritto un libro e imparato a fare la spesa. Prima non l'avevo mai fatta"

Nella sua vita come nella sua carriera non ha mai lasciato dubbi in chi l’ha osannata o criticata, perché con il suo pensiero - non per forza solo e soltanto “stupendo”- è andata sempre a lanciare e a lasciare un messaggio diretto, indipendente, anticonvenzionale e all’avanguardia, quanto mai coraggioso, perfettamente in linea con la sua allure che ha sconvolto e stravolto cuori di uomini, di donne e quant’altro, ma soprattutto un’Italia che negli anni Sessanta – quelli del più clamoroso rinnovamento generazionale del secolo scorso - scalpitava come lei di libertà e anarchia. Bella, bellissima, imprevedibile, ribelle e moderna, Nicoletta Strambelli – per tutti Patty Pravo - è stata la ragazza beat del Piper, ma anche molto altro, l’autrice e l’interprete di canzoni memorabili con cui ha raccontato un’estetica che è divenuta megafono di un’emotività complessa e mai scontata, a volte malinconica, altre scandalosa.
Quando è caduta, si è sempre rialzata, poco importa se era a piedi nudi, con zeppe o tacchi altissimi. Davanti alle difficoltà, le ha affrontate in prima persona e quando questo non è stato possibile, se ne è andata lontano per tornare, tempo dopo, “rigenerata, diversa ma contenta di essere me stessa”, come racconta in “Minaccia Bionda”, il suo prezioso libro fotografico uscito in questi giorni per Rizzoli e già in classifica, a cura di Pino Strabioli e Simone Folco. “Mi è stato detto che ho influenzato il costume e che sono diventata un modello di riferimento per intere generazioni di donne – scrive lei e ce lo conferma anche quando ci parla a telefono dalla sua casa romana. “Se questo è successo davvero, mi fa piacere, ma non ne sono consapevole”. Il primo lockdown le ha ha ovviamente sconvolto il quotidiano, ma la sua forza è ...
Questo articolo è originariamente apparso su L'HuffPost ed è stato aggiornato.