Pioli: "Giocatori col nome che finisce con -ic? Li apprezzo"
Alla viglia della sfida di Europa League contro la Stella Rossa il tecnico rossonero ammette il suo apprezzamento per i giocatori di origine slava.
Ambra Angiolini ha difeso l’ex-compagno Francesco Renga dalle dure critiche rivoltegli dal collega Willie Peyote, in gara a Sanremo 2021.
Morto di Covid il ristoratore Stefano Limongi, era conosciutissimo nell'ambiente della ristorazione e dei locali della capitale
"Mi scuso, c'è stato un problema di sforamenti, di tempi. È colpa mia. Mi scuso con i Pooh. Quell'omaggio l'avevo voluto perché Stefano D'Orazio era un amico, quindi io sono il primo ad essere dispiaciuto". Amadeus si è scusato con i Pooh, che avevamo vibratamente protestato, per l'omaggio saltato nella finale di Sanremo 2021 al batterista storico e autore di tanti successi dei Pooh, Stefano D'Orazio, scomparso lo scorso novembre. "Chiedo scusa per la proclamazione dopo le 2, non è stata pensata per mancare di rispetto a voi, e qualora voi abbiate percepito questo come una mancanza di rispetto, io vi chiedo scusa", ha detti Amadeus rivolgendosi alla stampa. "E' stata così, l'anno prossimo arriverà qualcuno che la darà un'ora prima e farà meglio. La stesso rispetto e la stessa onestà la dovete avere voi. La stessa onestà nei confronti del pubblico a casa la chiedo a voi nel dire che questo è uno dei Sanremo più forti nella storia del festival, anche in termini di ascolti", ha aggiunto mettendo i puntini sulle 'i' nel corso della conferenza stampa finale del festival. Alle lamentele dei giornalisti per l'orario della proclamazione, che non ha permesso a molte testate cartacee di mettere in pagina il nome dei vincitori, il direttore artistico ha replicato chiedendo scusa ma ha anche sottolineato alcuni titoli di giornale, in cui si è parlato di Sanremo come un 'flop'.
L'Italia si avvia ad essere "travolta" dalla terza ondata del covid. Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute, delinea lo scenario dalle pagine di Avvenire. "Avevamo avvertito e non siamo stati ascoltati, e ora l’Italia si avvia a essere travolta da una terza ondata epidemica, resa più impetuosa dalla contagiosità delle varianti virali e dalla irresponsabile arrendevolezza di molti decisori politici, a livello sia nazionale sia locale, che anziché anticipare il virus basando le decisioni sull’evidenza scientifica lo inseguono sulla base di fallaci opinioni o di pressioni di lobby di diversa tipologia", afferma, prima di stigmatizzare valutazioni e giudizi in tema di vaccini forniti da soggetti incompetenti. "Naturalmente, molti di loro avrebbero saputo negoziare molto meglio della più brava negoziatrice dell’Unione Europea e avrebbero acquistato o prodotto milioni di dosi in pochi giorni per vaccinare tutti gli italiani", dice, puntando il dito anche contro colo che "avrebbero immediatamente comprato milioni di dosi di Sputnik, il vaccino russo e perché no, anche di quello cinese, e a chi importa sapere dove e come vengono prodotti". Ce n'è anche per chi punterebbe sulla somministrazione di una sola dose di vaccino ad un numero più ampio di persone, rinviando la seconda dose: "Il primo ministro britannico, a detta dei più autorevoli scienziati di Sanità Pubblica inglesi, sta giocando d’azzardo. Dopo aver portato il Paese a una situazione drammatica con decisioni tardive e limitate, ha forzato le conoscenze e le competenze degli scienziati, correndo il rischio di dare a milioni di cittadini una copertura che non dura abbastanza e, al contempo, favorire l’emergere di nuove varianti virali ancora più aggressive".
A molti mesi dal ritrovamento dei corpi di Viviana Parisi e del piccolo Gioele nelle campagne di Caronia, in provincia di Messina, spunta una nuova ipotesi. "Da quanto precedentemente acquisito e valutato e da quello che abbiamo constatato, appare evidente che tutto si oppone allo scenario "omicidio-suicidio" e ci fa ritenere che ci sia stata una duplice opera di depistaggio da parte di una combinazione criminale: 1) il trasporto del corpo di Viviana sotto il traliccio per inscenare un suicidio; 2) l'occultamento del corpicino di Gioele per poi dare il via alla macabra messinscena col trasporto postumo". Ne è convinto il consulente della famiglia della dj. Ieri c'è stato un nuovo sopralluogo nella zona del ritrovamento. Hanno partecipato anche il medico legale Antonio Della Valle, le dottoresse Angelica Zenato e Nicolina Palamone. "Ovviamente erano presenti i due medici legali consulenti della Procura di Patti dottoresse Sapienza e Ventura ed esperti della Polizia Scientifica", dice Lavorino. Poche ore dopo la replica del Procuratore di Patti (Messina), Angelo Vittorio Cavallo. "Per noi, fermo restando che le consulenze devono essere ancora depositate, e prevediamo quella di Viviana a fine marzo, tutto conduce ad un evento compatibile con un suicidio, con precipitazione dal traliccio", ha detto all'Adnkronos. "In ogni caso - spiega Cavallo - al di là delle risultanze oggettive delle consulenze, abbiamo vagliato tutte le ipotesi alternative, confrontando ed incrociando dichiarazioni, risultati di tabulati telefonici, indagini tecniche, accertamenti genetici eccetera e per tale motivo non condividiamo le conclusioni dei consulenti di parte, che riteniamo quanto meno ardite"."Gli esami sul piccolo Gioele richiederanno ancora qualche tempo alla luce delle condizioni in cui è stato ritrovato", aggiunge il magistrato."Anche questo esame ad opera dei consulenti di parte è stato fatto, nel rispetto del codice, per mero spirito di collaborazione ed esclusivamente perché siamo alla ricerca della verità e non abbiamo nulla da nascondere - dice - tutto ciò al pari degli altri esami da noi già svolti in passato e che le parti ci hanno chiesto di ripetere (vedi esami all’interno della vettura o sul traliccio). Ovviamente senza apportare alcun elemento di novità alle indagini". "In ogni caso, ribadisco che, al di là delle mere dichiarazioni ad effetto, ci confronteremo serenamente con le perizie e tutte le altre carte alla mano... carte che ovviamente le altre parti, nel rispetto del segreto istruttorio, hanno solo in minima parte. Anche per questo non capisco come si possano fare affermazioni del genere".
Orietta Berti si è scusata con i Maneskin dopo avere involontariamente storpiato il loro nome.
Silvio Berlusconi 'torna su piazza'. Dopo l'accordo sui profili economici del divorzio dalla sua seconda moglie, Veronica Lario, raggiunto esattamente un anno fa, il Cav è tornato single. Almeno ufficialmente, come documentato dall'ultima dichiarazione dei redditi presentata il 21 gennaio scorso, dove alla voce 'stato civile' ha scritto 'libero'. Una novità, visto che nel modulo del 2019 era registrato come 'divorziato'. 'Libero' solo ai fini burocratici e fiscali, perché il leader azzurro ha una giovane compagna, la deputata di Fi Marta Fascina (30 anni da Melito di Porto Salvo, in provincia di Reggio Calabria), che già da un anno ha preso il posto di Francesca Pascale nel cuore dell'ex premier. Tra flirt, presunti e tali, due matrimoni e due fidanzate, sono tante le donne di Silvio. A cominciare da Carla Elvira Dall'Oglio, la prima moglie dell'imprenditore milanese: conosciuta nel 1964, la sposa il 6 marzo dell'anno dopo. Dal matrimonio sono nati due figli, la primogenita Marina (dal 2003 presidente della Mondadori e dal 2005 presidente della Fininvest, holding di famiglia, costituita nel 1978), e Piersilvio, presidente e amministratore delegato di Rti, la società che esercita tutte le attività televisive del gruppo Mediaset. L'unione dura 20 anni, nel 1985 viene formalizzato il divorzio, ma già da 5 anni Berlusconi aveva iniziato una relazione con l'attrice Veronica Lario. Divorziato con Dall'Oglio, inizia con Lario una convivenza ufficiale, culminata con le nozze nel 1990 (si sono sposati con rito civile). La coppia ha tre figli, Barbara, Eleonora e Luigi. La relazione termina nel 2009, con la richiesta di divorzio da parte della ex attrice. L'anno successivo il presidente di Fi ha una nuova love story, con l'allora 24enne campana Pascale. Nata a Napoli nel 1985, un passato da showgirl (collabora con l'emittente Telecapri, nel programma di Oscar Di Maio 'Telecafone'), Pascale a soli ventuno anni si candida alle elezioni municipali di Napoli, ottenendo poco meno di novanta voti. Il primo incontro con il 'dottore', come lo chiamano i fedelissimi di Arcore, risale al 5 ottobre del 2006. Fonda il comitato 'Silvio ci manchi' e nel 2009 entra nel Consiglio della Provincia di Napoli per il Pdl. La liason con la Pascale viene ufficializzata in pubblico il 16 dicembre del 2012 da Berlusconi durante un'intervista a 'Domenica Cinque', il programma di Barbara D'Urso. Ma c'è chi giura che il vero fidanzamento risalga al Natale del 2011. Dopo mesi di indiscrezioni sulla fine della love story, puntualmente smentite, il the end arriva nel marzo del 2020. A ufficializzare la rottura una nota di Forza Italia che precisa come "continua a sussistere un rapporto di affetto e di vera e profonda amicizia" tra i due, "ma che non vi è fra loro alcuna relazione sentimentale o di coppia". Intanto erano circolate già voci sulla nuova fiamma di Berlusconi, di 54 anni più giovane, la parlamentare calabrese Fascina, cresciuta a Portici, in provincia di Napoli, ed eletta nel 2008 con il proporzionale in un seggio blindato per la Camera in Campania. La scorsa estate, all'inizio del mese di agosto, è il settimanale 'Oggi' a pubblicare le fotografie di una vacanza in Cilento della Pascale insieme alla cantante Paola Turci, dove le due donne si scambiano tenerezze su uno yacht. Quasi contemporaneamente Berlusconi viene 'paparazzato' in compagnia della Fascina in Sardegna: il settimanale di famiglia 'Chi' pubblica le foto che ritraggono l'ex premier per la prima volta mano nella mano con la trentenne deputata azzurra, ex dipendente dell'ufficio stampa del Milan e collaboratrice del 'Giornale'. Vengono immortalati all'uscita da villa Certosa diretti al nuovo yacht dello storico amico del Cav, Ennio Doris. Tanto vivace era la Pascale, quanto silenziosa, raccontano, è la Fascina, che ha fatto il suo debutto al fianco del presidente di Fi anche a Roma, nel corso del primo soggiorno di Berlusconi a 'Villa Grande', l'ex dimora di Franco Zeffirelli sull'Appia antica, diventata la nuova residenza nella Capitale di Berlusconi dopo l'addio alla storica sede di palazzo Grazioli. La giovane deputata appare sorridente in un video diffuso sui social e girato in occasione dell'incontro tra il leader di Forza Italia e Matteo Salvini per fare il punto della situazione politica mentre il premier incaricato Mario Draghi era alle prese con la formazione del suo nuovo governo. Tante le voci sulle conquiste e la vita sentimentale dell'uomo di Arcore. Dall'attrice Francesca Dellera a Sabina Began. Ma le donne non hanno portato fortuna a Berlusconi. Anzi, spesso hanno segnato in negativo la sua carriera politica. Basti pensare a quello che i giornali nel 2009 definirono lo 'scandalo Noemi': la presenza del leader forzista a Casoria, al compleanno di una giovane 18enne, Naomi appunto, fece molto discutere e di lì a poco la Lario chiese il divorzio. Un altro scandalo che determinò la sua caduta e accelerò la fine dell'esperienza governativa con il passaggio di testimone al tecnico Mario Monti, scoppiò nel 2010: stavolta a mettere nei guai l'allora premier fu il caso della tunisina Karima El Mahroug, nota a tutti come Ruby, che lui definì la ''nipote di Mubarak''. Senza contare la bufera mediatica e giudiziaria sollevata dalle cosiddette cene galanti a Villa San Martino e via del Plebiscito.
La ballerina era tra quelle che avevano ballato la sigla ‘Love Sanremo’ nelle prime due serate del Festival
Il principe Harry sarebbe stato chiamato per le preoccupanti condizioni del nonno. Il motivo potrebbe essere legato ad un ultimo saluto a Filippo.
Misteriosi boati nel sottosuolo di Orte, paura fra i residenti e indagini in corso. Non sarebbero di origine sismica ma carsica
"Sono convinto che non avrebbe avuto paura del Covid". Così il presidente di Stellantis, John Elkann, in un'intervista alla Stampa parla del nonno, l'avvocato Gianni Agnelli che il 12 marzo compirebbe 100 anni. "Avrebbe esercitato la massima attenzione, questo sì, nei confronti del virus e delle sue conseguenze. Ma soprattutto avrebbe cercato di aiutare chi è nel bisogno, e avrebbe incoraggiato a usare l'ingegnosità per trovare soluzioni. Sarebbe stato felice di ricevere questo vaccino realizzato a tempo di record: un atto di fiducia in uno straordinario risultato della ricerca e della cooperazione internazionale", ha aggiunto. E ha ipotizzato quali sarebbero state le strategie attuate dal nonno per uscire da questo tunnel: "Avrebbe ragionato sulle strategie necessarie a vincere la paura e l'incertezza. Ci avrebbe sollecitato ad usare al meglio la tecnologia e ad affrontare la sfida ambientale. Ci avrebbe stimolato a trovare soluzioni creative e credibili. Soprattutto: avrebbe puntato molto sui giovani". "Sarebbe stato molto orgoglioso di un presidente del Consiglio come Mario Draghi. Avrebbe cercato di aiutare l'Italia a gettare le basi dello sviluppo con il Recovery Plan e la transizione ecologica. Soprattutto avrebbe espresso una forte fiducia nel futuro", ha detto ancora Elkann. Gianni Agnelli "ha amato profondamente l'Italia, e l'Italia lo ha molto amato - dice Elkann - Le tante manifestazioni di affetto che abbiamo visto in occasione dei suoi funerali sono state straordinarie: il lungo abbraccio degli italiani, che hanno voluto salutarlo così". Elkann spiega che nel rapporto tra l'azienda e il Paese il "saldo" tra il dare e l'avere "è stato positivo per tutti, e lo è tuttora. I vantaggi sono evidenti, basta guardare al contributo dato in più di 100 anni di attività imprenditoriale, ma anche al ruolo svolto dalla Fondazione Agnelli, oltre alle attività sociali e solidali realizzate dalla mia famiglia. Un impegno che continua soprattutto in questo momento difficile che il nostro Paese sta affrontando". "Sarebbe deluso, come lo siamo tutti noi tifosi della Ferrari. Ma io sono ottimista, perché abbiamo due piloti giovani: non sono 'abituati a vincere', ma hanno tanta voglia di allenarsi per vincere. Con la loro umiltà e determinazione stanno contagiando tutta la squadra", ha affermato poi Elkann.
AGI È stata messa definitivamente la parola fine sulla vicende delle centinaia di bovini alla deriva su una nave nel Mediterraneo. Il loro abbattimento era stato sospeso in seguito a un ricorso delle società di trasporto alla Corte suprema spagnola che però lo ha respinto e pertanto che gli animali sulla Karim Allah verranno uccisi tutti, dopo che molti sono già stati fatti a pezzi e gettati a mare nel corso del viaggio. Ai piedi della Karim Allah è stata installata una tenda all'interno della quale verranno abbattuti e decine di container che serviranno per rimuovere le carcasse dal porto di Escombreras a Cartagena. L'associazione Animal Equality chiede che venga interrotta l'esportazione di animali al di fuori dell'Ue dalla Spagna e da tutto il territorio europeo in quanto non viene garantito il loro benessere. L'ultima tappa dopo due mesi di sofferenze Il viaggio dei vitelli e quindi giunto al termine dopo due mesi e mezzo di sofferenze. Gli 864 animali sopravvissuti, degli 895 partiti, saranno macellati al molo del porto di Escombreras a Cartagena in ottemperanza all'ordinanza emessa dal Ministero dell'Agricoltura, della Pesca e dell'Alimentazione. Gli avvocati della nave hanno cercato in tutti i modi di evitare l'abbattimento cercando di dimostrare che gli animali sono sani e accusano le autorità spagnole di bloccare i loro tentativi di dimostrarlo. Nonostante ciò, il controllo veterinario ufficiale effettuato tra il 25 e il 26 febbraio ha concluso che le condizioni dei vitelli, dopo più di due mesi di viaggio, impedivano loro di intraprendere un nuovo viaggio per essere riesportati e venduti al di fuori dell'Unione Europea. Il 18 dicembre 2020, la Karim Allah, che trasportava 895 vitelli, ha lasciato il porto di Cartagena, presumibilmente diretto a Iskenderun (Turchia). Ha quindi cambiato rotta e si è diretto a Tripoli (Libia). Si sospetta che i bovini fossero infetti dalla malattia della febbre catarrale e della blue tongue. Il Libyan National Animal Health Center ha rifiutato di approvare l'ingresso di bovini malati. La Karim Allah è partita e successivamente ha chiesto il permesso di attraccare a Biserta (Tunisia), presumibilmente per trasportare il foraggio per gli animali, ma gli è stato negato l'ingresso a Biserta o in qualsiasi altro porto tunisino ed è stato costretto a lasciare le acque territoriali tunisine. È stato avvistato nel porto di Augusta (Sicilia, Italia) il 28 gennaio. Ha lasciato Augusta, poi si è fermato ed è stato ancorato al largo di Cagliari (Sardegna, Italia), dove le autorità avevano predisposto un'ispezione. Tuttavia, la nave è fuggita prima dell'ispezione. Il 22 febbraio è arrivata nella Baia di Cartagena ed è attracca a Puerto de Escombreras il 25 febbraio (AGI)
Ermal Meta contro Willie Peyote. Sanremo 2021, tra le code polemiche, 'regala' il tweet al vetriolo del cantante che ha chiuso al terzo posto, alle spalle dei Maneskin e della coppia Fedez-Francesca Michielin. "Caro Willie Peyote -twitta Meta- voglio farti un dispetto e dirti quello che penso. Penso che tu sia bravo. Ieri eravamo a due metri di distanza nei camerini e se mi avessi detto di persona queste parole, saresti stato il coraggioso che appari sul palco. Buona fortuna e buona musica". A cosa si riferisce Meta? Nel mirino, le dichiarazioni che Willie Peyote ha rilasciato ironicamente sul collega in una delle sue dirette Twitch della serie 'Le brutte intenzioni': "Cantare Caruso nella sera del compleanno di Lucio Dalla è una scelta molto ruffiana".
AGI - Dopo un'assenza durata 400 anni, una importante popolazione di castori è stata avvistata sulle sponde del fiume Otter nel Devon, nel Sud-Est della Gran Bretagna, dove costruiscono dighe naturali in grado di proteggere il territorio del 60% delle alluvioni. Un reportage della Cnn sulle tracce del roditore ne ha documentato il ritorno reso possibile da un programma del Devon Wildlife Trust. Tutto è cominciato con un test un decennio fa con il rilascio di un paio di castori in cattività in un'area recintata di tre ettari, che nel corso del tempo hanno totalmente modificato il paesaggio, man mano che sono cresciuti di numero. "Volevamo vedere se i castori avrebbero aiutato a riportare l'equilibrio a favore degli habitat aperti, che è così importante per molte farfalle e fiori selvatici e un'intera gamma di specie" ha spiegato all'emittente Usa Mark Elliott, uno degli ambientalisti dell'associazione. A studiare i roditori da vicino è venuto fuori che per proteggersi da predatori e altri animali quali volpi, linci e orsi, i castori costruiscono delle specie di dighe che fanno aumentare il livello del fiume, creando una vasta area impregnata di acqua e quindi un nuovo habitat. La modifica dell'ambiente operata dai castori si sta rivelando ottima per la biodiversità, per il rinnovamento degli stock ittici, riducendo persino l'inquinamento filtrando l'acqua contaminata da letame e fertilizzanti. Un recente studio su questi roditori, che si nutrono essenzialmente della corteccia degli alberi, ha evidenziato che le loro dighe di protezione sono in grado di diminuire le alluvioni del 60%. Un'altra ricerca dell'Università di Exeter ha fatto emergere che nelle specie di piscine d'acqua create con le dighe dei castori ci sono 37% di pesci in più rispetto ad altri punti del fiume. Concretamente le loro barriere protettive naturali regolano il flusso d'acqua, riuscendo a prevenire le inondazioni a valle in periodi di forti piogge e la siccità nei periodi più secchi e caldi. "Quando li abbiamo inseriti qui nel 2010 e abbiamo iniziato a vedere cosa hanno fatto al corso d'acqua, è stato davvero, davvero impressionante. All'improvviso siamo diventati tutti molto più consapevoli di quanto fosse potente questo animale", ha riferito Elliott. A non essere così convinti del beneficio del ritorno dei castori sono gli agricoltori, come denunciato dal Britain's National Farmers Union, che temono il danneggiamento delle rive dei fiumi e l'allagamento dei terreni destinati alla loro attività. Ci sono molte altre prove sui castori in corso in Inghilterra e Galles e l'animale è stato reintrodotto in natura in Scozia nel 2009. Ma l'Inghilterra è in ritardo rispetto a molti altri Paesi europei nella conservazione dei castori. All'inizio del XX secolo le specie erano poco più di mille in tutta Europa mentre oggi sono oltre un milione. Diverse centinaia di anni fa, le popolazioni di castori hanno sofferto a causa della caccia. I cappelli di pelliccia di castoro erano il must della moda maschile in Europa e la richiesta era tale che il numero degli animali fu decimato, fino ad estinguersi in Gran Bretagna.
"Io non faccio affari con i rom, io non metto i soldi nelle buste del pane, la notizia è inventata". Lo dice Giorgia Meloni, nel corso di una diretta Facebook, dopo le accuse riportate dalla stampa di un suo presunto contributo da 35mila euro a un clan di nomadi per la campagna elettorale del 2013. "Devo pensare che gli inquirenti l'abbiano considerata infondata altrimenti mi avrebbero chiesto conto di una notizia che mi infanga - argomenta Meloni - e mi chiedo come sia possibile che una rivelazione del genere sia finita su Repubblica, senza che nessuno abbia inteso chiedermi un punto di vista". "E' strano che nessuno tra i media abbia chiesto il mio punto di vista, neanche il giornalista di Repubblica che ha scritto l'articolo", sottolinea Meloni: "E' strano - aggiunge - che questa notizia arrivi mentre siamo l'unico partito di opposizione, l'unico partito che cresce". "Gli ultimi sondaggi - ricorda - ci danno sopra il 18%". "Contro di me - fa il paragone Meloni - le stesse accuse che in Myanmar, quelle di truffa elettorale, sono metodi che ricordano quel regime, ma noi siamo in democrazia, difenderemo la democrazia". Poi la leader di Fdi aggiunge: "In Italia piacciono le persone serve e ricattabili, noi siamo persone libere e non abbiamo paura, perché non abbiamo fatto del male. Potete prenderci tutti casa per casa, ma continueremo a dire la nostra". Poi conclude: "Ovviamente annuncio querela contro chi dichiara cose false".
Suicidio assistito in Svizzera, Roberto è morto come voleva, il 34enne sardo affetto da Sla ha deciso di morire con dignità in una struttura elvetica
Il premier Mario Draghi ha scelto la società americana McKinsey come consulente per il Recovery Plan: la decisione ha generato polemiche tra i politici.
L'attrice conquista i telespettatori di Sanremo 2021
AGI - "È meraviglioso aver vinto questa Coppa del mondo di gigante, in questa stagione ho vissuto tanti momenti emozionanti dentro di me e dentro il mio cuore. Adesso alle finali di Lenzerheide potrò correre a cuor leggero, sarà una nuova bella occasione per divertirmi ma il peso me lo sono tolto oggi". Sono le parole di Marta Bassino appena avuta la certezza aritmetica di aver conquistato la Coppa del mondo di slalom gigante, la specialità più comune dello sci alpino. Quella della Bassino è la quarta coppa di gigante vinta da un'italiana dopo Deborah Compagnoni nel 1997, Denise Karbon nel 2008 e Federica Brignone lo scorso anno. Marta, 25 anni di Borgo San Dalmazzo, in questa stagione ha vinto quattro gare di gigante, una volta è giunta terza, una volta è caduta (in dicembre a Courchevel) e oggi sulle nevi slovacche di Jasna si è classificata quarta nella gara vinta dalla padrona di casa Petra Vlhova. Per la sciatrice slovacca quella odierna è la 19/a vittoria in carriera, il 43/o podio. Alle spalle dell'atleta 'legatà all'Italia perchè allenata da Livio Magoni, le giovane neozelandese Alice Robinson (a 16 centesimi) e l'americana Mikaela Shiffrin (a 37 centesimi), oggi al 102/o podio in Coppa. Per Bassino, campionessa mondiale di parallelo individuale a Cortina d'Ampezzo, la stagione che si concluderà tra due fine settimana in Svizzera è da incorniciare. "Ho vinto il gigante d'apertura a Soelden, poi il primo di Courchevel, il fine settimana di Kranjska Gora è stato molto emozionante (doppietta) come il podio a Plan de Corones: posso dire di aver fatto una superstagione - dice l'azzurra che è portacolori dell'Esercito -. In questa stagione sono cresciuta molto sotto tanti aspetti, da come affrontare le gare a tante altre cose, c'erano giorni nei quali ero felice, altri dove facevo più fatica". Marta nei giorni dei Mondiali di Cortina aveva espresso la sua devozione mariana, una eredità di famiglia e ogni anno cerca di recarsi assieme a mamma Elena e alla nonna al santuario di Lourdes, un luogo, come ha detto la sciatrice piemontese, "dove sento che oltre c'è qualcosa di molto potente". Bassino ha totalizzato 510 punti precedendo la francese Tessa Worley (362), la svizzera Michelle Gisin (344) e la statunitense Mikaela Shiffrin (340). La prossima tappa della Coppa del mondo femminile di svolgerà sabato 13 e domenica 14 ad Aare (Svezia) dove sono calendario due slalom speciali ai quali Bassino non prenderà parte. Le finali di Coppa si disputeranno a Lenzerheide dal 17 al 21 marzo.
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