Pirlo: "Ottima intesa Kulusevski-Morata. Su Berna terzino.."
Le parole di Andrea Pirlo, in conferenza stampa, sulla prestazione dei singoli.
AGI - Sono state ore di terrore quelle vissute a ottobre scorso a Ragusa da una prostituta, rapinata in casa da tre uomini e stuprata da uno di loro. Era stato il minore italiano S.S., successivamente arrestato per rapina pluriaggravata e lesioni personali, a chiamare in piena la donna e prendere un appuntamento di natura sessuale. Al suo posto, però, si è presentato un tunisino, che ha chiesto una prestazione gratis. Al rifiuto della donna, ha fatto finta di andarsene e in realtà ha aperto il portone ad altri due uomini, che sono entrati in casa. Lei ha cercato scampo in camera da letto, ma i tre l'hanno raggiunta e scaraventata a terra. Poi hanno messo a soqquadro l'abitazione e da un giubbotto in un armadio hanno rubato 50 euro e due anelli d'oro. Due di loro, poi, sono andati via mentre il tunisino è rimasto e ha obbligato la donna per ore ad avere rapporti sessuali con lui. Al termine di una indagine, scaturita dalla denuncia della donna, la squadra mobile di Ragusa ha individuato quello che le aveva telefonato. Il suo arresto è stato disposto dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale per i minorenni di Catania, su richiesta del Pm.
Il leader di Azione rivela la proposta: "Una roba tipo tu appoggi Conte e il Pd appoggia te a Roma"
La testimonianza: "La persona che era con me non la vedevo da diversi mesi per colpa della pandemia"
Lo studio ha preso in considerazione la cavità orale in pazienti, italiani e spagnoli, affetti da Covid
Lo scatto senza veli è da capogiro.
La donna che ha subito il furto nel parcheggio dell'ospedale era affetta da sclerosi
Conte si recherà alla Camera nella giornata di lunedì prossimo per chiedere la fiducia a seguito della crisi di governo.
I 70 anni dell'attore: "Con i soldi sono un disastro, mia moglie mi dà la paghetta. Giro ancora in motorino per capire il presente"
Gli aggiornamenti in tempo reale sull'emergenza coronavirus in Italia.
AGI - Le varianti del Covid in circolazione rappresentano "un problema serio" e "vanno considerate seriamente". Ne è convinto l'immunologo americano Anthony Fauci, direttore del National Institute of Allergy and Infectious Diseas. "Quella inglese è una variante più contagiosa che porterà più infezioni, più ricoveri e più decessi", ha spiegato, in collegamento con 'Che tempo che fa', su Raitre . E ha aggiunto: sul fronte del vaccino "siamo nella gamma di protezione, ma il problema delle mutazioni è da prendere seriamente in considerazione". Fauci si è poi detto "molto preoccupato" per il rifiuto del vaccino da parte di alcuni operatori sanitari. "Serve una campagna di informazione reale tra la gente per convincere tutti a considerare le ragioni del perché fare o non fare il vaccino. Se il personale medico rifiuta di vaccinarsi, tutti possono sentire di avere il diritto di dire 'io non prendo il farmaco". "I vaccini in generale sono tra gli interventi più sicuri che si possano effettuare in medicina". ha assicurato. "A eccezion fatta di reazioni allergiche e anafilattiche rarissime (6 per un milione) non ci sono stati eventi avversi che abbiamo notato. L'incidenza degli effetti avversi è talmente bassa che i benefici sono sicuramente meglio dei rischi". Secondo l'immunologo, però, è importante che anche i vaccinati continuino a portare la mascherina poiché non si conosce la capacità di contenere il contagio. "Non sappiamo ancora se i vaccini possono contenere la capacità di trasmettere il virus, se uno ne è colpito", ha osservato, "sia col prodotto Moderna che con quello Pfizer è garantita una copertura tra il 94 e il 95 per cento", ed è quindi lecito dire che non ci si ammala in modo grave. La protezione c'è, ma è importante continuare a portare la mascherina perché nessuno può sapere se, anche senza sintomi, anche con il vaccino, risulta contagioso o meno".Le farmacie sono "uno dei luoghi ideali per somministrare il vaccino anti-Covid e noi negli States stiamo espandendo i centri", ha aggiunto, spiegando che la creazione di nuovi centri dove inoculare le dosi del vaccino "è uno dei programmi del presidente Joe Biden". Dopo l'assalto a Capitol Hill "la sicurezza a protezione mia e di mia moglie sono state raddoppiate", ha raccontato Fauci. "È inaccettabile e una vergogna" che ci sia bisogno di proteggere scienziati e alti funzionari. "Negli Stati Uniti siamo in un momento di divisione estrema, come dimostra l'assalto al Campidoglio. Ma il presidente Biden non lascerà che la politica interferisca con la scienza, saranno i dati medici e scientifici ad essere seguiti" nella lotta alla pandemia. Il presidente lo ha detto pubblicamente e anche in privato al nostro team"., ha aggiunto Fauci. L'obiettivo del nuovo presidente Usa, con cui "ci sentiamo ogni giorno", sarà "accelerare nelle vaccinazioni" anche grazie al miglioramento della "collaborazione tra il Governo federale e il governo dei vari Stati", ha garantito.
Intervista a Telmo Pievani: "Le epidemie sono l'evento che ci ricorda che la natura è esattamente indifferente alle nostre sorti. Questa 'finitudine' è difficile da accettare"
L'inventore dei Responsabili nel 2010 in un'intervista a Repubblica
Johnson esorterà leader su opportunità per ricostruzione post-Covid
La nota: "Reazioni comuni a tutti i vaccini con mRNA, come febbre e nausea, potrebbero aver aggravato pazienti anziani"
AGI - L'asportazione totale delle mammelle e il rischio di perdere anche le ovaie per un tumore non hanno scoraggiato una donna che in Sardegna, passando per l'incubo e la chemioterapia, è riuscita ad avere una figlia. La piccola Margherita è nata a Cagliari il 30 ottobre scorso, dopo che sua madre Giorgia, 35 anni, ha dovuto affrontare un difficile percorso di guarigione e ricostruzione, inclusa una mastectomia bilaterale, lo stesso tipo di intervento al quale aveva scelto di sottoporsi, a scopo preventivo, l'attrice Angelina Jolie. "A febbraio del 2017 mi sono accorta di avere un nodulo al seno, è iniziato tutto da lì'", racconta Giorgia Sanna, paziente di Andrea Figus, direttore della Chirurgia plastica e microchirurgia del Policlinico universitario di Cagliari. Due mesi dopo la donna è stata operata la prima volta per la rimozione del tumore. All'intervento è seguita la radioterapia. "In quei giorni ho deciso di sottopormi a un test genetico dove è stata evidenziata una mutazione del gene BRCA 1, che aumenta il rischio dell'80% di sviluppare tumore mammario durante tutto l'arco della vita", ricorda la donna. "Per questo motivo, dopo averci pensato su, ho optato per una mastectomia profilattica bilaterale, trovando, però, difficoltà per l'intervento di ricostruzione, in quanto qua a Cagliari mi veniva proposta solamente la ricostruzione con le protesi". Ma poi Giorgia ha incontrato il chirurgo che le avrebbe restituito la speranza. "Con lui ho avuto la possibilità di poter fare un altro tipo di intervento che mi avrebbe permesso in un unico tempo di ridurre i rischi dovuti all'inserimento della protesi in una mammella irradiata". L'anno scorso, conclusa la radioterapia, racconta Andrea Figus, "Giorgia è stata sottoposta a un intervento durato 8 ore: le sono state asportate le ghiandole mammarie e contestualmente è stato prelevato il tessuto dall'interno delle cosce (Pap flap bilaterale) per poi ricostruire entrambi i seni, con un risultato positivo sia dal punto di vista clinico sia estetico". Col marito Mauro Frau, 36 anni, Giorgia ha affrontato paure e dolori e poi la gioia della nascita di Margherita. "Si prospettava l'eventualità dell'ovariectomia, uno degli interventi da mettere in atto per la profilassi e per evitare l'insorgenza di nuovi tumori", ricorda Mauro. "Purtroppo la mutazione espone a una probabilità maggiore di un'insorgenza di tumori a carico dell'ovaio. Avevamo una finestra di tempo molto ristretta e fortunatamente lei", dice pensando a Margherita, "è arrivata, non si è fatta attendere".
AGI - Il Pd non si lascia andare a "derive avventuristiche", ma è convinto che in Parlamento ci siano "forze democratiche, liberali, europeiste pronte a convergere nello sforzo" di far ripartire il Paese evitando "il salto nel buio" di una crisi di governo. Nicola Zingaretti si presenta davanti alla Direzione nazionale per ragguagliare il 'parlamentino' dem sugli sviluppi della crisi politica innescata dalle dimissioni della delegazione Iv al governo. Il nuovo appuntamento - dopo quello con segreteria, ufficio politico e assemblea dei deputati - serve anche a rassicurare sulla frenata subita dall'operazione 'responsabili' nelle ultime ore. Ancora lontani da quella 'quota 161' che assicura la maggioranza assoluta a Palazzo Madama, il governo, e chi lo guida, dovranno accontentarsi, con ogni probabilità, della maggioranza relativa che consente sì di tenere in piedi il governo ma difficilmente di governare senza ansie. Anche perché, sottolinea il segretario dem, "le sfide che attendono la maggioranza" non sono poche nè di poco conto. Di qui le rassicurazioni di Zingaretti sul fatto che "in Parlamento faremo appello ai rappresentanti dei cittadini perché tutti assumano le proprie responsabilità". I dem continuano dunque a respingere ogni ipotesi che li veda di nuovo al tavolo del governo con Matteo Renzi, ormai considerato inaffidabile. Etichetta che lo stesso Renzi allontana da sè senza esitazione. "Il tentativo di buttare la crisi di governo su di me, sui miei rapporti con il Pd, con Conte, sta diventando, francamente, imbarazzante", contrattacca da Mezz'ora In Più su Rai3. "Non sopporto questa lettura per cui la crisi è un problema personale mio. Non mi sta antipatico Conte nè ho problemi con il Pd ma con i miei figli, se il Paese va a carte quarantotto", ribadisce. "Conte ha detto che ha il governo migliore del mondo. Dico che è coraggioso ma lo rispetto. Ora dice che mi vuole 'asfaltare', mi sembra che al Senato non accadrà", pronostica. Quanto alla posizione dei 18 senatori Iv, ripete che "non possono votare la fiducia, ma voteranno lo scostamento e il dl Ristori". Insomma, sintetizza l'ex premier, "sono un patriota, ma se mi chiedete se faccio parte della maggioranza dico 'non più'". All'ex premier, il Pd rimprovera comunque di avere innescato una "crisi incomprensibile" anche ai governi degli altri Paesi del mondo, "sconcertati dal vedere l'Italia piombare in una crisi come questa all'indomani del varo del recovery Plan". Una crisi che "fa perdere credibilità al Paese". Basta attendere, dunque, e al termine del passaggio parlamentare, un poco alla volta, le forze "responsabili" arriveranno a dare forza al governo. Se l'appello alle forze moderate, democratiche ed europeiste non dovesse sortire l'effetto sperato, l'unica strada rimane quella che porta alle elezioni. Di certo il Pd "rifiuta qualsiasi ipotesi di coinvolgimento delle forze della destra nazionalista", aggiunge il segretario convinto che, alla prova delle urne, la vittoria della destra sia tutt'altro che scontata: "Il campo di forze progressiste ha ricominciato a vincere", ricorda Zingaretti riferendosi alle ultime tornate regionali e amministrative. Gli elettorati di centrosinistra e del M5s, "che nel 2019 erano in totale contrapposizione, hanno cominciato ad avvicinarsi, a volte anche prescindendo dai vertici. Lo stesso elettorale che punisce chi divide, chi isola e chi rompe facendo vincere la destra". E la giornata registra anche una nuova puntata del duello a distanza tra Clemente Mastella e Carlo Calenda, con il sindaco di Benevento che chiude la diretta su Rai3 quando arriva in studio la telefonata del leader di Azione, intenzionato a rispondere alle critiche piovutegli addosso. Ma c'è, da parte di Mastella anche un'anticipazione sul futuro: "Per quanto mi riguarda, poiché ritengo che il paesaggio politico cambierà, mi muoverò, con le poche stille di forza che ho ancora in questo mio crepuscolo di vita umana e politica per creare un movimento che si chiamerà 'Meglio noi, per l'Italia'. E visto quello che sta accadendo un pò di consenso lo registrerà...".
Andiamo a vedere, zona per zona, cosa è consentito fare e cosa no
Il professore di Biologia molecolare: "Possibili re-infezioni con la variante brasiliana, ma la profilassi può difenderci"
Il Cardinale, presidente della Cei, racconta la sua lotta contro il virus. E sul presente dice: "Condivido le parole di Mattarella, servono i costruttori"