Prandelli: "Possiamo fare male anche alla Lazio"
Il tecnico della Fiorentina è ottimista in vista della trasferta di campionato all'Olimpico.
AGI - Sono state ore di terrore quelle vissute a ottobre scorso a Ragusa da una prostituta, rapinata in casa da tre uomini e stuprata da uno di loro. Era stato il minore italiano S.S., successivamente arrestato per rapina pluriaggravata e lesioni personali, a chiamare in piena la donna e prendere un appuntamento di natura sessuale. Al suo posto, però, si è presentato un tunisino, che ha chiesto una prestazione gratis. Al rifiuto della donna, ha fatto finta di andarsene e in realtà ha aperto il portone ad altri due uomini, che sono entrati in casa. Lei ha cercato scampo in camera da letto, ma i tre l'hanno raggiunta e scaraventata a terra. Poi hanno messo a soqquadro l'abitazione e da un giubbotto in un armadio hanno rubato 50 euro e due anelli d'oro. Due di loro, poi, sono andati via mentre il tunisino è rimasto e ha obbligato la donna per ore ad avere rapporti sessuali con lui. Al termine di una indagine, scaturita dalla denuncia della donna, la squadra mobile di Ragusa ha individuato quello che le aveva telefonato. Il suo arresto è stato disposto dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale per i minorenni di Catania, su richiesta del Pm.
Il leader di Azione rivela la proposta: "Una roba tipo tu appoggi Conte e il Pd appoggia te a Roma"
La testimonianza: "La persona che era con me non la vedevo da diversi mesi per colpa della pandemia"
Lo studio ha preso in considerazione la cavità orale in pazienti, italiani e spagnoli, affetti da Covid
Lo scatto senza veli è da capogiro.
Conte si recherà alla Camera nella giornata di lunedì prossimo per chiedere la fiducia a seguito della crisi di governo.
I 70 anni dell'attore: "Con i soldi sono un disastro, mia moglie mi dà la paghetta. Giro ancora in motorino per capire il presente"
L'inventore dei Responsabili nel 2010 in un'intervista a Repubblica
AGI - L'asportazione totale delle mammelle e il rischio di perdere anche le ovaie per un tumore non hanno scoraggiato una donna che in Sardegna, passando per l'incubo e la chemioterapia, è riuscita ad avere una figlia. La piccola Margherita è nata a Cagliari il 30 ottobre scorso, dopo che sua madre Giorgia, 35 anni, ha dovuto affrontare un difficile percorso di guarigione e ricostruzione, inclusa una mastectomia bilaterale, lo stesso tipo di intervento al quale aveva scelto di sottoporsi, a scopo preventivo, l'attrice Angelina Jolie. "A febbraio del 2017 mi sono accorta di avere un nodulo al seno, è iniziato tutto da lì'", racconta Giorgia Sanna, paziente di Andrea Figus, direttore della Chirurgia plastica e microchirurgia del Policlinico universitario di Cagliari. Due mesi dopo la donna è stata operata la prima volta per la rimozione del tumore. All'intervento è seguita la radioterapia. "In quei giorni ho deciso di sottopormi a un test genetico dove è stata evidenziata una mutazione del gene BRCA 1, che aumenta il rischio dell'80% di sviluppare tumore mammario durante tutto l'arco della vita", ricorda la donna. "Per questo motivo, dopo averci pensato su, ho optato per una mastectomia profilattica bilaterale, trovando, però, difficoltà per l'intervento di ricostruzione, in quanto qua a Cagliari mi veniva proposta solamente la ricostruzione con le protesi". Ma poi Giorgia ha incontrato il chirurgo che le avrebbe restituito la speranza. "Con lui ho avuto la possibilità di poter fare un altro tipo di intervento che mi avrebbe permesso in un unico tempo di ridurre i rischi dovuti all'inserimento della protesi in una mammella irradiata". L'anno scorso, conclusa la radioterapia, racconta Andrea Figus, "Giorgia è stata sottoposta a un intervento durato 8 ore: le sono state asportate le ghiandole mammarie e contestualmente è stato prelevato il tessuto dall'interno delle cosce (Pap flap bilaterale) per poi ricostruire entrambi i seni, con un risultato positivo sia dal punto di vista clinico sia estetico". Col marito Mauro Frau, 36 anni, Giorgia ha affrontato paure e dolori e poi la gioia della nascita di Margherita. "Si prospettava l'eventualità dell'ovariectomia, uno degli interventi da mettere in atto per la profilassi e per evitare l'insorgenza di nuovi tumori", ricorda Mauro. "Purtroppo la mutazione espone a una probabilità maggiore di un'insorgenza di tumori a carico dell'ovaio. Avevamo una finestra di tempo molto ristretta e fortunatamente lei", dice pensando a Margherita, "è arrivata, non si è fatta attendere".
La donna che ha subito il furto nel parcheggio dell'ospedale era affetta da sclerosi
AGI - Il Pd non si lascia andare a "derive avventuristiche", ma è convinto che in Parlamento ci siano "forze democratiche, liberali, europeiste pronte a convergere nello sforzo" di far ripartire il Paese evitando "il salto nel buio" di una crisi di governo. Nicola Zingaretti si presenta davanti alla Direzione nazionale per ragguagliare il 'parlamentino' dem sugli sviluppi della crisi politica innescata dalle dimissioni della delegazione Iv al governo. Il nuovo appuntamento - dopo quello con segreteria, ufficio politico e assemblea dei deputati - serve anche a rassicurare sulla frenata subita dall'operazione 'responsabili' nelle ultime ore. Ancora lontani da quella 'quota 161' che assicura la maggioranza assoluta a Palazzo Madama, il governo, e chi lo guida, dovranno accontentarsi, con ogni probabilità, della maggioranza relativa che consente sì di tenere in piedi il governo ma difficilmente di governare senza ansie. Anche perché, sottolinea il segretario dem, "le sfide che attendono la maggioranza" non sono poche nè di poco conto. Di qui le rassicurazioni di Zingaretti sul fatto che "in Parlamento faremo appello ai rappresentanti dei cittadini perché tutti assumano le proprie responsabilità". I dem continuano dunque a respingere ogni ipotesi che li veda di nuovo al tavolo del governo con Matteo Renzi, ormai considerato inaffidabile. Etichetta che lo stesso Renzi allontana da sè senza esitazione. "Il tentativo di buttare la crisi di governo su di me, sui miei rapporti con il Pd, con Conte, sta diventando, francamente, imbarazzante", contrattacca da Mezz'ora In Più su Rai3. "Non sopporto questa lettura per cui la crisi è un problema personale mio. Non mi sta antipatico Conte nè ho problemi con il Pd ma con i miei figli, se il Paese va a carte quarantotto", ribadisce. "Conte ha detto che ha il governo migliore del mondo. Dico che è coraggioso ma lo rispetto. Ora dice che mi vuole 'asfaltare', mi sembra che al Senato non accadrà", pronostica. Quanto alla posizione dei 18 senatori Iv, ripete che "non possono votare la fiducia, ma voteranno lo scostamento e il dl Ristori". Insomma, sintetizza l'ex premier, "sono un patriota, ma se mi chiedete se faccio parte della maggioranza dico 'non più'". All'ex premier, il Pd rimprovera comunque di avere innescato una "crisi incomprensibile" anche ai governi degli altri Paesi del mondo, "sconcertati dal vedere l'Italia piombare in una crisi come questa all'indomani del varo del recovery Plan". Una crisi che "fa perdere credibilità al Paese". Basta attendere, dunque, e al termine del passaggio parlamentare, un poco alla volta, le forze "responsabili" arriveranno a dare forza al governo. Se l'appello alle forze moderate, democratiche ed europeiste non dovesse sortire l'effetto sperato, l'unica strada rimane quella che porta alle elezioni. Di certo il Pd "rifiuta qualsiasi ipotesi di coinvolgimento delle forze della destra nazionalista", aggiunge il segretario convinto che, alla prova delle urne, la vittoria della destra sia tutt'altro che scontata: "Il campo di forze progressiste ha ricominciato a vincere", ricorda Zingaretti riferendosi alle ultime tornate regionali e amministrative. Gli elettorati di centrosinistra e del M5s, "che nel 2019 erano in totale contrapposizione, hanno cominciato ad avvicinarsi, a volte anche prescindendo dai vertici. Lo stesso elettorale che punisce chi divide, chi isola e chi rompe facendo vincere la destra". E la giornata registra anche una nuova puntata del duello a distanza tra Clemente Mastella e Carlo Calenda, con il sindaco di Benevento che chiude la diretta su Rai3 quando arriva in studio la telefonata del leader di Azione, intenzionato a rispondere alle critiche piovutegli addosso. Ma c'è, da parte di Mastella anche un'anticipazione sul futuro: "Per quanto mi riguarda, poiché ritengo che il paesaggio politico cambierà, mi muoverò, con le poche stille di forza che ho ancora in questo mio crepuscolo di vita umana e politica per creare un movimento che si chiamerà 'Meglio noi, per l'Italia'. E visto quello che sta accadendo un pò di consenso lo registrerà...".
AGI - Le varianti del Covid in circolazione rappresentano "un problema serio" e "vanno considerate seriamente". Ne è convinto l'immunologo americano Anthony Fauci, direttore del National Institute of Allergy and Infectious Diseas. "Quella inglese è una variante più contagiosa che porterà più infezioni, più ricoveri e più decessi", ha spiegato, in collegamento con 'Che tempo che fa', su Raitre . E ha aggiunto: sul fronte del vaccino "siamo nella gamma di protezione, ma il problema delle mutazioni è da prendere seriamente in considerazione". Fauci si è poi detto "molto preoccupato" per il rifiuto del vaccino da parte di alcuni operatori sanitari. "Serve una campagna di informazione reale tra la gente per convincere tutti a considerare le ragioni del perché fare o non fare il vaccino. Se il personale medico rifiuta di vaccinarsi, tutti possono sentire di avere il diritto di dire 'io non prendo il farmaco". "I vaccini in generale sono tra gli interventi più sicuri che si possano effettuare in medicina". ha assicurato. "A eccezion fatta di reazioni allergiche e anafilattiche rarissime (6 per un milione) non ci sono stati eventi avversi che abbiamo notato. L'incidenza degli effetti avversi è talmente bassa che i benefici sono sicuramente meglio dei rischi". Secondo l'immunologo, però, è importante che anche i vaccinati continuino a portare la mascherina poiché non si conosce la capacità di contenere il contagio. "Non sappiamo ancora se i vaccini possono contenere la capacità di trasmettere il virus, se uno ne è colpito", ha osservato, "sia col prodotto Moderna che con quello Pfizer è garantita una copertura tra il 94 e il 95 per cento", ed è quindi lecito dire che non ci si ammala in modo grave. La protezione c'è, ma è importante continuare a portare la mascherina perché nessuno può sapere se, anche senza sintomi, anche con il vaccino, risulta contagioso o meno".Le farmacie sono "uno dei luoghi ideali per somministrare il vaccino anti-Covid e noi negli States stiamo espandendo i centri", ha aggiunto, spiegando che la creazione di nuovi centri dove inoculare le dosi del vaccino "è uno dei programmi del presidente Joe Biden". Dopo l'assalto a Capitol Hill "la sicurezza a protezione mia e di mia moglie sono state raddoppiate", ha raccontato Fauci. "È inaccettabile e una vergogna" che ci sia bisogno di proteggere scienziati e alti funzionari. "Negli Stati Uniti siamo in un momento di divisione estrema, come dimostra l'assalto al Campidoglio. Ma il presidente Biden non lascerà che la politica interferisca con la scienza, saranno i dati medici e scientifici ad essere seguiti" nella lotta alla pandemia. Il presidente lo ha detto pubblicamente e anche in privato al nostro team"., ha aggiunto Fauci. L'obiettivo del nuovo presidente Usa, con cui "ci sentiamo ogni giorno", sarà "accelerare nelle vaccinazioni" anche grazie al miglioramento della "collaborazione tra il Governo federale e il governo dei vari Stati", ha garantito.
Andiamo a vedere, zona per zona, cosa è consentito fare e cosa no
La nota: "Reazioni comuni a tutti i vaccini con mRNA, come febbre e nausea, potrebbero aver aggravato pazienti anziani"
Intervista a Telmo Pievani: "Le epidemie sono l'evento che ci ricorda che la natura è esattamente indifferente alle nostre sorti. Questa 'finitudine' è difficile da accettare"
Gli aggiornamenti in tempo reale sull'emergenza coronavirus in Italia.
AGI - Dustin Higgs, un afroamericano quarantottenne condannato a morte per l'uccisione di tre donne, ha ricevuto un'iniezione letale nel carcere di Terre Haute, in Indiana. Si tratta della tredicesima esecuzione in sei mesi, ovvero da quando lo scorso luglio il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha ripreso le esecuzioni federali dopo 17 anni di moratoria. Un tribunale aveva chiesto di rimandare l'esecuzione sostenendo che Higgs, affetto da Covid-19, avrebbe sofferto molto a causa delle condizioni dei suoi polmoni. La Corte Suprema aveva però accolto il successivo ricorso del Dipartimento di Giustizia, dando il via libera all'iniezione letale. Nel gennaio 1996 Higgs aveva invitato tre giovani donne nel suo appartamento di Washington. Dopo che una di loro aveva rifiutato le sue avance sessuali, Higgs si era offerto di accompagnarle a casa insieme a un suo amico. Le tre donne furono invece portate in un posto isolato dove furono uccise a colpi di pistola dall'amico, su ordine di Higgs, che nel 2000 fu condannato a morte per sequestro e omicidio. L'uomo che sparò alle tre giovani fu invece condannato all'ergastolo. L'avvocato di Higgs aveva invano chiesto clemenza a Trump lo scorso dicembre affermando che fosse "arbitrario e ingiusto" che al suo assistito fosse stata inflitta una pena superiore a quella stabilita per l'esecutore materiale degli omicidi. Tra le 13 persone che, dallo scorso luglio, hanno ricevuto l'iniezione letale nel carcere di Terre Haute c'è anche la prima donna in quasi 70 anni a essere giustiziata: Lisa Montgomery. La morte di Higgs arriva a pochi giorni dal giuramento del presidente eletto, Joe Biden, che ha promesso di lavorare con il Congresso per abolire la pena di morte a livello federale. I parlamentari democratici hanno preparato un disegno di legge in materia che ha possibilità di essere approvato, ora che il partito dell'Asinello ha conquistato la maggioranza anche al Senato.
AGI - Otto milioni 169 mila 926 contatti unici. Dal 7 al 16 gennaio. Nove giorni. Per un post su Facebook di una conferenza vecchia di due anni fa. È capitato al professor Paolo Crepet, psichiatra e sociologo molto noto anche per le sue frequenti apparizioni televisive. Conferenza in cui racconta la storia di Niko Romito, chef stellato di Castel di Sangro, in Abruzzo. E di come ha iniziato la sua attività, rilevando un vecchio ristorante del padre al momento della morte e rivoluzionandone il concetto. L'occasione è la presentazione a Foligno al Festival di Filosofia del suo libro, “Passione”, edito da Mondadori nel 2018, nel corso della quale lo psichiatra parla anche del rapporto genitori-figli e della passione per ciò che si fa. Il giorno dopo l'Epifania, un amico del professore, organizzatore di concerti, posta sul proprio profilo Facebook il video, della durata di 8 minuti e 22 secondi in tutto: “Quella di Romito è la storia di una cocciutaggine, che come dice Renzo Piano – spiega tra le altre cose il professore nell'incontro di Foligno con i lettori – all'inizio non è una cosa intelligente, ma è l'introduzione alla passione”. Il video in un attimo spopola. Il capo dei social Mondadori riferisce a Crepet che non si è mai vista una cosa simile per nessun autore del gruppo. Dunque, un successo. E lui come lo spiega? “Che c'è un bisogno enorme di qualcuno che ti ascolti, perché c'è una solitudine immensa in quanto ci si sente soli”, risponde Crepet. Per Crepet “soprattutto i genitori si sentono soli” perché con i ragazzi “hanno perso il contatto” per una ragione molto semplice, “perché fino all'altro ieri – prima della pandemia – avevano adottato una filosofia educativa che non prevedeva alcun divieto, nel senso che si trattava di una cultura ‘riparativa del danno', tesa a blandire i ragazzi, a smussare le loro difficoltà, a giustificarli, quando poi è improvvisamente si è presentato uno Stato che norma, che impone delle regole e dei divieti, loro sono entrati nel pallone”. Si spieghi, professore: vuole dire che i genitori non sanno più come contenere i propri figli e non si sanno imporre? “Esattamente. Perché se fino all'altro ieri a mio figlio non ho mai detto di no e il primo no alla possibilità di muoversi, di fare qualsiasi cosa ti arriva da Conte, non sono nemmeno capaci di giustificare e regolamentare quest'aspetto, non sanno nemmeno come mediarlo”. Tant'è vero, spiega ancora Crepet, che tutto ciò che accade oggi “dove c'è una rissa al giorno piuttosto che una movida clandestina, è una cosa tremenda. Siamo di fronte ad una generazione che non capisce più nulla”. Professore può fare un esempio più concreto? “Un tempo da ragazzi – risponde lo psichiatra – quando combinavamo qualche pasticcio, i genitori ci dicevano: adesso non esci più di casa”. Oggi, invece, "è lo Stato che ti dice di non uscire più di casa”. E questo cosa comporta, professore? “Che il fatto di non uscire più di casa, non è più una punizione, un castigo, ma è solo un consiglio…”. Che in quanto tale ha il valore che ha… “Non capisci più niente. I ragazzi non capiscono più nulla. È se avessimo dato cazzotti perché i ragazzi rompevano le scatole e invece oggi li dessimo per mettere a posto i denti… È un vero controsenso. Siamo entrati in una sorta loop culturale pazzesco – spiega Crepet – che rischia di creare solo che confusione, vengono lanciati ogni giorno segnali contraddittori, disorientanti”. Secondo Paolo Crepet dietro agli oltre 8 milioni di contatti per il video della sua conferenza “c'è anche tutto questo: necessità di risposte”. “Quindi una persona con i capelli bianchi, come i miei, ma anche con delle competenze, che ti dice in maniera forse anche provocatoria quale è il problema, non cosa devi fare, è chiaro che il confronto diventa una cosa inevitabilmente necessaria”. E per lei cosa diventa? “Per me diventa un motivo di enorme responsabilità, perché c'è una massa che preme, che chiede”. E in questa massa cosa c'è, professor Crepet? “Non è più solo lo zoccolo duro di insegnanti o un po' di mamme. Tre milioni di contatti sfugge a qualsiasi categoria sociologica. È tanta gente, molto smarrita. Che ha trovato questo spezzone di poco più di 8 minuti – l'ultima annotazione – inusitatamente lungo perché ci si è abituati a ragionare sul tempi brevi. Sulla battuta o sulla bestemmia dando così sfogo alla nostra ira sociale”. “Siamo abituati a reazioni immediate, mancano strumenti di analisi e di critica. Una comunicazione così ermetica, istantanea, non aiuta”, conclude Crepet. Il fenomeno degli 8 milioni su Facebook è molto simile a ciò che il professore riscontrò nel 2004 quando con Confartigianato fondò la “Scuola per genitori”: fino al 2016 fu boom di iscrizioni, 30 mila utenti per 36 sedi. Allora il problema dei genitori però era un altro: i padri non sapevano a chi lasciare le aziende perché i figli non volevano saperne delle loro aziende, ma ne pretendevano i dividendi. Come cambiare l'auto ogni anno. “Devo dire a mio figlio che non posso”, mi dice il signore che ho davanti. “"Glielo dica lei", obietto. E lui: "In che modo?". "Come lo ha detto a me". "Professore, non glielo potrebbe dire lei…?" “È tutto vero, non è una battuta. Il problema di quel signore è che suo figlio era venuto su come l'insalata”, conclude lo psichiatra.
AGI - “Non vedo punti di contatto tra diritto di opinione e capacità di provocare violenza”. Lo ha detto il Ceo di Apple, Tim Cook, difendendo la decisione della sua compagnia di rimuovere la piattaforma social Parler a causa dei suoi contenuti violenti. Apple e Google avevano deciso di togliere la app del sito in seguito alle violenze scoppiate il 6 gennaio e culminate nell'assalto al Congresso. Parler è diventata la piattaforma dei trumpiani, confluiti per protesta in un luogo che consideravano immune da censure e dove potevano lanciare i loro messaggi di protesta e di odio. “Abbiamo controllato la portata del loro linguaggio - ha spiegato Cook, parlando a Fox News - e visto che era molto violento. Non lo consideriamo un diritto d'opinione e non vediamo cosa c'entri con l'istigazione alla violenza. Noi, naturalmente, non vogliamo controllare internet, ma non crediamo che la piattaforma debba essere considerata solo una replica di internet”. Ci sono regole da rispettare, ha concluso Cook, ed è “ciò che chiediamo alla gente”.