Ranieri, complimenti a sorpresa per....l'arbitro
Il tecnico romano si è complimentato con i suoi e con il direttore di gara.
Lorella Cuccarini ha replicato contro Maria Teresa Ruta, che l'aveva pubblicamente criticata al GF Vip.
AGI - Circondato da migliaia di scorpioni vivi in un laboratorio nel deserto occidentale dell'Egitto, Ahmed Abu al-Seoud accarezza delicatamente uno dei suoi aracnidi dalla coda ricurva prima di estrarre una goccia del suo veleno. Ingegnere meccanico che ha lavorato nel settore petrolifero per quasi due decenni, Abu al-Seoud ha deciso nel 2018 di intraprendere una strada diversa, producendo veleno di scorpione per la ricerca farmaceutica. "Stavo navigando in Internet e ho visto che il veleno di scorpione era uno dei più costosi sul mercato", ha detto il 44enne, aggirandosi in camice bianco nel suo laboratorio. "Così ho pensato tra me e me: perché non approfittare di questo ambiente desertico in cui vagano?". I ricercatori biomedici stanno studiando le proprietà farmaceutiche del veleno di scorpione, rendendo la rara e potente neurotossina un prodotto molto ricercato e ora disponibile in diversi Paesi del Medio Oriente. "Dozzine di molecole bioattive derivate dallo scorpione hanno dimostrato di possedere proprietà farmacologiche promettenti", ha sottolineato una ricerca pubblicato lo scorso maggio sulla rivista Biomedicines. I laboratori stanno ora studiando i suoi potenziali effetti antimicrobici, immunosoppressivi e anti-cancro, tra gli altri, sperando di usarli o sintetizzarli un giorno per i farmaci. Abu al-Seoud proviene dall'oasi di Dakhla, situata nella vasta provincia egiziana della Nuova Valle e circa 800 chilometri a sud-ovest del Cairo. Dune di sabbia e palme imponenti circondano il suo laboratorio, che lui chiama affettuosamente il 'Regno dello Scorpione'. "Qui, ogni famiglia ha una storia su una puntura di scorpione", racconta Abu al-Seoud. Per indurli a secernere veleno nelle condizioni controllate del laboratorio, gli scorpioni ricevono una leggera scossa elettrica. Quindi si aspettano 20-30 giorni tra le estrazioni per ottenere il veleno della massima qualità. "Ciò che conta è il livello di purezza", spiega Abu al-Seoud, aggiungendo che per ottenerne un grammo serve il veleno di 3.000-3.500 scorpioni. Una volta estratto, il liquido viene refrigerato e trasportato al Cairo, dove viene essiccato e confezionato per la vendita in polvere. Il laboratorio "è certificato (dal governo) e ha la capacità di esportare questo prodotto unico", ha riferito la 25enne Nahla Abdel-Hameed, farmacista che lavora nel centro. Abdel-Hameed ha fatto riferimento ad alcuni studi scientifici che hanno esplorato i benefici curativi del veleno nella cura di alcune malattie. Mohey Hafez, membro della camera farmaceutica presso la Federazione delle industrie egiziane, è stato più cauto nella sua valutazione dei suoi usi attuali. "I veleni di scorpione e serpente possono essere usati per produrre antisieri", ha spiegato ad AFP. "Non esiste un farmaco pronto che dipenda interamente dal veleno come ingrediente diretto, ma ci sono state ricerche promettenti sui suoi usi". La provincia di New Valley vanta cinque diverse specie di scorpioni, tra cui il velenosissimo Leiurus quinquestriatus, il cui veleno può essere venduto fino a 7.500 dollari al grammo, secondo Abu al-Seoud. Mentre l'ex ingegnere cattura le 'sue' creature, si fa aiutare nella rischiosa caccia dai residenti dei villaggi vicini che dota di guanti, pinzette, stivali, luci Uv e siero antiveleno. I cacciatori di scorpioni guadagnano da 1 a 1,5 sterline egiziane (da 6 a 10 centesimi circa) per animale catturato. L'obiettivo futuro di Abu al-Seoud è di allevare gli scorpioni piuttosto che catturarli. Finora sono stati raccolti circa 20.000 animali, secondo il partner commerciale Alaa Sabaa, mentre il laboratorio ha una capacità massima di 80.000. Il progetto autofinanziato finora è costato circa cinque milioni di sterline egiziane (320.000 dollari) e ha anche attirato il sostegno del governo. (AGI)
La prima apparizione di Elodie a Sanremo 2021 nel ruolo di co-conduttrice è stata caratterizzata da un look impeccabile e da un imprevisto in diretta.
Il responsabile del gesto è un ragazzo intorno ai venti anni, che era armato di coltello. È stato colpito dagli agenti e trasportato in ospedale.
Nel primo weekend di marzo il tempo subirà un cambiamento. Dopo settimane comandate da un possente anticiclone avverrà una rivoluzione a livello atmosferico. Su molte regioni tornerà a piovere e nevicare assieme anche a un rinforzo dei venti. Il team del sito www.iLMeteo.it comunica che da venerdì l'atmosfera comincerà a diventare via via più instabile, ma dal fine settimana l'alta pressione presente in Europa si scinderà in due parti. La prima salirà verso Nord e l'altra si dirigerà verso Sud. Il movimento verso Nord favorirà la discesa di aria più fredda che sabato oltre a far calare le temperature, provocherà un deciso aumento della nuvolosità al Nord e al Centro con precipitazioni che interesseranno velocemente il Nordest e poi maggiormente il Nordovest (nevicate sopra i 6-800 metri) e le regioni adriatiche (neve a 1500 metri). Domenica il tempo migliorerà un po’ ovunque, ma entro sera un vortice ciclonico dalla Tunisia salirà verso la Sardegna dove il tempo tenderà a peggiorare. Infine da Lunedì 8 marzo, festa della donna, il vortice piloterà una perturbazione che interesserà con piogge e anche temporali il Centro-Sud. Inizierà poi una fase meteorologica caratterizzata da correnti oceaniche a tratti instabili che causeranno un tempo perturbato sull’arco alpino e sugli Appennini dove non mancheranno nevicate. NEL DETTAGLIO Mercoledì 3. Al nord: locale nuvolosità, a tratti compatta. Al centro: bel tempo prevalente. Al sud. Soleggiato. Giovedì 4. Al nord: tempo stabile, locali foschie. Al centro: bel tempo prevalente. Al sud: poco nuvoloso Venerdì 5. Al nord: entro sera peggiora sul Triveneto con piogge. Al centro: a tratti instabile su Sardegna e Tirreniche, possibile qualche pioggia. Al Sud: nubi sparse. Sabato con veloce irruzione fresca, instabile al Nordovest, regioni adriatiche, Appennini. Neve sulle Alpi.
Il nuovo Dpcm anti Covid, firmato ieri dal premier Mario Draghi, fissa le nuove regole che saranno in vigore dal 6 marzo al 6 aprile (Pasqua e Pasquetta comprese). Scuola, spostamenti, asporto, seconde case, cinema, musei, teatri: cosa si può fare e cosa no nell'Italia alle prese con una nuova ripresa dei contagi a causa della diffusione nel Paese delle varianti del Coronavirus? La stretta più significativa riguarda la scuola, non solo in zona rossa. Nella fascia più alta di rischio Covid è prevista la sospensione dell’attività in presenza delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell’infanzia ed elementari. Resta garantita la possibilità di svolgere attività in presenza per gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali. Per quanto riguarda le zone arancioni e gialle, i Presidenti delle regioni potranno disporre la sospensione dell’attività scolastica: nelle aree in cui abbiano adottato misure più stringenti per via della gravità delle varianti; nelle zone in cui vi siano più di 250 contagi ogni 100mila abitanti nell’arco di 7 giorni; nel caso di una eccezionale situazione di peggioramento del quadro epidemiologico. Per quanto riguarda gli spostamenti è confermato, fino al 27 marzo, il divieto già in vigore di spostarsi tra regioni o province autonome diverse, con l’eccezione degli spostamenti dovuti a motivi di lavoro, salute o necessità. Si potrà andare nelle seconde case se si trovano in zona gialla e arancione, ma solo se disabitate. Non si potrà andare nella seconda casa con amici e parenti. Resta in ogni caso il divieto di raggiungere le seconde case per chgi vive in zona rossa anche se queste si trovano in fascia bianca, gialla o arancione. Si amplia il novero dei Paesi interessati della sperimentazione dei voli cosiddetti 'Covid tested'. A chi è stato in Brasile nei 14 giorni precedenti è consentito l’ingresso in Italia anche per raggiungere domicilio, abitazione o residenza dei figli minori. Tra i punti più dibattuti del nuovo Dpcm vi è quello che riguarda l'asporto, che resta vietato per i bar dopo le 18 ma sarà invece consentito alle enoteche e agli esercizi di commercio al dettaglio di bevande fino alle 22. Polemico il presidente dell'Anci, Antonio Decaro, che ha sintetizzato così il suo pensiero: "Scuole chiuse ma movida libera". Qualche novità è in arrivo per il mondo della cultura e dell'arte. Nelle zone gialle si conferma la possibilità per i musei di aprire nei giorni infrasettimanali, garantendo un afflusso controllato. Dal 27 marzo, sempre nelle zone gialle, è prevista l’apertura anche il sabato e nei giorni festivi. Dal 27 marzo, nelle zone gialle si prevede la possibilità di riaprire teatri e cinema, con posti a sedere preassegnati, nel rispetto delle norme di distanziamento. La capienza non potrà superare il 25% di quella massima, fino a 400 spettatori all’aperto e 200 al chiuso per ogni sala. Restano chiusi palestre, piscine e impianti sciistici. Nelle zone rosse, saranno chiusi i servizi alla persona come parrucchieri, barbieri e centri estetici. Un capitolo a parte riguarda le zone bianche, quelle con il più basso rischio Covid (attualmente solo la Sardegna). In questa fascia si prevede la cessazione delle misure restrittive previste per la zona gialla, pur continuando ad applicarsi le misure anti-contagio generali (come, per esempio, l’obbligo di indossare la mascherina e quello di mantenere le distanze interpersonali) e i protocolli di settore. Restano sospesi gli eventi che comportano assembramenti (fiere, congressi, discoteche e pubblico negli stadi). Si istituisce un 'tavolo permanente' presso il Ministero della salute, con i rappresentanti delle regioni interessate, del Comitato tecnico-scientifico e dell’Istituto superiore di sanità, per monitorare gli effetti dell’allentamento delle misure e verificare la necessità di adottarne eventualmente ulteriori.
La relazione come tempo di cura: la dolcissima storia di Lea e Angelo, entrambi di 86 anni, che stanno combattendo assieme il Covid-19.
Amadeus ha scagliato una frecciatina contro uno spot sulla Liguria mandato in onda al Festival di Sanremo 2021.
"Sospendere il cashback e aggiungere queste risorse, pari a circa 5 miliardi, al prossimo decreto del governo destinato ai ristori. Ci auguriamo che la sua concretezza prevalga, e che sia così possibile modificare un provvedimento inutile e sbagliato". Lo chiede Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d'Italia, in una lettera inviata al presidente del Consiglio, Mario Draghi. "Riteniamo assurdo - scrive tra l'altro Meloni - che davanti al perdurare dell’emergenza sanitaria, con imprese e partite Iva che chiudono, con cittadini che hanno perso o rischiano di perdere il loro posto di lavoro, il governo abbia come priorità la lotta al contante e l’incentivazione dei pagamenti elettronici. Proprio per questo, Fratelli d’Italia ha presentato al Senato una mozione che impegna il governo a sospendere la misura del cashback, destinando le somme stanziate per sostenere la ripresa delle categorie commerciali più colpite dalle misure anti Covid, come bar, ristoranti e palestre". "La mozione, pubblicata il 26 gennaio 2021 e che le invio in allegato, è stata sottoscritta anche da diversi esponenti di altri partiti politici che oggi fanno parte della maggioranza di governo. Purtroppo, non ci è stata concessa la possibilità di discutere questa mozione in Aula prima che si definisca il nuovo decreto ristori, negando così di sottoporre al dibattito parlamentare una proposta di buon senso condivisa anche da altre forze politiche". "Non ci resta, signor presidente, che far avere direttamente a lei questa proposta, nella speranza che possa approfondirla e valutarla senza pregiudizi. Chiediamo che, già nel primo provvedimento del suo governo a sostegno del mondo produttivo, i cinque miliardi stanziati per il cashback - conclude Meloni - siano meglio utilizzati per dare respiro alle migliaia di imprese in difficoltà, sostenere il tessuto produttivo e tutelare i posti di lavoro".
Reggiseno nero, tuta nera e pancia di fuori
Maxi rissa in centro a Desio, in provincia di Monza e Brianza, con tanto di machete e mazze da baseball. Lo sconto, nato a causa di una ragazza, è stato organizzato su Instagram: una ventina i ragazzi coinvolti e due gruppi contrapposti, uno proveniente da Cinisello Balsamo e l’altro da Desio. E' stato evitato il peggio con l’intervento immediato delle pattuglie dei carabinieri che hanno circondato la piazza e bloccato alcuni soggetti. Sei le persone denunciate per rissa aggravata e porto abusivo di oggetti atti ad offendere. I carabinieri hanno sequestrato la mazza da baseball utilizzata durante lo scontro. Presente anche un machete come emerso dai video pubblicati sui social dagli stessi ragazzi. Proseguono le indagini per l’identificazione degli altri partecipanti alla rissa, mentre è stato prezioso il contributo dei cittadini che attraverso alcuni video hanno consentito ai militari dell’arma di identificare tutti i soggetti. Dei sei soggetti, tre non ancora maggiorenni sono stati deferiti alla procura per i minorenni. I giovani provenienti da fuori Comune sono stati tutti sanzionati per il mancato rispetto della normativa Covid.
AGI - Nove decessi su 10 per coronavirus si sono verificati in Paesi con alti livelli di obesità. E' il risultato di una ricerca - rilanciata dall'Organizzazione mondiale della sanità - che stabilisce la stretta correlazione tra l'eccessivo peso corporeo e i decessi per Covid. Lo studio della World Obesity Federation (Wof), che rappresenta scienziati, medici e ricercatori di oltre 50 associazioni del settore, ha mostrato che i tassi di mortalità sono 10 volte più alti dove almeno il 50% della popolazione è in sovrappeso. Lo studio offre nuove indicazioni sul perché le persone in alcuni Paesi muoiono a ritmi maggiori dopo aver contratto il virus rispetto ad altri. Sul fronte delle campagne di vaccinazioni, l'età viene considerata come il fattore che più influisce sugli esiti gravi della malattia, ma secondo il Wof la nuova ricerca "mostra per la prima volta come l'obesità sia il secondo elemento" da prendere in considerazione. Di qui la richiesta di una corsia preferenziale nelle campagne di vaccinazione per chi è in sopvrappeso. Secondo Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell'Oms, lo studio "deve fare da campanello d'allarme per i governi di tutto il mondo", che devono combattere l'obesità. Anche l'analisi degli ultimi dati sulla mortalità per Covid della Johns Hopkins University e di quelli dell'Osservatorio sulla salute globale dell'Oms sull'obesità aveva rilevato che 2,2 milioni dei 2,5 milioni di morti globali avvenivano in Paesi con alti livelli di obesità.
Neanche il tempo di iniziare che il Festival di Sanremo potrebbe già essere finito per Filippo Maria Fanti, in arte Irama.
AGI - In attesa di sbarcare sulla Luna, ‘SpaceX' di Elon Musk ha trovato il posto dove costruire una propria città. Non sul pianeta rosso, ma molto più vicino: in Texas, a tre chilometri dalla foce del Rio Grande, vicino al confine con il Messico. Il nome è stato già scelto: “Starbase”. È bastato un messaggio di sei parole sull'account ufficiale su Twitter, “Creating the city of Starbase, Texas”, rivolto ai suoi oltre 48 milioni di followers, per scatenare l'attenzione attorno al nuovo progetto del miliardario visionario di origine sudafricana. Sarà nella stessa zona dove si trova Boca Chica, piccolo borgo nel sud del Texas, sede della base spaziale di Musk, ‘SpaceX', ma dovrà diventare molto più grande. Il fondatore di Tesla non si limiterà solo a cambiare il nome, da Boca Chica a Starbase, ma ad allargare l'insediamento fino a trasformarlo in una città vivibile del futuro, con una regolamentazione autonoma e proprie leggi, come una specie di ‘città privata', sull'onda di quelle hi-tech di cui si comincia a parlare in Arizona. Per creare la nuova città, SpaceX vorrebbe spingere i residenti della zona a firmare una petizione per mettere ai voti la possibilità di potersi organizzare autonomamente, con leggi e regolamenti. In Arizona si parla da tempo di creare città private in cui gli amministratori potrebbero essere direttamente i Ceo delle aziende hi-tech proprietarie. Qualcosa di simile potrebbe accadere in Texas con ‘Starbase'. Intanto, Musk punta a dotare l'area di una serie di infrastrutture, come un sistema idrico pubblico, visto che finora l'acqua viene portata con autobotti che partono dalla vicina Brownsville e viene immagazzinata in enormi cisterne. A rendere questa storia non la solita suggestione fantascientifica, c'è il comunicato ufficiale della contea di Cameron, con cui gli amministratori hanno annunciato di essere stati contattati da SpaceX e di aver ricevuto la notifica a cambiare il nome del borgo. “Se Elon Musk vuole battere la strada fino in fondo - ha confermato il giudice della contea, Eddie Trevino - dovrà seguire tutte le procedure previste dalla legge. Non basta un tweet”. Il tweet conferma che Musk è sempre più deciso a lasciare la California. Da un anno, dopo lo scoppio della pandemia, il fondatore di Tesla è andato allo scontro con il governatore democratico Gavin Newsom. Musk definì “fascista” la decisione di imporre il lockdown. “Ci restituiscano la nostra dannata libertà”, era stato il suo commento. Il Texas, dove da ieri sono state tolte tutte le limitazioni legate alla pandemia ed è stato annunciato il ritorno alla ‘normalità', ha indirettamente fornito un altro assist a Musk perché tolga ogni indugio e sposti tutta la sua produzione nello Stato del sud. Il tweet di ieri, nello stesso giorno in cui il Texas ha tolto i divieti, sembra confermare che il viaggio è cominciato. Se sarà più breve di quello sulla Luna, lo capiremo nei prossimi mesi.
Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte e Campania sono a rischio zona rossa: le regioni stanno facendo i conti con un aumento dei casi legati alla variante inglese.
AGI - Meghan Markle, la moglie del principe Harry, indossò preziosi orecchini di diamante, donatigli per il suo matrimonio da Mohammed bin Salman (Mbs) pochi giorni dopo l'uccisione del giornalista Jamal Khashoggi, di cui secondo gli Stati Uniti lo stesso principe ereditario saudita è stato il mandante. A riportarlo è il Times of London secondo cui la duchessa di Sussex indossò i gioielli in una cena formale alle isole Fiji nel 2018, tre settimane dopo il barbaro assassinio del reporter nel consolato saudita di Istanbul e quando già circolavano con insistenza sui media internazionali i sospetti su chi fosse il mandante dell'omicidio. Mbs aveva pranzato con la regina durante una 'tre giorni' a Londra nel marzo 2018, due mesi prima del matrimonio di Harry e Meghan. Non vi è alcuna traccia del fatto che li abbia dati personalmente a Meghan o l'abbia incontrata. Ma, secondo il giornale, Meghan era a conoscenza della provenienza di quegli orecchini il giorno che scelse di indossarli pubblicamente; e lo stesso personale di Kensington Palace rimase sorpreso del fatto che avesse deciso di indossarli, considerate le sue posizioni sui diritti delle donne. Un portavoce dei duchi di Sussex ha fatto sapere che gli avvocati della coppia hanno già scritto al Times denunciando l'articolo come "pretestuoso". I sospetti su Mbs come mente dell'omicidio iniziarono a circolare subito dopo la notizia della morte di Khashoggi, ma secondo una fonte vicina a Meghan e Harry la ex attrice americana non ne era informata. Il Times ha scritto che in occasione di quella cena, Meghan aveva informato lo staff che gli orecchini erano stati dati in prestito da un gioielliere, ricostruzione respinta dai legali dei Sussex. L'articolo arriva a pochi giorni dalla messa in onda dell'attesa intervista di Meghan e Harry - trasferitisi da un anno in California dopo aver lasciato la Royal Family non senza polemiche - a Ophra Winfrey su Cbs. Per il portavoce dei duchi "non si tratta di una coincidenza", ma di una mossa per screditare la duchessa di Sussex alla vigilia del racconto della sua esperienza da reale che ha già definito "quasi mortale". Sempre il Times ha rispolverato oggi vecchie accuse di bullismo mosse nel 2018 contro Meghan da alcuni collaboratori a Buckingham Palace e già respinte dalla coppia. Alla vicenda già nota si è aggiunta la rivelazione di una denuncia formale presentata contro Meghan sempre quell'anno da Jason Knauf, all'epoca addetto stampa dei Sussex quando ancora facevano parte della Famiglia Reale. Buckingham Palace si è detto "molto preoccupato" e ha fatto sapere che esaminerà le accuse di bullismo mosse a Meghan Markle.
WhatsApp al lavoro per rafforzare la privacy degli utenti. L’applicazione più utilizzata al mondo per la messaggistica istantanea starebbe concentrando i suoi sforzi su un upgrade. La nuova funzionalità dovrebbe permettere agli utenti di attivare un timer da abbinare alle foto che condividono, su gruppi o nelle singole chat. In questo modo, trascorso il tempo indicato, le foto si 'autodistruggeranno' e non saranno più disponibili per gli interlocutori per usi futuri (a meno che l’utente non le condivida nuovamente). A rivelare la novità, scrive laleggepertutti.it, è stata la rivista specializzata Wabetainfo. Un cambiamento che va nella direzione di un rafforzamento della privacy degli utenti che avviene non a caso: di recente, le controverse politiche dell’app sulla protezione dei dati personali sono state fonte di numerose polemiche (per approfondire leggi qui: Nuove condizioni privacy WhatsApp: cosa cambia). Proprio per metterle a tacere, WhatsApp vuole implementare nuove funzionalità come questa, anche perché c’è un’emorragia di utenti e una crisi di fiducia a cui rimediare (per approfondire leggi qui: Addio a WhatsApp: partito l’esodo verso Signal). Si ritiene che le foto che si autodistruggono possano porre un freno alle numerose violazioni della privacy che avvengono proprio sfruttando l’app. Certamente è un passo avanti: si pensi al revenge porn (per approfondire leggi qui: Cos’è il revenge porn) e alle foto e ai video hard che coppie di fidanzati si scambiano, salvo poi accadere, a rottura avvenuta, che tutto questo materiale continui a restare nella memoria dell’ex con il pericolo di utilizzi illeciti per vendetta. Naturalmente non è la panacea di tutti i mali: una volta impostato il timer e trascorso il tempo, il contenuto diventa invisibile a chi lo riceve. Ma il destinatario potrebbe anche averne estratto una copia prima, per esempio facendo uno screenshot alla foto ricevuta. Insomma: chi vuole potrà ancora riuscire ad approfittare dei contenuti che gli vengono inviati. La notizia, però, è nel fatto stesso che l’applicazione, che vanta un miliardo e 600 milioni di utenti attivi, stia maturando una maggiore sensibilità nei confronti del diritto alla riservatezza. Non è inoltre escluso che l’inibizione dello screenshot prima che il contenuto svanisca non possa essere implementata in futuro. Per ora bisognerà accontentarsi di veder comparire il contatore a sinistra dello spazio di scrittura. Una volta autodistrutte, le immagini non potranno più essere importate, condivise o utilizzate a vario titolo. Chi abbandona una chat di WhatsApp dove sono stati condivisi dei contenuti col timer e rientra dopo che il tempo per fruirne è scaduto, non potrà nemmeno visualizzarli. Per i testi, WhatsApp aveva già qualcosa di analogo, con i messaggi che vengono eliminati dopo una settimana e non sono più visibili. Ma sulle foto, l’app di messaggistica di Marco Zuckerberg arriva in ritardo: la rivale Telegram, una delle principali concorrenti di WhatsApp, possiede da quattro anni una funzionalità di questo tipo, con tanto di avviso al mittente se il destinatario ha fatto uno screenshot.
Morgan ha rilasciato la versione integrale de “Le brutte intenzioni”, brano scaturito dalle modifiche alla canzone presentata con Bugo a Sanremo 2020.
La performance di Zlatan Ibrahimovic sul palco di Sanremo 2021 divide i social tra critiche e apprezzamenti. L'attaccante del Milan è stato ospite di Amadeus e Fiorello nella prima serata del festival. Il bomber svedese si è divertito a indossare i panni del 'vero' direttore artistico del festival e ha scherzato con Amadeus. "Ho portato le regole del mio festival -ha detto Ibra ad Amadeus- Perché il direttore è Zlatan". La gag è stata molto commentata sui social, dove l'hashtag #Ibra è finito ben presto in tendenza insieme a quello di #Sanremo2021. "Che delusione Ibra. Sceso e di parecchio"; "A me Ibrahimovic piace, però avrei capito la presenza fugace, si fa la gag giocando sulla sua solita finta arroganza e amen. Andare avanti tutta la sera così, anche no"; "Dobbiamo pagarci pure Ibrahimovic?"; "Ibra a Sanremo è di una pesantezza incredibile. Sempre lo stesso spartito. Fa quello che faceva Celentano 40 anni fa. Ma peggio", scrivono i più critici su Twitter. Ma c'è anche chi invece ha sorriso davanti alla tv: "Ibra mi ha sorpreso! Un personaggio a tutto tondo che sembra a suo agio anche su un palco. Alcuni lo hanno definito impacciato, io l’ho semplicemente trovato all’altezza del suo ruolo nello show"; "Sarà impopolare ma a me Ibra piace, si vede che vorrebbe ridere ma deve fare quello arrogante..."; "Mi sa che mi sto rimbambendo, ma questo festival mi piace, anche Ibra se la sta cavando bene"; "Comunque Ibra è più bravo di molti artisti/presentatori/attori che sono passati sul palco di Sanremo", sono alcuni dei commenti pro Ibra. Non manca chi scherza facendo un riferimento all'Ibra calciatore e alla sua squadra: "Ibrahimovic inciampa sulle scale dell'Ariston...Rigore per il Milan".
"La leadership è leadership". Chi è vicino a Giuseppe Conte - impegnato in queste ore nella stesura del "progetto rifondativo" del Movimento 5 Stelle - è sicuro: nel M5S 2.0 immaginato dall'ex premier non ci sarà spazio per il Comitato direttivo, l'organismo collegiale partorito dagli Stati generali e che, dopo il voto degli iscritti del 17 febbraio, avrebbe dovuto sostituire il modello del capo politico. "Beppe Grillo - spiegano all'Adnkronos fonti di primo piano - ha detto chiaramente che la segreteria dei cinque è superata". Con buona pace di chi, nel Movimento, non ha intenzione di tornare al modello dell''uomo solo al comando' e vorrebbe affiancare al leader in pectore una struttura per distribuire peso e responsabilità. "Il voto della base, che ha indicato la strada di una governance a cinque, non va ignorato", il ragionamento che trapela. Nei prossimi giorni non si esclude un nuovo vertice tra Conte e Grillo. Molti i nodi sul tavolo: tra questi, il rapporto con l'Associazione Rousseau di Davide Casaleggio, il quale è tornato a battere cassa ai gruppi di Camera e Senato chiedendo il saldo del debito accumulato nei confronti della piattaforma (la cifra supererebbe i 400mila euro). A preoccupare i vertici sono anche altre grane legali. Oggi otto parlamentari espulsi (sei senatori e due deputate) hanno conferito all'avvocato Daniele Granara il mandato di procedere nei confronti del Movimento 5 Stelle. "Depositeremo il ricorso sia in sede parlamentare (presso la Commissione contenziosa del Senato e il Consiglio di giurisdizione della Camera) che in sede civile. Chiederemo anche il risarcimento dei danni morali, di immagine ed esistenziali", annuncia il legale. Per bypassare le 'rogne' giudiziarie è stata ipotizzata anche la costituzione di una nuova Associazione M5S. Una creatura giuridica fondata ex novo, per sostituire quella creata nel 2017 da Casaleggio jr e Luigi Di Maio. "Il tema non è all'ordine del giorno", ha detto l'avvocato di Grillo, Andrea Ciannavei. Ma l'ipotesi - ammette chi sta lavorando al dossier - rimane sullo sfondo. Sfuma, inoltre, la prospettiva di un 'ritorno all'ovile' per i parlamentari allontanati dai gruppi di Montecitorio e Palazzo Madama 'rei' di aver votato contro la fiducia al governo Draghi. "Non ci sarà nessun reintegro o grazia per gli espulsi", ha precisato il reggente M5S Vito Crimi, rispondendo alle domande dei parlamentari durante l'assemblea di martedì sera. Tuttavia, ha proseguito Crimi nel suo ragionamento, chi aspira al reintegro deve dimostrare "con i fatti" di aver cambiato opinione sul governo: ovvero, votare la fiducia all'esecutivo. Il percorso di 'riabilitazione' prevede che i 'pentiti' comunichino le loro intenzioni ai direttivi: poi saranno i vertici a valutare. L'offerta di perdono cade però nel vuoto. "Rimango al 41 bis", ironizza uno degli espulsi. (di Antonio Atte)