Red Ronnie: "Ridicolo cantare 'Bella ciao' nell'Italia dell'invasore straniero. Sovranista? Un complimento"

″È ridicolo cantare Bella ciao nell’Italia dei nuovi invasori. Siamo un Paese sottomesso: se essere sovranisti significa rivendicare il diritto di contare nella terra dove sono nato e cresciuto allora per me è un complimento”. Parola di Red Ronnie che, dalle pagine del quotidiano La Verità, dice la sua sul movimento delle Sardine e sulla fase politica attuale.
“In Italia siamo abituati a intonare i ritornelli senza pensare [...] Abbiamo il dovere di comprendere i testi che cantiamo. Non ha senso cantare Bella ciao per contestare Matteo Salvini. Il testo recita: ‘Una mattina mi son svegliato, e ho trovato l’invasor’ [...] Anzi, Salvini semmai combatte le nuove invasioni”.
Quando si domanda al critico musicale di spiegare cosa intenda per “nuove invasioni”, lui replica:
“Intanto assistiamo a un’invasione culturale ai nostri danni. Per dire, io non sono propriamente cattolico: ma non riesco a comprendere quelli che considerano il crocifisso nelle scuole come un’offesa alle sensibilità altrui [...] E poi siamo vittime di un’invasione economica, quando lasciamo che poteri stranieri comprino a mani basse aziende italiane. Un’invasione alimentare, quando ci vengono imposti cibi che arrivano dall’altra parte del mondo, fuori dalle regole”.
VIDEO - Le sardine cantano Bella Ciao in Piazza San Giovanni a Roma
E sul “rischio fascismo”, Red Ronnie ha le idee chiare.
“Sventolare il rischio fascismo è un poì come quando Silvio Berlusconi diceva che i comunisti mangiavano i bambini. Non è vero, anche perché veri comunisti in giro non ne vedo più”.
Il critico musicale, in passato tesserato del Partito Comunista Italiano, afferma di essere rimasto deluso dalla sinistra.
“Sono rimasti i comunisti vista mare. Molto attenti al conto corrente, vacanze a Capalbio, però poi si divertono a fare gli alternativi”.
Arrivando all’argomento Sardine, quando a Red Ronnie viene ricordato che anche la rockstar Patti Smith si è schierata con le sardine, lui dice:
“Temo abbia sbagliato... Questi artisti stranieri spesso si lasciano irretire da ciò che leggono sul nostro Paese [...] Questi ragazzi mi danno l’impressione di essere strumentalizzati, gestiti da altri”.
Questo articolo è originariamente apparso su L'HuffPost ed è stato aggiornato.