Revenge porn, arbitro denuncia sui social: "Girano video, colpa non è della vittima"
Una nuova denuncia di revenge porn arriva dai social, dove la giovane Diana Di Meo ha reso noto di esserne vittima.
La giovane, 22 anni e arbitro di calcio molto seguita sui social, ha pubblicato su Instagram un video nel quale ha spiegato quanto le è successo: "Stanno girando su Telegram e Whatsapp dei miei video privati - ha spiegato su Instragram - video non condivisi da me e alcuni di questi fatti a mia insaputa. Ho sporto denuncia e le autorità si occuperanno di tutto. Vi ricordo che anche la sola diffusione è un reato da codice rosso".
"È una situazione che non auguro veramente a nessuno - spiega Di Meo - ho scoperto dei gruppi dove venivano inviati video di altre ragazze che ho avvertito, è un porcile. L'unica cosa che possiamo fare è segnalare i video e le persone che continuano a condividerli".
VIDEO - La denuncia dell'arbitro: "Girano certi video..."
La giovane, che sui social conta oltre 64mila follwer, ha poi sottolineato: "Io sono qui a parlarne, molti di noi non riescono a farlo e si nascondono. Spero di dare voce a tutte quelle vittime che vengono colpevolizzate, quando in realtà il colpevole è dall’altra parte dello schermo, che riprende o ‘si limita’ a condividere. Oggi la vittima sono io, domani potrebbe essere una persona vicina a chi magari adesso sta guardando i video e sorride".
Rispondendo alle domande dei conduttori del programma Torre di controllo di Radio Globo ha successivamente spiegato: "Ho provato molto schifo. All'inizio volevo gettare il telefonino fuori dalla finestra e chiudermi in casa a piangere. Poi ho pensato che invece queste cose vanno denunciate. Credo che qualcuno mi sia entrato nel telefono. A chi vive la mia esperienza dico non sentitevi in colpa non nascondete, a me hanno detto è colpa tua, non credete a chi vi dice così. Io quando riprenderà il campionato scenderò in campo ad arbitrare, non ho paura".