Rezza: sale l'occupazione delle terapie intensive. Vaccini subito
Serve importante accelerazione campagna
È morto Emanuele Zarcone, direttore di “BresciaUp”, i titolari del locale hanno allertato immediatamente i soccorsi, purtroppo invano
"Ma com'è possibile..." si sono chiesti i fan dopo che Silvia Toffanin ha pronunciato una frase che ha spiazzato in molti.
Matrimonio a prima vista Italia: una coppia storica si è lasciata
Stefania Orlando ha fatto commuovere tutti i suoi fan con una dedica molto speciale condivisa sul suo profilo Instagram.
Gli aggiornamenti in tempo reale sull'emergenza coronavirus in Italia.
Si contano i danni, Giansanti: serve intervento straordinario
Il principe Filippo "è stato la mia forza ed è rimasto per tutti questi anni. Io, tutta la sua famiglia, questo Paese e molti altri Paesi abbiamo con lui un debito più grande di quanto lui abbia mai rivendicato o di quanto mai sapremo". Lo si legge in un tweet pubblicato sull'account della famiglia reale britannica.
La showgirl Michela Coppa aspetta il primo figlio: nel suo annuncio via social ha svelato di aver vissuto momenti difficili all'inizio della gravidanza.
''Io secondo alcuni da Draghi avrei fatto uno show? Quello che conta sono i motivi per cui fare le cose. In passato le ho fatte per grandi battaglie comuni, questa volta per una battaglia definitiva:l’Italia è al 25esimo posto per digitalizzazione e sono ben contento di aver fatto uno 'show', come lo hanno definito, per ricordare che se non ci digitalizziamo siamo perduti''. Così Alessandro Cecchi Paone all’Adnkronos sulle polemiche social che si sono scatenate in seguito alla sua domanda al presidente del Consiglio Draghi nel corso della conferenza stampa di ieri. ''Mi ero molto allarmato che a Draghi -prosegue- accolto da me con giubilo, con la scusa di alcuni che è più urgente parlare di vaccini e di Recovery Fund, nessuno abbia fatto una domanda sulla digitalizzazione, tema del suo terzo mandato. Senza digitalizzare -sottolinea il giornalista - non appena usciremo dalla pandemia, non ripartirà più niente, né il turismo, né l’industria pesante, né i servizi. Quindi ho voluto trovare un’occasione per parlarne e fare una domanda che ero certo che nessuno avrebbe fatto. E l’ho fatta con la benedizione di Draghi che ha sorriso e ha gradito di poter ricordare a tutti che lui ci tiene a questa cosa e che questo terzo mandato non è stato dimenticato o accantonato, anche se in questo momento parlano di altro''. ''Se ci fosse stata una adeguata digitalizzazione nella gestione delle liste e della logistica dei vaccini -continua Cecchi Paone- i problemi che abbiamo avuto non ci sarebbero stati. Non siamo digitalizzati in nulla, neanche nella gestione delle liste vaccinali ed è per questo che non riusciamo a fare niente. Con la digitalizzazione anche i cosiddetti 'furbetti' dei vaccini non avrebbero potuto fare ciò che hanno fatto. Draghi stesso ha detto che per salvare la stagione turistica noi abbiamo bisogno del passaporto vaccinale e come si fa? -conclude ironico- lo dico a chi dice che quello che ho chiesto non c’entra nulla con i problemi legati al Covid''. (di Alisa Toaff)
AGI - Il Prac, il comitato per la sicurezza dell'Agenzia europea per i medicinali (Ema), ha avviato una revisione per valutare segnalazioni di eventi tromboembolici (formazione di coaguli di sangue, con conseguente ostruzione di un vaso) in persone che hanno ricevuto il vaccino contro il Covid-19 Janssen di Johnson&Johnson. "Dopo la vaccinazione con il Janssen sono stati segnalati quattro casi gravi di coaguli di sangue insoliti con piastrine basse. Un caso si è verificato in uno studio clinico e tre casi durante la campagna vaccinale negli Stati Uniti. Uno di questi è stato fatale", spiega l'Ema in una nota. Questi alert "indicano un 'segnale di sicurezza', ma al momento non è chiaro se esista un'associazione causale tra la vaccinazione con il Janssen e queste condizioni. Il Prac sta indagando su questi casi e deciderà se potrà essere necessaria un'azione normativa, che di solito consiste in un aggiornamento delle informazioni sul prodotto", spiega l'Agenzia europea. Il vaccino di J&J è attualmente utilizzato solo negli Stati Uniti, con un'autorizzazione all'uso di emergenza. È stato autorizzato nell'Ue l'11 marzo 2021. La somministrazione non è ancora iniziata in nessuno Stato membro dell'Ue, ma è prevista nelle prossime settimane.
"Wilma dammi la clava!". Inizia così, con la celebre battuta dei Flinstones, l'amara riflessione di Claudia Mori, pubblicata sulle pagine Instagram e Facebook del marito Adriano Celentano, sull'accoglienza alla presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, da parte del presidente turco Erdogan, in occasione della sua visita ad Ankara. "Non si può dimenticare quel volgare comportamento del signor Charles Michel presidente del Consiglio Europeo e del signor Erdogan, in occasione della visita dei leader dell’Unione Europea ad Ankara - dice la Mori -. I due signori uomini si siedono e lasciano in piedi la sbalordita Ursula von der Leyen, Presidentessa della Commissione Europea. Uomini che non 'migliorano' ...non c’è niente da fare ... per loro è spontaneo e normale comportarsi sfrontatamente in maniera incivile nei confronti di una donna". "Signor Michel non si vergogna neanche un po’? - affonda Claudia Mori -. Lei avrebbe dovuto rimanere in piedi o andare a sedersi vicino alla signora Ursula e lasciare seduto solo il signor Erdogan. Lui è abituato. Invece lei è rimasto seduto accanto al signor Erdogan nelle due seggioline di corte preparate per l'occasione, che avrebbero dovuto essere tre e non due. Signor Erdogan, lei si è piaciuto seduto nella seggiolina di circostanza con in piedi, la imbarazzata e sbalordita signora Ursula von der Layen perché non c’era la terza seggiolina? Le scuse questa volta non bastano più ma intanto fatele a tutte le donne. Donne che non dimenticheranno questo Volgare affronto internazionale! Donne che non dimenticheranno il franco intervento di Mario Draghi che non ha esitato a condannare un gesto così dispregiativo!", conclude Claudia Mori.
"Il duca di Edimburgo era un uomo affascinante, simpaticissimo e molto molto divertente. Un uomo ricco di humour, le sue battute erano indimenticabili". E' il ricordo all'Adnkronos della principessa Elettra Giovanelli Marconi, figlia del Premio Nobel della Fisica, che più volte, in Italia e in Inghilterra ha incontrato il principe Filippo e la consorte, regina Elisabetta. "La prima volta che l'ho incontrato è stato a Roma, giocava a polo e venne premiato dalla principessa Elisabetta, non ancora incoronata sovrana. Eravamo tutti ammirati - ha proseguito - Quando è diventato principe consorte non è cambiato. E' rimasto un uomo divertente, affabile". "Ricordo che, quando venne a Roma, chiese di poter vedere le apparecchiature con cui mio padre, Guglielmo Marconi, lavorava, era attratto dall'elettronica. Ho persino ballato 'in squadra' con lui all'ambasciata d'Inghilterra - ha continuato - C'era un ballo scozzese, il principe di Edimburgo, naturalmente, indossava il kilt, eravamo tutti molto giovani, presi lezioni di ballo scozzese, studiai molto per settimane". "Ci vedevamo anche a Ascot con mia madre - ha aggiunto Elettra Giovanelli Marconi. Il principe Filippo adorava i cavalli come la regina - Montava a cavallo, era giocatore di polo, amava le cacce alle volpe e le gare con le carrozze". Sempre un passo indietro alla regina, il principe di Edimburgo. "Seguiva il protocollo - ha spiegato ancora Elettra Giovanelli Marconi- - Faceva tutto con molta serietà e umorismo. E con l'augusta consorte, donna molto intelligente, c'era una grande intesa, erano molto affiatati. Insieme a lui è stata felice. In molti pensavano che scherzasse troppo. Sono convinta, invece, che mettesse di buon umore la regina, che la rallegrasse, costretta, lei, ad una esistenza di responsabilità". "Il suo fascino verso le donne?- ha concluso- Forse Elisabetta lo sapeva, ma era superiore, era pur sempre la regina".
AGI - I militari della Compagnia Carabinieri di Sesto San Giovanni hanno arrestato per violenza sessuale uno straniero ventottenne di origini egiziane, regolare sul territorio italiano. I militi di pattuglia sono intervenuti ieri notte nei pressi della stazione della metropolitana milanese di Sesto Rondò, dove hanno notato una persona, che, d'improvviso, iniziava a correre in direzione opposta. Iniziato l'inseguimento e sorpassate le scale del sottopasso pedonale udivano delle urla di una donna, che incitava i Carabinieri a bloccare l'uomo. I militari sono riusciti a bloccare l'uomo prima che riuscisse a dileguarsi definitivamente tra i condomini della zona, riuscendo, poi, a ricostruire l'accaduto. Il fuggitivo aveva aggredito una ragazza diciannovenne, che stava rientrando presso la propria abitazione a Milano. La vittima era stata bloccata e costretta contro il muro del sottopasso, nonostante, conscia di essere seguita e pensando di subire una rapina, avesse lasciato cadere appositamente il proprio portafoglio. L'aggressore aveva fermato la donna e palpeggiata in varie parti del corpo, venendo interrotto nella sua azione dal passaggio dei militari. L'uomo è stato arrestato per violenza sessuale e accompagnato presso la casa circondariale di Monza, a disposizione della Procura di Monza per la richiesta di convalida dell'arresto; mentre, la vittima, fortunatamente grazie all'intervento dei Carabinieri, non ha riportato lesioni.
"Credo che quella del presidente Mario Draghi, sul personale sanitario non in prima linea da non vaccinare subito, sia stata una frase infelice, mal espressa. Credo che Draghi volesse dire che, oltre ai professionisti sanitari, vi sono altre persone che sono state inserite prima del dovuto. E credo che quella sua precisazione, sebbene non espressa in maniera ottimale, si riferisse non agli operatori sanitari, ma a chi sta attorno a loro. Ed è esattamente ciò che è avvenuto, con la vaccinazione degli amministrativi negli ospedali". Commenta così Filippo Anelli, presidente della Federazione degli Ordini dei medici e degli odontoiatri (Fnomceo), la frase che il premier Draghi ha pronunciato ieri in conferenza stampa scatenando diverse polemiche. "Quello che non vogliamo - ha detto Draghi - è che queste platee di personale sanitario si allarghino improvvisamente includendo tantissima gente che non è in prima linea. La responsabilità su questo è di tutti". "Ho avuto l'impressione, seguendo la conferenza stampa - osserva Anelli - che il presidente si riferisse al personale che non stava in prima linea. Ed è vero che questo è successo: con un'interpretazione propria, molte Regioni non hanno seguito correttamente il Piano vaccinale del Governo", sottolinea il presidente dei medici ricordando che la vaccinazione è ora obbligatoria per il personale sanitario. "Abbiamo pienamente concordato - dice Anelli - sul fatto che gli operatori sanitari si dovessero necessariamente vaccinare. All'inizio in molti casi non sono stati vaccinati perché si è scelto di vaccinare tutto il personale degli ospedali, compresi gli amministrativi che potevano tranquillamente aspettare perché non erano in prima linea. Ed è a queste scelte che il presidente credo si riferisse".
AGI - Sono cinque i tennisti azzurri che da domenica, sui campi in terra rossa del Country Club di Roccabruna, cercheranno di conquistare il titolo di Principe di Monaco. Andrà in scena, a porte chiuse, il MonteCarlo Rolex Masters, secondo Masters 1000 della stagione, dopo il torneo di Miami, che la scorsa settimana ha visto grande protagonista l'azzurro Jannik Sinner, arresosi soltanto in finale. A guidare la pattuglia tricolore sarà Fabio Fognini, detentore del titolo. Il tennista ligure, infatti, nel 2019 vinse il torneo monegasco, non disputato lo scorso anno a causa della pandemia di Covid-19. Fognini è stato il primo e, fino a oggi, l'unico azzurro in grado di vincere una prova così prestigiosa del circo internazionale della racchetta da quando nel 1990 è nato il circuito "ATP Championships Series" (oggi Masters 1000), ovvero quello che comprende le nove competizioni tennistiche più importanti al mondo (compresa quella di Roma) dopo le quattro prove del Grande Slam. Con il ligure, ai nastri di partenza nel main draw anche Matteo Berrettini, Jannik Sinner, Lorenzo Sonego (ancora in gara, in semifinale, nel Sardegna Open) e la wild card Lorenzo Musetti (appena uscito di scena dalla competizione di Cagliari). A loro si potrebbe aggiungere qualche altro giocatore italiano proveniente dalle qualificazioni. Anche qui trovano spazio cinque tennisti azzurri, ovvero Stefano Travaglia, Marco Cecchinato, Salvatore Caruso, Gianluca Mager e Thomas Fabbiano. E' stato sorteggiato il tabellone principale, nel quale figurano otto giocatori della top ten del ranking Atp (compreso Berrettini). Mancheranno solo Thiem e Federer; in scena i primi tre del mondo, ovvero Djokovic, Medvedev e Nadal, trionfatore a Montecarlo in undici occasioni. Questi i possibili quarti di finale (tenendo conto delle prime otto teste di serie): Djokovic-Zverev, Tsitsipas-Berrettini, Rublev-Nadal e Schwartzman-Medvedev. Presente alla cerimonia di sorteggio il ligure Fognini. Proprio il detentore del titolo al primo turno affronterà il serbo Miomir Kecmanovic. A ruota è probabile il match Djokovic-Sinner al secondo turno. L'altoatesino giocherà al debutto contro Albert Ramos-Vinolas. Sonego, invece, sfiderà nel suo match di esordio Marton Fucsovics: in caso di vittoria affrontera' Alexander Zverev. Berrettini, che entrerà in gara dal secondo turno, aspetta il vincente del match fra Alex De Minaur e Alejandro Davidovich Fokina. Infine, urna poco fortunata per Musetti. Il giovane tennista di Carrara farà il debutto contro Aslan Karatsev, quest'anno semifinalista agli Australian Open. Al secondo turno, in caso di successo, il toscano troverebbe sulla sua strada Stefanos Tsitsipas.
Emilio Fede ricoverato al San Raffaele di Milano. Il giornalista di 89 anni non è grave. "E' stata solo una brutta caduta, il Covid non c'entra nulla" dice all'Adnknronos. "Ho un problema alle gambe per una scivolata rovinosa". "Sono in un letto al San Raffaele di Milano e sono curato dagli amici. L'ho vista brutta, sono in piedi per miracolo". "E' stata un'esperienza drammatica", ha detto Fede. "Considerando che sono tutto piegato, la testa, le braccia, tutto sommato sto bene", spiega l'ex direttore del Tg4. "Mio padre è un combattente, ce la siamo vista brutta" dice all'Adnkronos la figlia di Fede, Sveva. "Stiamo finalmente vedendo la luce. L'ho sentito per telefono, sta meglio, mi ha detto che vuole andare a Napoli, dalla mamma, e mangiare insieme un piatto di spaghetti con le vongole, possibilmente al mare". Sveva Fede ha precisato ancora che "non si tratta di una ricaduta del Covid, come è stato scritto, da cui si è ripreso, ma di un problema di deambulazione legato a una brutta caduta, da cui sta uscendo. Ora sta recuperando dal punto di vista fisico e neurologico. Mio padre - ha proseguito Sveva Fede - lo ripeto, è un combattente e le sue battaglie le ha sempre vinte. Vincerà anche questa".
La showgirl Belen Rodriguez ha postato una foto sui social che ha suscitato critiche e polemiche, scatenato l’ostilità dei numerosissimi followers.
Una festa di compleanno in piena regola quella organizzata tra i boschi di Gaggiolo, tra grigliata e bibite, il mancato rispetto delle norme anti-Covid
AGI - Nel Regno Unito più della metà delle persone positive al test per Covid-19 è asintomatica. Lo rivelano i dati dell'Office for National Statistics (Ons), secondo i quali il 53 per cento di coloro a cui è stato diagnosticato il virus ha dichiarato di non avere sintomi, comprese febbre e tosse. L'indagine, che ha esaminato 10mila persone in tutto il Regno Unito tra dicembre 2020 e marzo 2021, suggerisce che la trasmissione asintomatica è più comune di quanto si temesse in precedenza. Tra le persone positive sintomatiche, i dati britannici rivelano che i segnali più comuni sono la stanchezza, seguiti da mal di testa e tosse. Tuttavia, l'NHS (il servizio sanitario britannico) elenca tra i sintomi rivelatori dell'infezione solo febbre, tosse continua e perdita di gusto e olfatti. Ma meno di un quinto delle persone, cioè il 18 per cento, ha segnalato perdita di gusto e olfatto come unico sintomo. "La nostra analisi oggi evidenzia la gamma di sintomi che le persone possono sperimentare con Covid", spiega Sarah Crofts esperta di statistica dell'Ons. I classici sintomi stanchezza, mal di testa e tosse sono quelli più comunemente segnalati da coloro che sono stati contagiato dal virus, mentre solo circa uno su cinque sperimenta unicamente la perdita del gusto o dell'olfatto. "Circa la metà di coloro che abbiamo testato non ha riportato alcun sintomo anche se erano presenti livelli elevati di virus nel corpo", dice Crofts. "Questo sottolinea che le persone possono inconsapevolmente contrarre il virus nella comunità e potenzialmente trasmetterlo ad altri. È fondamentale - prosegue - continuare a misurare i livelli di infezione nella popolazione e raccogliere informazioni sui sintomi in modo da poter identificare eventuali cambiamenti che altrimenti potrebbero passare inosservati". I sintomi meno comuni sono risultati invece dolore addominale, diarrea e nausea o vomito. Inoltre, i dati mostrano un aumento di tutti i sintomi da dicembre a febbraio. Se infatti circa il 55 per cento delle persone risultate positive al test ha riferito di non avere sintomi a dicembre, la percentuale è leggermente diminuita a gennaio (46 per cento) e a febbraio (47 per cento), ma è aumentata nuovamente al 53 per cento lo scorso marzo. Tutti i dati si riferiscono alle persone che non sono finite in ospedale, case di cura e altri contesti istituzionali.
E' morto il principe Filippo, aveva 99 anni. "E' con profondo dolore che Sua Maestà la Regina annuncia la morte del suo amato marito, Sua Altezza Reale, il Principe Filippo, Duca di Edimburgo. Sua Altezza Reale si è spento in pace questa mattina al Castello di Windsor", recita il comunicato di Buckingham Palace. Filippo, che avrebbe compiuto 100 anni il 10 giugno prossimo, era comparso in pubblico l'ultima volta lo scorso 16 marzo, mentre lasciava il King Edward VII Hspital di Londra, dove era stato ricoverato per riprendersi dall'intervento al cuore al quale si era sottoposto nel St Bartholomew’s Hospital. Il Duca di Edimburgo era stato ricoverato al King Edward VII Hospital il 16 febbraio per un periodo di "riposo e osservazione", dopo avere sofferto un malore. Ma la degenza era stata prolungata e Buckingham Palace aveva in seguito riferito che Filippo era in cura per un'infezione. Dopo 13 notti, era stato trasferito all'unità cardiaca del St Bartholomew’s per un trattamento specialistico. Il Palazzo aveva riferito che il 3 marzo Filippo si era sottoposto "con successo a una procedura per una condizione cardiaca pre-esistente". All'uscita dal King Edward VII Hospital di Londra, Filippo era stato fotografato su una sedia a rotelle, prima di salire sull'auto che lo avrebbe portato al Castello di Windsor, per riunirsi alla regina Elisabetta, dopo aver trascorso 28 notti in ospedale, la sua degenza più lunga. In precedenza, ricorda il Telegraph, Filippo era stato visto l'ultima volta in pubblico nel luglio dello scorso anno, quando, nonostante l'età avanzata, aveva partecipato alla cerimonia del passaggio di consegne del suo ruolo di colonnello in capo del reggimento dei Rifles, dopo 67 anni di servizio. Lo stesso mese, era anche stato fotografato al matrimonio della principessa Beatrice, mentre a giugno era stato fotografato al fianco della regina per il suo 99esimo compleanno. Lo scorso novembre era stata diffusa la sua ultima foto ufficiale, che lo ritraeva accanto alla regina al Castello di Windsor, mentre insieme ammiravano una cartolina fatta dai loro pronipoti, i principi George e Louis e la principessa Charlotte, per il loro 73esimo anniversario di matrimonio. Dallo scorso marzo, Filippo aveva trascorso gran parte del suo tempo in isolamento al Castello di Windsor, come precauzione contro il Covid-19. L'annuncio, incorniciato, della morte del principe Filippo è stato appeso sul cancello di Buckingham Palace, a Londra. Nel testo si legge che "Sua altezza reale è morto in pace questa mattina al castello di Windsor". Bandiere a mezz'asta sventolano sul palazzo, decretati 8 giorni di lutto in tutto il Regno Unito. "Ricordiamo il duca per il suo continuo sostegno alla sovrana, non solo come regina, ma come marito". E' un passaggio della dichiarazione fatta dal premier Boris Johnson, dopo avere appreso la notizia della scomparsa del principe Filippo. "E' a sua maestà e alla sua famiglia che i nostri pensieri si ricolgono oggi - ha detto ancora Johnson parlando a Downing Street - oggi piangiamo con sua maestà e le nostre condoglianze vanno a lei e alla sua famiglia, che ringraziamo come nazione e regno", ha concluso il premier.