Russa Rosneft annuncia "priorità incondizionata" ad agenda clima
E a progetti a basso impatto di carbonio come Vostok Oil
L'operatore ha subito capito che la donna aveva bisogno di aiuto
Triste storia quella che viene da San Bellino, in provincia di Rovigo, dove un giovane ragazzo di 29 anni muore sulla moto appena ricevuta in regalo.
Per la finalissima del GF Vip Elisabetta Gregoraci ha deciso di sfoggiare un abito a dir poco scintillante.
AGI - E poi non dite che non li aveva avvertiti. Tra i vari post che Matilda De Angelis ha disseminato sul suo profilo Instagra ce n'è uno dove, a corredo di un video in cui improvvisa un balletto con tanto di spaccata con un'artista di strada, recita “mai chiamarmi su un palco, non sapete cosa vi aspetta, ci vediamo a Sanremo”. Amadeus non poteva scegliere di meglio per aprire in modo che più deflagrante non si può un festival mortificato dalla pandemia e dalla relativa archiviazione del pubblico. Perché è escluso che la co-conduttrice di stasera, una che a soli 25 anni ha un curriculum stratosferico e ha avuto il fegato di piantare in asso un regista come Matteo Garrone, restituendogli la bacchetta magica della fata turchina che doveva interpretare nel suo Pinocchio per volare a New York a spogliarsi integralmente davanti a Nicole Kidman, baciarla e fare sesso selvaggio con il di lei marito (Hugh Grant non so se ci siamo spiegati) sul set di serie Hbo ‘The Undoing”, all'Ariston si presti a un ruolo da bella statuina o semplicemente di contorno. L'attrice-cantante-musicista la scena se la prenderà prepotentemente (“scoprite una Matilda De Angelis a tutto tondo” ha dichiarato alla vigilia del Festival, provocando qualche brivido ai piani alti della Rai ) così come ha coraggiosamente mostrato i suoi stratosferici lati A e B nella serie cult, ma anche i suoi brufoli su Instagram (“Accadono cose paradossali nella vita no? Bene, per me essere un'attrice e lavorare con il volto mangiato dall'acne è una di questi”) con un messaggio che, in un mondo che impone perfezione estetica e selfie impeccabili va meritevolmente controcorrente. Controcorrente Matilda c'è andata da subito con un'infanzia e un'adolescenza diversa da quella di tante coetanee, cresciuta in un paesino del bolognese, Pianoro, tra le valli di Pian di Macina, tra natura e animali e abituata a cavarsela da sola, ha raccontato fin da piccola, figlia di genitori che si sono separati quando aveva solo quattro anni. I primi passi artistici sono arrivati a undici anni con le lezioni di chitarre e violino, e al liceo a Bologna c'è stato l'incontro che l'ha folgorata, quello con la band Rumba de Rodas con cui canta, suona e che soprattutto le regala una preziosa esperienza esistenziale bohémienne, concerti in giro per tutta l'Europa e viaggi in furgone, dormendo dove capitava. Una che è partita così può farsi spaventare dall'Ariston? E può farsi tremare le gambe di fronte alla probabile esibizione con Fiorello una che, prima ancora di recitare alla pari con Hugh Grant, il suo esordio cinematografico l'ha fatto a diciotto anni, accanto a Stefano Accorsi, tostissima pilota di rally in ‘Veloce come il vento' il film di Matteo Rovere che fece sterzare la sua vita professionale, dalla musica al cinema ? Da quel suo primo film, Matilda non si è fermata mai, abilmente in equilibrio tra il mainstream e la nicchia, adolescente complicata e tormentata nella serie tv Rai 'Tutto può succedere' (nel cast c'era anche il suo fratellino Tobia, altro attore ormai già affermato, ma i due tengono a distinguere le loro carriere), rassicurante e angelicata Mariele Ventre, direttrice del coro dell'Antoniano nel film tv ‘I ragazzi dello Zecchino d'oro' ma anche diciottenne che vendeva la sua verginità online per portare soldi nella sua disastrata famiglia nel film ‘Utopia' di Berardo Carboni, interprete del video ‘Felicità puttana' di Thegiornalisti e grande protagonista di uno dei film più riusciti di questo straniante anno pandemico ‘L'incredibile isola delle rose' di Sidney Sibilia. Single dopo la fine della storia con il collega Andrea Arcangeli (“sogno di stare con un panettiere, così non sarei costretta a parlare sempre di lavoro” ha dichiarato lei, abilmente in equilibrio tra star system e voglia di normalità) il 23 marzo Matilda tornerà su Raiuno, nella fiction evento “Leonardo”, creata da Frank Spotnitz e Steve Thompson, dove sarà Caterina da Cremona, musa e amica più cara del protagonista, interpretato da un altro mostro sacro come Aidan Turner. Capito perché, con tutto il rispetto per Amadeus, Fiorello, la sacralità del palco dell'Ariston e l'unicità di questa edizione pandemica, De Angelis si prenderà tranquillamente la scena? Per accaparrarsi quella della conturbante sensuale Elena Alves, amante di Hugh Grant in ‘The Undoing' del resto le era bastato solo un videoprovino mandato senza crederci neanche un po' quando già era pronta per ‘Pinocchio'. Ruolo che non l'ha spaventata neanche un po', anzi. “Baciare Nicole è stata l'ultima delle cose da cui sono stata intimidita. So di essere una brava baciatrice, quindi ero tranquilla e l'idea di recitare nuda l'ho trovata liberatoria - ha raccontato - che si tratti dei miei occhi, o della mia bocca, delle mie tette o della mia vagina, il mio corpo è solo un altro strumento per esprimermi”. Paura? Ma no, Matilda è anche quella che in parannanza e mascherina, nel video postato su Instagram prepara ravioli per le cucine popolari di Bologna: “Amo Bologna anche per questo, ci aiutiamo, ci vogliamo bene e con questa iniziativa vengono fuori 500 pasti al giorno. Che figata!” scrive. E che figata averla a Sanremo.
La preoccupazione dell'infettivologo: "Non mi aspettavo di arrivare a marzo con sole 4 milioni di dosi vaccino somministrate".
Il nuovo dpcm, il primo del premier Mario Draghi, entrerà in vigore il 6 marzo con nuove regole e misure per contrastare la diffusione del coronavirus. In attesa del provvedimento -relativo a spostamenti, scuola, bar, ristoranti, visite ai congiunti- sul sito del governo la sezione delle Faq è stata aggiornata dopo le ultime ordinanze del ministro della Salute sulla collocazione delle regioni in zona rossa, arancione, gialla e bianca. Il capitolo 'spostamenti' è stato ridefinito dal recente decreto covid varato dal governo. In zona rossa, "fino al 27 marzo, non sono consentiti gli spostamenti verso abitazioni private abitate diverse dalla propria, salvo che siano dovuti a motivi di lavoro, necessità o salute". In attesa che entrino in vigore i nuovi provvedimenti, è utile ricordare che "dal 16 gennaio al 5 marzo 2021, in area rossa sono consentiti esclusivamente i seguenti spostamenti: - per comprovati motivi di lavoro, salute o necessità (anche verso un’altra Regione o Provincia autonoma); - è sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Dal 16 gennaio 2021 è venuta meno l’esclusione delle cd. seconde case ubicate dentro e fuori regione dal novero delle proprie abitazioni cui è sempre consentito il rientro. Lo spostamento dalla seconda casa al luogo di lavoro nel periodo successivo al 15 gennaio può essere quindi indicato come nuovo rientro nella seconda casa, in un’altra Regione o Provincia autonoma. - tra le 5.00 e le 22.00, una volta al giorno, verso una sola abitazione privata abitata situata nello stesso Comune, a un massimo di due persone, oltre a quelle già conviventi nell'abitazione di destinazione. La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che convivono con loro. A chi vive in un Comune fino a 5.000 abitanti, tale spostamento è consentito anche entro i 30 km dal confine del proprio Comune (quindi eventualmente anche in un’altra Regione o Provincia autonoma), con il divieto però di spostarsi verso i capoluoghi di Provincia". Dal 16 gennaio al 5 marzo, in zona arancione, è consentito spostarsi all'interno del proprio Comune, tra le ore 5.00 e le 22.00. Gli spostamenti verso altri Comuni sono consentiti esclusivamente per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. È sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Dal 16 gennaio lo spostamento dalla seconda casa al luogo di lavoro nel periodo successivo al 15 gennaio può essere quindi indicato come nuovo rientro nella seconda casa, in un’altra Regione o Provincia autonoma. Coprifuoco sempre in vigore tra le 22 e le 5: sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. Merita attenzione il capitolo visite ad amici o parenti: in zona arancione è consentito, una sola volta al giorno, spostarsi verso un'altra abitazione privata abitata dello stesso Comune, tra le ore 5.00 e le 22.00, a un massimo di due persone, oltre a quelle già conviventi nell'abitazione di destinazione. La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che convivono con loro. A chi vive in un Comune che ha fino a 5.000 abitanti è comunque consentito spostarsi, tra le 5.00 e le 22.00, entro i 30 km al di fuori del Comune (anche in un’altra Regione o Provincia autonoma) con il divieto però di spostarsi verso i capoluoghi di Provincia. Dal 26 febbraio al 5 marzo consentiti gli spostamenti tra le regioni in zona gialla (in assenza di nuove disposizioni limitative). Gli spostamenti verso altre Regioni o Province autonome sono consentiti esclusivamente per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. È sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Anche per la zona gialla è ammesso il rientro nella seconda casa. Fino al 5 marzo, coprifuoco dalle ore 22.00 alle 5.00: serve l'autocertifIcazione per spostamenti legati a esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. Le visite a parenti e amici, in altre abitazioni private, sono regolate dalla misura già adottata in zona arancione.
AGI - Per lui, malato di sla da oltre un anno, quello di oggi dalla Sardegna alla Svizzera è il "viaggio della salvezza", così lo chiama. Ma sarà, in realtà, l'ultimo. Nella clinica alla quale Roberto S., 34 anni, si è rivolto per il suicidio assistito, lo accompagnano la madre, la fidanzata, il fratello e uno zio, affranti. Il padre ha deciso di non seguirlo: non avrebbe mai voluto assecondare l'ultimo desiderio di un figlio determinato a porre fine ai suoi giorni trasformati in un incubo da una malattia che lo sta spegnendo, ormai irreversibile, come certificato dai documenti clinici inviati nel centro svizzero che l'ha accolto. Stamattina, prima della partenza da Pula, la cittadina sul mare a 40 minuti da Cagliari dove Roberto viveva con la famiglia, la sua comunità gli ha tributato un ultimo, straziante saluto. L'appuntamento via social Ieri suo cugino e gli amici, con un tam tam via social, hanno radunato le tante persone che gli vogliono bene. E lui, attorno alle 8, ha potuto abbracciarli con lo sguardo, dall'auto che da casa sua lo portava via, un ultimo sorriso per ringraziare dell'applauso sentito e composto i tanti che si sono fatti trovare alla rotonda di via Montesanto, davanti alla caserma del Corpo forestale regionale. Con loro anche la sindaca Carla Medau, amica di famiglia, che non riesce a trattenere commozione e turbamento. "Per me è un momento di grande dolore per un fatto così privato e intimo", racconta all'AGI, "di fronte al quale bisogna porsi con rispetto, senza pregiudizi né giudizi che non servono a nessuno. Penso solo che sia bene stare vicini alla famiglia con amore, pregare, comunque s'intenda la preghiera: è un momento molto difficile". La diagnosi per Roberto è arrivata all'improvviso, quando la sindrome laterale amiotrofica aveva già cominciato a minarne la mobilità. Lavorava alla raffineria della vicina Sarroch. I suoi amici hanno cominciato a rendersi conto che qualcosa nel suo modo di camminare non andava. Poi è arrivato il momento in cui le forze sono venute meno e gli accertamenti hanno subito confermato le peggiori paure. In un anno la malattia è progredita inesorabilmente e Roberto ha sentito che non voleva proseguire una vita che non considerava più dignitosa. Consapevole che non avrebbe potuto scegliere il suicidio assistito in Italia, per l'assenza di una legge sul fine vita, il giovane ha preso contatti, in autonomia, con un centro svizzero e anche con un'agenzia funebre della sua città, una volta che gli è apparsa chiara l'irreversibilità della sua condizione. La sua scelta non è stata condivisa dai genitori, ma la madre l'ha comunque seguito e sarà con lui fino all'ultimo.
Un post su Dayane Mello di Gaia Zorzi, sorella di Tommaso, pubblicato dopo la finale del Gf Vip ha acceso la polemica sui social
Una volta uscita dalla casa del GF Vip Rosalinda Cannavò ha presentato Andrea Zenga all'amico Gabriel Garko.
Milly Carlucci ha confessato di soffrire di diverse intolleranze alimentari scatenatesi dopo una disavventura alimentare.
Maria Teresa Ruta ha tradito il suo ex marito, Amedeo Goria? Il risultato della macchina della verità.
La storica azienda bolognese saluta la sua imprenditrice, morta ieri all'età di 85 anni.
Luca Pulino uno dei simboli della lotta contro la Sla si è spento all’età di 50 anni. Ideò il blog “Le porte della Speranza”.
Aveva 59 anni e lottava da un anno contro una malattia.
Vincitore pressoché annunciato, Tommaso Zorzi ha trionfato al Grande Fratello Vip e dopo la puntata ha ideato uno show in albergo
"Non mi stupirei sulla necessità di cambiamenti in corsa rispetto al nuovo Dpcm". Il professor Massimo Galli si esprime così sul nuovo Dpcm, firmato dal premier Mario Draghi, con divieti, restrizioni e misure in vigore dal 6 marzo al 6 aprile. "A dettare il copione è il virus. Mi auguro che nuove misure non siano necessarie o che siano particolarmente mirate, mi auguro che in determinati contesti si possano combinare vaccinazione e valutazione dell'infezione", dice il responsabile di malattie infettive dell'ospedale Sacco di Milano a Otto e mezzo. Il quadro dell'epidemia è complicato dalle varianti del covid, in particolare quella inglese. "Sono giorni e settimane che batto su questo tasto. E' avvenuto quello che era facile prevedere, non solo da me ma da chiunque avesse conoscenze specifiche. E' la variante prevalente, anche nelle persone che entrano nei nostri ospedali. Mi auguro si riescano a contenere le altre. La variante inglese ha una capacità maggiore di infettare. Non siamo nella situazione del marzo 2020, eravamo attoniti davanti a una marea imprevista. Ora non dovremmo più essere attoniti, abbiamo più strumenti per diagnosi, intervento e cura. Il virus però ha le varianti e noi siamo in difficoltà", afferma.
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AGI - La pandemia in Italia ha portato ad un'impennata degli attacchi informatici, anche per tentare di “esfiltrare dati sensibili da strutture ospedaliere, centri di ricerca e realtà impegnate nello sviluppo di vaccini e terapie contro il Covid 19". È l'allarme lanciato nella relazione al Parlamento ‘Sulla politica dell'Informazione per la Sicurezza 2020' curata dal Comparto Intelligence, Dis, Aise e Aise. "Come altri fronti, anche quello della minaccia cibernetica è stato significativamente condizionato dall'emergenza pandemica – spiegano nella relazione gli 007 - chiamando il Comparto a orientare una parte rilevante degli sforzi verso il contenimento di progettualità ostili (di matrice statuale, hacktivista o criminale): miranti a sfruttare il massiccio ricorso al lavoro agile in danno di operatori pubblici e privati”. L'allarme dell'intelligence riguarda anche il rischio di attacchi da parte di speculatori stranieri ai danni delle aziende in sofferenza a causa dell'emergenza Covid. "La crisi sanitaria ha messo in luce in modo ancora più marcato la postura aggressiva di attori esteri – sottolineano - determinati a conseguire posizioni di leadership commerciale e tecnologica in aderenza ad obiettivi ed indirizzi di carattere geopolitico". Per i nostri Servizi la pandemia “ha agito su più piani: abbattendosi sulle economie e sul commercio internazionale, condizionando dinamiche geopolitiche e sviluppi d'area, aggravando vulnerabilità sistemiche e tensioni sociali, dilatando gli spazi per manovre ostili ed inserimenti strumentali di vario segno e matrice". Altra minaccia è rappresentata dall'impennata "di campagne disinformative e fake news". "Mirata e coordinata azione intelligence è stata riservata alla cosiddetta 'minaccia ibrida' - si legge nel documento - è stata registrata una elevatissima produzione di fake news e narrazioni allarmistiche, sfociate in un surplus informativo di difficile discernimento per la collettività. Fattore di rischio intrinseco al fenomeno della disinformazione online ha continuato a risiedere nelle logiche e negli algoritmi alla base dello stesso funzionamento dei social media, tendenti a creare un ambiente autoreferenziale ed autoalimentante, fondato sulla condivisione dei contenuti e delle relazioni di interesse che, polarizzando l'informazione disponibile, ne alimenta quindi la percezione parziale e faziosa". Rischio sanitario e infiltrazioni terroristiche Altro fenomeno nel mirino dell'intelligence è quello dell'immigrazione legato a rischi sanitari e al pericolo di infiltrazioni terroristiche. "Gli arrivi parcellizzati attraverso la frontiera terrestre, così come gli sbarchi fantasma dal Nordafrica o dalle sponde turco-elleniche, restano, sul piano della sicurezza, le modalità d'ingresso più critiche – si legge nella relazione - rispetto alle quali i rischi sanitari connessi alla possibile dispersione sul territorio nazionale di soggetti positivi al virus sono andati ad aggiungersi al pericolo di infiltrazioni terroristiche". "Le risultanze della serrata attività d'intelligence", si sottolinea, "fanno ancora escludere un ricorso sistematico ai canali dell'immigrazione clandestina per la movimentazione di jihadisti, ribadendo peraltro la sussistenza di rischi connessi all'eventualità che nei centri di confluenza e accoglienza dei migranti possano maturare processi di radicalizzazione islamista". "Contesto sensibile resta quello carcerario, come testimoniato dalle espulsioni a fine pena di estremisti o altri soggetti ristretti per reati comuni che, durante la detenzione – si legge - hanno confermato o manifestato per la prima volta la propria adesione all'ideologia jihadista, rendendosi responsabili di manifestazioni apologetiche, atteggiamenti rivoltosi e reazioni violente contro il personale penitenziario e correligionari non 'in linea'". "Come nel resto d'Europa, in Italia ha continuato a registrarsi una certa adesione al jihadismo attraverso il web, dove vengono diffusi articoli, infografiche, video di propaganda in lingua italiana, condiviso materiale teso a veicolare istanze anti-occidentali e diramate immagini minatorie di monumenti simbolo del nostro Paese e del Cristianesimo – scrivono gli 007 sottolineando l'attenzione, in questo contesto, al "rischio legato all'effetto istigatorio che tale messaggistica potrebbe esercitare su soggetti particolarmente influenzabili, siano essi residenti (homegrown/di recente immigrazione) o in transito, orientandoli verso estemporanei gesti dimostrativi o provocatori, anche con esiti violenti, se non motivandoli a veri e propri atti organizzati di jihad individuale". Nel 2020 l'impegno dell'intelligence si è concentrato sulla crisi in Libia a salvaguardia degli interessi nazionali nell'intera area. "Specifica attenzione è stata riservata agli sviluppi delle relazioni tra le diverse componenti libiche, dell'Ovest e dell'Est, che, dalla seconda metà dell'anno - scrivono gli 007 - con l'interruzione delle ostilità seguita al raggiungimento del 'cessate il fuoco', hanno fatto registrare l'apertura di un'importante finestra di opportunità negoziale". La minaccia anarco-insurrezionalista Per quanto riguarda l'eversione interna, "le evidenze raccolte dall'Intelligence nel 2020, sistematicamente condivise con le Forze di polizia, fanno stato di come l'anarco-insurrezionalismo resti la componente eversiva endogena più vitale". Gli esperti dell'intelligence spiegano che nel corso della pandemia sono stati "intensificati sul web i messaggi istigatori contro la 'militarizzazione' del territorio e l'asserita volonta' dello Stato di enfatizzare la pericolosità del virus per promuovere il controllo sociale. Sono nati nuovi siti, attraverso i quali incitare alla rivolta e alla violazione dei divieti imposti dalle Autorità - si legge nel documento - fornire suggerimenti operativi e lanciare attacchi alle Forze di polizia". Nell'ambito dell'estrema destra si sottolinea che nell'ultimo anno grazie al web si sono affacciate anche "narrative razziste, omofobe ed antisemite, ispirate al suprematismo bianco, all'esoterismo nazista e alle svariate teorie del complotto". "Tra queste ultime, figura la statunitense "QAnon" - si legge nel documento - assurta alla ribalta mediatica dopo la partecipazione di suoi seguaci all'assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021". 'Ndrangheta l'espressione mafiosa più dinamica Per quanto riguarda la criminalità organizzata "la 'ndrangheta si conferma l'espressione mafiosa più dinamica che, al persistente e diffuso attivismo nella regione di origine, associa una radicata presenza, nel resto del territorio nazionale, di propaggini - sovente con solide basi all'estero - proiettate nel traffico di stupefacenti e nella penetrazione dei circuiti imprenditoriali e amministrativi". Cosa Nostra palermitana "sul piano organizzativo – scrivono gli 007 - ha risentito delle difficoltà di ripianare le posizioni di vertice rese vacanti dall'azione di contrasto, della mancata ricostituzione di un coordinamento unitario a livello provinciale e di talune tensioni interne". Infine, tra le organizzazioni straniere attive sul nostro territorio per gli analisti dell'intelligence "le formazioni nigeriane, fortemente incise dall'azione di contrasto, restano la componente criminale straniera più strutturata, ramificata e pervasiva”. "A testimonianza della loro crescita organizzativa, si sono evidenziati sempre più per il coinvolgimento in pratiche di evasione fiscale e riciclaggio – si legge nel rapporto - articolate frodi informatiche e per il trasferimento, attraverso piattaforme finanziarie online, di ingenti somme nei Paesi di origine, in alternativa ai più tradizionali metodi basati su money transfer informali gestiti all'interno dei cosiddetti african shop".
Achille Lauro torna sul palco del 71esimo Festival di Sanremo. "Dopo un anno surreale, difficile per tutti, stasera tornerò finalmente sul palco. Il palco più importante d’Italia, quello dell’Ariston, per onorare l’invito del direttore artistico Amadeus" scrive in una lettera inviata ai giornalisti, parlando della sua esibizione che consisterà in cinque quadri, uno per ogni serata della kermesse, che vedranno la partecipazione del ballerino dell'Opera di Roma Giacomo Castellana, Emma Marrone, Monica Guerritore, Rosario Fiorello, Claudio Santamaria e Francesca Barra. E spiega che non sarà "un concorrente" che deve "piazzare un brano in classifica" ma si esibirà "per il settore dello spettacolo ferito e vessato, per voi amici giornalisti, per le persone che lavorano per me, per tutti voi". "Sarò un velo di mistero sulla vita - scrive Lauro -. Sarò la solitudine nascosta in un costume da palcoscenico. Sarò sessualmente tutto, genericamente niente. Sarò esagerazione, teatralità, disinibizione. Sarò peccato e peccatore. Porterò un messaggio del mondo all’umanità. E chiederò che Dio ci benedica".