Sanremo, Ghemon alla disperata ricerca di voti. Ecco cosa si inventa
Ghemon è pronto a debuttare a Sanremo, nel frattempo si è reso protagonista di alcuni simpatici video sui social dal titolo "Operazione televoto".
Spacco vertiginoso e scollatura da urlo per la splendida conduttrice, che però non si accorge di un dettaglio...
"Lombardia si spenda a Roma per abolizione, discutere mozione"
Un uomo ha sparato ad una donna per strada, mentre stava lavorando. Il fidanzato lo ha investito con la macchina e massacrato di botte.
Costretta ad abbandonare l'Isola dei Famosi a causa di un infortunio all'occhio mentre stava cucinando, Elisa Isoardi è tornata su Instagram dopo un lungo silenzio
È la domanda che in molti si fanno, soprattutto in tempi di riaperture: quando finirà l'emergenza coronavirus in Italia?
La Regina Elisabetta non abdicherà ma: ecco cosa sta succedendo in Inghilterra tra lei e il principe Carlo
Elettra Lamborghini ha sedotto i telespettatori dell'Isola dei Famosi 2021 grazie ad un abito nero a dir poco mozzafiato.
In mancanza di un vero e proprio pass, intanto, basterà esibire l'autocertificazione per viaggiare da una regione all'altra
L’uomo ha guadagnato più di 538.000 euro complessivi pur non essendosi mai presentato all'ospedale dove era assunto
AGI - L'Unione Europea potrebbe non acquistare più il vaccino AstraZeneca, verso cui comunque non bisogna nutrire timori, e se arriverà il Curevac sarà "la rivoluzione". Lo ha detto Guido Forni, immunologo, socio dell'Accademia Nazionale dei Lincei, ospite del programma 'L'imprenditore e gli altri' su Cusano Italia Tv. “C'è una componente scientifica e un'altra industriale-economico-politica: Astrazeneca ci ha fatto penare, ha dato i vaccini ad altri Paesi e meno in Europa, questo crea delle ripicche e man mano che ci saranno più vaccini, altrettanto efficaci e magari con qualche effetto collaterale in meno, può darsi che l'UE scelga di andare per un'altra strada". "Ad oggi è uno dei vaccini che abbiamo e che salva le vite - ha sottolineato - quindi non bisogna avere timori di fare questo vaccino e non bisogna aspettare eventualmente un vaccino migliore perché il rischio del virus covid è molto molto molto più elevato di possibili rischi legati a questo vaccino”. Secondo Forni, se l'Italia pensa di produrre i vaccini per combattere il covid c'è "un problema: noi abbiamo bisogno di vaccini adesso non tra due anni; tra due anni la situazione sarà molto differente". "Però ogni investimento che facciamo in biotecnologie in Italia - ha aggiunto - crea ricchezza, crea posti di lavoro, quindi è una prospettiva a lungo termine. Venti anni fa eravamo una potenza nella creazione di vaccini, tutto questo è stato abbandonato, recuperarlo ha un'importanza notevolissima, non so quanto per combattere la pandemia attuale, ma per essere pronti in futuro”. In merito al vaccino Curevac, Forni ha dichiarato: “Se arrivasse nel giro di poche settimane e funzionasse un vaccino europeo a mRna sarebbe fantastico, sarebbe la soluzione. E' una ditta tedesca finanziata dall'Europa che ha una tecnologia più avanzata rispetto a Pfizer e Moderna, il vaccino si può conservare a temperatura ambiente e non dovrebbe avere effetti collaterali. L'UE ha prenotato 450 milioni di dosi. Se tutto va bene questo vaccino sarà la rivoluzione dei vaccini". "Dovremmo essere nelle fasi conclusive, poi servirà qualche settimana per l'approvazione dell'Ema - ha aggiunto - e allora comincerà la produzione. Abbiamo imparato una tecnologia nuova per fare i vaccini in tempi rapidissimi, sono già pronti i vaccini contro le varianti perché è bastato cambiare una parte dell'rna e il vaccino è già pronto". "In futuro i vaccini a mRna potranno essere utilizzati anche contro altre malattie infettive e come forma di prevenzione per quei tumori di cui si conosce l'origine e sono dovuti ad un particolare difetto genetico” ha concluso Forni.
Tra i due bellissimi Diletta Leotta e Cam Yaman pare sia finita: a troncare la relazione sarebbe stata proprio la conduttrice
AGI - Chelsea, Real Madrid e Manchester City, tre club che hanno aderito al progetto di Super League, "dovrebbero essere espulsi dalla Champions League di questa stagione": lo ha detto alla tv danese DR il presidente della Federcalcio danese e membro del comitato esecutivo Uefa, Jesper Moller. La decisione, ha riferito Moller, sarà presa venerdì in una riunione straordinaria del comitato esecutivo. "I club stanno uscendo, e mi aspetto che accada venerdì. Poi dobbiamo vedere come finire la Champions League", ha detto. Riunione straordinaria della Lega Serie A alla quale hanno partecipato anche Juventus, Milan e Inter, nel giorno dell'annuncio della creazione della Super League di cui i tre club faranno parte. A quanto si apprende, la riunione si è conclusa ribadendo la posizione espressa nelle ore precedenti attraverso un comunicato congiunto con Uefa, le federazioni inglese, spagnola, Premier League, Liga e Figc, e cioè, di contrarietà al progetto. Alla riunione erano presenti tutti i club, collegati. E per la Juventus, a quanto si apprende, è intervenuto Andrea Agnelli che avrà un ruolo chiave nella Super League appena costituita e che è stata al centro del dibattito. E' emersa la contrarietà al progetto da parte degli altri club non coinvolti. Le Lega di Serie A tornerà a riunirsi martedì prossimo. Chi sono i fondatori Tre club italiani - Milan, Juventus e Inter - insieme con Arsenal, Atletico Madrid, Chelsea, Barcelona, Liverpool, Manchester City, Manchester United, Real Madrid e Tottenham Hotspur hanno aderito in qualità di Club Fondatori. È previsto che altri tre club aderiranno come Club Fondatori prima della stagione inaugurale, che dovrebbe iniziare "non appena possibile", si legge in una nota. In futuro, i Club Fondatori auspicano l'avvio di consultazioni con Uefa e Fifa "al fine di lavorare insieme cooperando per il raggiungimento dei migliori risultati possibili per la nuova Lega e per il calcio nel suo complesso". La Uefa minaccia l'espulsione La Uefa e le autorità calcistiche dei tre paesi - Italia, Spagna e Inghilterra - hanno avvertito che i club saranno esclusi dalle competizioni nazionali e dalla Champions League e che ai giocatori dei club partecipanti "potrebbe essere negata l'opportunità di rappresentare le proprie nazionali". "Aiuteremo il calcio ad ogni livello e lo porteremo ad occupare il posto che a ragione gli spetta nel mondo" ha detto Florentino Perez, presidente del Real Madrid CF e primo presidente della Super League "Il calcio è l'unico sport davvero globale con più di quattro miliardi di appassionati e la responsabilità di noi grandi club è di rispondere ai loro desideri". Un nuovo modello di sviluppo “I 12 Club Fondatori hanno una fanbase che supera il miliardo di persone in tutto il mondo e un palmares di 99 trofei a livello continentale" ha detto Andrea Agnelli, presidente della Juventus e vicepresidente della Super League, "In questo momento critico ci siamo riuniti per consentire la trasformazione della competizione europea, mettendo il gioco che amiamo su un percorso di sviluppo sostenibile a lungo termine, con un meccanismo di solidarietà fortemente aumentato, garantendo a tifosi e appassionati un programma di partite che sappia alimentare il loro desiderio di calcio e, al contempo, fornisca un esempio positivo e coinvolgente”. La Juventus ha diffuso una nota in cui avverte che "i club fondatori faranno tutto quanto possibile per realizzare il progetto nel più breve tempo possibile" Tuttavia, "la Società non può al momento assicurare che il progetto sarà effettivamente realizzato né prevedere in modo preciso la relativa tempistica" e "non dispone quindi allo stato di tutti gli elementi necessari al fine di svolgere valutazioni di dettaglio sull'impatto che la Super League potrà avere sulle sue condizioni e performance finanziarie ed economiche". Joel Glazer, co-chairman del Manchester United e vicepresidente della Super League, ha aggiunto che "mettendo insieme i più grandi club e giocatori del mondo ad affrontarsi per tutta la stagione, la Super League aprirà un nuovo capitolo per il calcio europeo, assicurando una competizione e strutture di prim'ordine a livello mondiale, oltre a un accresciuto supporto finanziario per la piramide calcistica nel suo complesso". La creazione della Super League arriva in un momento in cui la pandemia, secondo i soci fondatori, ha accelerato l'instabilità dell'attuale modello economico del calcio europeo. "La pandemia ha evidenziato la necessità di una visione strategica e di un approccio sostenibile dal punto di vista commerciale per accrescere valore e sostegno a beneficio dell'intera piramide calcistica europea" si legge nella nota, "In questi ultimi mesi ha avuto luogo un ampio dialogo con gli stakeholders del calcio riguardo al futuro formato delle competizioni europee. I Club Fondatori credono che le misure proposte a seguito di questi colloqui non rappresentino una soluzione per le questioni fondamentali, tra cui la necessità di offrire partite di migliore qualità e risorse finanziarie aggiuntive per l'intera piramide calcistica". Come si disputerà la Super League Il format della competizione prevede 20 club partecipanti di cui 15 Club Fondatori e un meccanismo di qualificazione per altre 5 squadre, che verranno selezionate ogni anno in base ai risultati conseguiti nella stagione precedente. Saranno giocate partite infrasettimanali con tutti i club partecipanti che continueranno a competere nei loro rispettivi campionati nazionali, "preservando il tradizionale calendario di incontri a livello nazionale che rimarrà il cuore delle competizioni tra club". Ad agosto il calcio di inizio L'inizio è previsto ad agosto, con i club partecipanti suddivisi in due gironi da dieci squadre, che giocheranno sia in casa che in trasferta e con le prime tre classificate di ogni girone che si qualificheranno automaticamente ai quarti di finale. Le quarte e quinte classificate si affronteranno in una sfida andata e ritorno per i due restanti posti disponibili per i quarti di finale. Il formato a eliminazione diretta, giocato sia in casa che in trasferta, verrà utilizzato per raggiungere la finale a gara secca che sarà disputata alla fine di maggio in uno stadio neutrale. Si punta anche a una Super League femminile Dopo l'avvio della competizione maschile, non appena possibile, verrà avviata anche la corrispettiva lega femminile, "per contribuire allo sviluppo e al progresso del calcio femminile". L'obiettivo è fornire "una crescita economica significativamente più elevata ed un supporto al calcio europeo tramite un impegno di lungo termine a versare dei contributi di solidarietà senza tetto massimo, che cresceranno in linea con i ricavi della lega". Chi la finanzia L'accordo prevede "l'impegno di ciascun club a sottoscrivere una quota del capitale sociale della società, con un investimento iniziale di 2 milioni di euro incrementabili, ove necessario, fino a ulteriori 8 milioni". All'avvio effettivo della Super League e a seguito della commercializzazione dei diritti audiovisivi relativi alla competizione, in base all'accordo è previsto che i club fondatori ricevano nel complesso un contributo indicativamente di 3,5 miliardi, che verrà erogato in un'unica soluzione. Questa somma, che sarà ripartita tra i club fondatori secondo percentuali da definire "in base al numero definitivo di club fondatori, sara' resa disponibile attraverso adeguati strumenti di finanziamento sottoscritti da primarie istituzioni finanziarie internazionali". I club francesi e tedeschi, compresi i campioni d'Europa in carica del Bayern Monaco e il Paris Saint-Germain, vincitore della finale di Champions League della scorsa stagione, non risultano ancora tra i fondatori della Super League. "Ringraziamo quei club di altri paesi, in particolare i club francese e tedesco, che si sono rifiutati di firmare per questo", ha detto la Uefa. Il presidente della Liga, Javier Tebas, ha paragonato i club della Super League agli ubriachi che lasciano un bar alle cinque del mattino "intossicati dall'egoismo e dalla mancanza di solidarietà". Il capo della Bundesliga Christian Seifert ha detto che la fuga potrebbe "danneggiare irreparabilmente i campionati nazionali".
"Non mi permetto di commentare il padre da padre. Ma sul capo partito, sì". Lo dice Matteo Salvini a Quarta Repubblica su Rete4. "Spero che la linea difensiva di questo ragazzo -che mi auguro si riveli innocente- non sia che la ragazza abbia denunciato troppo tardi. La donna è vittima e l'altro deve giustificare anche se 4 contro 1 non è il massimo della vita...". "Io decine di volte ho difeso la sicurezza del mio Paese. Non da solo. Lo abbiamo fatto tutti insieme, poi al processo solo io... è palesemente un processo politico". "Mi sono arrivati tantissimi messaggi di giuristi e magistrati che mi hanno detto di vergognarsi per come suoi colleghi usano la toga" per intenti politici. "Sono incazzato perché a processo dovrebbero esserci i trafficanti di essere umani" e "io rischio più di uno stupratore". "Se ci fosse stato un dolo, delle omissioni che hanno portato a migliaia di morti... c'era un piano pandemico o no? si è perso tempo o no? Le risposte sono oggettive. Mentre nel mio sequestro di persone non è morto nessuno... Non mi vengano a dire che il piano dell'Italia, il piano di Arcuri e Speranza ha funzionato: l'Italia è il Paese con più morti". "Serve un riforma della giustizia perché non è possibile che a Bergamo funzioni in un modo e a Palermo in un altro". Soddisfatto da piano Draghi? "Ancora poco" dice. "Io sto al governo con un segretario di partito che fa le foto con chi mi vuole mandare in galera..." dice Salvini a proposito della foto di Enrico Letta con Oscar Camps, fondatore di Open Arms. "La pandemia come un'occasione per nuova idea della società? Questa è l'idea della sinistra, fa accapponare la pelle. Io al governo con questi che non stimo, ci sto per l'appello di Mattarella".
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"Questa decisione" di procedere con le riaperture allentando progressivamente le restrizioni anti-Covid, "sicuramente potrà avere un prezzo da pagare e questo è oggettivo" secondo Fabrizio Pregliasco, virologo dell'università degli Studi di Milano, intervenuto ad 'Agorà' su Rai3. Se il premier Mario Draghi ha parlato di "rischio ragionato", l'esperto spiega che "dal punto di vista della sanità pubblica, dal punto di vista scientifico, il rischio dovrebbe tendere a zero, quindi dovrebbe comprendere in questo momento un lockdown stretto, strettissimo e prolungato", che tuttavia è "impossibile nella pratica", ammette Pregliasco. "Il sistema dei colori ha mitigato la velocità con cui la malattia si è diffusa - sottolinea il direttore sanitario dell'Irccs Galeazzi di Milano - Non si è riusciti a ottenere una riduzione dell'incidenza sotto livelli tali da permetterci un tracciamento, però ha reso meno pesante l'impatto sul Servizio sanitario nazionale. Io credo che un rischio c'è, è oggettivo - ripete Pregliasco - e dipenderà da tante cose: in primis dalla velocità con cui la vaccinazione potrà progredire", ma anche "dalla responsabilità di ognuno di noi". La ripresa dalla scuola completamente in presenza "preoccupa molto" Fabrizio Pregliasco: "Non tanto i piccolini, ma gli adolescenti e la fascia giovanile", ricorda, sono "colpiti dalla variante inglese" del coronavirus Sars-CoV-2 "in modo più ampio e con forme asintomatiche, quindi difficili da individuare senza uno screening". Il rientro in classe "rappresenta sicuramente un'esigenza - ammette l'esperto - Lo si vuole, lo si desidera ed è necessario per certi versi. Lo vedo anche all'università, nei corsi che faccio in differita: l'efficacia è sicuramente inferiore almeno per una parte dell'insegnamento, per la discussione, per l'interazione". Tuttavia, mentre "un protocollo all'interno della scuola, se ben seguito, minimizza i dati e alcuni studi ce lo dicono, tutto ciò che è la mobilità intorno spaventa - evidenzia Pregliasco - perché alla fine sono quelli i luoghi di maggior affollamento" e quindi "di maggior rischio". "E' probabile" che per il vaccino anti-Covid di Janssen (gruppo Johnson&Johnson) si profili come per quello di AstraZeneca un utilizzo preferenziale nella fascia d'età over 60, afferma poi l'esperto alla vigilia del responso dell'Agenzia europea del farmaco Ema sui casi di trombosi rare segnalati a seguito della vaccinazione. Ma differenza di quanto avvenuto per AstraZeneca, "spero che poi ci sia un'indicazione europea unitaria - aggiunge l'esperto - e che non ci sia quella cacofonia terribile che ha creato un pasticcio" sul prodotto anglo-svedese. Questi episodi tromboembolici anomali sono "eventi rarissimi", ribadisce il medico, sottolineando che "per esempio i fumatori hanno un rischio 500 volte maggiore di avere trombosi". Pregliasco invita "rinforzare non tanto l'eccessiva e asfissiante analisi degli eventi avversi del vaccino", quanto piuttosto la "macroscopica evidenza dei dati, delle morti che ci sono" causate dal coronavirus Sars-CoV-2 e del "rischio oggettivo che corre chi magari" rifiuta l'iniezione-scudo che gli viene proposta e "aspetta 'un secondo giro, per la paura della vaccinazione che surclassa la paura della malattia". "L'elemento trombosi - assicura il virologo - non mette in evidenza alcuna differenziazione che porti a considerare come di serie B il vaccino a vettore virale. Spero - ripete - che ci sia una comunicazione stavolta univoca e chiara".
È morto il rapper Black Rob, lutto nel mondo della musica, a dare l'annuncio su Instagram l'amico e collega di sempre, Mark Carey
I due aggressori erano scappati dopo aver colpito, a Colleferro, il ragazzo con calci e pugni, lasciandolo privo di sensi.
AGI - Per Matteo Salvini sulle riaperture bisogna correre. "Mi auguro che non si parli più di coprifuoco tra qualche giorno", insiste il segretario leghista. "Ci vuole coraggio, visione, bisogna scommettere sull'Italia e sugli italiani che hanno mostrato enorme buon senso e meritano di avere fiducia". "Se il piano vaccinale corre come sta correndo, se il contagio scende come sta scendendo, io credo che sia giusto riconoscere il diritto alla vita e il diritto al lavoro a milioni di italiani senza inutili discriminazioni. La Lega porterà al tavolo della maggioranza in Consiglio dei ministri la richiesta di cancellare il coprifuoco e di estendere con tutti i protocolli di sicurezza il calendario delle riaperture", ribadisce. Salvini lascia intravedere la possibilità di un compromesso con i più 'rigoristi' nel governo, citando l'esempio della capitale spagnola di coprifuoco alle 23. "Nella vicina moderna e rispettosa Madrid i locali sono aperti da tempo e la gente può uscire di casa perfino alle 10 e un quarto della sera: pensate che azzardo. Non arrivo a Israele dove sono tutti in giro, vaccinati a senza mascherina", dice. "Il modello Madrid prevede le 23. E' chiaro che nella mia idea di Paese la libertà di movimento è quella che non conosce limiti di orario se non la responsabilità del singolo. Io mi fido degli italiani. Chi invece vuole tenere gli italiani chiusi in casa per altre settimane o mesi vuol dire che non si fida del popolo che gli paga lo stipendio". Presentando il piano delle Lega contro le ecomafie e il randagismo, il segretario leghista poi bacchetta nuovamente l'Unione europea e l'Ema per i ritardi sul parere al vaccino russo Sputnik. "La Grecia ha inserito il vaccino russo per attrarre turisti. A Bruxelles dormono. E' dai primi di marzo che stanno esaminando questo benedetto vaccino russo. Non so se stiano aspettando il mago Otelma o chi altro per dare un responso. Se si danno una mossa ci fanno un favore". "Recovery, ci deve essere il tempo per l'esame in Parlamento" Il capo della Lega poi affronta il tema dell'esame parlamentare del Piano nazionale di ripresa e resilienza. "E' chiaro che tutto il Parlamento dovrà esserne informato. Ci deve essere il tempo. Io so che alcuni Paesi europei hanno chiesto più tempo rispetto alla scadenza del 30 aprile. Giustamente Mario Draghi vuole arrivare fra i primi. Però se Conte ha perso mesi e mesi per lasciare il nulla nei cassetti non è colpa né mia né di Draghi. Se c'é bisogno di qualche giorno in più ... non stiamo parlando ci due spicci, stiamo parlando di opere fondamentali. Se ci fosse bisogno di qualche giorno in più per approfondire penso che a Bruxelles e nessuno si offenderebbe". "Noi lo vedremo, ci stiamo lavorando nei singoli ministeri e, siccome c'è in ballo una cifra di 200 miliardi che dovrà essere restituita dai nostri figli, partecipare alla scelta di come utilizzarli è fondamentale. Certo, se scegli di far parte di un governo onori e oneri. Se uno preferisce stare fuori fa una scelta. Noi abbiamo scelto di entrare in questo governo anche per essere determinanti sull'utilizzo di questi fondi, ci stiamo lavorando ministero per ministero", risponde a chi gli fa notare la mancanza di coinvolgimento denunciata da Giorgia Meloni. "Grillo disgustoso. Chieda scusa a tutte donne italiane" Il commento di Salvini è durissimo, quando i giornalisti gli chiedono di tornare sul video di Beppe Grillo in difesa del figlio Ciro accusato di stupro."Capisco lo sfogo di un padre ma mi permetto di dire che è disgustoso, vergognoso e imbarazzante invocare l'innocenza del figlio in base ai giorni attesi da una ragazza per denunciare uno stupro. Questo ci riporta al Medioevo. Spero che capisca la gravità di quanto affermato perché se c'è di messo una presunta violenza bisogna andare fino in fondo e non ci sono di mezzo figli di vip e figli di operai. Io mi auguro che sia innocente, non faccio battaglia politica sui reati. Però spero che chieda scusa, non a quella ragazza, ma a tutte le donne italiane,perché lasciar solo ipotizzare che se una non corre subito alla polizia se lo sia inventata o andata a cercare è disgustoso. Da parte di una bimba sentirsi dire che se una ragazza non denuncia subito si è inventata tutto, mi fa schifo". "Amministrative, vertice di centrodestra non prima di maggio" Altro tema la scelta delle candidature per le Amministrative in autunno. Salvini non sembra aver fretta di incontrare gli alleati di centrodestra, ma rilancia il nome di Gabriele Albertini a Milano. "Entro dieci giorni dobbiamo decidere i 40 miliardi del decreto Imprese, le riaperture e il Recovery plan. Ci sono in ballo alcune centinaia di miliardi, prima vediamo di usare bene questi per gli italiani poi, a maggio, ci sarà tempo di fare tutto il resto", risponde a chi gli chiede quando convocherà il vertice di coalizione . "Io da milanese spero che l'ipotesi Albertini riporti Milano a essere quel traino per tutta Italia e per tutta Europa che era fino a qualche tempo fa e che purtroppo ha smesso di essere", afferma il segretario leghista, a margine di una conferenza stampa sul piano della Lega contro il randagismo, rilanciando la candidatura dell'ex sindaco. "Inasprire le pene per i violenti e chi abbandona gli animali" Il tema della conferenza stampa è il piano della Lega sul fenomeno del randagismo e della tutela degli animali. "I nostri disegni di legge prevedono un inasprimento di pene per chi abbandona maltratta e uccide gli animali e l'incremento dei fondi sul territorio - dice -. Poi c'è il business della malavita organizzata che fattura due miliardi di euro circa l'anno. Io da ministro dell'Interno avevo istituito fondo per andare a scovare i canili lager; chi mi ha seguito evidentemente ha una sensibilità diversa. Nell'anno del Covid è aumentata la frequentazione con gli animali da compagnia, l'ultima cosa che vorremmo è che, nell'estate della ripartenza, ci fosse un aumento degli abbandoni.Vorremmo anche agevolare fiscalmente chi sceglie di portare a casa un animale in adozione. I nostri disegni di legge sono pronti in Parlamento, la speranza è che ci sia maggioranza trasversale e unità", conclude, nel corso della conferenza stampa, cui hanno partecipato anche Filippo Maturi, responsabile del dipartimento tutela Biodiversità e benessere Animale, l'europarlamentare Anna Cinzia Bonfrisco e il senatore Maurizio Campari.
Andrea Paternoster, famoso apicoltore di Mieli Thun, è morto a 54 anni in un incidente stradale. Il mondo della gastronomia è in lutto.
Il vaccino anti-Covid di CureVac "se arrivasse nel giro di poche settimane e funzionasse un vaccino europeo a mRna, sarebbe fantastico, sarebbe la soluzione". Lo ha dichiarato al programma 'L'imprenditore e gli altri' su Cusano Italia Tv l'immunologo Guido Forni, socio dell'Accademia nazionale dei Lincei. "E' una ditta tedesca finanziata dall'Europa - ha ricordato - che ha una tecnologia più avanzata rispetto a Pfizer e Moderna. Il vaccino si può conservare a temperatura ambiente e non dovrebbe avere effetti collaterali. L'Ue ha prenotato 450 milioni di dosi" e "se tutto va bene, questo vaccino sarà la rivoluzione dei vaccini", è convinto l'esperto. "Dovremmo essere nelle fasi conclusive - ha sottolineato - poi servirà qualche settimana per l'approvazione dell'Ema e allora comincerà la produzione". Con la pandemia di Covid-19 "abbiamo imparato una tecnologia nuova per fare i vaccini in tempi rapidissimi - ha aggiunto Forni - Sono già pronti i vaccini contro le varianti perché è bastato cambiare una parte dell'Rna e il vaccino è già pronto. In futuro i vaccini a mRna potranno essere utilizzati anche contro altre malattie infettive, e come forma di prevenzione per quei tumori di cui si conosce l'origine e sono dovuti a un particolare difetto genetico".