Serie A, lo sfogo di Conte: "La società non ci ha protetti abbastanza"
Antonio Conte si sfoga alla fine del campionato dopo che l'Inter termina al secondo posto, ad un punto dalla Juventus. “Ai tifosi dico che in Europa League daremo il massimo”.
L'ex velina pubblica sui social un paio di scatti da capogiro.
Sarebbe l’imprenditore fiorentino Tommaso Buti
Gli aggiornamenti in tempo reale sull'emergenza coronavirus in Italia.
Voto in dissenso con il gruppo. Anche il forzista Causin ha detto sì. Tajani: sono fuori dal partito
Nelle due classi a cui era stata assegnata, però, aveva evidenziato comportamenti contrari alle regole adottate da tutti gli istituti. Dopo la protesta dei genitori era stata sospesa e poi espulsa
La senatrice, moglie di Clemente Mastella, conferma il suo sostegno al Governo Conte
Nel suo ultimo giorno da presidente degli Stati Uniti, theDonald ha graziato 73 persone e commutato 70 sentenze. Snowden e Assange esclusi dai provvedimenti
AGI - Il sistema immunitario delle persone contagiate dal virus responsabile di Covid-19 può fare affidamento sugli anticorpi creati durante eventuali infezioni da coronavirus contratte precedentemente e in questo modo avere un aiuto per combattere la malattia. È emerso da uno studio condotto dalla Northern Arizona University (NAU) e dal Translational Genomics Research Institute (TGen). I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Cell Reports Medicine. Covid-19 non è il primo incontro che l'umanità ha con un coronavirus, così chiamato a causa dei picchi proteici a forma di corona sulla loro superficie. Prima di SARS-CoV-2, il virus che causa Covid-19, gli esseri umani si sarebbero imbattuti in almeno altri 6 tipi di coronavirus. Il nuovo studio ha cercato di capire come i coronavirus (CoV) "accendono" il sistema immunitario umano e contribuiscono a capire meglio il funzionamento interno della risposta anticorpale. "I nostri risultati suggeriscono che il virus di Covid-19 può risvegliare una risposta anticorpale che esisteva negli esseri umani prima della nostra attuale pandemia, il che significa che potremmo già avere un certo grado di immunità preesistente a questo virus", spiega John Altin, esperto di malattie infettive di TGen e autore senior dello studio. Questo potrebbe aiutare i ricercatori a mettere a punto nuove diagnosi, a valutare i poteri curativi del plasma convalescente, a sviluppare nuovi trattamenti terapeutici e, cosa importante, aiutare a progettare futuri vaccini o terapie con anticorpi monoclonali in grado di proteggere dalle mutazioni che possono verificarsi nel virus di Covid-19. I ricercatori hanno utilizzato uno strumento chiamato PepSeq per mappare con precisione le risposte anticorpali a tutti i coronavirus che infettano l'uomo. PepSeq è una nuova tecnologia in fase di sviluppo presso TGen e NAU che permette la costruzione di pool altamente diversificati di peptidi (brevi catene di amminoacidi) legati ai tag del DNA. Se combinati con il sequenziamento ad alta velocità, questi pool di molecole PepSeq consentono una conoscenza approfondita della risposta degli anticorpi ai virus. "I dati generati utilizzando PepSeq hanno consentito un'ampia caratterizzazione della risposta anticorpale in individui recentemente infettati da SARS-CoV-2 rispetto a quelli esposti solo a precedenti coronavirus che ora sono diffusi nelle popolazioni umane", afferma Jason Ladner, autore principale dello studio della NAU. Oltre a SARS-CoV-2, i ricercatori hanno esaminato le risposte anticorpali di altri due coronavirus potenzialmente mortali: MERS-CoV, che ha causato l'epidemia di MERS nel 2012 in Arabia Saudita; e SARS-CoV-1, il primo coronavirus pandemico che ha causato l'epidemia di sindrome respiratoria acuta grave nel 2003 in Asia. Sono esempi di coronavirus che infettano gli animali, ma si sono evoluti facendo ammalare le persone e sono diventati nuovi patogeni umani. Oltre a caratterizzare gli anticorpi che riconoscono SARS-CoV-2, i ricercatori hanno poi esaminato le risposte anticorpali di quattro vecchi coronavirus: alphacoronavirus 229E; alphacoronavirus NL63; betacoronavirus OC43; e betacoronavirus HKU1. Questi cosiddetti coronavirus "comuni" sono endemici in tutta la popolazione umana, ma di solito non sono mortali e causano lievi infezioni delle vie respiratorie superiori simili a quelle del comune raffreddore. Confrontando i modelli di reattività contro questi diversi coronavirus, gli esperti hanno dimostrato che SARS-CoV-2 potrebbe richiamare gli anticorpi del sistema immunitario originariamente generati in risposta a precedenti infezioni da coronavirus. Questa reattività crociata si è verificata in due siti nella proteina spike di SARS-CoV-2, la chiave d'ingresso del virus nella cellula. "I nostri risultati evidenziano i siti in cui la risposta SARS-CoV-2 sembra essere modellata da precedenti esposizioni al coronavirus e che hanno il potenziale per aumentare ampiamente gli anticorpi neutralizzanti", osserva Altin. "Dimostriamo inoltre che questi anticorpi cross-reattivi si legano preferenzialmente ai peptidi endemici del coronavirus, suggerendo che la risposta a SARS-CoV-2 in queste regioni potrebbe essere limitata dalla precedente esposizione al coronavirus", prosegue Altin, precisando che sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere le implicazioni di queste conclusioni. I risultati potrebbero aiutare a spiegare le reazioni molto diverse che i pazienti con Covid-19 hanno alla malattia: da lievi ad asintomatiche fino a infezioni gravi che richiedono il ricovero in ospedale e spesso portano alla morte. È anche possibile che le differenze nella risposta anticorpale preesistente identificata da questo studio aiutino a spiegare alcune delle differenze nel modo in cui la malattia da Covid-19 si manifesta gravemente nei soggetti anziani rispetto ai giovani, che avranno storie diverse di infezioni con i comuni coronavirus. "I nostri risultati avanzano l'ipotesi che la natura della risposta anticorpale di un individuo a una precedente infezione endemica da coronavirus possa avere un impatto sul decorso della malattia Covid-19", conclude Ladner.
L'ex governatrice aveva giudicato come "irresponsabile" un ritorno alle urne in questo momento. Tajani: "Non ci aveva detto nulla"
La scelta dell'attore Giorgio Cantarini, che esordì a soli 5 anni nella pellicola Premio Oscar diretta da Roberto Benigni
A Bruxelles colti di sorpresa: "Non ci si aspetta che gli Stati denuncino". Ma la segretezza dei contratti diffonde imbarazzo. Conte alla prova dei leader europei
Rimasta sempre defilata rispetto ai fratelli, la figlia minore di Trump si prende la 'rivincita' fuori tempo massimo
Il fisico Battiston sottolinea all'HuffPost come, al di là della media anagrafica, al momento in Italia "ci sono 500mila infetti attivi: con Rt sopra 1, i contagi rischiano di esplodere"
Conte attaccato al telefono per gli ultimi indecisi. Ma la vera trattativa è solo all'inizio
L'allarme dalla Francia: sconsigliato l’utilizzo di mascherine che garantiscono un filtraggio inferiore al 90%
Lo sconfinamento del mezzo nell'altra corsia sarebbe stato "trascurabile"
Donald Trump ha definito ogni sua azione, dall’elezione agli accordi commerciali, “storica”. Ma i suoi ultimi mesi di mandato lo smentiscono
Un team di ingegneri della Penn State University ha sviluppato una batteria al litio ferro fosfato con un'autonomia di 250 miglia (circa 400 chilometri) e che si ricarica in 10 minuti. "Abbiamo sviluppato una batteria per i veicoli elettrici del mercato di massa che raggiungeranno la parità di costi con i veicoli con un motore a combustione", ha affermato Chao-Yang Wang, professore di ingegneria chimica e professore di scienza e ingegneria dei materiali, nonché direttore dell'Electrochemical Engine Center presso la Penn State. "Non ci sarà più ansia da autonomia e questa batteria è davvero conveniente." I ricercatori sostengono anche che la batteria dovrebbe avere una durata complessiva di 2 milioni di miglia (più di 3 milioni di chilometri). Secondo il loro studio riportato su “Nature Energy”, la chiave per una lunga durata e una ricarica rapida è la capacità della batteria di riscaldarsi rapidamente fino a 140 gradi Fahrenheit, e quindi raffreddarsi quando non è in funzione. "La ricarica molto rapida ci consente di ridurre le dimensioni della batteria senza incorrere in rischi di ansia da autonomia", ha affermato Wang. La batteria utilizza un approccio per l'autoriscaldamento precedentemente sviluppato nel centro di Wang. Il team di Wang suggerisce che utilizzando questo metodo di autoriscaldamento, si possono utilizzare materiali a basso costo per il catodo e l'anodo della batteria e un elettrolita sicuro a bassa tensione. "Questa batteria ha peso, volume e costo ridotti", ha detto Wang. "Sono molto felice che abbiamo finalmente trovato una batteria che andrà a vantaggio del mercato di massa". Secondo Wang, queste batterie possono produrre una grande quantità di energia con il riscaldamento: 40 kilowattora e 300 kilowatt di potenza. Un veicolo elettrico con questa batteria potrebbe andare da zero a 60 miglia all'ora (circa 100 chilometri all'ora) in 3 secondi. "È così che cambieremo l'ambiente", ha rilevato Wang. "Faremo in modo che tutti si permettano i veicoli elettrici".
Cantarini, che studia recitazione negli States, è rientrato nella sua Montefiascone per aiutare come possibile durante l’emergenza causata dal coronavirus
AGI - Prima il vertice di maggioranza poi probabilmente il confronto con il Capo dello Stato per valutare la situazione che si è venuta a creare dopo lo strappo con Renzi nell'Aula. Il premier Giuseppe Conte punta a prendere tempo, ad allargare la maggioranza, ma anche ieri sera con i ministri si è comunque mostrato soddisfatto del risultato raggiunto. E' arrivato, prima del voto finale, nella sala di governo a palazzo Madama. Che ci fate qui? Io vado a palazzo Chigi, sperando di poterci restare..., la battuta in versione sorridente, del premier. L'obiettivo dei rosso-gialli è ora sfilare altri esponenti di Iv, cercare di alimentare il dialogo con i centristi, incunearsi tra i moderati di Forza Italia. Il Pd non intende pressare oggi il premier ma dai gruppi parlamentari la richiesta è sempre la stessa: valutare anche la possibilità di arrivare ad un ‘Conte ter'. Magari non ora, ma soprattutto se non l'operazione ‘responsabile' non dovesse decollare, occorrerà – questo il ragionamento – valutare altre strade, come appunto quella di un nuovo esecutivo. Al momento sul tavolo ci sono i dicasteri dell'Agricoltura e della Famiglia, la possibilità di spacchettare il dicastero delle Infrastrutture ma non sono imminenti i cambi, il premier si prenderà almeno una decina di giorni. Ma sull'ipotesi ‘Conte ter', una larga parte del Movimento fa argine. “Noi – spiega un ministro pentastellato – abbiamo vinto su tutta la linea. Abbiamo tenuto Conte a palazzo Chigi, ci siamo liberati di Renzi e abbiamo confermato la delegazione dei 5 stelle al governo. Se il Pd vorrà cambiare qualcosa lo potrà discutendo al proprio interno”. In realtà anche tra i pentastellati c'è preoccupazione per come si procederà in Parlamento. E' vero che Tabacci alla Camera spiega di avere 13 deputati, che non occorrerà formare un nuovo gruppo perché si agirà in deroga, ma nelle commissioni sarà dura andare avanti. “La maggioranza esiste ma non pensiamo di poter governare in questa situazione. Ci vuole una riflessione del presidente Conte, ci vuole un patto di legislatura chiaro – osserva il capogruppo dem al Senato, Marcucci -. Dobbiamo dimostrare che questa è una maggioranza che ha idee chiare, in grado di coinvolgere gruppi e singoli parlamentari”. "Bisogna allargare la maggioranza o ci saranno elezioni, il Pd non le teme”, avverte il dirigente dem Bettini che suggerisce "personalità per coprire settori di grandissima importanza come l'Agricoltura” e poi, eventualmente, di apportare “degli adeguamenti" in un secondo momento. Ora si gioca la partita vera, perché il timore non solo in Iv ma anche nel centrodestra è che l'argine possa venire meno, che altri deputati e senatori possano essere attratti dalla ‘quarta gamba'. Non è un caso che dai gruppi azzurri sia arrivata la richiesta a Berlusconi di tornare a Roma, di farsi vedere per serrare i ranghi del partito e non cedere la linea a Salvini e Meloni. Il Cavaliere, soprattutto se ci dovesse essere l'incontro tra il centrodestra e il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, punta ad essere nella Capitale. Ieri, dicono fonti parlamentari FI, si è speso per evitare ulteriori fuoriuscite ed è rimasto sorpreso dalla decisione della senatrice Rossi. Salvini, Meloni, Tajani, Lupi, Toti e Cesa, con Berlusconi in video collegamento, si stanno di nuovo incontrando alla Camera. Il pressing dei rosso-gialli sui moderati è sempre più forte, sul tavolo c'e' anche l'offerta della legge elettorale di tipo proporzionale. Dall'incontro verrà fuori la tesi che questo esecutivo non puo' andare avanti, ma dentro FI non tutti sono d'accordo sulla necessità di tirare la giacchetta al Capo dello Stato. "Ora - dicono in FI - dobbiamo cercare di tenere botta. Se Berlusconi non presidia l'area di centro c'e' il rischio che molti vedano in Conte il punto di approdo". "Se lo scostamento di bilancio passa, come sara', con i voti determinanti del centrodestra, il governo dovrà trarne le conclusioni", sottolinea il numero due di FI, Tajani.