Simone Inzaghi: "Spero e sogno di avere tutti a disposizione"
Il tecnico non esclude l'acquisto di qualche giocatore nella sessione invernale di mercato.
La morte della piccola di 18 mesi risale all′11 gennaio scorso. Agli inquirenti l'uomo aveva sostenuto che la bimba si era tirata addosso una stufa mentre giocava
Claudia Lepore, 59 anni, originaria di Carpi, viveva a Santo Domingo da dieci anni. Arrestato un uomo: avrebbe agito su commissione per 3000 euro
La conduttrice si racconta a Verissimo: "Adesso ho solo ricordi belli, ma ci sono voluti tre anni per metabolizzare"
Subito lite su Navalny, mano tesa sul trattato Start. Altri dossier caldi: cyber attack, Ucraina, Bielorussia
Sarà crisi tra Fabrizio Corona e Lia del Grosso? Ancora non è dato saperlo ma il bacio tra il re dei paparazzi e l’ex Asia Argento non avrà di certo fatto piacere alla futura signora Corona
Il genitore della ragazzina morta per una challenge: "Controllarla? Mi fidavo di lei". Polizia Postale: "Più reati con la pandemia"
Gli aggiornamenti in tempo reale sull'emergenza coronavirus in Italia.
AGI - La popolazione triplicava in una notte. Ogni fine settimana. Poi tutto tornava alla normalità. Non un fenomeno di marea demografica, ma quello che, prima del Covid-19, accadeva nel più piccolo paese della Sardegna. Perché Baradili, in provincia di Oristano, nonostante i suoi 78 abitanti, ospita un ristorante-pizzeria da 180 coperti. Qui sono nati l'accademia di cucina e il locale che, negli anni, hanno proiettato il piccolo centro isolano nel cuore della gastronomia internazionale, con contatti che vanno dagli Stati uniti d'America alla Corea. Un percorso che ha trasformato il 'micro-paese' in una 'capitale' della pizza. Negli ultimi mesi, con le restrizioni imposte dalla pandemia, il ristorante pizzeria 'Sa Scolla' ha chiuso, ma prepara la ripresa a numeri ridotti anche solo per dare un segnale di speranza. Un campus e corsi con allievi anche dall'estero Tutto ha inizio nel 2015 quando l'Accademia Casa Puddu – oggi ribattezzata Coi Accademia enogastronomica – ha deciso di allestire un campus per i suoi numerosi allievi. “Avevamo bisogno di spazi, abbiamo studenti che arrivano da ogni parte della Sardegna e qualche presenza internazionale. Quest'anno abbiamo un alunno filippino e uno coreano”, ha spiegato il presidente Gianfranco Massa. Così la scuola, nata nel 2010 nella sede dell'ex pastificio di Siddi, nel Sud Sardegna, ha traslocato a Baradili. Qui hanno dunque ripreso i corsi di alto livello come 'La cucina secondo le stagioni': 600 ore per un percorso di formazione certificata che coinvolge docenti-chef di importanti realtà sarde, italiane e straniere. “Il 94 per cento dei nostri allievi trova lavoro entro due mesi dalla fine del corso”, ha sottolineato Massa. Da allora è stato un crescendo: lo stesso anno l'Accademia si è guadagnata la partecipazione all'Expo di Milano per rappresentare la Sardegna nel padiglione Eataly. Scambi con New York, Seoul e le Filippine Due anni dopo una delegazione è partita dal piccolo paese per la 'Grande Mela': a New York grazie a uno scambio con il Culinary insitute of America. Qualche tempo dopo i newyorkesi hanno ricambiato la visita e sono stati portati nelle campagne della zona raccogliere erbe spontanee e a conoscere i prodotti locali. Dopo gli americani, lo scorso anno, a Baradili sono arrivati anche i coreani: la Kbs, la tv di stato della Corea del Sud, ha deciso di raccontare l'isola con un focus sull'Accademia dopo un accordo firmato con il College di Seoul. Una collaborazione è stata avviata anche con la Camera di commercio italiana nelle Filippine. “L'obiettivo è promuovere i nostri prodotti agroalimentari attraverso la cucina. Con la Corea abbiamo deciso di iniziare uno scambio di competenze: docenti e studenti avrebbero dovuto iniziare corsi nelle rispettive sedi ma con la pandemia abbiamo rimodulato il progetto e avviato le video-lezioni”, ha spiegato Massa. Il presidente che, assieme all'amministratore delegato Giancarlo Dessì, è a capo anche del ristorante Sa Scolla – pizzeria con cucina di campagna, oggi guidato dallo chef Francesco Vitale - nato per scommessa l'anno dopo il trasloco. Convinti a fare la pizza da una coppia di anziani “Appena arrivati lì con l'Accademia, un'anziana coppia di Baradili continuava a chiederci se facevamo pizze. Alla fine ci hanno convinti”, scherza Massa che però assicura: “Da quando abbiamo aperto vengono tutte le settimane”. E non sono gli unici: nel 2019 in occasione della quarta edizione di 'Baradili capitale della pizza' - manifestazione a cui prendono parte i maggiori esperti del settore – nel paese si sono riversati circa 10 mila degustatori che hanno travalicato i confini di piccolo centro, sconfinando nei tanti comuni limitrofi. Il locale, prima della pandemia, ogni fine settimana e durante le cerimonie riempiva i suoi 180 coperti, dopo il lock-down e la chiusura degli ultimi mesi imposta dalle restrizioni per il contenimento del virus, Sa Scolla si prepara a riaprire a pranzo e a numeri ridotti. “Faremo anche asporto, certo sarà difficile, ma è un segnale”, ha spiegato Massa.
Il presentatore al Corriere della Sera: "Non voglio il Sanremo della desolazione. Il Festival blindato non serve a niente"
L'allarme di Anelli (Fnomceo): "Inaccettabile che non vadano a categorie a rischio". Locatelli: "40mila persone hanno assunto anche la seconda dose"
AGI - Il presidente americano Joe Biden ha chiamato il capo dell'Ufficio della Guardia Nazionale per scusarsi dopo che alle truppe dispiegate a Washington. per proteggere la sua cerimonia di insediamento, è stato ordinato di dormire in un garage non riscaldato una volta cacciate dal Campidoglio. Nella telefonata con il generale Daniel R. Hokanson, il capo dell'Ufficio della Guardia Nazionale, Biden si è scusato e ha chiesto cosa poteva fare, riferiscono dalla Casa Bianca. Jill Biden, la first lady, con una decisione imprevista è uscita dalla Casa Bianca per far visita ai soldati di stanza fuori dal Campidoglio oggi pomeriggio, ringraziando per il loro lavoro e distribuendo biscotti al cioccolato. "La Guardia Nazionale avrà sempre un posto speciale nel cuore di tutti i Biden", ha detto, sottolineando che il loro figlio Beau, morto nel 2015, era un membro della Guardia Nazionale dell'Esercito del Delaware. "Sono soldati, non sono i servi di Nancy Pelosi", ha detto il governatore Ron DeSantis della Florida, un repubblicano, su "Fox and Friends" questa mattina. "Questa e' una missione a meta', a questo punto, e penso che la cosa appropriata sia riportarli a casa". Tra Covid e notti sul pavimento Sono almeno un centinaio gli uomini della Guardia Nazionale - i soldati giunti a Washington dopo l'assalto del 6 gennaio al Congresso - risultati positivi al Covid-19 e che adesso sono in quarantena negli hotel vicini. Lo hanno riferito tre fonti a Politico, secondo cui lo schieramento dei soldati a Washington per il giuramento del presidente, Joe Biden, potrebbe essersi trasformato in un evento "super-spreader", di superdiffusione del contagio. Secondo Politico, la Guardia Nazionale non è riuscita ad approntare un piano per testare i soldati, alcuni dei quali hanno dovuto cercare di farsi un test da soli. Al momento la Guardia Nazionale non ha segnalato il numero di casi, anche se si teme che il Covid-19 si sia diffuso molto rapidamente tra i 25mila soldati giunti nel centro della capitale (dopo il giuramento, più di 10 mila soldati rimangono ancora in servizio a Washington). Intanto, il Washington Post ha raccontato che centinaia di soldati hanno trascorso giovedì notte dormendo per terra nei garage fuori dal complesso del Congresso. Due agenti hanno raccontato al Post che i soldati sono stati trasferiti senza spiegazioni nel garage dove non c'era quasi spazio, passavano le auto vicine, i soldati erano esposti al fumo e c'erano pochi bagni. Gli uomini della Guardia Nazionale arrivati a Washington hanno stanze d'albergo, ma i soldati sono in genere in servizio per un giorno o due, turni di poche ore e non possono tornare facilmente ai loro alloggi, molti dei quali sono fuori dal Distretto di Columbia, negli Stati confinanti della Virginia e del Maryland. Al loro arrivo dopo l'assalto a Capitol Hill, i soldati erano stati autorizzati a dormire sul pavimento lungo i corridoi del Congresso e le foto avevano fatto il giro del mondo. Ma giovedì qualcuno li ha spostati in un parcheggio sotterraneo: le immagini circolate su Internet, con i soldati sdraiati sotto le luci al neon, con pochi bagni e prese per ricaricare i telefoni, hanno suscitato un coro di sdegno. "Questo è un insulto a tutte le unità della Guardia Nazionale che hanno seguito gli ordini e servito al freddo e sotto la pioggia tutta la notte senza cedere. Hanno protetto il Campidoglio quando ne avevamo più bisogno", ha tuonato il deputato democratico Brendan Boyle su Twitter. Gli ha fatto eco il nuovo leader della maggioranza al Senato, il dem Chuck Schumer, che ha definito la situazione "un oltraggio che non accadra' mai piu'". Non è chiaro chi abbia deciso lo spostamento: dalla Guardia Nazionale hanno sostenuto che sia stata la Capitol Police, ma il capo della polizia interna del Campidoglio ha negato, riferendo poi che "tutti gli uomini e le donne della Guardia Nazionale sono stati trasferiti in spazi all'interno del complesso del Campidoglio".
Non si hanno più notizie di una giovane fuggita da Reggello, in provincia di Firenze. L'ultimo bigliettino lasciato alla mamma
AGI - "Stiamo andando troppo lenti, perché mancano le dosi di vaccino e visti i chiari di luna che stiamo vivendo in Italia, dove potrebbero esserci ritardi di AstraZeneca, oltre a quelli della Pfizer e Moderna, rischiamo di rimanere indietro per mesi". Così all'AGI l'infettivologo, Matteo Bassetti, direttore della clinica malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova, in relazione al ritardo delle consegne da parte della multinazionale AstraZeneca che potrebbe far slittare la campagna di immunizzazione di massa nel nostro Paese di alcune settimane. "Noi abbiamo bisogno di arrivare almeno a 40 milioni di persone vaccinate per l'autunno e così non ce la facciamo - spiega Bassetti - quindi io sarei d'accordo ad aprire al vaccino Sputnik V russo e a quelli cinesi. Lo ha già fatto l'Ungheria. Questo, ovviamente, dopo una valutazione dell'Ema". "L'Italia - conclude l'infettivologo - deve spingere di piu perche' il vaccino e' l'unica arma per tornare alla nostra vita. Poi arriveranno anche altri vaccini, ma al momento vanno acquistati quelli che ci sono".
Dopo essersi inventato un nuovo format editoriale consultabile sullo smartphone, la Feltrinelli pubblica i i 33 frammenti sul virus dello scrittore piemontese nel saggio “Quel che stavamo cercando”
Il virologo: "Si sta già scatenando sui social la cricca no-anticorpi, simile nei metodi a quella no-vax. Vogliono convincere che gli anticorpi non funzionino"
AGI - Matteo Renzi "garantisce l'instabilità politica in Italia". A dirlo è Goffredo Bettini, esponente del Pd in prima linea per cercare di porre rimedio alla crisi politica innescata dalla decisione del leader Iv di ritirare le sue ministre. Bettini, parlando all'attivo della federazione provinciale di Roma del Pd, sottolinea il momento attraversato dal Paese ricordando che "dobbiamo ricostruire l'Italia: abbiamo le risorse del Recovery Fund, abbiamo da affrontare la campagna vaccinale, impegni internazionali e occorre un rilancio, una ripartenza, serena e consapevole delle cose fatte, ma severa nella definizione di un programma di fine legislatura". Da questo punto di vista, aggiunge, "il Pd, indicando questa strada, ha spinto il premier a imboccarla. Nel momento in cui abbiamo posto questa questione, abbiamo parlato con tutti, compreso Renzi: una esperienza intensissima, questa. Ne stava venendo fuori che la proposta iniziale era insufficiente. Si è quindi definito, in un lavoro molto serrato coordinato da Gualtieri, una nuova proposta che andrà sottoposta al Parlamento e alle parti sociali. Ieri - ricorda Bettini - c'è stato un incontro con il sindacato e questo incontro è andato bene. Ma noi ci dobbiamo ricordare che avevamo un governo nostro che vedeva il sindacato come un nemico, altrimenti non si ha contezza di quanto lavoro abbiamo fatto". Tornando al tentativo di ricucire con Matteo Renzi e con Italia Viva, poi, Bettini sottolinea: "Abbiamo chiesto a Conte di andare al Quirinale per il patto di legislatura. Lui lo ha fatto e ha detto queste cose: facciamo un patto di legislatura, sediamoci attorno al tavolo. Proprio dopo quel momento Renzi ha fatto la scelta di rompere. Una scelta incomprensibile per noi. Ma la vera strategia di Renzi, fin dall'inizio della costituzione di Italia Viva, è stata - come ha detto - mirata a ridurre il Pd al 6 per cento, come ha fatto Macron con i socialisti francesi. Ma quello spazio che lui immaginava non ci è stato", ha rimarcato l'esponente dem. "Quindi Renzi ha visto una sua crisi politica dentro il governo e ha rotto per questo motivo. Oggi, Renzi vuole riaprire il gioco per rompere lo schema politico costruito fra Pd, M5s e Leu. Noi siamo competitivi alle elezioni se manteniamo integro questo schema politico: immediatamente dopo aver gettato il Paese in una crisi la buio, Renzi ha detto che se Conte li avessi richiamati al tavolo si sarebbe risolto tutto in due ore. Ma come? Hai fatto un casino, hai buttato all'aria tutto, hai detto che Conte è un vulnus della dmeocrazia e poi gli dici di richiamarti. Ma che credibilità e'? Purtroppo Renzi è garanzia di instabilità della politica italiana".
AGI - Ritardi nella consegna dei vaccini Pfizer, ma non solo. In giorni cruciali per la vaccinazione anti Covid, indiscrezioni raccontano di dosi fornite a chi pagherebbe di più. Ma la sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa, smentisce: "A noi non risulta, sarebbe una cosa gravissima. Bisogna dimostrarle certe cose". Sul fronte dei ritardi, ricorda: "Abbiamo già investito l'Avvocatura dello Stato di questa partita però io credo che oltre agli stati membri deve essere l'Europa che deve agire con molta decisione e fermezza nei confronti della Pfizer, avendo trattato per tutti e avendo una voce molto forte che rappresenta tutti gli Stati membri". "Ieri da Pfizer e da Ursula von der Leyen sono arrivate rassicurazioni - ha aggiunto - relativamente alla riduzione delle dosi che, hanno annunciato, nelle prossime settimane dovrebbero tornare al 100%. E' girata anche la certezza che forse solo per una settimana ancora, ma a questo punto vogliamo vedere come andranno le cose". Per quanto riguarda il vaccino russo Sputnik, Zampa spiega di non avere nulla in contrario: "Se l'Ema dice che va bene, assolutamente sì, perché non dovremmo?". La sottosegretaria ha ribadito invece la necessità che gli operatori sanitari facciano il vaccino, anche se non è obbligatorio per legge. E su come come superare il problema della resistenza che si è registrata nelle strutture Rsa, ha sostenuto: "Certamente si supera con l'allontanamento dalla mansione. Tu non puoi contagiare una persona perché non vuoi fare il vaccino. E' evidente - ha concluso - che abbiamo un problema di necessità di illustrare, spiegare, chiarire e rassicurare ma penso che nel sistema pubblico tu non puoi non vaccinarti, è una pre-condizione per chi sta a contatto con il pubblico".
AGI - Dopo aver seminato il terrore per sei anni, in un complesso di palazzi di Brooklyn, è stato arrestato dalla polizia di New York Kevin Gavin, 66 anni, accusato di aver ucciso almeno tre donne anziane, tutte trovate morte in casa. Si offriva di dare una mano a risolvere problemi domestici, dal fare la spesa a riparare le tubature. Sempre gentile, sempre disponibile, il classico vicino di casa considerato una fortuna per gli inquilini. Ma con un lato oscuro: quello di serial killer. L'ultima vittima si chiamava Juanita Caballero, aveva 78 anni: l'hanno trovata il 15 gennaio senza vita, con la corda del telefono attorno al collo. Il primo omicidio risale al 2015: Myrtle McKenny aveva 82 quando venne trovata morta in cucina. All'inizio la polizia aveva archiviato il caso come morte naturale, ma gli addetti al funerale avevano scoperto sul collo della donna il segno di una coltellata. Nel 2019, sempre nello stesso complesso edilizio, era stato rinvenuto il corpo di Jacolia ‘Jackie' James, 83 anni. L'esame del corpo aveva stabilito che la donna era stata uccisa a bastonate. Le indagini hanno segnato una svolta quando le testimonianze dei vicini, in questi sei anni, hanno mostrato di avere una cosa in comune: le vittime conoscevano una persona afroamericana del quartiere, che si presentava come tuttofare. Quando gli agenti della polizia hanno bussato alla sua porta, Gavin, ribattezzato dai media il ‘serial killer delle nonne', avrebbe confessato tutto e spiegato di aver ucciso perché le vittime gli “dovevano dei soldi”. Gli investigatori non escludono che l'uomo possa aver ammazzato altre donne e così la polizia ha ripreso in mano una serie di fascicoli legati alla morte di anziane nel quartiere.
AGI - Un ragazzo di 23 anni, ricoverato all'ospedale Cto della Città della Salute di Torino per un gravissimo trauma facciale, è stato sottoposto in urgenza ad un lungo intervento di ricostruzione del volto con la stampa 3D. Per i medici, pianificare l'intervento di ricostruzione e la stampa additiva dei dispositivi da utilizzare in sala operatoria è stata una corsa contro il tempo. Un laboratorio per sperimentare nuove metodiche chirurgiche con l'ausilio delle tecnologie 3D è attivo da due anni presso l'ospedale Molinette di Torino. Il laboratorio si trova all'interno del reparto di Chirurgia maxillo facciale e consente di ricreare un modello del paziente e tramite software dedicati progettare l'intervento chirurgico, in modo da ottenere soluzioni personalizzate per ogni paziente. Il laboratorio è dotato di una postazione per l'elaborazione virtuale 3D dei modelli anatomici, che poi verranno realizzati attraverso l'utilizzo di stampanti 3D presenti in reparto, per coadiuvare la pianificazione degli interventi chirurgici. Una sinergia di tecnologie ed esperienza clinica che ha permesso di sviluppare nuovi protocolli di diagnosi e cura di pazienti, con la possibilità di trasferire la pianificazione degli interventi in sala operatoria. Nonostante la presenza del laboratorio all'interno del reparto, la simulazione chirurgica e la stampa 3D in urgenza differita rimane una sfida soprattutto in termini di tempo.Appena le immagini TC sono state disponibili, gli ingegneri del Dipartimento di Ingegneria Gestionale e della Produzione del Politecnico di Torino, su indicazione dei chirurghi, hanno simulato al computer l'intervento cercando di ridare forma all'anatomia del volto fortemente compromessa dal trauma. Successivamente è stato stampato un modello 3D del volto ricostruito su cui i chirurghi hanno modellato placche di titanio personalizzate sul paziente da utilizzare in sala operatoria come guide per la ricostruzione. L'intervento preparato in 3D a tavolino ha consentito di ridurre i tempi operatori velocizzando i passaggi chirurgici e la soluzione dei possibili imprevisti. La pianificazione chirurgica virtuale, integrata con le tecnologie di stampa additiva, hanno consentito di svolgere, all'interno delle sale operatorie della Città della Salute di Torino già numerosi interventi di chirurgia ad alta complessità del volto in regime di elezione. Tuttavia questo caso rappresenta una delle prime applicazioni di utilizzo di questa tecnologia nella chirurgia traumatologica d'urgenza.
L'operazione Responsabili è al palo, così il voto di mercoledì sulla relazione Bonafede diventa cruciale. Governo al lavoro per evitare di andar sotto