Tunisia: continua il processo di epurazione della magistratura
Il presidente della Repubblica tunisimo Kais Saied, ha rimosso dall’incarico 57 giudici sospettati di corruzione.
"Ho dato alla magistratura numerose opportunità e avvertimenti. Un'epurazione totale del sistema giudiziario resta l'unica opzione per sradicare la corruzione del paese", ha dichiarato Saied.
Il presidente aveva suscitato l'indignazione già a febbraio quando aveva istituito con un decreto il Consiglio superiore della magistratura provvisorio, in sostituzione dell'organo costituzionale indipendente preesistente.
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Dopo aver accusato alcuni giudici di cospirazione , di protezione dei corrotti e di aver ostacolato processi in casi di terrorismo, Kais Saied ha ritenuto necessaria un'integrazione del precedente decreto.
Il presidente si è autoconferito il potere di rimuovere ogni giudice sospetto di influire negativativamente sull'indipendenza e il buon funzionamento dell'organo giudiziario.
Saied aveva destituito il capo del governo lo scorso luglio e aveva sospeso le attività del parlamento per poi scioglierlo lo scorso Marzo. I
L'operato del presidente tunisino, che ormai legifera quasi esclusivamente per decreti, sta provocando estrema contrarietà fra il popolo tunisino, che da mesi scende in piazza per manifestare contro le misure e chiedendo un dialogo politico inclusivo.