Ucraina, sirene antiaeree in diverse città: esplosioni a Kiev e Leopoli
Mentre continua l’offensiva russa in Ucraina, con sirene antiaeree che hanno risuonato in diverse città, il presidente Zelensky ha reso noto di aver perso tra i 2.500 e i 3.000 soldati e ha chiesto più armi e sanzioni.
Sirene antiaeree in diverse città dell’Ucraina
Nella notte le sirene hanno risuonato a Kiev e in altre città dell’Ucraina, nelle regioni centrali e occidentali del Paese: a Leopoli, Rivne, Ivano-Frankivsk, Volyn, Khmelnytsky, Vinnytsia e Zhytomyr. Alcune esplosioni sarebbero inoltre state udite nella capitale e a Leopoli.
Premier ucraino a Washington la prossima settimana
Il primo ministro ucraino Denys Shmyal sarà a Washington la prossima settimana con il ministro delle finanze Serhiy Marchenko e il governatore della banca centrale Kyrylo Shevchenko. I tre avranno incontri con funzionari dei paesi del G7 e altri e prenderanno parte ad una tavola rotonda ospitata dalla Banca mondiale sul conflitto in Ucraina.
Serbi manifestano a sostegno della Russia
A Belgrado centinaia di manifestanti si sono uniti ad un raduno a sostegno della Russia, esibendo foto di Vladimir Putin e magliette con la lettera ‘Z’ simbolo dell’invasione dell’Ucraina. La manifestazione è stata organizzata per protestare contro il voto della Serbia della scorsa settimana alle Nazioni Unite a sostegno dell’espulsione della Russia dal Consiglio per i diritti umani. La Serbia rimane l’unico paese in Europa che non ha imposto sanzioni alla Russia, ma i gruppi di destra non accettano che Belgrado abbia votato contro Mosca all’Onu. Manifestanti mascherati avrebbero acceso razzi e fumogeni fuori dagli uffici del presidente serbo Aleksandar Vucic e posizionato una bandiera russa sull’edificio della presidenza.