Vertice notturno con Merkel, Spahn ammette errori sui vaccini
E chi vive a Berlino non potrà lasciare la città dal 16 gennaio
La conduttrice si racconta a Verissimo: "Adesso ho solo ricordi belli, ma ci sono voluti tre anni per metabolizzare"
Gli aggiornamenti in tempo reale sull'emergenza coronavirus in Italia.
Per lei l'attore lasciò Romy Schneider, ma divorziarono nel 1969
Il dj rassicura tutti dopo l'intervento al cuore: "Non avete idea della forza che mi ha dato leggere tutti i vostri messaggi"
Il governatore della Campania: "C'erano dei saltimbanchi, degli acrobati, due giovanotti in giro per Roma che sono tornati a votare allo scadere dei termini"
"Bevvi la droga dello stupro" denuncia l'attrice al CorSera. E poi rivela: "Parlo ancora con Anthony Bourdain"
AGI - Il salvataggio dei minatori intrappolati da 12 giorni a 600 metri di profondità nella miniera d'oro nella quale stavano lavorando in Cina, nella provincia orientale dello Shandong, potrebbe richiedere almeno altre due settimane. È la stima dei soccorritori, secondo quanto riferisce la stampa cinese, e si tratta del tempo necessario per riuscire a perforare la durissima roccia fino a raggiungere il luogo in cui si trovano i sopravvissuti, creando un passaggio largo abbastanza per consentirne la risalita. Con una speciale punta del diametro di oltre 70 cm, si sono già perforati circa 18 metri ma secondo gli esperti poco oltre la metà del percorso ci sarebbe un "blocco" di pietre, tubi e cavi, creatosi al momento dell'esplosione, che rallenterà ulteriormente i lavori di scavo. Quando è successo l'incidente, in miniera si trovavano 22 minatori. Una decina è sicuramente ancora viva e riesce a comunicare con i soccorritori attraverso i piccoli tunnel che sono stati scavati per passare con cibo, coperte e telefoni. Un undicesimo che si trovava con loro è morto per le ferite riportate, un dodicesimo si trova isolato in un altro luogo, senza poter comunicare, e degli altri 10 non si hanno notizie. Negli ultimi giorni i minatori hanno ricevuto hanno ricevuto porridge, acqua calda, coperte e materiali isolanti. "La cosa importante nell'assicurare la nutrizione è considerare quanto tempo sono rimasti sottoterra e, con tempo e risorse limitate, dobbiamo capire i loro bisogni per assicurarci che si riprendano il prima possibile dagli squilibri intestinali e nutrizionali, dopo un'assenza di cibo per un periodo di tempo così lungo", ha dichiarato alle telecamere dell'emittente televisiva statale Chian Central Television, Song Xicheng, vice direttore delle squadre di soccorritori sul campo. Oltre a soccorritori e medici, si trovano sul posto anche nutrizionisti, neurochirughi e psicologi. Per il soccorso sono mobilitate 629 persone divise in 17 squadre e oltre 400 macchinari. È intanto in corso un'indagine sulle responsabilità del ritardo con cui è stato lanciato l'allarme al momento dell'incidente: diverse persone sono già state arrestate.
La pandemia taglia il consumo di carni rosse del 30%. Marco Bianchi: "Meglio le lenticchie umbre che gli allevamenti di dubbia provenienza"
Report Iss. Quota 0,97 ma il quadro generale resta preoccupante. La mappa dei colori non cambierà molto
La ragazza ha inviato una lettera al ministro senegalese Serigne Mbaye Thiam per spiegare il motivo del suo gesto
Di cosa si tratta e come riconoscerli. Lo spiega il professor Tim Spector, epidemiologo del King’s College of London.
Lo chef 22enne si racconta al Corriere: a soli 19 anni ha aperto il suo ristorante e a 10 anni era già un fenomeno dei fornelli
AGI - Procter & Gamble, il colosso Usa dei prodotti di largo consumo, dai rasoi Gilette ai pannolini Pampers, annuncia un aumento dell'8% delle vendite nel trimestre concluso il 31 dicembre e punta su una serie di nuovi prodotti di fascia alta, dai costosi saponi per i piatti agli spazzolini da 300 dollari, alle cialde di detersivo progettate per lavatrici extra-large. Secondo P&G i consumatori, in questa fase, sono sempre più disposti a pagare di più per prodotti di qualità. Il cambiamento secondo P&G dipende dal fatto che i consumatori, bloccati a casa a causa della pandemia di coronavirus, sono disposti a spendere di più per mantenere pulite le loro case e se stessi. Lo dimostrano i dati del quarto trimestre, con il fatturato che è cresciuto dell'8% a 19,8 miliardi di dollari, contro gli attesi 19.9 miliardi. Inoltre l'azienda ha rialzato le sue stime per la crescita organica delle vendite per l'intero anno, portandola tra il 5% e il 6%, dal precedente intervallo del 4% al 5%. P&G annuncia poi un utile trimestrale netto di 3,9 miliardi di dollari, pari a 1,47 dollari ad azione, rispetto agli 1,41 dollari di un anno fa e agli attesi 1,48 dollari. L'aumento più consistente si è registrato nella vendita dei prodotti per il bucato, il lavaggio della casa e delle stoviglie (+12%), spinti dalla maggiore permanenza in casa delle persone durante la pandemia. Seguono i prodotti per la salute (+9%) con un netto aumento delle vendite di dentifrici e spazzolini. Flettono invece i prodotti per coadiuvare le vie respiratorie, specie del marchio Vicks, diminuite nell'ultimo anno a causa di una minore diffusione di tosse, raffreddore e influenza stagionale. In aumento le vendite dei prodotti per la bellezza e quelli per l'igiene dei più piccoli, cresciuti del 6%. Boom di vendite di carta igienica e altri prodotti di carta per la pulizia della casa. L'aumento delle ore passate in casa, fa notare il Cfo dell'azienda Jon Moeller, ha fatto crescere piuttosto inaspettatamente anche i prodotti per la rasatura, per la cura della pelle degli uomini e dei deodoranti. Una crescita accelerata soprattutto nel Nord America, nel Medio Oriente e in Africa. “Nella misura in cui l'introduzione diffusa del vaccinico cambierà queste tendenze”, ha spiegato Moeller, “ci sarà probabilmente una riduzione della domanda di alcune categorie, ma ci dovrebbe essere un aumento significativo della domanda di altre categorie”.
Accade in un centro prelievi del vercellese. Zampa: "Vaccinazione operatori Ssn sia pre-condizione contrattuale"
"Temo che il sogno di una sinistra riformista sia tramontato definitivamente. E Renzi ha dato un contributo significativo”
AGI - Nell'ospedale "Abele Ajello" di Mazara del Vallo il primo parto da paziente Covid. Si tratta di una giovane madre positiva asintomatica, che ha dato alla luce un bambino di 3 chili e 400 grammi. Il parto è stato eseguito in una delle due sale parto dell'ospedale, secondo il più rigido protocollo di sicurezza. Subito dopo il parto, madre e bambino sono stati trasferiti su ambulanze differenti nel reparto di Ostetricia e Ginecologia dell'ospedale Cervello di Palermo, centro di riferimento ostetrico per gestanti e puerpuere Covid positive. La paziente, che ha 30 anni ed è al suo quinto figlio, arrivata nel presidio ospedaliero già in travaglio avanzato, è stata immediatamente sottoposta a tampone rapido e molecolare risultati entrambi positivi. Dati i ristretti margini di tempo, la paziente è stata trasportata in una sala parto adeguatamente attrezzata per affrontare la delicata situazione, ed è stata assistita dalla ginecologa Rosalia Crescenti, dall'ostetrica Giovanna Tornatore e dalla neonatologa Lucia Sciacca, medici dell'equipe del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell'ospedale mazarese, guidato da Pietro Musso. Per il commissario straordinario dell'Asp di Trapani, Paolo Zappalà "si è trattato di un eccellente prova di grande professionalità e preparazione dei medici che quotidianamente affrontano sul campo situazioni impegnative che richiedono la massima attenzione, e al tempo stesso è stata l'ennesima conferma dell'alto livello dei sistemi di controllo per il contenimento del Covid adottati nelle strutture ospedaliere aziendali, che consentono di affrontare qualunque emergenza nella massima serenità".
La fidanzata del calciatore bianconero ha confessato su Instagram di essere attratta anche dalle donne
Agevolava la trattazione delle pratiche di rilascio e rinnovo dei permessi di soggiorno di stranieri dietro lauti compensi o regali. Con questa accusa la squadra mobile di Parma ha arrestato un'assistente capo della Polizia dipendente dell'ufficio immigrazione della Questura.
AGI - Le frontiere nella Ue restano aperte ma i viaggi non essenziali saranno scoraggiati. Le aree con la circolazione più alta del virus, in particolare delle nuove varianti, saranno classificate come "zone rosso scuro" e in queste gli Stati membri decideranno ulteriori restrizioni alla circolazione: dai test alla quarantena. Così come per chi arriva da fuori l'Ue, sempre da zone particolarmente colpite. Questo è quanto hanno deciso i leader dei Ventisette dopo un vertice - in videoconferenza - durato oltre quattro ore. "Adottiamo misure mirate" da preferire rispetto alla "chiusura pura e semplice delle nostre frontiere, che metterebbe gravemente a repentaglio la nostra economia senza fermare il virus", ha spiegato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nella conferenza stampa al termine del summit. Con lei il presidente del Consiglio, Charles Michel: "Noi cerchiamo di trarre insegnamenti da quello che è accaduto" e "sappiamo che sarà probabilmente necessario adottare misure restrittive ulteriori per limitare i viaggi non essenziali" e "questo è l'orientamento e nei prossimi giorni cercheremo di coordinarci con il buon senso" usando "ad esempio il colore della zona" riferito al rischio più o meno alto di contagio, ha spiegato. "Alle persone che viaggiano da una zona rosso scuro può essere richiesto di fare il test prima della partenza e di osservare una quarantena all'arrivo" e "in caso di situazioni sanitarie molto gravi, tutti i viaggi non essenziali devono essere fortemente scoraggiati sia all'interno dei Paesi che attraverso i confini", ha precisato la presidente della Commissione. "Allo stesso tempo - ha sottolineato - è di assoluta importanza mantenere il mercato unico in funzione". Per questo motivo "lavoratori e beni essenziali devono continuare a passare attraverso i confini senza interruzioni". Finora l'Ecdc, il Centro europeo per la gestione delle malattie, ha sempre classificato le zone del continente in verdi, gialle e rosse. Inutile nascondere la "forte preoccupazione" per la rapida diffusione delle nuove varianti del virus. Per questo von der Leyen chiede "più test e più sequenziamento" che "va aumentato ad almeno il 5% dei test positivi" per avere numeri significativi. A complicare il quadro è l'incertezza della campagna vaccinale, nonostante gli obiettivi ambiziosi con cui la Commissione si è presentata al tavolo di capi di Stato e di Governo. "I leader Ue chiedono che la vaccinazione aumenti e gli impegni delle aziende devono essere rispettati", ha detto Michel a nome dei colleghi infuriati per i ritardi Pfizer dell'ultima settimana (e l'incertezza della prossima). Ha confermato tuttavia che vi è "ampio sostegno alla proposta della Commissione, molto ambiziosa, di vaccinare il 70% degli adulti entro l'estate". "Se ci saranno degli ostacoli li dobbiamo affrontare insieme", ha esortato. Nel frattempo sembra congelata la discussione - che aveva già portato alla formazione di almeno due correnti di pensiero - sul possibile passaporto vaccinale. "Pensiamo sia necessario un certificato a finalità mediche e in una fase ulteriore vedremo come questo potrà essere utilizzato" anche se "noi siamo molto cauti, è giusto saper constatare quando le persone sono state vaccinate", ha chiarito Michel. È' una necessità medica" ma "l'uso da farne va considerato con serietà" perché "ci sono ancora interrogativi sulla trasmissibilità e sulla durata" oltre all'accessibilità dei vaccini, e "gli usi possibili del certificato si discuteranno in un secondo momento", ha confermato von der Leyen. Unanime è stato invece l'accordo sull'uso e il reciproco riconoscimento dei test rapidi, favoriranno gli spostamenti e potenzieranno il tracciamento dei casi.
I "quattro dell'Ave Maria" restano in due. Chi prenderà il loro posto? Tra i concorrenti in crescita Max ed Aquila