Virgin Active: "I nostri spazi a disposizione per le vaccinazioni'

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Palermo, 19 mar. (Adnkronos) – Virgin Active, il brand leader nel settore fitness, dĆ  "la sua completa disponibilitĆ  a mettere i propri spazi al servizio del Paese nell’ambito del piano nazionale delle vaccinazioni anti Covid". "Con 37 club in tutta Italia, ognuno con una superficie di 4.500mq, dotati anche di spazi outdoor e di servizi idonei e abituati a rispettare rigorosi criteri di sicurezza, Virgin Active si mette dunque a disposizione delle autoritĆ  per conoscere le linee guida ed essere inserita nella mappatura dei siti aziendali idonei ad accogliere i cittadini per la vaccinazione", spiega una nota.

"Contemporaneamente il brand chiede di poter inserire, dopo le categorie considerate oggi prioritarie, anche il proprio staff, 3000 persone fra dipendenti e trainer – spiegano – La vaccinazione del personale permetterĆ  non solo di rafforzare ulteriormente la sicurezza nei club alla riapertura, garantendo ulteriore tranquillitĆ  ai propri clienti, ma favorirĆ  il recupero del benessere psico-fisico degli italiani, duramente messo a prova nell’ultimo anno".

ā€œNon vediamo l’ora di metterci a disposizione delle autoritĆ  e dare un contributo concreto a favore della comunitĆ ā€, afferma Luca Valotta, Presidente e Direttore Generale di Virgin Active Europe. "Ritengo sia importante inoltre che, certamente dopo le categorie di prioritĆ , venga permessa la vaccinazione anche del nostro personale, per tutelare un’attivitĆ  che garantisce un servizio essenziale al pubblicoā€, continua Valotta. ā€œPer noi la massima 'prima la salute' ĆØ un principio ed un valore che fa parte da sempre del nostro DNA. I nostri centri fitness non sono importanti solo per quanto riguarda l'aspetto ludico e ricreativo, ma anche per la salute e la prevenzione. L'esercizio fisico viene ormai considerato uno dei metodi più efficaci nella prevenzione e nel trattamento di malattie, essenziale inoltre per migliorare le difese immunitarieā€ prosegue Valotta. ā€œGli stili di vita negli ultimi 18 mesi sono cambiati, con lo smartworking e i nostri centri chiusi non ĆØ stato facile fare sport se non attraverso gli allenamenti digitaliā€. Conclude Valotta ā€œIn Italia, secondo quanto dicono gli esperti, la situazione ĆØ molto preoccupante. Aumento del peso e perdita della mobilitĆ  con quello che ne consegue per la salute, sono risultati devastanti per la nostra societĆ , che nei prossimi anni si riverseranno sui costi sociali e sulle spese sanitarie".